L’associazione Agapo: ignorare gli omosessuali egodistonici è discriminazione

L’associazione AGAPO, (“Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali”) ha pubblicato un comunicato molto interessante sull’omosessualità  egodistonica, ovvero non desiderata. Innanzitutto occorre rilevare che nessuno ha mai sentito parlare di eterosessualità egodistonica e questo è un punto su cui le varie congregazioni di omosessuali militanti sorvolano molto facilmente.

Ma tuttavia, come fa notare Agapo (www.agapo.net), mentre gli atti di violenza contro gli omosessuali gay sono oggi denunciati con regolarità nella comunicazione pubblica e mentre tutta la società si appresta a offrire protezione se non a sostenere la causa  delle associazioni gay, l’opinione pubblica in genere non sa neanche dell’esistenza degli omosessuali ego-distonici. Non compaiono in nessun talk show, sono persone fastidiose. Perché? Per il semplice motivo che vivono il proprio impulso e orientamento sessuale con disagio. Questa è una forma di discriminazione verso di loro. La cultura dominante, ignorando gli omosessuali ego-distonici, non riconosce la loro sofferenza e liquida la questione con risposte come: «l’omosessualità è una variante naturale del comportamento umano», come se l’assenza di malattia significasse salute o benessere, disinteressandosi in questo modo degli effetti che tali comportamenti generano nella psiche di queste particolari persone. La società li tratta come se il loro disagio fosse esclusivamente dovuto a fattori esterni o alla cosiddetta “omofobia interiorizzata”. La risposta che viene data loro è di vivere in modo sereno la sua tendenza sessuale, ossia di fare proprio quello che crea loro disagio.

L‘Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali tocca anche la questione “terapia”, già sollevata dallo psicoterapeuta Ricci qualche giorno fa. Quando sui media si parla della cosiddetta “Terapia Riparativa”, subito si accusa: «Vogliono curare i gay», inducendo così a credere che vi sia qualcuno che sia interessato a costringere i gay a cambiare orientamento sessuale con la forza o la manipolazione. Ma nessuno, spiegano, ha in mente di fare questo, men che meno andare contro la volontà della persona. Con la pretesa di proteggere gli omosessuali si nega loro il diritto alla libera scelta terapeutica e questa è pura intolleranza omosessualista, che violenta la libertà degli omosessuali egodistonici, che non condividono l’ideologia libertina della nuova borghesia culturale. Viene contestata anche la posizione, ovviamente politica, del dott. Grimoldi, attuale presidente dell’Ordine degli psicologi in Lombardia, secondo cui: «E’ il concetto stesso di riparazione ad essere sbagliato. Si ripara un’auto quando  questa è guasta. Negli omosessuali non c’è niente di guasto», facendo riferimento alla denominazione scientifica “Terapia Riparativa”. Anche lui si è prestato a questo apposito equivoco, ma in realtà a partire dal 1920 il concetto di “riparativo” è assai diffuso nel linguaggio psicologico e si riferisce al danno causato da traumi affettivi subiti nella prima infanzia. Non è affatto legato all’idea di “riparare” gli omosessuali.

La posizione di Agapo è condivisibile: l’omosessualità è una condizione estremamente complessa e variegata, scrivono, e non può esistere una “soluzione unica” valida per tutti. Molte delle persone che la praticano stanno bene, altre, che fanno altrettanto, stanno meno bene; vi sono  alcuni, inoltre, che escono dall’omosessualità: la maggior parte lo fa in modo “spontaneo”, altri nell’ambito di un processo spirituale, altri ancora con un aiuto psicologico. Non prenderne atto o volerlo impedire significa ribaltare il principio della tolleranza nel suo esatto opposto.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

127 commenti a L’associazione Agapo: ignorare gli omosessuali egodistonici è discriminazione

« nascondi i commenti

  1. Andrea ha detto

    Bisognerebbe anche ricordare a lorsignori omosessualisti che vero è che l’omosessualità è stata depennata dall’elenco delle malattie psichiche, ma ciò non vuol dire sia considerata un comportamento naturale. Semmai è considerata tecnicamente un comportamento biologicamente deviante, che non è la stessa cosa di una malattia, ma questo non vuol dire si tratti di un comportamento nella norma, anzi.

    Poi certo, come giustamente ricordato dall’articolo si tratta di una situazione molto delicata, nella quale i comportamenti e la pervasività variano da persona a persona. Però vero è che la distorsione operata a livello politico da laicisti ed omosessualisti è insopportabile…

    • Norberto ha detto in risposta a Andrea

      Secondo me il discorso non può e non deve andare a toccare cosa è naturale, o cosa non lo è. Non sono questi i termini del dibattito in quanto l’uomo è libero dalla natura e dai suoi antecedenti (al contrario di animali e piante) e dunque è legittimato ad andare “contro natura”. Salvare la vita di un nemico, o addirittura amarlo (come chiede Gesù) è andare contro natura.

      Capisco dove vuoi arrivare e condivido, ma non parliamo di cosa “naturale” o cosa “innaturale” perché non è un modo corretto di affrontare la questione.

      • Andrea ha detto in risposta a Norberto

        C’è modo e modo di andare contro-Natura. Oltre al fatto che per “amare” in Aramaico si intendesse “rispettare” (il gusto forte per le iperboli è tipico nelle Lingue Afro-Semitiche), comunque non è certo un atto contro-Natura per l’uomo aiutare i consimili in difficoltà, anzi proprio in questo sito sono segnalati svariati articoli che dimostrano come l’Uomo sia l’unico Essere che aiuti i suoi consimili senza per questo cercarne necessariamente un vantaggio.

        Qui siamo su un altro piano, quello cioé della sessualità, che al contrario è nella Natura di ogni Essere finalizzata alla perpetuazione della Specie. L’Uomo non fa eccezione, anche se purtroppo in molti animali (in particolare in molti Cordati) si nota come questo istinto possa esser sfogato anche in maniera deviante rispetto allo scopo originario. Ma questo non vuole assolutamente dire che sia un atto biologicamente normativo quello del rapporto omosessuale o della masturbazione!

        Inoltre è intrinseco in questo dibattito alla fine la discussione intorno alla naturalità o meno di certi comportamenti.

      • Giancarlo ha detto in risposta a Norberto

        Invece il nocciolo della questione omosessuale sta proprio nella natura. Quando si parla di natura si parla di progetto. E’ “naturale” ciò che si sviluppa secondo il progetto della natura. Il maschio e la femmina sono progettati per diventare uomo e donna; e questo, in effetti, è proprio quello che succede nel 98% dei casi. Vi è poi una piccola percentuale di maschi e femmine che vedono fallire il processo che avrebbe dovuto condurli a diventare uomini e donne, ma questo fallimento non fa che confermare l’esistenza di un progetto naturale. La conferma dell’esistenza di un progetto naturale, fallito nel caso dell’omosessualità, risulta clamorosa proprio a causa della TOTALE INCAPACITA’ a generare “conseguenze”: l’omosessualità è ontologicamente sterile e questa è la prova del fallimento del progetto.
        Non capisco cosa intendi quando dici che “l’uomo è libero dalla natura e dai suoi antecedenti (al contrario di animali e piante) e dunque è legittimato ad andare “contro natura””. Certo che può andare contro natura, ma non legittimamente; se lo fa si ribella al progetto per cui è stato creato. Quello che voglio dire è che andare contro natura significa non riconoscere l’ordine naturale delle cose.

        • Paolo ha detto in risposta a Giancarlo

          Giancarlo scusa ma ancora ti devo ricordare che sesso biologico ed orientamento sessuale sono due cose distinte?
          L’omosessualità è nell’ordine naturale delle cose (infatti esiste in natura) e non è meno valida o naturale rispetto all’eterosessualità solo perchè non prevede la riproduzione.
          Come al solito si fa un pot pourri di argomentazioni pseudo scientifiche per sostenere l’ideologia religiosa che da sola non sta più in piedi.

          • Giancarlo ha detto in risposta a Paolo

            Mi spiace per te, caro, ma l’omosessualità è naturale come un carcinoma gastro-esofageo.

            • Paolo ha detto in risposta a Giancarlo

              Purtroppo per te non è così, fattene una ragione. Ti smentisce l’evidenza scientifica e la natura stessa. Mettiti il cuore in pace, è un consiglio, starai molto meglio vedrai.

              • Giancarlo ha detto in risposta a Paolo

                Cinquantadue anni, sposato con tre figli,un lavoro che mi permette di mantenere dignitosamente la mia famiglia, credente im Dio, in buona salute: è difficile stare meglio di me, ciccio.

                Forse sei tu che dovresti farti una ragione della tua omosessualità.

            • Norberto ha detto in risposta a Giancarlo

              Giancarlo, nemmeno questa tua posizione mi piace. Non è su questi argomenti che si può portare avanti un confronto sul tema.

              Io ho molti motivi per essere contrario al matrimonio omosessuale, e ho un giudizio molto negativo anche sull’omosessualità in sé (omosessualità e non omosessuali). Ma non si può scendere a giudizi del genere, altrimenti le posizioni non possono che polarizzarsi.

          • Fabrizio Ede ha detto in risposta a Paolo

            Scusa Paolo, quando di dici che l’omosessualità è nell’ordine naturale delle cose, non ti vorrai mica riferire al fatto che in natura gli animali che non riescono ad individuare il sesso opposto ( produzione di feromoni ad es.) si accoppiano anche con quelli dello stesso oppure – come succede soprattutto nei branchi – l’omosessualità è praticata per punire o subordinare gli altri membri?

      • Gab ha detto in risposta a Norberto

        Come al solito si deve relativizzare tutto, anche la natura. L’uomo al pari di tutti gli altri esseri viventi obbedisce alle leggi naturali che gli sono proprie in quanto essere umano. L’omosessualità rientra nel disordine e quindi è contro natura.

        Dove sta scritto che si è legittimati ad andare “contro natura” quando la Rivelazione condanna senza mezzi termini l’omosessualità?

        Non mischiamo le carte in tavole con l’amicizia o con l’amare il nemico. Non hanno nulla a che fare con l’omosessualità.

        Non ha forse Cristo istituito il matrimonio tra uomo e donna? Il Vangelo è chiaro e non si presta a fraintendimenti, in continuità con l’Antico Testamento.

    • Paolo ha detto in risposta a Andrea

      “comportamento biologicamente deviante” sì forse nel mondo della tua fantasia…nella realtà dei fatti, provata dalle evidenze scientifiche (OMS per esempio), è un normale e naturale variante della sessualità umana. L’unica cosa insopportabile è la tua, voluta, distorsione dei fatti.

      • Gennaro ha detto in risposta a Paolo

        Una variante abbastanza deleteria per l’umanità. Sicuro che sia normale?

        • Paolo ha detto in risposta a Gennaro

          Deleteria solo perchè sconfessa la tua ideologia? Sicurissimo tranquillo come tutte le associazioni medico-scientifiche. A proposito hai visto che Spietzer ha chiesto scusa per il suo “studio” del 2001? Ne avete sempre meno…

          • Sophie ha detto in risposta a Paolo

            http://www.comeunafonte.it/Index_file/page0043.htm
            http://www.cwfa.org/content.asp?id=2099
            Bella figura del cavolo che ha fatto Mr. Kinsey. Poveri omosessualisti..

          • Giovanni Pastormerlo ha detto in risposta a Paolo

            Scusa Paolo, solo per chiarire. Ho seguito la vicenda Spietzer e non è vero che ha chiesto scusa perché non c’è nulla per cui chiedere scusa. La metodologia è corretta ed è stata confermata da numerosi studi successivi. Lo stesso responsabile della rivista ha rifiutato ogni possibile “cambiamento” perché se facesse così ogni volta dovrebbe accettare miliardi di cambiamenti di versione. Spietzer è stato messo sotto pressione per anni dagli omosessuali per quello che ha fatto e in una recente intervista ha detto che avrebbe pensato di modificare la sua interpretazione finale (non certo i risultati) tramite una lettera, che però non è stata (ancora) scritta né si sa se verrà scritta.

  2. abcdefghi... ha detto

    Scusate ma tra i due soggetti nella foto, chi è il transessuale? 😀

    • Silvia ha detto in risposta a abcdefghi...

      Oddio! Ero convinta che lo fossero tutt’e due!

      • Paolo ha detto in risposta a Silvia

        Silvia che brutta la poca solidarietà femminile…invidia?

        • Daniele Borri ha detto in risposta a Paolo

          Femminile???? Come ti permetti di decidere tu il sesso di Luxuria!!!???

          OMOFOBO!!!!!!!!!!!!!!!! Non esiste il sesso, ognuno decide per sé!!!!!!!!!!!

          • Paolo ha detto in risposta a Daniele Borri

            Che battutuna triste…non lo decido io il sesso della Sig.ra….è un dato di fatto. Il sesso esiste e a volte, come nel caso di Luxuria, il proprio corpo non corrisponde alla propria natura…ma per fortuna si può porre rimedio. Come al solito argomentate sul niente…

            • Azaria ha detto in risposta a Paolo

              Su questo ti devo dare ragione Paolo, il sesso di Wladimiro Guadagno esiste ed e` ben determinato: e` un uomo, MASCHIO (se uomo non ti va bene, poi scegli tu).

            • Fabrizio Ede ha detto in risposta a Paolo

              Paolo, grazie per l’innovativa definizione di natura: quando dici “il proprio corpo non corrisponde alla propria natura”, oltre ad ammettere che la natura consista nel dettato della mente e che i corpi non appartengano all’ambito del mondo naturale (poveri scienziati naturalisti!!!) te la senti anche di accettare le conseguenze logiche che scaturirebbero da tali premesse ?

            • Mr. Crowley ha detto in risposta a Paolo

              @Paolo

              La confusione sta negli occhi di chi guarda?
              Una volta era riferito alla bellezza.

  3. Anna ha detto

    bisogna curare le lesbiche femministe che passano il tempo ad odiare e calunniare i “maschietti” cioè gli uomini

    • Alessandro M. ha detto in risposta a Anna

      Che ci sia un femminismo estremo mi pare anche a me deleterio…ma non credo che sia necessario “curare” nessuno. Il concetto di “terapia” è rivolto solo a chi ne fa richiesta ed è sinonimo ad aiuto/sostegno a raggiungere un obiettivo a cui il soggetto già desidera arrivare.

    • Andrea ha detto in risposta a Anna

      Non è detto che le femministe fondamentaliste siano lesbiche. Semmai sono persone molto sole… Non vogliono avere a che fare con gli uomini, non vogliono avere figli o al massimo li vogliono solo per “inseminazione” artificiale, non vogliono avere avere a che fare con le donne che non siano femministe e possibilmente della stessa corrente… Io più che omosessuali le vedo molto, ma molto sole. O individualiste…

  4. Agnostico ha detto

    Mentre gli atti di violenza contro gli omosessuali gay sono oggi denunciati con regolarità nella comunicazione pubblica“. 
    La “comunicazione pubblica” è la comunicazione che viene dalla P.A.: cosa c’entra?

    Non compaiono in nessun talk show“.
    Hanno mai contattato la redazione di qualche talk show per chiedere di essere invitati?

    Non si fanno proposte di legge a loro difesa“.
    Quale dovrebbe essere il contenuto di questa proposta di legge? Come ed in quali ambiti dovrebbero essere difesi?

    Non si offrono servizi sanitari“.
    Quale tipo di servizi sanitari dovrebbero essere offerti?

    Non si riconoscono i loro diritti“.
    Quale tipo di diritti?

    Per ultimo: dove sarebbe la discriminazione?

    • Pino ha detto in risposta a Agnostico

      “dove sarebbe la discriminazione?” ecco con questa frase lei dimostra di non aver capito assolutamente nulla della situazione di questi omosessuali e di parlare solo per fare battutine stupide. La “discriminazione” consiste proprio in quello che dice questo “luminare” di Grimoldi e cioè sta nella negazione del problema, negazione di tipo ideologico e politico. Questo Grimoldi invece di fare lo psicologo dovrebbe fare l’agitatore politico ed ideologico perchè negare l’evidenza è un atto ideologico.

      • Agnostico ha detto in risposta a Pino

        Quindi ora uno psicologo non è neanche libero di esprimere il suo legittimo e libero punto di vista in materia ma dovrebbe piegarsi all’opinione di una non meglio precisata associazione?
        Io sapevo che la scienza fosse libera……
        Un concetto strano di “discriminazione”……

        • Pino ha detto in risposta a Agnostico

          lei continua a capire poco, questo signore è il presidente dell’ordine degli psicologi della Lombardia, quindi rappresenta una posizione ufficiale dell’ordine, non è un libero pensatore che può esprimere l’opinione che più gli aggrada. Così facendo, ben sapendo l’atteggiamento “codino” di ogni categoria, indirizza il modo di comportarsi degli psicologi che, qualora non si adeguassero al verbo ufficiale, diventerebbero subito “eretici”. L’opinione di Grimoldi, inoltre, non ha basi scientifiche, ma solo ideologiche. Perchè gli omosessuali egodistonici esistono ma questi personaggi negano la realtà. Ecco la discriminazione, ci arriva a comprenderlo o devo farle un disegnino?

          • Agnostico ha detto in risposta a Pino

            So benissimo che il Dott. Grimoldi è Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. 
            Il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (e non solo il suo Presidente) due anni fa’ ha approvato la delibera citata (nel sito dell’Ordine c’è anche un commento alla delibera stessa): non è un loro diritto?
            Se alcuni psicologi non fossero stati d’accordo con questa delibera avrebbero potuto benissimo esprimere il loro disappunto: non mi sembra sia successo.
            Riassumendo. Gli psicologi lombardi hanno eletto liberamente un Consiglio dell’Ordine che – assieme al suo Presidente – ha approvato liberamente una delibera. Se qualche psicologo (anche non consigliere) non fosse stato d’accordo con questa delibera avrebbe potuto esprimere liberamente il suo punto di vista ma non mi sembra sia successo. 
            Il Dott. Grimoldi ha espresso liberamente un punto di vista (non so se a titolo ufficiale come Presidente dell’Ordine o personale come psicologo) che è in linea con una delibera approvata liberamente dall’Ordine che presiede: se qualcuno non condivideva il suo pensiero poteva liberamente criticarlo ma non mi sembra sia successo.
            Perché Grimoldi “indirizzerebbe” la posizione degli altri psicologi? Se qualcuno non è d’accordo con lui può benissimo esprimere il suo punto di vista.

            Mi domando come lei faccia a affermare che: “L’opinione di Grimoldi, inoltre, non ha basi scientifiche, ma solo ideologiche“.
            Ed infatti mi sono domandato anche come mai possa essere definita nell’articolo “ovviamente politica” la posizione del Dott. Grimaldi.
            Lei è per caso uno psicologo o conosce personalmente Grimoldi per poter affermare che”l’opinione di Grimoldi, inoltre, non ha basi scientifiche, ma solo ideologiche“?

            Perciò, uno psicologo – sia come singolo sia tramite le associazioni di cui fa parte – ha il diritto – come persona e uomo di scienza – di esprimere il suo punto di vista (personale o ufficiale) in piena libertà e coscienza riguardo tematiche che riguardano la psicologia anche se queste opinioni non dovessero riscontrare il favore di non meglio precisate associazioni? È una domanda molto semplice. 

            • Raffa ha detto in risposta a Agnostico

              Non avrebbero potuto, troppo forti le pressioni omosessualiste e la conseguente diffamazione mediatica.

              Ricordo che durante la recente rissa in discoteca a Varese tra un gruppo di omosessuale i buttafuori, un gay ha urlato “ora chiamo Repubblica e ti faccio mettere alla gogna“. E infatti così è stato, peccato che era una bufala.

              Lo stesso accadrebbe a chiunque osasse dire qualcosa in contrario, come spiega benissimo Nicholas Cummings, ex presidente dell’APA e uno dei più importanti psicologi americani: «L’APA ha permesso che la correttezza politica trionfasse sulla scienza, sulla conoscenza clinica e sull’integrità professionale. Il pubblico non può più fidarsi della psicologia organizzata per parlare di prove, piuttosto si deve basare per quel che riguarda l’essere politicamente corretti. Al momento la governance dell’APA è investita da un gruppo elitario di 200 psicologi che si scambiano le varie sedi, commissioni, comitati, e il Consiglio dei Rappresentanti. La stragrande maggioranza dei 100.000 membri sono essenzialmente privati ​​dei diritti civili. Alla Convenzione APA del 2006 a New Orleans, ho tenuto un discorso intitolato “Psicologia e la necessaria riforma dell’APA”, che è stato ampiamente diffuso nei listserves di psicologia ma è stato totalmente ignorato dalla leadership dell’APA».

              Il Dott. Grimoldi non potrebbe in alcun modo contraddire l’APA o la lobby omosessualista. Pena la perdita della sua posizione lavorativa e la spilla di “omofobo”.

              • Agnostico ha detto in risposta a Raffa

                Fai confusione. 
                La delibera “incriminata” dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia non è stata approvata solo da Grimoldi ma dell’intero Consiglio dell’OPL. Su quindici componenti del Consiglio, undici hanno votato a favore, tre si sono astenuti ed uno era assente. Il fatto che vi siano stati tre astenuti dimostra che vi fosse piena libertà. 
                In ogni caso la delibera non “diffidava” (come scrive Agapo) a non seguire le “terapie riparative” (l’Ordine non potrebbe farlo) ma sottolineava che adottando queste terapie vi è il rischio di non rispettare il Codice Deontologico. 

                http://www.opl.it/media/posizioni%20OPL/Delibera123_TerapieRiparative.pdf
                http://www.opl.it/showPage.php?template=news&id=213

                • Pino ha detto in risposta a Agnostico

                  sì certo piena libertà, provi a chiedere a quelli psicologi italiani che seguono le terapie del Prof. Nicolosi e che ricevono continue minacce dalla lobby omosessualista quale sia il livello di libertà in tale materia.

              • Pino ha detto in risposta a Raffa

                è evidente ma Agnostico vive nel mondo dei sogni, quello politicamente corretto di Repubblica e degli omosessualisti ideologizzati.

            • Pino ha detto in risposta a Agnostico

              posso dirle, liberamente, che lei è uno sciocco o si offende? Perchè uno che non riesce a capire, liberamente, quali siano i condizionamenti all’interno di una categoria. è liberamente un ingenuo oppure, sempre liberamente, un falso.

              • Agnostico ha detto in risposta a Pino

                Ci mancherebbe…..faccia pure. 
                Anzi la ringrazio per il momento di ilarità che mi ha regalato.  
                Mi permetta di ringraziarla suggerendole di studiare la legge 56/1989 sull’Ordinamento della professione di psicologo ed il Codice Deontologico dell’Ordine degli Psicologi del 1997. 
                Alla luce di queste letture (forse) potrà capire la posizione dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.  

    • Raffa ha detto in risposta a Agnostico

      Arrivato l’utente più noioso del mondo che si concentra sulle virgole per evitare e distrarre dal contenuto.

      “La “comunicazione pubblica” è la comunicazione che viene dalla P.A.: cosa c’entra?”
      Comunicazione pubblica: media, quotidiani e così via.

      “Hanno mai contattato la redazione di qualche talk show per chiedere di essere invitati?”
      Di solito si viene invitati

      “Quale dovrebbe essere il contenuto di questa proposta di legge? “
      Ad esempio la libertà di rispondere alle loro richieste di un aiuto psicologico, osteggiata da te.

      “Quale tipo di servizi sanitari dovrebbero essere offerti?”
      Vedi sopra.

      “Quale tipo di diritti?”
      Vedi sopra.

      “Dove sarebbe la discriminazione?”
      Vedi sopra.

      • Agnostico ha detto in risposta a Raffa

        Quando si realizzano dei comunicati bisognerebbe essere precisi nelle parole adottate. 

        1.
        La comunicazione dei media è la “comunicazione di massa”. La comunicazione pubblica è quella della P.A.
        http://it.wikipedia.org/wiki/Comunicazione_pubblica

        Riconosco che è un dettaglio non molto importante. Infatti successivamente leggo che “gli atti di violenza contro gli omosessuali sono perseguitati”. I reati non sono perseguitati ma perseguiti. 

        2.
        Di solito una qualsiasi associazione in cerca di visibilità contatta le varie redazioni, etc. Puoi chiedere a qualsiasi giornalista o addetto stampa. 

        3.
        È una tua libera interpretazione. Non è necessaria una legge per garantire la libertà di ciascuno di rivolgersi ad uno psicologo (credo che chiunque si possa rivolgere tranquillamente). Ovviamente non si può imporre ad uno psicologo (come a qualsiasi medico) di seguire una terapia precisa. Ciascun medico può adottare la terapia che ritiene più opportuna a patto di rispettare il Codice Deontologico dell’Ordine a cui appartiene: se non rispettasse il Codice Deontologico può incorrere nelle sanzioni previste dall’Ordine. 
        Piaccia o non piaccia gli Ordini professionali sono enti pubblici a cui spetta (legge 56/1989) far rispettare il Codice Deontologico. 

  5. Agnostico ha detto

    Viene contestata anche la posizione, ovviamente politica, del dott. Grimoldi, attuale presidente dell’Ordine degli psicologi in Lombardia“.
    Perché la posizione del dott. Grimoldi deve essere “ovviamente politica“?

    Per ultimo sarebbe meglio riportare tra virgolette le frasi copiate dal comunicato Agapo per separare il punto di vista del comunicato Agapo dal commento al comunicato stesso. 

  6. Positrone ha detto

    Sono sostanzialmente d’accordo con Agnostico rispetto alle questioni razionalmente poste.Inoltre non si precisa una cosa banale quando fondamentale. In una comunità di cannibali, il cannibalismo è la norma. La norma non da giudizi morali in sé. Siamo noi che dobbiamo esprimere un valore che vada al di là di una norma come semplice media…
    Non è vero che non esistono ego-distonici tra gli eterosessuali, semplicemente non ci si è mai posti il problema della sessualità nel suo complesso e l’eterosessualità non è mai stata studiata come comportamento.

    • Mr. Crowley ha detto in risposta a Positrone

      @Agnaostico
      Le risposte alle tue domande sono implicitamente contenute nell’articolo, basta leggerlo tutto e non solo il titolo.

      @Positrone
      Bella l’affermazione:
      “l’eterosessualità non è mai stata studiata come comportamento”
      mi pare che dalla poesia, all’arte alla psicologia sia la cosa piu’ studiata e che forse piu’ ha interessato il genere umano.
      Solo che e’ sempre stata chiamata con i nomi di: amore, passione, attrazione.

      • Positrone ha detto in risposta a Mr. Crowley

        Mr Crowley (ehm),

        parlare di un argomento non significa studiarlo. L’Arte (dunque anche il genere letterario) non è scienza e non ne ha lo scopo. La psicologia non ha mai affrontato un serio studio sull’origine della sessualità nel suo complesso perché si è sempre dato per scontato che quella fosse la regola per il discorso del concepimento di fatto però mai è stato affrontato in uno studio vero ed articolato.

        Noto, non senza autentico dispiacere, che su certi argomenti il proposito di essere razionali scende incredibilmente in una comunità che invece stimo per l’acume di certe osservazioni e per un impostazione altrimenti razionale. Quando si arriva all’omosessualità (che poi dovrebbe sempre essere trattata in quanto peccato al pari di adulterio, sesso orale, sodomia e autoerotismo) si perdono i connotati. Si parla di Naturale (ma questa definizione è quanto meno imprecisa) e Contro-Naturale e si citano i passi biblici (peraltro non sempre contestualizzati) come fecero taluni (fortunatamente non tutti) al processo Galilei. Non è questo il modo Razionale di rispondere. Ci serve logica che ahimè non riscontro

      • Agnostico ha detto in risposta a Mr. Crowley

        Risposta troppo semplicistica Mr. Crowley.
        Se ho potuto porgere quelle domande significa che ho letto bene non solo questo articolo ma anche il comunicato Agapo (che sono quasi la stessa cosa poi…).  
        La risposta a domande secche ed esplicite non può mai essere “implicita” (dove ci sarebbe la “risposta implicita” poi….) ma deve essere chiara ed esplicita
        Se non si hanno argomentazioni valide forse è meglio limitarsi al “giochino” del pollice verso. 

        • Mr. Crowley ha detto in risposta a Agnostico

          “Sappiamo dalla nostra esperienza che, quando un giovane si rivolge a un servizio sociale, la risposta che gli viene data è quella di vivere in modo sereno la sua tendenza sessuale, ossia di fare proprio quello che lo
          abbatte.”
          “Con la pretesa di proteggere gli omosessuali si nega loro il diritto alla libera scelta terapeutica.”
          I servizi offerti devono essere anche quelli della terapia riparativa, se la persona ne sente il bisogno.
          Lo stato deve riconoscere come diritto questa terapia e agevolarla dove possibile.
          Il diritto a questo tipo di cura deve essere riconosciuto a livello di servizi sociali.
          Non capisco che domande ti fai?.

          • Agnostico ha detto in risposta a Mr. Crowley

            Se i servizi offerti devono essere anche quelli della terapia riparativa credo sia un falso problema. 
            Un omosessuale potrà rivolgersi tranquillamente ai servizi sociali per avere un supporto psicologico. Ovviamente lo psicologo sceglierà – secondo libertà, coscienza, professionalità e rispettando il Codice Deontologico – la terapia migliore per il singolo caso: nessuno può obbligare un professionista ad adottare una terapia specifica.
            Non esiste il “diritto alla libera scelta terapeutica“. Se mi rivolgo ad un medico ho il diritto ad essere trattato con professionalità e se ritengo che il medico non stia facendo del suo meglio posso interrompere il rapporto o – in casi estremi – posso denunciarlo all’Ordine o alle autorità giudiziare: ovviamente non posso chiedergli di adottare una terapia specifica.
            Né lo Stato né i servizi sociali sono chiamati a dover riconoscere nessun tipo di terapia: come detto la scelta della teoria è di competenza del medico che dovrà rispettare il Codice deontologico dell’Ordine. 
            Resta sempre un mistero quale debba essere il contenuto della legge a difesa di questi omosessuali. 
            Sorvolo sullo scivolone relativo alla “comunicazione pubblica” e al mancato invito nei talk show. 

            • Mr. Crowley ha detto in risposta a Agnostico

              Io so solo che l’associazione AGAPO non la pensa in questo modo, perche’ alcuni loro iscritti non hanno trovato l’aiuto che cercavano.
              Ti invito a leggere le testimonianze raccolte da loro.
              Vai a visitare il loro sito e poni delle domande direttamente ai responsabili.

              http://www.agapo.net/agaposipresenta/attivit%C3%A0.html

            • Raffa ha detto in risposta a Agnostico

              E’ proprio la libertà di scelta dello psicologo ad essere da te osteggiata, cioè la libertà di dire all’omosessuale: “La tua omosessualità è un disturbo per te? Desideri non provare più attrazioni omosessuali? Ok, posso aiutarti”.

              Questa è libertà.

              P.S.
              Nessuno scivolone c’è stato, hai solo troppo tempo libero da dover impiegare in qualche modo.

              • Agnostico ha detto in risposta a Raffa

                Fai confusione. 
                Un omosessuale (come qualsiasi persona) ha tutto il diritto di scegliere lo psicologo che considera più adatto. Se questo psicologo non lo soddisfa, potrà decidere di interrompere il rapporto. In nessun caso il paziente potrà imporre ad uno psicologo (o ad un medico in generale) di adottare una terapia specifica soprattutto se – adottando una particolare terapia – il medico potrebbe violare il Codice deontologico.
                Esiste la libertà nella scelta del medico ma non esiste la libertà nella scelta della cura. 
                Scopro veramente l’acqua calda…..

                • Mr. Crowley ha detto in risposta a Agnostico

                  @Agnostico

                  Sempre andare a pagamento dunque.
                  In Italia se vuoi un servizio come si deve devi andare a tue spese.
                  con le tasse al 45% del reddito.
                  Gia’ lavori la meta’ del tuo tempo per Monti, poi devi pagarti pure lo psicologo.

                  • Agnostico ha detto in risposta a Mr. Crowley

                    Anche nel privato il medico deve rispettare il codice deontologico ed il paziente non ha il diritto di scegliere la cura (a cosa servirebbero i medici altrimenti?).
                    Prova ad imporre ad un medico privato la terapia o prova a chiedergli di non rispettare il Codice Deontologico: se serio ti mette alla porta.

                    • Mr. Crowley ha detto in risposta a Agnostico

                      Uno che fa un altro tipo di cura lo trovi sempre.
                      La terapia riparativa non e’ una cosa che si sono inventati ieri mattina e neppure una cosa illegale.
                      Solo che se non te lo fornisce un ente pubblico devi andare a pagamento.

    • Raffa ha detto in risposta a Positrone

      @Positrone

      “Non è vero che non esistono ego-distonici tra gli eterosessuali”
      Questo “non è vero” può essere da te dimostrato?

  7. Agape ha detto

    Un omosessuale egodistonico che affronta con successo un percorso di psicoterapia può uscirne di fatto in due modi :
    omosessuale egosintonico,
    eterosessuale egosintonico.
    Un eterosessuale egodistonico di fatto,qualora esista,diventerebbe un omosessuale(bisessuale o quel che è)egosintonico o egodistonico o eterosessuale egosintonico o resta e.egodistonico e se lo tien per se.

    Il punto è che la libertà di scelta va sicuramente tutelata e garantita,però la “situazione delicata” andrebbe anche risolta.
    La psicologia insegna e di fatto anche ora lo si legge fra le righe che l’omosessualità è un disturbo dello sviluppo sessuale.
    Che senso ha dire che una cosa è unitamente contro natura e naturale?
    Qualora lo si accettasse in virtù di che cosa due omosessuali (donne uomini)dovrebbero potersi sposare o poter avere figli?
    Cioè poi arrivan cose di questo genere:
    http://www.funweek.it/a-wild-oltrenatura-secondo-uomo-incinto-al-mondo.php
    eri una donna, sei voluto diventare uomo…… ma perchè fare un figlio? ma quando questo bimbo avrà 3 anni e vedrà la sua mamam con la barba, forse non si farà qualche domanda? Forse non si sentirà un po’ confuso?No?
    Il punto è proprio il dover per forza concedere che l’omosessualità sia un normale comportamento sessuale..e non un disturbo.
    Se uno sta “in pace con la propria condizione” e l’altro è consenziente e il comportamento non è socialmente aberrante ”giustamente” non viene riconosciuto un problema.
    A questi punti anche un sado-masochista non ha nessun disturbo se lui e l’altro trovan piacere e non hanno problemi..
    Se uno giacesse con una scimmia,passivamente mettiamo cosicchè la scimmia sarebbe consenziente sicuramente non ci sarebbero problemi..(infatti nella pornografia la cosa esiste)
    I gay fanno comodo per prendere i voti,così come fanno comodo tantissime altre categorie.Tutto li..
    Il punto chiave sarebbe definire in maniera chiara e sicura l’omessualità.
    Non è stata provata la causa genetica,ma anche fosse sarebbe una sorta di “malformazione genetica”,inutile negare l’evidenza..
    Non si dice che un Gay debba esser perseguitato o curato a forza o altro però è inutile far finta che certe cose non siano quel che sono..ecco tutt..

    • Positrone ha detto in risposta a Agape

      Anzitutto non si può parlare di disturbo se non c’è uno studio preciso sull’argomento in sé complessivamente inteso. Riconoscere (psicologicamente parlando come già è ora) che esistano omosessualità naturali non crea automaticamente e nemmeno collateralmente presupposti al richiesta (giuridica) di adozione o di famiglia così come già predisposto. Inoltre il diritto del figlio non può essere confuso con il diritto ad averne uno. Questa idea balorda che se gli omosessuali sono riconosciuti come naturali allora hanno accesso al Matrimonio o all’adozione è insensato. Sono cose molto molto diverse…

      • Raffa ha detto in risposta a Positrone

        “non si può parlare di disturbo”
        Il disturbo è da intendersi nella contraddizione identitaria tra natura biologica e idea personale. Il corpo di un omosessuale rimane eterosessuale. Inoltre, l’omosessualità egodistonica è un disturbo psicologico certificato.

        ” esistano omosessualità naturali”
        Questa frase non ha senso.

        “Questa idea balorda che se gli omosessuali sono riconosciuti come naturali allora hanno accesso al Matrimonio o all’adozione è insensato”
        Sono d’accordo.

  8. Mr. Crowley ha detto

    @Positrone
    “La psicologia non ha mai affrontato un serio studio sull’origine della sessualità nel suo complesso perché si è sempre dato per scontato che quella fosse la regola per il discorso del concepimento di fatto però mai è stato affrontato in uno studio vero ed articolato”.

    Strano che abbiano affrontato l’incontro tra i due sessi come regola, scemi questi psicologi, diciamo pure irrazzionali, si saranno forse fatti ingannare, come dei tonti, dalla fisiologia umana?.
    Naturale e’ iscritto nella natura come ARMONIA – se il maschio va con la femmina e’ armonia, come una equazione giusta, come una poesia con le parole pesate al posto giusto, come un quadro che ti da’ una emozione positiva.
    Se poi diciamo che il cancro e’ naturale siamo tutti d’accordo, per questo potremmo batterci per non farlo curare, oppure potremmo allevare nutrie che distruggono naturalmente gli argini del Po, provocando una naturale alluvione, che insieme alle naturali vittime allunghera’ naturalmente la pianura padana.

  9. lorenzo ha detto

    Perché parlare di omosessualità egodistonica irrita il mondo gay?
    Guardare il filmato collegato alla seguente notizia:
    https://www.uccronline.it/2012/04/18/franco-grillini-e-lomosessualita-egodistonica/
    può aiutare a capirne il perché.
    Dagli interventi isterici di Grillino e dalle affermazioni del dott. Ricci è possibile ricostruire come, con un gioco simile a quello delle tre carte, le lobby omosessuali siano riuscite a cassare, con votazione democratica, l’omosessualità dell’elenco delle malattie.
    Ecco i passaggi:
    – distinzione tra malattie psichiche e malattie mediche;
    – introduzione di termini come “identità sessuata”, “identità sessuale” ed “orientamento sessuale”;
    – distinzione tra omosessualità egosintonica ed egodistonica;
    – cancellazione dell’omosessualità egosintonica dalle malattie psichiche;
    – denominazione delle malattie psichiche come “disturbi” per non creare confusione con le malattie in senso medico;
    – introduzione del concetto che l’omosessualità non è una categoria di persone, ma un tratto della personalità che dipende da fattori cognitivi, emotivi, volitivi, ambientali, …
    – affermazione che la patologia è determinata esclusivamente dalla perdita di equilibrio tra più elementi e non dalla perdita o assenza di un singolo tratto in particolare;
    – non è necessaria alcuna terapia se l’omosessualità non è motivo di disagio;
    – il mondo gay non vive alcun disagio.

    Ecco allora l’isterico accanimento di Grillini contro quel punto F66.1 (Orientamento sessuale egodistonico) del manuale ICD-10-GM2010 nel quale si afferma che, non potendo nemmeno a votazione l’OMS negare l’evidenza, se l’identità o la preferenza sessuale crea disturbi, può essere richiesto un trattamento: il trattamento è però legato alla cura e la cura alla malattia e questo, il mondo gay, proprio non lo digerisce.

    • Positrone ha detto in risposta a lorenzo

      La votazione “democratica” fu richiesta dalle componenti cristiane dell’ordine degli psicologi che non accettavano le conclusioni degli studi relativi.
      Dunque l’omosessualità è un cancro? Guarda io sono un cattolico e fortunatamente ho Fede in un Dio d’Amore, di Pace e Accoglienza. Un Dio che ci da indicazioni che servono per la NOSTRA (di esseri umani) felicità e non per condannare la natura o il prox. Altrimenti, a leggervi, fatico a trovare coloro che dovrebbero evitare qualsiasi marchio di infamia.
      L’Armonia è un concetto umano non Naturale. Nonostante le tue farneticazioni sei stato costretto ad ammettere che non esistono studi in virtù della norma. Bene ti parlerò di un paio di cose. La gravità è normale ed armoniosa oltre che naturale, ciò non ne ha impedito lo studio e nemmeno di scoprire sorprese come ad esempio la biunivocità della forza gravitazionale.

      • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

        “Dunque l’omosessualità è un cancro?” Io come cattolico, preferisco il cancro che l’omosessualità: il cancro al massimo causa la morte fisica, l’omosessualità è, molto spesso, causa di morte spirituale.
        Le mie farneticazioni, come tu le chiami, le ho ricavate dalla rivista “Aggiornamento Sociale” del giugno 2008 che tu stesso mi hai indicato, e della quale ancora ti ringrazio, perché mi ha permesso di capire quale tecnica usano le lobby gay per infinocchiare i citrulli: ti consiglio di legerla con più attenzione.

        • Positrone ha detto in risposta a lorenzo

          Aggiornamenti Sociali 2008 parla di molte cose, è proposta dai Gesuiti non dalle lobby gay ed è aperta a più contributi, ivi compresi da chi pensa che il cancro sia meglio dell’omosessualità fortunatamente e grazie a Dio non è l’unico intervento. Ti consiglio di leggere meglio tu quello e quelli precedenti e successivi in -tutte- le parti.
          I citrulli sono in tutte le categorie

          • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

            Un esempio di citrullo, che meriterebbe il premio assoluto della propria categoria, è chi non è nemmeno in grado di leggere le Sacre Scritture (sia Antico che Nuovo Testamento), dove l’omosessualità è condannata in modo severissimo. Ne consegue che la tua idea di Cristianesimo (non oso dire Cattolicesimo…) non ha alcun rapporto con ciò che Nostro Signore intende (oltre ad essere un’idea da campione dei citrulli). Vedi tu…

            • Positrone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

              L’omosessualità è condannata come pratica sociale e mai da sola ma insieme ad altre pratiche eterosessuali o egosessuali all’interno di una visione della sessualità contro Dio e/o edonistica. il Magistero chiarisce che non bisogna approvare il rapporto ma non dice ne che sia una malattia… La Chiesa pone l’accento sull’aspetto sociale di questo peccato e di altri peccati. Fortunatamente non ho bisogno dell’approvazione altrui per essere Cattolico, (in diverse Confessioni Cristiane l’omosessualità è accettata e non è peccato ad ogni modo).
              Detto questo mi fa piacere che tu sia stato capace di aver riconosciuto di essere campione nella categoria che prima con tanta arroganza affibiavi ad altri. Vedrai che il Signore perdonerà il tuo attribuire marchi di discriminazione…

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

                Invece, purtroppo tu corri il serio rischio che Dio non perdoni il tuo “impugnare” le verità di fede, contro la fede stessa.

                Inoltre non hai risposto al punto: la Chiesa non si occupa in primis di condanne “sociali”, ma, conseguentemente a quanto scritto nelle Sacre Scritture e tramandato, compie condanne MORALI, che, in secundis, possono anche riguardare il sociale (dato che la morale non ha solo rilevanza individuale, come vorrebbero i liberali). Quindi, anche nel caso dell’omosessualità, la condanna è in primo luogo attinente al comportamento stesso, che è condannato severissimamente nelle Sacre Scritture, in quanto intrinsecamente contrario alla natura umana creata da Dio.

                Tenere presente, e non addolcire falsamente ad usum delphini, le Sacre Scritture e il Magistero perenne, non è arroganza e nemmeno corrisponde ad attribuire “marchi di discriminazione” (che espressione “politicamente corretta”!!!); mentre invece il contrario, e cioè ignorare volutamente la verità come fai tu, è un peccato gravissimo.

                Invece hai proprio bisogno dell’approvazione altrui (quella della verità incarnata dal Magistero Infallibile) per poterti dire cattolico. Altrimenti sei un protestante, cioè uno che ha profondamente tradito la verità cristiana e non ha capito proprio nulla della relazione corretta tra Dio e l’uomo (che necessita assolutamente dell’intermediazione della Chiesa e del suo Magistero).

          • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

            Non ho assolutamente scritto che la rivista è proposta dalle lobby gay, ma che mi ha aperto gli occhi su come operano le lobby gay che, come si può leggere nell’articolo sono, con le loro rivendicazioni gia ben oltre l’identità di genere: affermano cioè che l’omosessuali è frutto dell’educazione ricevuta.
            Si teorizza inoltre che il potere si perpetua attraverso l’educazione all’eterosessualità ed alla famiglia fondata sul matrimonio.

            Faccio un copiaicolla di cosa specifica dall’articolo al riguardo:
            Le istanze generali avanzate dalla gender theory trovano riscontro nell’ambito particolare della critica omosessuale, la cui versione piu radicale si esprime, per esempio, come segue: ≪A coloro che si domandano se si nasce o si diventa omosessuali, bisogna rispondere che si nasce dotati di una disponibilità erotica amplissima, rivolta prima di tutto verso se stessi e la madre e poi via via rivolta verso “tutti” gli altri, indipendentemente dal loro sesso, e verso il mondo, e che si diventa, a causa dell’educastrazione, eterosessuali o omosessuali (rimovendo gli impulsi omoerotici nel primo caso, rimovendo quelli eterosessuali nel secondo)≫.
            La discriminazione dell’omosessualita rispetto all’eterosessualita, lungi dal corrispondere alla natura delle cose, sarebbe — per utilizzare il lessico di Foucault —
            una ≪produzione discorsiva≫ funzionale a una ≪relazione di potere≫.
            Il riconoscimento dell’omosessualita come una possibile e legittima variante della sessualità, al pari dell’eterosessualita, comporta il rifiuto dell’eterocentrismo e la decostruzione della societa tradizionalmente eterosessista, a cominciare dalla famiglia fondata sul matrimonio. Uscendo dal silenzio di una lunga repressione, come pure smettendo il chiasso della rivendicazione orgogliosa, le persone omosessuali potrebbero allora vivere serenamente la propria identita e godere felicemente la propria normalita, pensando ≪all’omosessualita come a una possibilita di legame amoroso, globale e gioioso, in nulla difforme da quello eterosessuale≫. Non piu vizio morale, non piu malattia psichica, l’omosessualita diventerebbe finalmente una condizione di vita gaia, gay.

            • Positrone ha detto in risposta a lorenzo

              Questo articolo prende in considerazione la Gender Theory e ad essa risponde. Tuttavia l’idea che l’avere l’organo genitale ci renda maschi che non possono che seguire l’impulso riproduttivo è vero quanto è vero che siccome abbiamo le unghia siamo predatori. Nel tuo ragionamento che apprezzo perché almeno è un ragionamento e non un accozzaglia di risposte senza logica, c’è un salto logico… Siamo un’unità? Beh nessuno studio lo chiarisce ne lo ha stabilito ed è quindi una Teoria. Se così non fosse mi si porti uno studio psicologico-sociologico affrontato secondo i contemporanei principi di scientificità che parli dell’origine del sesso.
              Ps Io non ho problemi con gli omosessuali egodistonici ma essi sono di varie tipologie, da quello che lo è per rifiuto personale a quelli che lo sono per rifiuto sociale…

              • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

                Se le differenze tra l’uomo e la donna fossero solo genitali, perché il maschio e la femmina hanno, non solo nell’uomo ma anche negli animali e nelle piante, un approcio diverso alla vita?
                Sei a conoscenza che la Gender Theory si basa su affermazioni false e che quindi è falsa tutta la teoria e tutto ciò che ne consegue?
                Sai che il mondo omosessuale è un mondo di persone già morte dentro?
                Riguardo poi alle tue convinzioni Chiesa-omosessualità, sento una sospetta puzza di zolfo…

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

                Positrone ha scritto: “Tuttavia l’idea che l’avere l’organo genitale ci renda maschi che non possono che seguire l’impulso riproduttivo è vero quanto è vero che siccome abbiamo le unghia siamo predatori”.

                Che sciocchezza, senza né capo né coda!
                Riassumo le mie obiezioni a tali “teorie”, dato che anche tu, come i tuoi compagni di viaggio omosessuali, fai finta di non vederle.

                DILEMMA: se fosse condizione realmente “naturale” quella di una separazione e opposizione tra sesso biologico e identità sessuale psico-emotivo-mentale, allora la realtà naturale sarebbe contraddittoria e non avrebbe più senso parlare di “regolarità” e dunque di qualcosa che sia o non sia naturale; se invece la realtà delle cose, con le proprie “regolari regolarità” dimostra l’assurdità di una separazione “naturale” delle proprie componenti (che, invece, quando avvengano nella minoranza dei casi, sono, per ciò stesso, da considerarsi eccezioni devianti), allora ugualmente parlare di omosessualità come “variante naturale” del comportamento è affermazione priva di senso.

                In entrambi i casi, come vedi, stai sparando sciocchezze (in buona compagnia di tutta la lobby gay).

                • Positrone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                  Caro a-theos anzitutto la logica dei compagni di merenda applicala a gente che ha la tua stessa risma io parlo secondo il mio pensiero e cmq non certo per il mio interesse personale e ti prego di riferirti a me in modo personale secondo ciò che scrivo non secondo quello che tu pensi io scriva o sia (anche perchè se come logica fai cilecca come indovino sei veramente scarso). Fatta questa debita precisazione

                  Quello che ho scritto non è una sciocchezza ed è obiezione più che logica rispetto ad un ragionamento di ben altro spessore rispetto al tuo successivo. Il tuo giudizio sulla mancanza di continuità di un pensiero più che logico non ha alcuna logicità e le tue risposte nonchè i tuoi dilemmi sono di una irrazionalità disarmante.

                  Anzitutto l’unita sesso-corpo-mente è una teoria fondata quanto lo sono le altre ognuna con le proprie contraddizioni e i propri punti mancanti. Io rispondevo infatti a lorenzo che al contrario tuo almeno ha letto il ragionamento interamente svolto sulla critica alla gender theory. Nell’articolo che lorenzo citava si diceva che l’armonia e la natura del maschio è dato dal fatto che la natura lo ha dotato di un organo riproduttivo. Questo ragionamento è in sè carente da un punto di vista razionale sotto diversi profili ma che non sto qui a discutere per il semplice fatto che non discuto con chi è citrullo ma si permette di attribuire il titolo ad altri. Quando saprai discutere con civiltà e rispetto ti spiegherò perchè stai dicendo delle assurdità.

                  Premesso che non sono certo un sostenitore della teoria del gender relativamente al tuo dilemma veniamo ad analizzarlo.
                  Tu scrivi:
                  “se fosse condizione realmente “naturale” quella di una separazione e opposizione tra sesso biologico e identità sessuale psico-emotivo-mentale, allora la realtà naturale sarebbe contraddittoria….”
                  se la natura non disegna le cose secondo il tuo concetto di conseguenza non significa che ci sia contraddizione. Il fatto che la bocca sia fatta naturalmente per mangiare non significa che non la si possa usare per comunicare. La contraddizione non c’è e già qui il tuo costrutto logico cade ma andiamo avanti
                  “…e non avrebbe più senso parlare di “regolarità…”
                  che infatti non è un concetto scientifico ma solo culturale e neppure è una legge di necessità ma solo una consuetudine
                  “…e dunque di qualcosa che sia o non sia naturale;…”
                  infatti non esiste niente di innaturale in natura
                  “…se invece la realtà delle cose, con le proprie “regolari regolarità” ”
                  di nuovo errore consuetudini è la parola giusta
                  “dimostra l’assurdità di una separazione “naturale” delle proprie componenti(che, invece, quando avvengano nella minoranza dei casi, sono, per ciò stesso, da considerarsi eccezioni devianti),”
                  non esistono eccezioni in Natura esistono solo fenomeni più probabili e meno probabili, quanto da te scritto mostra un gravissimo errore logico.

                  Come vedi quindi chi spara sciocchezze qui è solo uno di noi due e non sono io.

                  • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

                    Positrone ha scritto: “infatti non esiste niente di innaturale in natura”.

                    Senti, sono veramente stufo di rispondere a chi non ascolta e si bea della sua ignoranza profonda… Intendiamoci, non c’è nulla di male a essere ignoranti (o quasi), ma quando ci si compiace di argomentare dal nulla delle proprie conoscenze e con la pretesa di avere ragione (nonostante io abbia ampiamente dimostrato che parli senza conoscere le cose più basilari, vedi elenco seguente)…

                    Evidentemente tu non hai mai sentito parlare di “natura” intesa come “essenza” (come non hai mai sentito parlare della differenza tra “contro natura” e “artificialità”, oppure della storia biblica di Onan…). Quando si dice “contro natura” non si intende dire che si sta parlando di qualcosa che non avviene all’interno del mondo naturale in generale, ma si intende dire che ciò che avviene è contro la “natura specifica” di una certa specie, in questo caso, parlando di omosessualità agita, si intende dire che tali atti sono contro la natura umana, perché negano le finalità che Dio ha voluto fossero proprie di quella specifica natura umana. Chiaro?

      • Raffa ha detto in risposta a Positrone

        @Positrone

        “La votazione “democratica” fu richiesta dalle componenti cristiane dell’ordine degli psicologi che non accettavano le conclusioni degli studi relativi.”
        Puoi dimostrarlo?

        “Dunque l’omosessualità è un cancro?”
        Sono d’accordo, non mi piace questa terminologia e questo modo violento di contrapporsi da parte di alcuni utenti.

        • Positrone ha detto in risposta a Raffa

          Raffa leggi pure, informati dove preferisci. Se lo farai scoprirai che l’associazione psicologi americani (APA) fece togliere l’omosessualità dalle malattie mentali a seguito di importanti studi in materia da parte di Hooker e Marmor già prima del 1973. Irving Bieber e Charles Socarides due psicologi americani si misero alla guida del movimento di protesta che invece sosteneva la reintroduzione e/o mantenimento dell’omosessualità tra le malattie mentali. Chiesero ed ottennero che la cosa venissa messa ai voti, perdendo. Ti ho dato tutti i riferimenti spero tu possa trovareil materiale che cerchi.

  10. @Paolo
    Paolo ha scritto:”Che battutuna triste…non lo decido io il sesso della Sig.ra….è un dato di fatto. Il sesso esiste e a volte, come nel caso di Luxuria, il proprio corpo non corrisponde alla propria natura…ma per fortuna si può porre rimedio. Come al solito argomentate sul niente…”.

    Chi argomenta sul niente, è chi la fa troppo facile come te.

    1) Partendo dal fatto che la natura biologica non è in questione, perché è un dato piuttosto evidente…, mi devi spiegare perché invece il tuo discorso sorvola completamente su tutto il resto. E’ di altrettanta evidenza la coerenza secondo cui ad una biologia sessuata di un certo tipo (maschile o femminile), corrispondono anche tipiche caratteristiche psico-emotivo-mentali, che individuano ben chiaramente le personalità distinto-complementari dei due sessi. Il che porta a concludere, per induzione, che, quando, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, le cose vanno “secondo natura” (cioè quando le cose seguono, non impedite da qualcosa, le regole di sviluppo ad esse intrinseche), non c’è alcuna disomogeneità tra psico-emotivo-mentale e il proprio determinato sesso biologico. La persona è un’unità coerente di queste componenti.

    2) Ora, sulla base di questi dati di fatto, mi si dovrebbe spiegare perché si debba mai ritenere “normale” o “naturale” ciò che proprio contraddice le comuni regole che governano armoniosamente l’unione degli elementi biologico-fisiologici con quelli ad essi superiori (psico-emotivo-mentali, nonché spirituali). Infatti, come già Aristotele diceva, il caso è proprio ciò che solo talvolta deroga dalle regole che indicano il finalismo presente in tutta la natura. E se la regola divenisse il caso, tutto finirebbe nel nulla, poiché nessuno dei processi biologici esistenti, produrrebbe mai, se non del tutto casualmente, lo stesso risultato e così il raggiungimento di un qualsiasi fine naturale, ad esempio la digestione, diverrebbe impossibile. Dunque, là dove ci sono regolarità, ci sono nature ed essenze, mentre dove ciò, occasionalmente non si abbia, c’è devianza e fallimento.

    3) Come già fatto notare, se fosse “naturale” una contrapposizione tra piano biologico-sessuato e sessualità psico-emotivo-mentale, la realtà nel suo complesso sarebbe assurda e non avrebbe senso parlare di alcuna regolarità, tanto meno di una regolarità o naturalità attribuibile a ciò che si contraddice (da un lato sesso biologico e dall’altro negazione del sesso biologico in base a tendenze psico-emotivo-mentali di carattere incompatibile e opposto).

    Spiegami dunque il significato e la razionalità del modello di realtà che la tua visione della sessualità umana sottintende… Fallo però una buona volta, perché te lo ripeto da tempo e, a parte le solite identiche battutine (“basate le vostre visioni religioso-ideologiche sul nulla”, ecc. ecc), non dite altro e, anzi, fuggite il più velocemente possibile.

  11. Daniele ha detto

    Dire ad un omosessuale egodistonico, che già soffre per la propria condizione (e non perché maltrattato dagli altri), parole come “Rilassati, è normale essere gay… anzi, gay è bello!” vuol dire fargli violenza, vuol dire trattarlo con superficialità, vuol dire farlo stare peggio, vuol dire prenderlo in giro. Ma quella degli omosessualisti è una lobby, alla quale interessa soltanto l’ideologia perversa che portano avanti e non si cura minimamente degli stati d’animo delle persone.

  12. Positrone ha detto

    Daniele digli sei un peccatore e finirai all’inferno oppure i tuoi genitori avevano ragione a schifarti non è che li aiuti e queste frasi quali lobby glielo diranno?
    Chi ha questo tipo di problema deve essere ascoltato (magari senza genitori) per cercare di capire l’origine anche psichica della distonia…
    Dare per scontato che sia distonico perchè qualcuno lo ha traviato in unico senso è cmq sbagliato. Bisogna predisporsi all’ascolto e capire il perchè dei suoi problemi…
    Non dubito che in taluni casi la distonia provenga da immaturità affettiva o da traumi più o meno intensi.

    Tu Daniele rispondimi, qualcuno competente è legittimato a pensare, dopo l’ascolto che invece il suo problema possa provenire da chi non riesce ad accettare le sue naturali inclinazioni facendolo sentire continuamente contronatura oppure l’unica e sola possibilità è che la colpa sia delle lobby gay?

    Si parla della vita delle persone, delle loro sofferenze e questo deve diventare una lotto pro o contro l’arcigay? E’ spaventoso il solo concepirlo….

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

      La lotta è in primis contro il modello culturale portato avanti da associazioni come l’arcigay. Un modello culturale che non riguarda solo una visione assolutamente errata e distorta della sessualità umana, ma che di conseguenza mina la corretta relazione con la realtà in genere. Quando si incomincia a mentire e a mentirsi sistematicamente, si diventa infatti i distruttori non solo di se stessi, ma anche della società che sta intorno, proprio perché, una volta imposto un modello culturale ideologico (= falso), si diminuiscono le probabilità stesse che l’intera società scopra o riscopra la verità.

      • Positrone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        La storia della Chiesa ha dimostrato che qualsiasi modello culturale “falso” può essere convertito ed inoltre è falso anche avere l’atteggiamento opposto. Opporsi ad una definizione corretta di omosessualità è ugualmente imporre un modello falso.La sessualità umana và ancora approfondita e compresa nella sua totalità. Non esiste in tale ambito una verità scientifica riconosciuta e quelle che ci sono o sono ufficiali parla di omosessualità come variante della sessualità. Confondere il piano scientifico con il giudizio morale è altrettanto sbagliato da un punto di vista logico e razionale anzitutto.
        Contrastare la visione dell’arcigay con la visione dell’arciantigay è ideologia falsa ed in questo sito mi dolgo di aver letto spesso commenti uguali e contrari a quelli dell’arcigay quando invece il sito stesso si propone di discutere razionalmente le tematiche che hanno ricadute anche sul piano religioso.
        Gesù ci insegna (o almeno lo ha fatto con me) a proclamare la Verità e la Buona Novella non a lottare rispondendo alle bugie con altre bugie.
        Un conto è la responsabilità dell’atto sessuale, del vivere la sessualità in comunione con il nostro cuore secondo una progettualità di lungo corso. Un conto è la fedeltà e la disposizione d’animo, un conto è l’edononismo.
        Dire che gli omosessuali sono peggio del cancro, dire che Dio ha sbagliato perchè essi non sono parte del progetto è tutt’altro.
        Esiste una sfera dell’essere umano che viene prima della morale e si radica nel cuore stesso dell’uomo. Da un cammino verso la purificazione si parte invece dal traguardo auspicato come base.
        In tutti i discorsi antigay leggo mancanza di empatia, di carità che non sta nel giudicarli o nel giustificarli e qualcosa che viene molto prima, è il rispetto per una sofferenza autentica che non è il corso “riparativo” a risolvere o cmq non lo fa spesso. Peraltro il peccato viene associato ad una sola categoria come se nel matrimonio il sesso orale o la sodomia fossero invece meno gravi. Quante volte avete sentito dire dai preti che le coppie eterosessuali sposate devono evitare certe pratiche? Eppure il peccato è lo stesso anzi è meno grave dell’adulterio ma questo non viene mai ricordato.
        Capisco il punto di vista sociale della Chiesa e lo condivido ma riesco bene a distinguere la visione sociale da quella individuale come la Chiesa consiglia di fare.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          Positrone, credo tu abbia buona volontà di fondo, ma sei alquanto confuso sugli argomenti. Il tempo di buttar giù qualcosa per pranzo e ti rispondo puntualmente, perché è importante chiarire le cose. Ciao

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          Positrone ha scritto: “Opporsi ad una definizione corretta di omosessualità è ugualmente imporre un modello falso”.

          Certo! E infatti io mi oppongo ad una definizione falsa dell’omosessualità.

          Positrone ha scritto: “omosessualità come variante della sessualità”.

          Questa è appunto una definizione SICURAMENTE e INDUBITABILMENTE falsa dell’omosessualità. E ciò è dimostrabile, come segue:
          1) Ti ho già esposto il dilemma: se la definizione di omosessualità come variante “naturale” della sessualità fosse vera, allora in realtà essa sarebbe priva di senso, poiché la sessualità nel suo complesso (sia come fenomeno biologico che come fenomeno psico-emotivo-mentale) non avrebbe alcuna natura definita e stabile; se al contrario, come è di fatto, fosse contraddetta dalla realtà, sarebbe (ed è), ovviamente, una definizione falsa.

          2) Quando tu ti riferisci ad una concezione “scientifica” della sessualità, in realtà ti riferisci ad un unico campo della scienza, che non è quello biologico (poiché su quello, l’attribuzione del sesso è della massima evidenza), ma quello più propriamente “psicologico”. E la psicologia (in senso moderno) non è assolutamente riducibile alle pure “scienze empiriche”, ma è una scienza a metà tra quelle empiriche (può servirsi, anche se solo limitatamente, di metodi empirico-statistici) e quelle umanistiche. Dunque aspettarsi, come sembri fare tu, una risposta a cosa sia la sessualità dal punto di vista delle pure scienze empiriche, è un’illusione.

          • Positrone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

            Positrone ha scritto: “omosessualità come variante della sessualità”.

            -Questa è appunto una definizione SICURAMENTE e INDUBITABILMENTE falsa dell’omosessualità.-

            Il fatto che tu lo scrivi o che tu poni dei dilemmi non rende falsa la mia definizione e vera la tua significa solo che non conosci la psicologia e non sai che dici come logica generale.

            Ma veniamo ai punti.

            Sul primo parli per assurdo che però non esiste se non nel tuo pensiero. Cosa significa che se la sessualità ha una finalità naturale? E chi la nega. Ma il fatto di avere quella finalità non rende l’uomo legato in modo indissolubile a quella realtà ne a quella unica finalità. L’uomo è qualcosa che và ben oltre la mera riproduzione ed il fatto che i denti ci siano stati dati per un preiso uso non rende innaturale l’uso dei denti per altre cose. E nemmeno è scritto che debba essere il solo fine riproduttivo l’unico scopo del sesso se così fosse il coito interrotto dovrebbe essere vietato e così non è. Inoltre la natura ci ha fornito di una swerie di istinti compreso quello sessuali non usarli quindi significa essere contro natura? Lo vedi che questo ragionamento è contraddittorio? Possibile non te ne renda conto?

            2) Quando io mi riferisco alla scienza mi riferisco a più campi anche se naturalmente la sessualità rientra nel piano dei comportamenti umani ed è quindi legato alla psicologia e sociologia. L’origine dell’omosessualità è ancora incerta secondo la scienza ufficiale. Di certo si sa che non è una malattia psichica. Cmq se le scienze empiriche sono illusorie figurati le tue convinzioni….
            Il fatto che tu voglia insegnare agli altri cosa siano in base al tuo solo giudizio o ad una tua interpretazione della realtà quella si che è illusione.

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

              Oh, mamma mia. Cerca di ragionare prima di scrivere.

              Per prima cosa confondi “contro natura” con “artificiale”, che sono due cose molto diverse. La medicina è del tutto artificiale, perché le tecniche da essa usate non esistono spontaneamente in natura, come non esistono alberi di bisturi. Dunque curare una malattia tramite un intervento chirurgico sarebbe contro la natura dell’uomo, secondo te?

              Sei stato tu stesso a fare il corretto esempio dell’uso contro natura della sessualità (sesso orale e sodomia)! Dunque?

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

              P. ha scritto: “E nemmeno è scritto che debba essere il solo fine riproduttivo l’unico scopo del sesso se così fosse il coito interrotto dovrebbe essere vietato e così non è”.

              E invece dimostri solo di essere estremamente confuso. Il coito interrotto, così come l’uso di qualsiasi preservativo, è totalmente vietato dalla morale cattolica. E ignori le cose a tal punto, da non sapere chi era Onan, punito da Dio con la morte proprio per avere commesso il peccato gravissimo, che da lui prese il nome di “onanismo”, del coitus interruptus.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          Positrone ha scritto: “Confondere il piano scientifico con il giudizio morale è altrettanto sbagliato da un punto di vista logico e razionale anzitutto”.

          E infatti non mi pare proprio di avere confuso né il piano scientifico con quello morale, né il piano filosofico con quello teologico o con quello scientifico o psicologico.
          1) Piano teologico-religioso: le Sacre Scritture e il Magistero Infallibile della Chiesa condannano senza appello l’omosessualità (non il singolo omosessuale) come peccato gravissimo.
          2) Piano filosofico: vedi dilemma.
          3) Piano scientifico: è pienamente pertinente solo se ci si limita alla fisiologia della sessualità, che comunque dice già molto, perché dimostra la perfetta complementarietà sessuale dei due generi umani (maschile e femminile) e dunque, all’opposto, dimostra la completa incompatibilità della sessualità omosessuale (che infatti utilizza, per il solo scopo di orgasmi infecondi, parti del corpo che hanno evidenti finalità diverse).
          4) Piano psicologico: in perfetta continuità con il piano biologico, dimostra senza ombra di dubbio l’esistenza di complementarietà-differenze tra i due sessi anche a livello emotivo-mentale.

          • Positrone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

            A te sembra di no ma lo hai fatto eccome.

            “1) Piano teologico-religioso: le Sacre Scritture e il Magistero Infallibile della Chiesa condannano senza appello l’omosessualità (non il singolo omosessuale) come peccato gravissimo.”
            No è errato le Sare Scritture condannano tutta la sessualità che non sia riproduttiva e non solo l’omosessualità all’interno del più ampio contesto della definizione di peccato e delle sue regole.

            2) Piano filosofico: vedi dilemma.
            Sul piano filosofico il tuo dilemma è inconsistente ed ha avuto risposta.

            “3) Piano scientifico: è pienamente pertinente solo se ci si limita alla fisiologia della sessualità, che comunque dice già molto, perché dimostra la perfetta complementarietà sessuale dei due generi umani (maschile e femminile) e dunque, all’opposto, dimostra la completa incompatibilità della sessualità omosessuale (che infatti utilizza, per il solo scopo di orgasmi infecondi, parti del corpo che hanno evidenti finalità diverse).”
            La fisiologia ci ha dato le unghia per scavare sulle cortecce l’uso dello smalto e la finalità della bellezza estetica non sono contemplate. Donne siete incompatibili e contro natura. andrete all’inferno…

            “4) Piano psicologico: in perfetta continuità con il piano biologico, dimostra senza ombra di dubbio l’esistenza di complementarietà-differenze tra i due sessi anche a livello emotivo-mentale.”
            Nessuno nega le differenze sole che sono più di quante tu affermi, così dice il piano psicologico.

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

              P. ha scritto: “No è errato le Sare Scritture condannano tutta la sessualità che non sia riproduttiva e non solo l’omosessualità all’interno del più ampio contesto della definizione di peccato e delle sue regole”.

              Scusa, poi osi darmi del non capace di usare la logica? Secondo te dire che qualcuno condanna B, quando questo qualcuno condanna non solo B, ma anche A e C, significa avere detto che quel qualcuno condanna SOLO B? Ovviamente non ho detto che la Chiesa condanna solo l’omosessualità. Anzi, ti ho dato piena ragione nel dire che la Chiesa e le Sacre Scritture condannano tutti i comportamenti volutamente contro la natura e il fine della sessualità.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          Positrone ha scritto: “Gesù ci insegna (o almeno lo ha fatto con me) a proclamare la Verità e la Buona Novella non a lottare rispondendo alle bugie con altre bugie”.

          1) Prima di tutto, se tu avessi ragione nel dire che non si è ancora raggiunta una verità certa sulla sessualità, non avresti il diritto di porre questa obiezione…
          2) In secondo luogo, se c’è evidenza di bugia, è proprio nel caso della teoria secondo cui l’omosessualità sarebbe una variante naturale della sessualità, come ho già ampiamente dimostrato.
          3) Proprio nell’annuncio della buona novella è compresa la condanna dell’omosessualità.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          Positrone ha scritto: “Un conto è la responsabilità dell’atto sessuale, del vivere la sessualità in comunione con il nostro cuore secondo una progettualità di lungo corso. Un conto è la fedeltà e la disposizione d’animo, un conto è l’edononismo. Dire che gli omosessuali sono peggio del cancro, dire che Dio ha sbagliato perchè essi non sono parte del progetto è tutt’altro”.

          Ti esprimi in modo alquanto involuto.
          1) Se intendi dire che una condanna dell’omosessualità corrisponde necessariamente ad una sola accusa di edonismo, ti sbagli. L’omosessualità è condannabile sotto ogni aspetto, perché, anche quando sembri “vero amore”, in realtà è un falso, un assurdo, uno scimmiottamento della vera realtà ma al contrario… Non ci può essere vero amore tra due persone dello stesso sesso, perché il vero amore ha senso solo nella complementarietà che le evidenze biologico-psicologiche danno. Il sentimento non è un criterio d’amore sufficiente, perché c’è molto di più e soprattutto perché rispetto al finalismo presente in natura (intendendo qui per “natura” anche le componenti psico-affettive), il sentimento omosessuale è privo di senso.

          3) Il fatto che vi sia omosessualità, non significa che Dio ha sbagliato, esattamente come il fatto che vi siano malattie o omicidi non lo significa. Si tratta del problema del male in generale, che è una questione filosofica piuttosto complessa.

          • Positrone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

            Io mi esprimo in italiano corrente che è senz’altro involuto rispetto a quello che si parlerà nel 2050 ne più ne meno involuto. Sono involontariamente involuti i tuoi giudizi.

            Solo Dio è in grado di giudicare i sentimenti di un essere umano. Non può farlo nemmeno la Chiesa e meno che meno tu. La finalità riproduttiva è lungi dall’essere l’unica che è definibile vero amore. L’amore di Dio per gli uomini è il più grande che esista, quello donato agli amici come insegna anche Gesù è il più grande ed ha una finalità che va ben oltra la Natura, và a Dio.

            L’omosessuale non sceglie la propria condizione persino la Chiesa lo riconosce ma egli è condannabile secondo la tua visione persino nei suoi sentimenti e nel suo modo di amare. Fortunatamente Dio ragiona in termini diversi da te che non sai leggere nei cuori. Il mio Dio indica la stra della felicità non della condanna, il mio Dio è Amore non Giudizio e il mio Dio sa amare non condannare giacchè il peccato allontana l’uomo da Dio non Dio dall’uomo. Il fatto che ci sia l’omosessualità significa che è naturale come lo sono le malattie e gli istinti tutti. Perchè il Bene è una scelta non è natura ma la natura è libera e non può che essere naturale.

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

              P. ha scritto: “Il fatto che ci sia l’omosessualità significa che è naturale come lo sono le malattie e gli istinti tutti”.

              Va bene, lasciamo perdere. Non ascolti, non rifletti, sei ignorante e credi di sapere… Contento tu, ma stai attento, fai bene infatti a parlare del “tuo” dio, perché quello vero (con la “D” maiuscola, presente nelle Sacre Scritture) non vuoi proprio vederlo. Sono capaci tutti di ritagliarsi la “loro” religione, la “loro” visione delle cose contro la realtà dei fatti. Te ne ho fatti notare parecchi di elementi che appartengono indubitabilmente alla fede cattolica, ma che tu ignori totalmente o su cui sorvoli allegramente. Stammi bene.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          Positrone ha scritto: “Esiste una sfera dell’essere umano che viene prima della morale e si radica nel cuore stesso dell’uomo”.

          Affermazione del tutto figurata e poetica e che sul piano teologico, filosofico, scientifico e psicologico significa ben poco.

          Positrone ha scritto: “Da un cammino verso la purificazione si parte invece dal traguardo auspicato come base”.

          Affermazione incomprensibile.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          Positrone ha scritto: “In tutti i discorsi antigay leggo mancanza di empatia, di carità che non sta nel giudicarli o nel giustificarli e qualcosa che viene molto prima, è il rispetto per una sofferenza autentica che non è il corso “riparativo” a risolvere o cmq non lo fa spesso”.

          Affermazione molto confusa, ma falsa in quello che si capisce. Condannare l’ideologia gay non solo non corrisponde a mancanza di carità, ma è richiesto proprio dalla carità, perché non ci può essere carità senza verità o contro la verità. Questo è un punto fondamentale, che il “buonismo sdolcinato” di certi cattolici (che non hanno capito nulla) volutamente ignora (dato che è veramente ovvio: non si può fare il bene di qualcuno, incoraggiandolo ad agire in un modo che lo rovina fisicamente, psicologicamente, moralmente e spiritualmente).

          L’autentico rispetto per la sofferenza si ha nel curarla (e lo si può fare solo in base alla verità), dunque, non nel darle corda, incoraggiando qualsiasi tendenza, per il solo fatto che c’è.

          • Positrone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

            Affermazione chiarissima perchè la Carità non condanna ma indica ed insegna. Indicare la castità è l’insegnamento lungo un percorso di Santità dire che se hai compiuto atti si Sodomia vai all’inferno è un’altra. La tracotanza di certi cattolici nel condannare è l’altra faccia della medaglia rispetto ai quei cattolici buonisti sdolcinati di cui parli avendo peraltro conseguenze paritarie.
            La sofferenza non si cura si allevia e con il tempo lo si trasforma in comprensione. Capire poi le tendenze è un preciso dovere dell’uomo perchè c’è differenza tra le tendenze e le condanne ad esse.

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

              “Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi… Li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento” (Rm 1, 24.26-27).
              “Non illudetevi: né effeminati, né sodomiti… erediteranno il Regno di Dio” (1 Cor 6,10).

              A me queste suonerebbero come leggerissime condanne e non mi pare di essermi arrogato il diritto di proferirle io… Vogliamo parlare poi di Sodoma e Gomorra? Ma fammi il piacere. Stai facendo solo perdere tempo a chiunque ti legga…

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          Positrone ha scritto: “Peraltro il peccato viene associato ad una sola categoria come se nel matrimonio il sesso orale o la sodomia fossero invece meno gravi. Quante volte avete sentito dire dai preti che le coppie eterosessuali sposate devono evitare certe pratiche? Eppure il peccato è lo stesso anzi è meno grave dell’adulterio ma questo non viene mai ricordato”.

          Falso e errato su quasi tutta la linea.
          1) Se, purtroppo, l’andazzo di molti sacerdoti (Dio li perdoni!) è quello di non parlare più di certi peccati, questo non fornisce alcuna scusa, né alcuna argomentazione sul piano dottrinale.

          2) Verissimo che sesso orale e sodomia all’interno del matrimonio siano peccati gravi e anche contro natura (da includervi anche la masturbazione), ma è totalmente sbagliato che l’adulterio sia più grave dell’omosessualità, poiché l’adulterio non è in alcun modo un peccato contro natura, anche se è un peccato contro la ragione (e qui dovrei spiegare cosa significa questo per San Tommaso d’Aquino, che chiarisce molto bene i termini della questione).

          • Positrone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

            1) E chi parla di scuse, qui si tratta di marchiare su un peccato ampio una sola categoria ponendo discriminazione. Ciò è peccato. Il piano dottrinario è semplice non si approva mai ed in nessun caso l’omosessualità. Cosa significa approvare? Significa dirgli che l’omosessualità è un cancro? Significa che gli omosessuali non sanno amare? Significa che un atto omosessuale come qualsiasi atto che non contenga la possibilità finale della procreazione è disordinato, come la masturbazione o le pratiche orali chiunque le faccia. Bene ma questo non autorizza a parlare di malattia (la cui competenza non è attribuibile al Magistero) ne autorizza a discriminare ne a giudicare i sentimenti degli omosessuali. Sul piano dottrinale eminenti personalità e teologi la Cattolici la vedono diversamente. C’è spazio per la discussione nell’ottica del peccato giacchè la passione degrada la gravità del peccato così come altri fattori lasciando anche in questi casi la Comunione con il Signore senza che venga spezzata.

            2) Di tutti i peccati contro il VI comandamento il più grave è l’Adulterio. Così insegna il Magistero. Ripassa. San Tommaso d’Aquino ha detto cose corrette e cose non corrette come qualsiasi uomo. Ristudiati il concetto di Santità ed anche di Patristica e Tradizione.

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

              Invece di sparare sciocchezze a caso, potresti cortesemente indicarmi i passi del Magistero, o dei testi sacri, ove compare chiaramente affermata la maggiore gravità dell’adulterio rispetto all’omosessualità praticata?

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          Positrone ha scritto: “Capisco il punto di vista sociale della Chiesa e lo condivido ma riesco bene a distinguere la visione sociale da quella individuale come la Chiesa consiglia di fare”.

          Sbagliato: la Chiesa non distingue tra individuale e sociale, ma semmai tra condanna del singolo individuo omosessuale e condanna del peccato di omosessualità, che sono due cose ben diverse.

    • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

      Come ti ho già scritto, io preferisco, ma è una mia personalissima opinione, un tumore all’essere gay; detto così sembra che io sia omofono fino al midollo, ma il motivo è che ritengo il tumore crei meno dolore, sia più facilmente curabile, e che le sue conseguenze siano molto meno deleterie.

      Riguardo poi alle varie classificazioni di omosessualità, a scanso di equivoci, trascrivo ancora una volta quanto afferma il Magistero nella dichiarazione “Persona Humana” al n°8:
      “ Ai nostri giorni, CONTRO L’INSEGNAMENTO COSTANTE DEL MAGISTERO E IL SENSO MORALE DEL POPOLO CRISTIANO, ALCUNI, fondandosi su osservazioni di ordine psicologico, HANNO COMINCIATO A GIUDICARE CON INDULGENZA, anzi a scusare del tutto, LE RALAZIONI OMOSESSUALI presso certi soggetti. ESSI DISTINGUONO – e sembra non senza motivo – TRA GLI OMOSESSUALI LA CUI TENDENZA, derivando da falsa educazione, da mancanza di evoluzione sessuale normale, da abitudine contratta, da cattivi esempi o da altre cause analoghe, E’ TRANSITORIA O, almeno, NON INCURABILE, E GLI OMOSESSUALI CHE SONO DEFINITIVAMENTE TALI per una specie di istinto innato o di costituzione patologica, giudicata incurabile.
      Ora, per ciò che riguarda i soggetti di questa seconda categoria, alcuni concludono che la loro tendenza è a tal punto naturale da dover ritenere che essa giustifichi, in loro, relazioni omosessuali in una sincera comunione di vita e di amore, analoga al matrimonio, in quanto essi si sentono incapaci di sopportare una vita solitaria.
      Certo, NELL’AZIONE PASTORALE, questi omosessuali devono essere accolti con comprensione e sostenuti nella speranza di superare le loro difficoltà personali e il loro disadattamento sociale. La loro colpevolezza sarà giudicata con prudenza; ma NON PUO’ ESSERE USATO NESSUN METODO PASTORALE CHE, ritenendo questi atti conformi alla condizione di quelle persone, ACCORDI LORO UNA GIUSTIFICAZIONE MORALE.”

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a lorenzo

        Ottima, chiara citazione.

      • Positrone ha detto in risposta a lorenzo

        Cioè? Quali atti conformi a quale condizione?
        Può riferirsi all’atto omosessuale, all’equiparazione al matrimonio o agli atti sessuali. Cmq sia ho già spiegato moltissime volte che il punto essenziale è invece se esistono studi sulla sessualità o sull’ipotesi della malattia omosessualità. Nessuno finora mi ha portato uno studio scientificamente rilevante, un evidenza insomma che l’omosessualità sia malattia e su cosa nasca la sessualità. Senza questo l’idea di contronatura non si può applicare se in dissonanza con la realtà dell’uomo.

        • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

          – La dichiarazione indicata che porta come sottotitolo “Alcune questioni di etica sessuale”, al punto 8 specifica “Relazioni omosessuali”: non si riferisce pertanto agli eterosessuali, ma alle relazioni uomo – uomo, donna – donna.
          – La morale cattolica non condanna particolari “giochi” erotici finalizzati al solo piacere sessuale, purché siano attuati all’interno di una coppia regolare, rispettosi della volontà e delle dignità delle persone e volti ad un maggior affiatamento coniugale: il sesso è al servizio dell’uomo, non l’uomo al servizio del sesso.
          – La tua affermazione: “Nessuno finora mi ha portato uno studio scientificamente rilevante, un evidenza insomma che l’omosessualità sia malattia e su cosa nasca la sessualità. Senza questo l’idea di contronatura non si può applicare se in dissonanza con la realtà dell’uomo.”, è un concentrato di irrazionalità:
          1- Si decise, per convenzione, che le patologie psichiatriche non venissero più chiamate malattie ma disturbi, e tu sostieni che, come d’incanto, cambiando il nome cambi anche la realtà?
          2 – Gli studi antropologici e biologici, oltre al il buon senso comune, non sono per te ragione sufficiente per stabilire cos’è naturale e cosa non lo è?
          3 – Non credi che la psicologia dovrebbe partire dallo studio della realtà per cercare di comprenderla e certificarla e non partire dai pruriti di taluni per cercare di affermare che determinati comportamenti contro natura non sono tali solo per assecondare le dementi filosofie gay?

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Positrone

          A quello che dice giustamente Lorenzo, vanno aggiunte le cose che ti ho già obiettato e che, naturalmente, fai finta di non aver letto. Se per “scienza”, intendi le pure scienze empiriche (tra le quali la psicologia NON RIENTRA), tali scienze non ti possono parlare che della fisiologia della sessualità, la quale, qualunque studio empirico possa venire effettuato, non potrà mai essere inquadrata se non come finalizzata alla riproduzione, motivo per cui gli organi genitali dei due sessi e tutta la fisiologia ad essi attinente non può non essere classificata sotto la coppia DIFFERENZA-COMPLEMENTARIETA’ (perché è evidente, a chiunque abbia gli occhi, che un pene non è fatto, sotto nessun aspetto, per finire nell’ano di qualcun’altro – così come l’ano non è fatto per riceverlo – !!! E dunque, anche se è possibile utilizzarlo in quel modo, tale utilizzo è contro le evidenti finalità intrinseche agli organi in questione e di conseguenza si tratta di un utilizzo IMMORALE).

          Passando poi al piano sentimentale e psicologico, che, ripetiamolo, non è trattabile con esclusivi mezzi empirici, anzi, per la maggior parte riguarda un metodo d’indagine induttiva di tipo filosofico, anche su questo piano il dato della DIFFERENZA-COMPLEMETARIETA’ è incontrovertibile (a meno di non essere ideologi ciechi, come te).

  13. Leptis Magna ha detto

    che meraviglia… oggi ho imparato perfino che è meglio essere malati di cancro che essere omosessuali… eh ma sai, al massimo col cancro muori fisicamente, con l’omosessualità muori spiritualmente.

    dato il livello di questo sito quando si parla di omosessualità, mi aspetto che la prossima volta spunti fuori qualcuno dicendo che è meglio che esploda una bomba atomica a Roma piuttosto che essere omosessuali… sì vabbé, ci sarebbero milioni di morti, distruzione a go-go e gente che vivrebbe tutta la vita contaminata dalle radiazioni, ma sai cosa c’è? piuttosto che essere omosessuali, va bene pure quello.

    e perché non l’esplosione del Sole, a questo punto? Sai com’è, il sistema solare va a ramengo, ma almeno quando la terra verrà ridotta in briciole io sarò rimasto/a eterosessuale… le soddisfazioni della vita…

    bello poi che uno per essere vivo spiritualmente debba essere per forza eterosessuale… immagino che Rudy Guede, Salvatore Parolisi, Renzo Dekleva, Pietro Pacciani, Erika ed Omar, Maurizio Iori, Michele Misseri, Francesco Lo Presti, Anna Franzoni e tanta bella gente simile sia molto viva spiritualmente… sì, vabbé, hanno solo ammazzato delle donne (che a volte dicevano pure di amare), degli uomini e dei bambini: però sai cosa c’è… che meraviglia, erano eterosessuali, meglio assassini che froci, e ci mancherebbe altro!

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Leptis Magna

      Ora ti dimostro che anche chi ha ragione, può cambiare idea: in precedenza avevo dato del “campione dei citrulli” a qualcun’altro, ma direi decisamente che sono i tuoi commenti totalmente privi di senso (oltre che molto stupidini) a meritarti ad honorem l’ri-attribuzione del suddetto titolo… Bravo continua così, che sei utile a te stesso e agli altri!

      • Leptis Magna ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        quindi ti stai auto-attribuendo la ragione, fra l’altro non si sa bene nemmeno su cosa? annamo bene… 😀

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Leptis Magna

          Appunto, il problema di quelli come te è proprio quello di non considerare minimamente la presenza della realtà: se ho ragione, è solo in virtù di come la realtà è in se stessa. E l’arroganza violenta (in modo estremo) sta proprio dalla parte di chi non vuole vederla, la realtà, perché ciò costituisce proprio il miglior metodo per poi imporre agli altri, naturalmente senza dirlo apertamente (e, anzi, travestendosi da “democratici liberali” che lottano contro l’oppressione fanatica), false visioni delle cose, cioè ideologie annichilenti. E’ così da che mondo è mondo…

      • Positrone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Io ricordo che l’avevi dato ad un utente che conosci personalmente molto bene… :- ) anche se devo ammettere che per quanto capisca l’indignazione di Leptis le sue, ehm, argomentazioni sono, ehm, poco attinenti diciamo….

    • Raffa ha detto in risposta a Leptis Magna

      @Leptis

      “oggi ho imparato perfino che è meglio essere malati di cancro che essere omosessuali”
      Sono d’accordo con te. Da questo modo di contrapporsi da parte di alcuni utenti mi dissocio completamente.

      “dato il livello di questo sito quando si parla di omosessualità”
      Il sito non c’entra nulla, sono alcuni commenti a rendere fastidioso il confronto.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Raffa

        Raffa, ti dissoci, cadendo banalmente che più non si può nel politicamente corretto, senza però aver neanche tentato di capire le ragioni, di chi fa certe affermazioni forti.
        Dal punto di vista morale avere un cancro non dà alcun problema, essere omosessuali praticanti invece semplicemente ti predispone (ma ci si può sempre pentire e cambiare vita) alla dannazione eterna, che è un male molto peggiore di qualsiasi male fisico. Questo il senso, del tutto condivisibile.

    • lorenzo ha detto in risposta a Leptis Magna

      Se affermo questo, è perché riferisco le esatte parole ed il pensiero di un cattolico che è stato operato di cancro, ha fatto la radioterapia ed è tuttora in cura.

      • Leptis Magna ha detto in risposta a lorenzo

        @lorenzo e l’altro là, atheos aethos: quindi se uno vi venisse a dire, che ne so, che è meglio avere un figlio affetto da Sclerosi Laterale Amiotofrica, piuttosto che avere un figlio cattolico, immagino sareste contenti, vero?

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Leptis Magna

          L’unico motivo per cui potrei essere contento di fronte a simili affermazioni, è che sono talmente idiote, che ragionevolmente chi le proferisse si potrebbe presumere essere incapace di intendere e volere e dunque, almeno, non moralmente colpevole per quello che pensa.

          Anche perché tra “essere omosessuale” e “praticare le proprie tendenze omosessuali” ci passa tutta la differenza tra peccare e non peccare. Ma penso che distinzioni del genere nemmeno ti interessino. Vero?

          • Leptis Magna ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

            Naturalmente no, non mi interessano.

            Ma lei gentilmente mi spieghi che differenza fa fra affermare “meglio un cancro che omosessuale” e “meglio la SLA che cattolico”… a me paiono la stessa identica cosa, sinceramente, anche se non sono capace di raggiungere le sue cime filosofiche.

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Leptis Magna

              La differenza, caro, è che mentre essere cattolici è un bene, il maggiore, essere omosessuali è una disgrazia (se si parla di semplici tendenze) e un male morale gravissimo, se si parla di omosessualità agita.

              • Leptis Magna ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                questo lo dice lei, che è di parte… una persona totalmente neutra direbbe che le due frasi fanno schifo uguale.

                • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Leptis Magna

                  Sì, invece chi pensa e dice il contrario, non lo pensa e non lo dice lui! Ma ti rendi conto che prima o poi devi scendere a confrontarti con la realtà e che solo quel confronto può dire chi ha torto o chi ha ragione? Oppure la verità non esiste? E allora de che stai a parlà?

                • Fabrizio Ede ha detto in risposta a Leptis Magna

                  quando incontra una persona totalmente neutra, mi fa la gentilezza di presentarmela ? Glielo chiedo perchè ho l’impressione che anche questo tipo di persona – IN NATURA – non esista affatto!

        • lorenzo ha detto in risposta a Leptis Magna

          Caro Leptis, prima di sparare cazzate, dovresti leggerti attentamente quello che ho scritto.
          Te lo riporto: “io preferisco, ma è una mia personalissima opinione, un tumore all’essere gay; detto così sembra che io sia omofono fino al midollo, ma il motivo è che ritengo il tumore crei meno dolore, sia più facilmente curabile, e che le sue conseguenze siano molto meno deleterie.”.
          Vedi, io sono amico di una persona malata di tumore e di alcuni gay; quello che posso toccare con mano è che mentre la vita del malato di cancro scorre serena, quella dei miei amici gay è un mezzo inferno: non mi va di scendere in ulteriori particolari, ma ti posso assicurare che questa è la realtà nuda e cruda.
          Io parlo della grande sofferenza che gli omosessuali si portano dentro affermando che superiore a quella di un malato di cancro, ovviamente sorretto dalla fede cattolica, e tu te ne esci con la belinata “che è meglio avere un figlio affetto da Sclerosi Laterale Amiotofrica, piuttosto che avere un figlio cattolico”.
          Vorrei chiederti: sei così sicuro che essere cattolico sia peggio della SLA?

  14. "Lorenzo" ha detto

    La frase “meglio avere il cancro che essere omosessuale” da un punto di vista strettamente cattolico sarebbe forse più corretta formularla con “meglio morire di cancro che morire omosessuale”. Partendo comunque dal presupposto che anche chi muoia di cancro non muoia in peccato mortale. Rispondere chiedendo se la frase “è meglio avere una malattia invalidante che avere un figlio cattolico” sia migliore o peggiore o abbia lo stesso significato diventa un semplice sfoggio di infantilismo dialettico. Infatti se io chiedessi a chi fa una simile affermazione il Perchè dovrebbe essere meglio cosa mi risponderebbe ? Tra l’ altro per un cattolico vero una malattia invalidante può essere una benedizione salvifica. La frase pesante è assolutamente fondata in quanto afferma il principio per cui chi muore consapevolmente in peccato mortale senza essersi pentito sinceramente(e qui è solo materia di Dio) non entrerà nel Regno dei Cieli. Quindi la frase ha un senso in quanto esiste un Fine superiore soprannaturale che manca nell’ altra infantile risposta. Il che per un credente mi pare motivo più che sufficiente per poter fare simili affermazioni.

    • Positrone ha detto in risposta a "Lorenzo"

      Un cattolico non augura mai una condizione di infelicità, è portatore di Buona Novella e non discrimina. Avere il cancro è anche meglio da un punto di vista cattolico di molte altre situazioni tutte peccaminose perchè riferirlo al solo peccato di omosessualità? E’ marchio di discrimine.
      Ci sono modi di dire e frasi che sarebbe meglio evitare e con tutto il rispetto per il tuo amico Lorenzo quell’esperienza non c’entra un beneamato niente con il discorso. Ogni cancro è differente ed ogni sofferenza è a sè stante. Nemmeno due malati di cancro sono imparagonabili figuriamoci situazioni così diverse.
      Sono frasi come queste che peraltro possono rendere una persona da egosintonica ad egodistonica perchè lascia intendere al di là delle tue ambigue, in questo caso, intenzioni un’altra realtà. Riflettici

      • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

        Ringrazio il mio omonimo per la precisazione ma, parlando da cattolico, in un sito cattolico, ad una persona che si professa cattolica, credevo che certe premesse fossero sottintese: noi cattolici infatti “predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.”

      • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

        Inoltre, tanto per chiarire, il cattolico dovrebbe essere disposto a testimoniare fino al sacrificio della propria vita che le pratiche omosessuali sono un peccato gravissimo ma dovrebbe anche difendere, sempre fino alle estreme conseguenze, la dignità delle persone omosessuali: hai mai sentito parlare di persone che offrono la loro vita per i peccatori?

« nascondi i commenti