Il comune di Bologna discrimina per non discriminare
Nel comune di Bologna è stata la capogruppo di Sel, Cathy Latorre, ad avanzare un ordine del giorno per chiedere di eliminare ogni riferimento a «padre» e «madre» nei moduli per l’iscrizione dei figli ai nidi e alle materne, pensando così di fare un piacere al suo leader nazionale Nichi Vendola, omosessuale in cerca di maternità e alle uniche quattro coppie gay con figli di Bologna.
L’assessore alla Scuola, Marilena Pillati (PD), ha prontamente accettato: l’amministrazione toglierà dai moduli ogni riferimento a «madre» e «padre», l'importante è obbedire piegarsi ai venti del più risibile egalitarismo e dell'incalzante secolarismo perbenista del nord Europa, come commentato su "Il Foglio".
Tanti hanno fatto notare che per evitare una presunta discriminazione verso gli omosessuali, sostituire "padre" e "madre" con "genitore 1"
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