La Repubblica Ceca respinge gli ateo-marxisti: crollo alle urne

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Il gruppo politico Stačilo! in Repubblica Ceca viene condannato dagli elettori. Un progetto leninista-marxista di guerra alla Chiesa cattolica e di restrizione della libertà religiosa.


 

Disfatta per i nostalgici dell’oppressione religiosa leninista.

Difficilmente ci occupiamo di risultati politici ma oggi facciamo un’eccezione.

D’altra parte il crollo politico di Stačilo! alle recenti elezioni parlamentari in Repubblica Ceca è stato salutato con soddisfazione e sollievo da molti, non per ultima la Conferenza Episcopale.

Presentatosi alle elezioni del 3 e 4 ottobre 2025, il gruppo ateo-marxista non è riuscito a superare la soglia del 5% necessaria per entrare nella Camera dei Deputati, fermandosi attorno al 4,3%.

Il fiasco elettorale, si legge, svuoterà anche «le casse comuniste».

Con un’affluenza del 70%, le elezioni sono state invece vinte dal partito ANO con il 34% dei voti, davanti alla coalizione di centrodestra Spolu (23%). Hanno superato la soglia anche STAN (centristi), Pirati e Verdi (liberal-progressisti), SPD (destra sovranista) e Motorists for Themselves, critico verso le politiche ambientali dell’UE.

 

Stačilo!, gli ateo-marxisti in Repubblica Ceca

Più volte i vescovi cechi avevano espresso nei giorni scorsi la loro preoccupazione nei confronti del programma dichiaratamente “anti-chiesa” del movimento.

Stačilo! (ovvero “Basta!”) è una coalizione politica nata nel dicembre 2023 su iniziativa del Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSČM), insieme ad altri piccoli partiti e individui indipendenti. Il suo programma mescola elementi di stampo leninista-marxista a quelli del nazionalismo cerco (euroscetticismo ecc.).

Tra le proposte che hanno attirato particolari timori si segnalavano:

  • Limitazioni al finanziamento delle scuole cristiane;
  • Invalidazione dei matrimoni celebrati in chiesa;
  • Restrizioni della libertà religiosa della Chiesa e delle istituzioni religiose;
  • Revisione degli accordi di restituzione dei beni alla Chiesa che le furono concessi dopo la caduta del regime comunista;

 

Chi è la leader, Katerina Konecna

Non stupisce che la leader di Stačilo!, l’europarlamentare Katerina Konecna, abbia affermato di «non percepire l’era comunista come un’età oscura».

Abbonata orgogliosa della Pravda, simbolo del totalitarismo e della censura sovietica, in questi anni ha sempre espresso elogi alla democrazia russa, votando contro la condanna della cooperazione militare con la Corea del Nord.

Oltre a Russia a Corea del Nord, la leader di Stačilo! è anche follemente innamorata del dittatore Xi Jinping e della Cina, che considera la sua seconda casa e la definisce «una tigre economica».

 

Soddisfazione in Repubblica Ceca

Il vescovo Pavel Konzbul della diocesi di Brno ha dichiarato che «i cechi hanno respinto i partiti estremisti, nonostante sia l’estrema sinistra che l’estrema destra abbiano condotto una forte campagna elettorale».

Alexander Tomský, commentatore ebreo e promotore di G.K. Chesterton, ha dichiarato invece che ora i marxisti «non possono influenzare la libertà religiosa, né danneggiare la Chiesa cattolica».

Si augura che all’alba del 2026 possano prendere atto che il comunismo è «un’ideologia morta».

Autore

La Redazione

2 commenti a La Repubblica Ceca respinge gli ateo-marxisti: crollo alle urne

  • Francesco ha detto:

    Unico punto del programma che avrei condiviso è l’invalidarr i matrimoni in Chiesa, se si intendeva che non avrebbe più avuto valore civile: sono del parere che si possano celebrare separatamente e parallelamente eil sacramento e il contratto civile.

    • Giorgio ha risposto a Francesco:

      Io francamente sono anni che mi domando quale valore abbia oggigiorno il matrimonio civile. Tanto varrebbe abolirlo