Oliviero Toscani, sapeva provocare ma era culturalmente violento

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E’ morto il fotografo Oliviero Toscani e i media lo dipingono come un provocatore. E’ vero, ma fu anche espressione di una cultura violenta verso i cattolici, verso le donne e fisicamente anche verso i suoi figli.


 

Nel giorno della scomparsa di Oliviero Toscani si apre il dibattito sulla sua eredità culturale.

Non si è mai limitato a scattare immagini, ha suscitato reazioni forti dividendo spesso l’opinione pubblica.

Quello della provocazione è uno dei ruoli degli artisti, che Toscani ha saputo incarnare molto bene. Ma davvero si può ridurre tutto ciò che disse alla “provocazione”?

Il noto fotografo milanese ha purtroppo spesso superato il confine scadendo nell’offesa e nella volgarità.

Pur unendoci al cordoglio per la sua scomparsa, ricordiamo cosa Oliviero pensava di noi cattolici.

 

Oliviero Toscani e gli insulti ai cattolici

La Chiesa e il mondo cattolico sono stati spesso presi di mira senza pietà da Oliviero Toscani.

Sosteneva ad esempio che «hanno fatto più morti i cattolici dei musulmani, milioni di morti in più».

Per dimostrarlo usava come esempio la morte degli ebrei nella seconda guerra mondiale, perché «la Shoah l’ha pensata un cattolico», cioè Hitler. «E’ imbarazzante essere cattolico, i nazisti uccidevano in nome del Dio cristiano. E il Papa non è mai intervenuto».

Più volte accusò tutti i sacerdoti, indistintamente, di essere pedofili, di inserire gli angeli nelle rappresentazioni artistiche in quanto «bambini nudi che volano», domandandosi: «Vorrei sapere se esiste qualcuno che da bambino non abbia mai subito molestie da un prete».

Se Papa Francesco era da lui definito un «vecchio banale», San Giovanni Paolo II era per Toscani nientemeno che «un assassino», responsabile della morte di milioni di bambini africani.

Per queste parole ricevette nel 2014 una querela da parte di alcuni giuristi cattolici (fu prima condannato, poi assolto).

 

Oliviero Toscani, una cultura violenta

Gli interventi controversi di Oliverio Toscani hanno riguardato anche altri ambiti oltre quello religioso, ad esempio accusò le donne di essere la causa dei femminicidi, conseguenza del fatto che usano tacchi e rossetto finendo per «sedurre solo maniaci e violenti».

Eppure fu lui stesso ad essere diventato famoso per aver più volte mercificato il corpo femminile, a partire dalla campagna dei jeans Jesus in cui alla foto di un sedere di una donna allegava la frase evangelica: «Chi mi ama mi segua». Toscani è ricordato anche per un calendario con soli pubi femminili, allegato alla rivista Rolling Stones nel 2011.

Stretto collaboratore dei Benetton, amico del patron Luciano, nel 2020 affermò: «Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola». Si riferiva al crollo del Ponte Morandi, tragedia che coinvolse i Benetton in quanto responsabili morali per la mancata manutenzione.

Da sempre membro dei Radicali italiani, il noto fotografo era un pluricondannato.

L’ultima condanna è avvenuta tre anni fa da parte del tribunale di Vibo Valentia per aver diffamato un giovane fotografo al quale Toscani aveva rifiutato un foto poiché, in quanto calabrese, era un “potenziale mafioso“.

Toscani non ha mai rinnegato di essere stato un firmatario della famosa lettera aperta che portò all’uccisione del commissario Luigi Calabresi, nell’intervista disse anche che se avesse potuto tornare indietro ne tempo «forse non farei figli».

Proprio la figlia maggiore, Olivia Toscani, era intervenuta pubblicamente nel 2018 raccontando i continui maltrattamenti fisici e psichici subiti da lei e dalla madre, da parte di Oliviero Toscani.

«Sin dalla separazione dei miei genitori», ha raccontato Olivia Toscani, «l’ho sempre sentito imprecare contro di noi, bestemmiando, fino ad arrivare al limite inaudito di imprecare contro la nostra vita stessa (noi ancora bambine, ahimè)». La donna parla del «grosso debito umano e morale» del padre, che fatica a riconoscere come tale.

 

Addio Oliviero, il nostro cordoglio

In una delle sue ultime interviste, Oliviero Toscani ha spiegato di essere orgogliosamente laico, «neppure i miei figli ho battezzato».

Non era interessato all’aldilà perché «sono a posto con il padreterno, io».

Non siamo mai stati d’accordo con Oliviero Toscani e, anzi, come cattolici siamo stati da lui diffamati e insultati. Ci uniamo comunque al cordoglio per la morte e speriamo vivamente che Oliviero abbia trovato la pace eterna.

Nella sua infinita misericordia, Dio conosce i cuori e i percorsi di ogni uomo.

4 commenti a Oliviero Toscani, sapeva provocare ma era culturalmente violento

  • Hugo ha detto:

    Completamente d’accordo con questo ritratto soprattutto perché i media lo dipingono già come un santino

  • Cook ha detto:

    E aspettate di vedere quando faranno di Corrado Augias un santo…

    • Boomers ha detto:

      Si sono già pronto guarda, l’altro giorno hanno iniziato dicendo che è impossibile fare satira su di lui. Gli stessi che inneggiavano a Charlie Hebdo tra l’altro!

      • Cook ha detto:

        Quello che mi preoccupa di più è la pubblicità che faranno al librettino di boiate scritto da lui e dal suo amico pseudo-biblista. Oltretutto Pesce continua a sostenere le sue tesi, gli hanno pure fatto fare un Podcast su Focus. Parliamo di roba ormai smentita dalla critica seria, ma lui continuana stare comodo sulla sua sedia all’università di Bologna. E a danneggiare ogni anno centinaia di studenti.