Chi l’ha detto che le leggi russe sui gay sono sbagliate?

Putin gayL’attuale campagna mediatica anti-Putin è basata principalmente sulla sua posizione verso l’omosessualità manifestata con un recente decreto legge contro la “propaganda gay”. Secondo molte fonti il presidente russo limiterebbe la libertà degli omosessuali, li torturerebbe e li incarcererebbe senza alcun motivo, per questo è stato chiesto il boicottaggio delle prossime Olimpiadi invernali di Sochi e invocata la proibizione per gli atleti russi di partecipare agli eventi olimpionici. Se fosse vero sarebbe certamente giusto manifestare contro tale legge come contro ogni atto omofobico o discriminatorio verso qualunque minoranza, ma occorre perlomeno verificare le notizie.

Chi parla di un clima di limitazione della libertà dei gay russi si sente giustificato ad assaltare le Chiese ortodosse e i politici russi con bombe molotov. Altri invece non ritengono che tali notizie sia verificate, come ad esempio il più importante militante Lgbt russo Nikolay Alekseyev, presidente di “GayRussia” e del “Moscow Pride Organizing Committee”, il quale anche se contrario alla recente legge e vittima di diverse limitazioni di manifestare da parte delle autorità russe (non legate alle legge in oggetto), ha preferito criticare gli attivisti gay occidentali e i loro boicottaggi, schernendo anche i pochi omosessuali russi che chiedono asilo politico all’Occidente, accusandoli di farlo non per necessità ma per meri motivi turistici.

«La legge federale che vieta la cosiddetta propaganda (non il comportamento) di rapporti sessuali non tradizionali ai minori, firmata dal presidente russo Vladimir Putin», ha commentato il militante Lgbt russo, «è vista come la più scandalosa tra le legislazioni nel mondo da quando Adolf Hitler è salito al potere per sterminare gli ebrei». Ha quindi proseguito: «Forse in tutto il mondo le persone sono convinte che questa legge è orribile, che possiamo usare tutti i mezzi che abbiamo per protestare contro essa». C’è chi sostiene, ad esempio, che «le autorità russe stanno portando via i bambini dai loro genitori omosessuali, il che ovviamente non ha nulla a che fare con la realtà». Il presidente di “GayRussia” ha anche sottolineato ironico che «la cosiddetta “orribile” legge contro la propaganda gay è in vigore da più di sette anni e la sua applicazione ha portato addirittura a ben due condanne!: Fedotova e Bayev sono stati infatti multati per 50$ ciascuno». Tutto qui. Inoltre, «i russi non sono così omofobi come vengono rappresentati» e le vere «conseguenze di queste leggi saranno prevalentemente sociali, non è legali». E’ questo il motivo per cui è contrario, non certo perché attualmente ci siano limitazioni alla libertà.

Le notizie ci arrivano filtrate da quotidiani occidentali, in parte gay-friendly e con interessi politici differenti da quelli di Putin (che ha comunque tante colpe e non va certo guardato con troppa stima). Lo sostiene Dmitry Babich sul network internazionale “The Voice of Russia”: «i media occidentali hanno attraversato i limiti del buon senso». La legge russa «protegge i bambini da informazioni che possono causare danni alla loro salute e al loro sviluppo. Inizialmente c’è stata qualche critica dall’Occidente, ma non troppo severa e la rapidità con cui i media occidentali si sono riorientati dimostra gli interessi commerciali nascosti che potrebbero essere coinvolti». E’ curioso, infatti, che la situazione in Russia abbia fatto più rumore che la decisione dell’India di criminalizzare i rapporti omosessuali. Lo conferma Alexei Mukhin, direttore del Center for Political Conjuncture, il quale ha affermato: «Mi sembra che tutta questa isteria pro-gay sia solo una cosa: marketing». E rispetto alla legislazione russa: «Contrariamente agli stereotipi distorti diffusi, la Russia è un paese molto aperto con una legislazione piuttosto liberale», come confermano molti testimoni occidentali che viaggiano in Russia, sottolineando l’esistenza di locali, discoteche e spiagge per soli gay, privilegi (esistono in Occidente spiagge per soli eterosessuali? Non è discriminazione al contrario?) che non esistono in gran parte d’Europa.

«Vorrei sottolineare», ha proseguito Mukhin, «che la legge prevede un’unica punizione amministrativa, e non penale, contro la propaganda del sesso omosessuale tra i minori. Non credo sia qualcosa che la comunità LGBT non possa non accettare». Effettivamente, la legge firmata da Putin il 30 giugno 2013 scorso (già presente in Lituania, Ucraina e Moldavia) ha semplicemente modificato l’articolo 6 comma 21 del Codice Federale sulle Contravvenzioni Amministrative, che si occupa di reati minori puniti normalmente con un’ammenda anziché con una pena detentiva (la Russia ha depenalizzato l’omosessualità nel 1993). Il nuovo comma 21 vieta la propaganda, rivolta a minorenni, di «relazioni sessuali non tradizionali», e recita quanto segue: «S’intende per propaganda l’atto di distribuire a minorenni informazioni che (1) hanno lo scopo di creare atteggiamenti sessuali non tradizionali; (2) rendono attraenti i rapporti sessuali non tradizionali; (3) sostengono che il valore sociale delle relazioni sessuali tradizionali e non tradizionali è lo stesso; e (4) creano un interesse per le relazioni sessuali non tradizionali». Chi si rende responsabile di questa propaganda presso i minori deve pagare una multa massima di cinquemila rubli (114 euro). Con una decisione più recente si è decretato, inoltre, che i bambini russi potranno essere adottati solo da coppie costituite da un uomo e una donna.

La legge, certamente condizionata anche dalla forte preoccupazione per il pesante inverno demografico, non ammette alcuna ingerenza nella vita privata degli omosessuali né autorizza arresti o detenzione arbitraria e, se questo avvenisse, occorrerà essere assolutamente contrari. Tuttavia proteggere i minori da un’ostentazione e da una esplicita propaganda omosessuale non lo riteniamo affatto sbagliato, così come non lo ha ritenuto errato nemmeno la Corte costituzionale russa preferendo «prendere le misure per tutelare i bambini» da «propaganda e campagne che possono danneggiare il loro sviluppo fisico, morale e spirituale». Probabilmente anche molti attivisti per i diritti omosessuali non sarebbero d’accordo se nelle scuole frequentate dai loro figli, in Italia, venissero promossi comportamenti omosessuali o, addirittura, i proprio bambini fossero costretti a baciare un compagno del proprio sesso durante una lezione contro l’omofobia e il bullismo, come accade in qualche scuola americana. Non è un caso che il 65% degli americani non vuole che ai propri figli venga fatta propaganda omosessuale e l’86% dei cittadini russi (contro il 6%) la pensa allo stesso modo, sostenendo l’iniziativa del governo di Putin.

Sono 103 le organizzazioni per i diritti umani di 33 Paesi del mondo (anche in Italia) che hanno sostenuto la legge russa a tutela dei minori, per il “Washington Post” (tra i quotidiani più diffusi nel mondo), addirittura Putin sarebbe “l’uomo dell’anno” grazie alla sua positiva importanza nelle relazioni internazionali (per la rivista “Forbes” è invece “il più importante”, superando Obama, d’altra parte anche l’antisovietico Lech Walesa, Nobel per la Pace, ha affermato che il presidente americano non è riuscito a recuperare il ruolo dell’America come leader mondiale, soprattutto in termini di moralità). Lo è per tanti altri, in Italia i suoi fans su Facebook arrivano a 250mila e una delle tante pagine internazionali dedicate al presidente russo ha 367mila fans, superiori, ad esempio, ai 200mila del primo ministro inglese David Cameron.

Per la società relativista occidentale è un paradosso voler imporre la propria visione del “bene” e del “male” alla comunità russa. La campionessa russa Yelena Isinbayeva ha criticato l’ingerenza occidentale in un Paese autonomo: «Certi atteggiamenti e certe parole sono irrispettosi verso il nostro Paese e per i nostri cittadini. Siamo russi e forse siamo differenti rispetto agli europei. Ma abbiamo la nostra casa e tutti devono rispettarla. Quando noi andiamo negli altri Paesi, cerchiamo di rispettare le loro regole senza interferire». Come risposta un dirigente italiano del Partito Democratico (con delega ai diritti umani), Gianluigi Piras, le ha augurato di essere stuprata. Si è scoperto, in seguito, che è omosessuale. Il 4 settembre 2013 Papa Francesco ha scritto un’importante lettera a Vladimir Putin, in occasione del vertice del G20 di San Pietroburgo, concludendola con una frase: «i miei più alti sentimenti di stima». Se il Pontefice avesse dato ascolto alla campagna di delegittimazione, sostenuta in prima linea da Barack Obama verso il presidente russo, avrebbe certamente evitato di concludere in questo modo, non era obbligato e avrebbe potuto scegliere altri saluti di circostanza, magari più sobri. Ma evitiamo, almeno noi, di tirare in ballo Francesco interpretando i suoi pensieri e limitiamoci a leggere la realtà.

«Stiamo facendo ogni cosa, sia gli organizzatori sia atleti e pubblico, perché i partecipanti e gli ospiti si sentano a loro agio a Soci, indipendentemente dalla loro nazionalità, razza od orientamento sessuale», ha dichiarato recentemente Vladimir Putin incontrando Tomas Bach, capo del Comitato Olimpico Internazionale. Ci auguriamo che sia davvero così, confidando che la legge russa venga applicata solo per gli scopi per cui è stata promulgata e non strumentalizzata e male interpretata dai violenti. Omosessuali e antiomosessuali.

La redazione

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47 commenti a Chi l’ha detto che le leggi russe sui gay sono sbagliate?

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  1. Max ha detto

    Credo che i guai per gli omosessuali, in Russia, siano per atti di bullismo verso i piu’ deboli (ragazzi) piu’ che per la legge in se’ che, come evidenziato dall’articolo di cui sopra, non e’ cosi’ terribile come alcuni in occidente la dipingono.
    Detto cio’, uno dovrebbe anche verificare questi “bullismi”…

  2. Controinformato ha detto

    il boicottaggio di Sochi sa molto di quello lanciato dagli animalari contro gli europei del 2012: marketing e ipocrisia.
    Pensate che in giro c’è chi li paragona ai giochi olimpici di Berlino del ’34 (e si commentano da soli).

    Io personalmente seguirò Sochi come evento sportivo e al diavolo chi vuole buttarla sulla politica

    • gladio ha detto in risposta a Controinformato

      Divertente questa ” Guerra santa ” contro la Russia. Divertente vedera tutta questa porcheria omofila unita e compatta, col ditino alzato, a stigmatizzare, deprecare e condannare una Nazione dalle leggi, a loro dire, barbare.

      Ricordo che quando questa Nazione le leggi barbare le aveva sul serio, cioè fino a pochi decenni fa, e dove era normale fucilare, torturare, deportare, internare in manicomi e dove la popolazione campava a cavoli e patate ( quando c’ erano), godeva, presso l’ area politica di provenienza della stragrande maggioranza dei suoi attuali detrattori (pensiamo a Guadagno On.Wladimiro, in arte Luxuria, militante nel Partito della Rifondazione Comunista), di grande stima e cosiderazione!

      Sconcertante poi è la posizione al riguardo di quel faro di civiltà che sono gli Statu Uniti d’ America, Paese che, è bene ricordarlo , ha conservato ( e applicato)le leggi razziali fino al ’67 ( millenovecentosessantasette non milleottocentosessantasette ).

      Posizione questa che contrasta con i rapporti di amicizia e alleanza che questo Paese intrattiene con uno Stato, l’ Arabia Saudita, tra i più squalificati al mondo dove:

      La libertà di religione non esiste

      Masse di immigrati stranieri sono detenuti in stato di semischiavitù.

      La metà della sua popolazione ( le donne) è privata non solo dei più elementari diritti civili ma è anche soggetta a forti limitazioni nello svolgimento delle normali attività quotidiane.

      e, ciliegina sulla torta, ai gay, lesbiche, bisessuali e trans viene ancora mozzata la testa con la scimitarra, come ai tempi del cammelliere della Mecca , altro che le multe di 50$ di Putin!

      • Li ha detto in risposta a gladio

        E hai scordato la Cina, dove la Chiesa (quella non controllata dal governo) è clandestina. Non dimentichiamo le varie Asia Bibi che aspettano la pena di morte perchè non abiurano Dio.

        Ricordiamo monsignor Giacomo Su Zhimin, vescovo cattolico di Baoding (Hebei), che ha passato 41 anni tra lager e prigioni varie, senza alcuna accusa e senza alcun processo;

        Poi monsignor Cosma Shi Enxiang, vescovo cattolico di Yixan. A 90 anni di età ne ha passati 52 fra lager, prigioni e lavori forzati.
        Il suo dramma è iniziato nel 1957. L’ultima volta è stato arrestato il 13 aprile del 2001 e da allora non si sa più nulla.

        Quest’uomo esprime quel che penso, meglio di come potrei farlo io:

        http://www.tempi.it/sono-omosessuale-non-gay-intervento-di-jean-pier-delaume-myard-alla-manifestazione-per-la-famiglia#.UtgdCtLuL_c

    • Daphnos ha detto in risposta a Controinformato

      Del ’36, caro Contro 🙂 .

  3. Onore allo Zar Putin! Ognuno ha il Vladimir che si merita, e qui in Italia purtroppo ci è andata male.

    • gladio ha detto in risposta a Francesco Santoni

      Sarà la Russia a salvare l’ Occidente.

      Evviva la Santa Russia!

      • Ottavio ha detto in risposta a gladio

        Che la Russia stia giocando una sfida sui valori con l’Occidente è chiaro, però mi pare eccessivo schierarsi così platealmente, addirittura “Santa Russia”. E’ giusto criticare l’estremismo mediatico occidentale ma evitiamo di passare all’estremismo opposto, lo dico anche per semplice prudenza.

        • Zjuganov ha detto in risposta a Ottavio

          Ottavio a quale estremismo di Putin ti riferisci?

          • Ottavio ha detto in risposta a Zjuganov

            Non volermene ma mi riferivo al “Santa Russia”…andiamoci piano, lo dico per preservare il principio di prudenza. Non vorrei che domani dovessi essere costretto a rimangiarti in fretta tutto…solo questo.

            • Zjuganov ha detto in risposta a Ottavio

              Ah no, ma la mia era una domanda di curiosità totalmente non aggressiva, per aprire nel caso, un confronto.

          • Matteo ha detto in risposta a Zjuganov

            Mah, a me l’ex KGB Putin molto non piace, sarà per la propaganda da culto della persona (che non apprezzo in un politico) e di come gestisce affari interni ed esterni del suo paese…
            E se poi fosse anche omofobo, vi stupirebbe che un ex kgb sia omofobo? Quelli che buttavano i gay nei gulag e dicevano che l’omosessualità era una deviazione della borghesia? Diciamo che non mi stupirebbe avesse mantenuto vecchie abitudini.
            Poi che ne so, magari il problema per molti è che non spende qualche parola in elogio della vecchia Russia Sovietica… probabilmente molti di quelli che ora lo demonizzano comincerebbero ad elogiarlo…

        • gladio ha detto in risposta a Ottavio

          Ottavio, non intendevo dire che la Russia è Santa perchè c’è Putin.

          Santa Russia, anzi Santa Madre Russia è un antico appellativo attribuito a questo Paese in virtù della sua profonda spiritualità e delle sofferenzze patite per difendere e affermare la propria fede.

    • Controinformato ha detto in risposta a Francesco Santoni

      adesso non sbilanciamoci

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Francesco Santoni

      Infatti. Sarà pure un furbone, sarà pure stato un ufficiale del KGB, ma, se faccio il confronto con la nostra marmaglia politica del tutto invertebrata e totalmente prona alla peggior continuazione dei “migliori” frutti sovietici, mi sento fiero delle mie origini russe (Russia Bianca, in parte sterminata, in parte fuggita dopo il 1917).

      Se si legge quello che dice, c’è da rimanere a bocca aperta. Nessun nostro politico si sognerebbe di parlare con tanta “vera libertà” (perché non vigliacca e sottomessa alla verità), come fa Putin, quando esterna le sue posizioni riferendosi alla legge naturale e all’ordine cristiano delle cose.

      Francesco, ti metti in contatto con me, scrivendomi cortesemente una mail? Spasiba.

      • Luigi Pavone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Un testo di legge va giudicato come tale e io credo di non aver mai letto nulla di così idiota — e considera che vivo in Italia. Il principale difetto della legge è che essa a rigore — il rigore, intendo, delle nostre democrazie liberali — non è applicabile, o meglio è applicabile a piacere, come piace appunto ai regimi: si pongono sotto processo le intenzioni, si limita la libertà di opinione (un sociologo potrebbe benissimo tentare, magari non riuscendoci, di argomentare la tesi che da un punto di vista sociale, sotto qualche rispetto, i rapporti omosessuali abbiamo lo stesso valore sociale di quelli tradizionali), si usano concetti poco precisi nei luoghi in cui, essendo in gioco la libertà dei cittadini, si richiederebbe la massima precisione etc. La legge è senza dubbio primitiva. Se conosci il russo, mi piacerebbe sapere se ritieni corretta la traduzione “informazione” per la corrispondente parola russa.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Luigi Pavone

          Purtroppo la tradizione della lingua russa nella mia famiglia si è interrotta con la morte della mia cara nonna, figlia della bisnonna russa, dunque non saprei dirti.

          Ma l’essenziale che tu ritieni il difetto principale, a me parrebbe il pregio principale, perché con assoluta precisione teorica e pratico-storica posso dire che vi è un legame necessario tra la libertà d’espressione e quella d’azione e che dunque è perfettamente giusto limitare la prima tanto quanto va limitata la seconda. Per intenderci non ci può essere asimmetria: se l’aborto è un omicidio, e di conseguenza non va permesso, ma, anzi, punito, altrettanto deve farsi per la libertà di farne propaganda. Mutatis mutandis…

        • Azaria ha detto in risposta a Luigi Pavone

          Posso sapere dove prendi le informazioni a riguardo?
          Dici che si limita la libertá di opinione e fai l’esempio del sociologo ma a quello che leggo io (certo, non posso essere sicuro al 100% di ció che mi viene filtrato) la legge vieta solo di esporre le idiozie gender ai bambini, non di discuterne fra adulti capaci di opporre razionalitá.
          Non mi sembra neanche tanto ambigua e quindi applicabile in maniera standard e non a piacere (sempre da quel poco che sono riuscito a capire).

        • Li ha detto in risposta a Luigi Pavone

          …Il principale difetto della legge è che essa a rigore — il rigore, intendo, delle nostre democrazie liberali — non è applicabile, o meglio è applicabile a piacere, come piace appunto ai regimi: si pongono sotto processo le intenzioni, si limita la libertà di opinione…

          Mi ricorda qualcosa. Ma cosa? Ah, sì: la legge bavaglio ai giornalisti e il fatto di etichettare sotto omofobi pure i gay che non la pensano come altri gay.

  4. Zjuganov ha detto

    A me Putin piace.
    Vorrei anche condividere quest’articolo con voi visto che avete scritto che comunque non è troppo stimato.

    http://www.papalepapale.com/develop/il-nuovo-imperatore-cristianissimo-putin-e-stato-lui-luomo-del-2013-per-i-cristiani/

    • Daphnos ha detto in risposta a Zjuganov

      Ciao Zjuganov. Anzitutto mi scuso per il tono eccessivamente polemico che ho usato con te qualche giorno fa, ma purtroppo quando uno parla di “martellate in testa” sa tanto di troll. Purtroppo mi ero sbagliato.

      Detto questo, potrei chiederti, senza alcun intento polemico stavolta, se davvero ti piace Putin, perché porti come nickname il cognome del suo principale oppositore politico?

  5. Giacomot ha detto

    Grazie dell’articolo ! Così mi sono informato meglio e ho tolto un po di luoghi comuni e preconcetti che avevo nella testa . Sarebbe comunque interessante saperne di più sui presunti atti di bullismo .
    Per rispondere a Gladio più su : quando uno stato non fa ciò che il potere gli dice di fare viene dipinto come meglio si crede , infondo Obama è un viscido uomo di mondo e mai si tirerà indietro di fronte al potere . Che poi vi dirò , secondo me queste azioni terroriste contro la Russia sono fatte proprio per volere suo .

  6. Daniele ha detto

    Voi dite: “Putin ha comunque le sue colpe e non va guardato con troppa stima”.
    Certo: tutti, chi più chi meno, han le loro colpe, Putin incluso.
    Però se mi dovessero chiedere se preferisco essere governato da Putin o da Obama, io risponderei convintamente Putin!!!

    • gladio ha detto in risposta a Daniele

      Daniele, queste tue poche righe mi hanno dato lo spunto per una mia personale riflesione:

      Com’ è imprevedibile la sorte dell’ Umanità !

      In tutta l’ Europa ” Cristiana” l’ uomo che più di ogni altro sta difendendo( ed anche con efficacia!), i valori cristiani ad essa propri, è stato un membro del KGB, siede al Cremlino, e governa quello che fu il più potente caposaldo dell’ ateismo della storia!

      Per contro la Nazione baluardo della libertà e della democrazia, gli USA,
      sta rinnegando, poco alla volta , tutti quei valori che l’ hanno fatta grande:

      La poligamia è diventata legale nello Utha ( alla faccia della dignità della donna ), nel Colorado si è liberalizzato il commercio e la produzione delle cosidette ” droghe leggere” ( alla faccia di chi la tossicodipendenza l’ ha sempre combattuta).
      Alcuni Stati hanno già introdotto i matrimoni gay con relativa possibilità di adozioni.
      Quanto all’ aborto…non parliamone, tra cliniche della morte e dottori macellai la cronaca ci ha raccontato cose che gridano vendetta al cospetto di Dio.
      A Washington è insediato un presidente ( che va a Messa tutte le domeniche) che è favorevole all’ aborto a nascita parziale, una cosa che definire atroce è dir poco.

      Morale della favola:
      Quant’ è ancora attuiale quella parabola dei primi che saranno gli ultimi e degli ultimi che saranno i primi!

      • Giacomot ha detto in risposta a gladio

        Io direi che la morale è che siamo sempre più vicini all’apocalisse .

        • Li ha detto in risposta a Giacomot

          Parole sante, fratello! ci manca la legalizzazione della droga e l’utero in affitto, poi siamo sempre più sulla pessima strada.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a gladio

        Errore: quanto accade negli USA e in Europa occidentale è sviluppo coerentissimo dell’ideologia liberale. Baluardo della libertà un fico secco, eventualmente baluardo e propagatrice della libertà massonica, che è il contrario della libertà sottomessa, come deve essere sempre, alla verità.

  7. unafides ha detto

    Sicuramente non è Santo e probabilmente non ci andrà molto vicino ad esserlo, ma di sicuro un personaggio politico di questa levatura non è mai nato dalle nostre parti. Poi sarà la storia a giudicarlo fino in fondo, ma sicuramente lascerà una traccia positiva in un paese che ha dovuto soffrire atroci sofferenze e adesso secondo una manciata di intellettualoidi occidentali si dovrebbe preoccupare di una multa di 50$ per chi decide di fare i propri porci comodi

  8. Li ha detto

    Putin non è un presidentello: è un ex-kgb, mica un pasticciere che ha fatto carriera.

    • edoardo ha detto in risposta a Li

      Non consideri che quando c’era l’URSS non era in alcun modo possibile entrare nella carriera politica e amministrativa senza essere parte del sistema comunista, iscritto nel PCUS.
      Anche Gorbaciov veniva dal KGB.
      Esiste un funzionario russo attuale che non è mai stato comunista, almeno solo di facciata?
      Poteva esistere l’Italia fascista un funzionario che non fosse iscritto al PNF?
      Secondo me che Putin venga dal KGB non vuol dire niente: credente o opportunista, gli toccava essere comunista, per amore o per forza.
      Poi ho una testimonianza: mia nuora è ucraina, e proprio ieri discutendo mi ha detto che lei non si ricorda nulla di quando c’erano i comunisti, era bambina all’epoca, ma suo padre le diceva che in quell’epoca si lavorava per pochissimi soldi, ma quei pochi potevano bastare per sopravvivere, almeno nelle aree rurali e piccoli centri (lei viene da un piccolo paese sperso nella steppa ucraina, in mezzo a campagne estese come oceani intorno alle isbe e i gruppetti di case). Ora, invece, c’è ci sono alcuni, di solito malavitosi, che hanno realizzato grandi fortune e ostentano lusso come i camorristi, e la gran parte della popolazione se la passa abbastanza male, lavorando sempre per pochi soldi, solo che quei pochi spesso sono insufficienti a sopravvivere.
      Mi ha fatto l’esempio del carbone, che lì è il combustibile da riscaldamento più usato: alimentare la stufa-cucina a carbone un inverno intero (-10° di giorno è normale lì e senza stufa si muore assiderati), costa lo stipendo di alcuni mesi del lavoro di operaio. E’ carbone ucraino, del Donbass, antracite esattamente, e costa molto nonostante sia nazionale, mentre prima costava molto meno.
      Aggiungo che lei non si dichiara comunista e non l’ho mai sentita parlare di politica, anzi, è credente ortodossa.
      Essere stati comunisti lì è come essere starti fascisti qua: prima tutti iscritti al PNF e sotto Palazzo Venezia ad acclamare al duce, poi…miracolo… sono diventati tutti partigiani.

      • Li ha detto in risposta a edoardo

        Non intendevo dire che era una situazione dura, intendevo che Putin (come gorbaciov) usa le sue esperienze da membro del kgb per governare. Certo che la differenza dal regime di allora ad ora…è assai!

  9. nullapercaso ha detto

    Siete un po’ ingenui se credete che Putin sia interessato ai principi morali, Putin è semplicemente il padrone, colui al quale non si va contro, altrimenti zac!

    • edoardo ha detto in risposta a nullapercaso

      Sarà anche il “padrone”, ma rieletto per la seconda volta con poco meno dell’80% dei voti.
      …O avrebbe fatto ZAC! a tre russi su quattro????????????

      • nullapercaso ha detto in risposta a edoardo

        Per me un criminale è un criminale, che sia dalla tua parte o dalla mia.
        Veramente non capisco perché si debba difendere certa gente, anche se palesemente indifendibile, e, per Putin non mi riferisco alla legge gay o alle pussy riot, ben altro c’è in ballo, tra l’ altro questo era un pezzo grosso del regime, non sarà magari per convenienza se si allea con la chiesa ortodossa? Questo è scaltro, potente e senza scrupoli.

        • Panthom ha detto in risposta a nullapercaso

          Infatti se leggi l’articolo non si patteggia per Putin (anzi lo si definisce “poco stimabile”) ma per una legge che il suo governo ha introdotto, voluta dal 90% dei russi e confermata dalla Corte Costituzionale russa. Un cattivo presidente può approvare una legge giusta, oppure no?

          Posso chiederti perché vorresti imporre i tuoi valori morali ad un altro popolo che ha deciso autonomamente i suoi? Perché i tuoi valori morali dovrebbero essere migliori? Chi lo ha deciso? C’è un arbitro esterno che ha giudicato?

    • Manuel ha detto in risposta a nullapercaso

      Infatti ci vuole una bella faccia per difendere un assassino e un mafioso come Putin solo perchè si oppone alle unioni gay e cose simili. Mi chiedo allora perchè non fare un articolo a difesa del governo saudita o quello indiano, anche loro non vogliono riconoscere nessun diritto i gay…

    • Li ha detto in risposta a nullapercaso

      Mai detto che fosse uno per cui la morale è tutto.

  10. Umberto P. ha detto

    Signori, non avreste qualche timore nel vedervi rappresentati e governati da chi elimina sistematicamente i dissidenti con polonio ed altre amenità? Ed il termine “timore” è volutamente un eufemismo perchè potrei essere molto più incisivo. Non basterebbe dire che si è d’accordo con questa iniziativa di Putin? Perchè arrivare sempre al fanatismo, qui con innumerevoli e gravissime contraddizioni. Poi dite che il bene non è relativo…Siamo agli antipodi, per me Putin vale Mussolini o Mao Tse Tung, perchè è più grave che dei giornalisti vengano uccisi, che un omosessuale dica pubblicamente come la pensa, a torto o a ragione (secondo chi, poi…). Vi rispondo come rispondo ai comunisti nostalgici: “ve la meritereste, una bella dittatura coi fiocchi, vedreste come tanti discorsi radical chic su quanto stanno meglio quelli che stanno peggio sarebbero dissolti in un nanosecondo, in uno schiaffo, come neve al sole”.
    Scusate l’entrata a gamba tesa, ma a voi evidentemente piace essere impopolari, duri e puri, quindi so che in realtà vi sto gratificando.

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Umberto P.

      Ma per favore! Per te quello che ci propinano i mass media occidentali è oro colato? I mussulmani tutti cattivi terroristi, Putin un mostro ed eventualmente l’unico al mondo ad usare metodi spicci? Gli Americani invece che stanno mettendo a ferro e fuoco da decenni mezzo mondo, sempre dalla parte della ragione, basta che dicano che Saddam era un mostro (come Gheddafi e Assad, naturalmente) e che loro fanno la guerra per esportare la democrazia? I servizi segreti che rapiscono e portano dove meglio li aggrada chicchessia ce li abbiamo avuti direttamente in Italia…

      • nullapercaso ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Chi difenderebbe gli americani? Ne hanno fatte di tutti i colori, partendo dai nativi americani, diciamo che da colonizzatori timorati in poi è stato un macello.

      • Li ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Infatti ci sono anche musulmani con i quali si può parlare, e arabi convertiti al cristianesimo che per questo devono lasciare il paese.

        Ho smesso di credere alle favole americane da un pezzo.

    • Panthom ha detto in risposta a Umberto P.

      Non credere ai militanti gay russi che smentiscono quanto dici su Putin è omofobia. Sei un razzista e un violento perché neghi quello che dicono i militanti gay, sei un fanatico e un fondamentalista. Ma vuoi esserlo quindi dicendotelo non faccio altro che gratificarti.

  11. Sebastiano ha detto

    Ma mi sembra che l’articolo fosse sulla legge e non su Putin…

    • Li ha detto in risposta a Sebastiano

      E sta pur certo che se la legge Scalfarotto passa, i russi ritireranno all’Italia la possibilità per coppie gay di adottare bambini.

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