“Un mondo improbabile”, mistero di un universo sintonizzato

un mondo improbabile

Una breve presentazione del libro “Un mondo improbabile” (la Bussola 2022) da parte dei due autori, Umberto Fasol (biologo) e Yves Gaspar. Una tematica affascinante che grazie alla scienza apre impensabili domande esistenziali.


«Quando osserviamo l’Universo e identifichiamo i numerosi eventi casuali della fisica e dell’astronomia che hanno collaborato a nostro vantaggio, sembra quasi che l’Universo in qualche modo sapesse del nostro arrivo»1F. Dyson, citato in J.D. Barrow, F.J. Tipler, The Anthropic Cosmological Principle, 1986, p. 318.

A dirlo è stato un celebre matematico britannico, Freeman John Dyson.

E’ la frase più carica di significato quando si pensa alle incredibili coincidenze che si sono verificate perché si originasse la vita.

Un’evidenza moderna che ha riaperto domande e orizzonti impensabili nel dibattito scientifico, che ha condotto diversi ricercatori a interrogarsi su un terreno esistenziale più vasto: la possibilità di un fine, di una direzione della natura.

Un tema, quello dell’improbabilità del mondo e dell’incredibile sintonizzazione fine delle condizioni primordiali, che ha portato il premio Nobel Francis Crick a parlare di «quasi un miracolo»2F. Crick, Life Itself: Its Origin and Nature, Simon & Schuster 1981, p. 88 e l’eminente matematico Amir Aczel a domandarsi: «Come ha potuto avere luogo un evento così improbabile senza un deliberato atto creativo? E’ difficile immaginare che tutto ciò sia avvenuto per caso»3A. Aczel, Perché la scienza non nega Dio, Raffaello Cortina Editore 2015, pp. 11, 12.

Di tutto questo parla il libro Un mondo improbabile. “Fine tuned” (la Bussola 2022), scritto dal cosmologo Yves Gaspar (allievo di John Barrow all’Università di Cambridge) e dal biologo Umberto Fasol.

 


“Un Mondo improbabile”: introduzione alla lettura

In esclusiva per i lettori di UCCR, i due autori propongono la breve presentazione che segue.

 

di Yves Gaspar*
*cosmologo e docente presso il St. Edmund’s College di Cambridge

Umberto Fasol*
*biologo e docente di Scienze naturali

 

Questo libro nasce da un’amicizia tra un cosmologo e un biologo.

La forza del nostro legame è stata fin da subito la curiosità e lo stupore condivisi di fronte al “miracolo del Mondo”: perché esiste qualcosa anziché nulla? E perché, questo qualcosa, ha questa geometria, frutto di una storia durata miliardi di anni?

La nostra esistenza è legata ad uno spazio e ad un tempo: ciascuno di noi abita un puntino di questo immenso Universo e lo farà solo per un puntino infinitesimale di tempo; ora, questo frammento di spazio e di tempo è sostenuto e reso possibile da una serie di eventi che hanno avviato il Mondo, 13,8 miliardi di anni fa, senza cambi di rotta.

Possibile?

Stare in piedi nelle nostre piazze o stare seduti sul divano di casa non è così semplice come sembra. La nostra abitazione su questo Pianeta richiede materia, energia, informazione. Raffinate e precise combinazioni di numeri e di parametri si sono verificate per svilupparlo e per sostenerlo. Oggi lo sappiamo con sempre maggiore certezza.

 

“Un mondo improbabile”, lo stupore per una storia incredibile

Questo libro nasce dal desiderio di diffondere e divulgare quello stupore che ha accompagnato la nostra amicizia e nel contempo la nostra ricerca scientifica in questi ultimi decenni.

Uno stupore che deriva dall’evidenza di appartenere ad una storia incredibile, fatta di una cascata di eventi improbabili che hanno determinato le forme della vita cui oggi apparteniamo.

Se le stelle e i Pianeti stanno in Cielo al loro posto, se la Terra gira attorno al Sole sospesa nel vuoto, se l’aria, il sole e le foglie si intrecciano e si combinano per creare il cibo primario, se le mie mani lo portano alla bocca e se il mio corpo lo digerisce, lo assorbe e lo trasforma in vita, è perché c’è una lunga e bellissima storia che ci precede!

Quando poi mi accorgo di essere cosciente di tutto questo, mi sorgono tante e tante domande, molte delle quali sono senza risposta.

La realtà, infatti, è “mistero” ed è per questo che consente la ricerca ed è per questo che la ricerca non avrà mai fine. Il mistero suscita le domande ed è questo che vogliamo fare insieme a voi. E le risposte? Con il passare degli anni ci accorgiamo di una nuova verità e cioè che le domande, riformulate di continuo e rimeditate giorno dopo giorno, sono la miglior risposta possibile per la nostra condizione umana e per il nostro benessere.

Una cosa però è certa: l’abitudine ci toglie lo stupore; ed è la nostra condizione, che vogliamo scuotere.

Se io esisto, in questo Pianeta, in questo Sistema solare, in questa galassia, in questo Universo in espansione, è perché si sono verificati determinati parametri, precisi fino all’ultima cifra dopo la virgola e coordinati tra loro, al momento giusto.

 

Universo fine-tuned: connessione e precisione

Insomma, il racconto che leggerete è la scoperta del Mondo “fine tuned” così come lo vediamo, prima con gli occhi di un cosmologo e poi con quelli di un biologo.

Universo fine tuned significa due cose: per primo, tutto ciò che è misurabile al suo interno, vita compresa, è definito con una precisione che si spinge fino all’ennesima cifra dopo la virgola, pena la sua non esistenza.

Il secondo significato: tutto, ma proprio tutto, è connesso, perché tutta la materia e l’energia dell’Universo sono apparse insieme in una sola volta, al momento del Big Bang così come tutte le cellule del mio corpo derivano dallo stesso uovo fecondato. Il presente porta in sè la memoria del passato a cui rimane fisicamente connesso.

È lo stesso film, infatti, che stiamo vivendo, quello che inizia con le prime immagini del Big Bang e termina con il nostro essere cosciente, che è stato capace di pensare, conoscere e rappresentare questo Mondo meraviglioso.

 

Il libro è composto di due parti.

La prima, “Un Universo fine tuned” è redatta interamente dal Prof. Yves Gaspar, e racconta la raffinata sintonizzazione di numeri e di leggi che hanno portato allo sviluppo dell’attuale Universo osservabile;

La seconda “La vita fine tuned”, è stata redatta interamente dal Prof. Umberto Fasol, e riprende il tema in forma episodica, con brevi narrazioni che intendono esemplificare ed esplorare i legami profondi che la vita intrattiene con la storia dell’Universo.

Il cosmologo, essendo un ricercatore e un docente universitario, scrive in modo molto tecnico e approfondito, percorrendo un’unica direzione, nella prima parte del libro; il biologo invece, che non è universitario, procede con episodi singoli, che intrecciano i dati con la riflessione, con un linguaggio più divulgativo.

Nella speranza di incuriosirvi, vi auguriamo una buona avventura!

Autore

Yves Gaspar, Umberto Fasol

11 commenti a “Un mondo improbabile”, mistero di un universo sintonizzato

  • Carlo Secchi ha detto:

    Qualunque evento, perfino un rutto, è una combinazione incredibile di parametri inifiniti.. qualunque universo si fosse generato dal bigbang sarebbe stato unico, già questo basta a smentire l’intero articolo e il dibattito scientifico, come già affermato dalle pagine del Corriere da Rovelli affiancato da un teologo cattolico, ha già risolto il fine tuning come una bufala anti-scientifica.

    • Michele Blasetig ha detto:

      Il fatto è che i sostenitori del fine tuning affermano che se le costanti fondamentali avessero valori anche solo minimamente differenti non esisterebbe alcun universo. Che tu rutti o meno, continui ad esistere.
      La posizione di chi nega la “regolazione fine” è che possano esistere infiniti universi con costanti differenti. Se è anti-scienza il fine tuning, la posizione opposta lo è ancora di più, priva di qualsiasi pezza d’appoggio empirica.

      • Carlo Secchi ha detto:

        No, assolutamente non esiste che se le constanti fossrero diverse non esisterebbe alcun universo, quando mai è stata dimostrata una cazzata del genere? Lo dicono i tuoi sostenitori, non la Scienza! Semmai non esisterebbe QUESTO universo, ma ne esisterebbero altri, forse peggiori ma pensa te.. magari migliori o molto migliori di questo. La regolazione fine è già stata smentita dalla Scienza, quindi mettici una pezza d’appoggio sopra i tuoi sostenitori..

    • Katy ha detto:

      qualunque universo si fosse generato dal bigbang sarebbe stato unico

      Solo per l’illogicità di questa frase dimostri che non ti accorgi del cortocircuito assoluto in cui cadi mentre vai a caccia di bufale anti-scientifiche.

      Buttarla in caciara con il fantomatico Multiverso è il prossimo passo verso l’irrazionale assoluto.

      • Carlo Secchi ha detto:

        non ho parlato affatto di multiverso, ho solo detto che se questo bigbang avesse avuto altri valori, altre costanti ecc. avremmo avuto un altro univeso altrettanto unico! Solo per non aver capito il commento dimostri quanto sei faziosa e con i prgiudizi religiosi..

    • MaestroMatteo ha detto:

      Ah, beh, se lo dice un articolo del Corriere, cosa vuoi che sia un libro scritto da studiosi…

      • Carlo Secchi ha detto:

        Non un articolo del Corriere qualunque, cioè scritto da un comune giornalista, ma è una lettera scritta da uno dei più importanti fisici italiani che risponde portando non la posizione personale, ma la posizione ufficiale della comunità scientifica..

        quidi mi spiace per te, denigrare una relatà che non ti piace non serve a nulla: il fine tuning è ufficialmente una bufala.

        Cogliete piuttosto l’occasione per rivedere le vostre credenze.

        • MaestroMatteo ha detto:

          Quindi UN importante fisico italiano illustra LA POSIZIONE UFFICIALE DELLA COMUNITA’ SCIENTIFICA??? Perdonami, ma Yves Gaspard, docente a Cambridge, non fa parte della comunità scientifica? E l’importante fisico italiano che la pensa in una maniera e l’altro fisico che insegna in una delle più prestigiose università del mondo che la pensa in maniera opposta non sono entrambi componenti di questa medesima comunità? Si vede che tanto granitica quella posizione non è… Saprai bene quanti tentativi sono stati fatti per smentire la teoria del Big Bang, spesso assolutamente assurdi e antiscientifici, solo per evitare che un modello proposto da uno scienziato gesuita e che “puzza troppo di intervento divino” potesse diventare predominante nella medesima comunità. Di fatto, questi tentativi, che tuttora vengono messi in atto, si infrangono contro prove sempre più convincenti. Personalmente credo che anche il fine tuning vedrà gradualmente accettata la sua dignità scientifica.

  • Michele ha detto:

    E quando è stata dimostrata la cazzata, assai più enorme, che con costanti differenti esisterebbe un altro universo. A quali prove può appoggiarsi questa tesi? Zero.
    La differenza è che il fine tuning può appoggiarsi a qualcosa di concreto, l’ipotesi del multiverso a niente.

    • Michele ha detto:

      Aggiungo a quanto scritto: l’ipotesi che se non esistesse questo universo, ne esisterebbe un altro con costanti differenti non è verificabile né falsificabile.
      A rigore dunque non è un’ipotesi scientifica.
      Quindi, Carlo Secchi, qua cadi in una doppia contraddizione:
      1) ammettere che possa essere vero qualcosa di non scientifico, e così il tuo scientismo (= solo le conclusioni raggiunte con metodo scientifico sono vere) va a farsi benedire.
      2) ammettere un’ipotesi che, non essendo scientifica, può essere solo metafisica.
      Tuo malgrado, stai pensando come un cattolico.

  • Michele ha detto:

    E concludo dicendo che anche se esistesse un altro universo con altre costanti, anche allora si porrebbe il problema che, se le costanti fossero differenti, tale universo non ci sarebbe. Anche quell’universo ipotetico avrebbe costanti “finemente regolate” e connesse tra loro.
    Il “fine tuning” che vogliono negare inventando un altro universo lo troverebbe di nuovo davanti a sé.