«Sento il desiderio che tutti conoscano Dio e si salvino?»
- Ultimissime
- 05 Gen 2025
Una profonda e breve omelia di Papa Francesco sul martirio di Santo Stefano, ucciso mentre pregava per i suoi uccisori. E noi, chiede il Papa: sentiamo il desiderio che Dio sia conosciuto e tutti si salvino? Sappiamo pregare per chi ci fa del male?
Capita più raramente di valorizzare un’omelia di Papa Francesco rispetto a quanto accadeva con il suo predecessore.
Ci sono però certi interventi dell’attuale Pontefice che meritano davvero di essere ripresi e meditati, come la breve omelia pronunciata il 26 dicembre scorso per la festività di Santo Stefano.
La riflessione del Papa è potente e sfida ogni cristiano: sento io il desiderio che tutti conoscano Dio e tutti si salvino? So volere il bene anche di chi mi fa soffrire? Mi interesso e prego per i tanti fratelli e sorelle perseguitati a causa della fede?
Bisogna lasciarsi provocare costantemente da queste tre domande.
di Papa Francesco
26/12/24
Oggi, subito dopo il Natale, la liturgia celebra Santo Stefano, il primo martire.
Il racconto della sua lapidazione si trova negli Atti degli Apostoli e ce lo presenta mentre, morendo, prega per i suoi uccisori.
E questo ci fa riflettere: infatti, anche se a prima vista Stefano sembra subire impotente una violenza, in realtà, da uomo veramente libero, continua ad amare anche i suoi uccisori e ad offrire la sua vita per loro, come Gesù. Offre la vita perché si pentano e, perdonati, possano avere in dono la vita eterna.
In questo modo, il diacono Stefano ci appare come testimone di quel Dio che ha un solo grande desiderio: «Che tutti gli uomini siano salvati» (1Tm 2,4) – questo è il desiderio del cuore di Dio –, e che nessuno vada perduto.
Stefano è testimone di quel Padre – il nostro Padre – che vuole il bene e solo il bene per ciascuno dei suoi figli, e sempre. Il Padre che non esclude nessuno, il Padre che non si stanca mai di cercarli, e di riaccoglierli quando, dopo essersi allontanati, ritornano pentiti a Lui e il Padre che non si stanca di perdonare.
Ricordate questo: Dio perdona sempre e Dio perdona tutto. Torniamo a Stefano.
Purtroppo anche oggi ci sono, in varie parti del mondo, molti uomini e donne perseguitati, a volte fino alla morte, a causa del Vangelo. Anche per loro vale quello che abbiamo detto di Stefano.
Non si lasciano uccidere per debolezza, né per difendere un’ideologia, ma per rendere tutti partecipi del dono di salvezza. E lo fanno in primo luogo per il bene dei loro uccisori: per i loro uccisori…e pregano per loro.
Ce ne ha lasciato un esempio bellissimo il Beato Christian de Chergé, che chiamava il suo uccisore “amico dell’ultimo minuto”.
Chiediamoci allora, ognuno di noi: sento io il desiderio che tutti conoscano Dio e tutti si salvino? So volere il bene anche di chi mi fa soffrire? Mi interesso e prego per tanti fratelli e sorelle perseguitati a causa della fede?
Maria, Regina dei Martiri, ci aiuti ad essere testimoni coraggiosi del Vangelo per la salvezza del mondo.
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