Hugh Grant si confessa: «Nella Chiesa cattolica trovo pace»
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- 04 Gen 2025
L’attore Hugh Grant e la religione cattolica. Protagonista del film “Heretic”, in un’intervista l’attore britannico ha confessato che qualcosa sta cambiando in lui, sentendosi attratto dal cattolicesimo.
Nelle sale americane è uscito nel 2024 il film horror Heretic. Ancora non si sa nulla per quanto riguarda l’Italia.
E’ la storia di due giovani mormone che vengono intrappolate nella labirintica casa di un uomo, Mr. Reed, che metterà a prova la loro fede.
L’uomo, un filosofo autodidatta, è interpretato da Hugh Grant, attore britannico noto per il suo carisma e, secondo il Times, uno dei 50 migliori attori britannici di tutti i tempi.
Hugh Grant e la religione cattolica
Interrogato rispetto al tema del film, in una recente intervista in lingua tedesca Grant ha rivelato che, sebbene si consideri un «ateo convinto da decenni», con il passare degli anni qualcosa sta cambiando in lui.
«Invecchiando, le cose cambiano», ha confessato.
Si è infatti riferito alla sua casa in Francia, dove c’è una chiesa cattolica nel centro del villaggio. «Nei giorni difficili mi ritrovo attratto e mi reco lì per trovare un po’ di pace e aiuto», ha affermato l’attore. Ha anche ammesso di cominciare a comprendere ciò che le persone trovano affascinante nel cattolicesimo.
I cattolici e la confessione
A suo dire, «i cattolici sembrano divertirsi di più dei protestanti: potete peccare quanto volete, basta andare dal sacerdote che vi fa pregare una serie di “Padre Nostro” e tutto si risolve. È liberatorio! I protestanti, invece, devono sempre comportarsi bene».
Il tono di Hugh Grant è scherzoso.
Chiaramente, per i cattolici, il sacramento della confessione non è un “lasciapassare” e non è un meccanismo che elimina le conseguenze del peccato senza richiedere uno sforzo personale. Anzi, è richiesto un pentimento sincero e l’impegno a non ripetere il peccato. Senza questo la confessione è invalida (non basta recitare una serie di preghiere per “risolvere tutto”).
Nei cattolici autentici, come anche nei protestanti, è forte la necessità di vivere una vita rettamente morale.
Qualche mese fa l’attore ha raccontato che la madre, molto religiosa, voleva che diventasse arcivescovo di Canterbury piuttosto che un attore.
Grant ha anche ricordato di essere rimasto traumatizzato da giovane dal film L’Esorcista, lo avrebbe segnato profondamente. Alla domanda su quanti anni avesse all’epoca, ha risposto ironico: “Oh, direi intorno ai 40!”, mostrando il sorriso che lo ha reso famoso sul grande schermo.
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