«Vivo felice senza gambe e braccia: sono amato da Dio»

Nick“Quid animo satis?” si domandava Sant’Agostino? Cosa colma il cuore dell’uomo? Cosa ci rende felici? La salute? La forza? La libertà? No, non servono nemmeno le braccia e le gambe per esserlo. La storia di Nick Vujicic lo dimostra: per essere felici è sufficiente avere coscienza di essere figli di Dio e vivere la vita alla luce di tale consapevolezza.

Nick è un trentenne australiano nato senza arti superiori ed inferiori, è direttore di “Life Without Limbs”, un’organizzazione per i disabili. Dopo aver vissuto molte difficoltà, anche esistenziali, relative al suo handicap ha avuto la grazia di essere stato toccato da Dio, maturando una nuova concezione sulla sua condizione. Da qualche anno gira il mondo per incontrare i giovani aiutandoli a superare i problemi, piccoli e grandi, sui quali sempre più frequentemente rimangono incastrati, offrendo loro un orizzonte più ampio per guardare la vita. Un orizzonte di eternità, di speranza perché nonostante la cinica mentalità secolarizzata che li circonda, sappiano che c’è Qualcuno che li ama e li attende, così come sono.

«Quando riusciamo a dire “Gesù mi fido di te”, tutto il resto non conta più», spiega Nick nel video qui sotto. «Nient’altro era in grado di darmi pace come l’amore di Cristo. Neanche un paio di braccia e di gambe lo avrebbero fatto. Non ho trovato nessuna risposta veritiera al di fuori di Gesù Cristo, io non sono un uomo senza braccia e senza gambe, ma sono un figlio di Dio». Ed infine: «Io ringrazio Dio per non aver risposto alle mie suppliche quando gli chiedevo di avere braccia e gambe perché questa mia condizione fisica mi ha reso uno strumento di Dio in diverse parti del mondo portando negli ultimi 7 anni, attraverso la mia testimonianza, circa 200 mila persona ad incontrare Gesù per la prima volta. Come potrei preferire a questo il fatto di avere braccia e gambe?». Non c’è bisogno che cambino le circostanze, ci è data la possibilità di essere felici sempre, basta riconoscere di cosa e di Chi abbiamo davvero bisogno.

Il 12 febbraio 2012 Nick ha sposato una donna bellissima, Kanae Miyahara, e il 13 febbraio 2013 la coppia ha avuto un figlio, Kiyoshi James Vujicic.

 

Qui sotto un video su Nick, pubblicato anche sul nostro canale Youtube

33 commenti a «Vivo felice senza gambe e braccia: sono amato da Dio»

  • Ivanom ha detto:

    Mi vien da piangere… :’)

  • Laura ha detto:

    video stupendo, commovente…grazie!

  • LG ha detto:

    consiglio la visione di questo cortometraggio
    “Il Circo della Farfalla” , in cui Nick è protagonista.
    Vi recita anche Eduardo Verastegui, già in “Bella” e “Cristiada”

    http://youtu.be/IHdxs1WNHMo

  • Francesco B. ha detto:

    Non sapevo avesse avuto un figlio.
    Gli auguro tutto il bene del mondo.

  • Antonio ha detto:

    Bella storia! Ma vi siete dimenticati(?) di scrivere che Nick Vujicic è un predicatore cristiano-evangelico-pentecostale: uno che non riconosce l’autorità papale, non crede alla presenza reale di Gesù nell’ostia, non venera i santi né la Madonna (perché una tale pratica cozza con il secondo comandamento), rinnega la confessione dei peccati (in quanto l’unico intermediario tra gli uomini e Dio è solamente Gesù), non impartisce il battesimo ai bambini ma agli adulti (perché dev’essere una scelta consapevole), non festeggia la Pasqua (è una ricorrenza ebraicia) né il Natale (è una ricorrenza pagana, non cristiana) e riconosce i miracoli solo se questi sono stati chiesti invocando in nome di Gesù. Per il resto, ripeto: bella storia.

    • Paolo Viti ha detto:

      Non importa, caro Antonio. Pensa che Leopardi non erano nemmeno evangelico eppure lo sento più compagno di strada di tantissimi cattolici praticanti.

      • Antonio ha detto:

        Non importa? Importa eccome, invece! A mio avviso la redazione UCCR dovrebbe andarci con i piedi di piombo prima di pubblicare storie di questo tipo: nessuno dubita che Nick Vujicic abbia trovato fortezza nella pienezza dello Spirito, ma per contro sono convinto che egli considera il Papa come l’AntiCristo, visto che non ne riconosce l’autorità. Capisco che la travagliata storia di Nick Vujicic culminata nella riscoperta della fede sia allettante da pubblicare, ma non credo che farebbe i salti di gioia nel sapere che egli sia finito su un sito fedele agli insegnamenti della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

        • Antonio ha detto:

          N.B: la locuzione “salti di gioia” è un’ironia non voluta. Ogni riferimento a Nick Vujicic è puramente casuale. Scusate !

        • lorenzo ha detto:

          Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». (Lu 9.49-50)

        • Emanuele ha detto:

          …non capisco il senso.

          Si parla di una persona che ha trovato forza nella fede di Cristo… cosa c’entra il Papa e la sua autorità?

          I primi seguaci di Cristo, forse adoravano i santi o la Madonna? Ubbedivano forse a Pietro, invece che a Gesù? Celebravano forse l’eucarestia e la confessione?

          • manuzzo ha detto:

            allora per certi versi ha ragione il sig. Antonio, sarebbe in fondo bastato che il sito specificasse l’attività e la religione del protagonista, et voilà. Poi ovviamente chi equipara la devozione a un santo alla venerazione di un dio beh, mi lascia al quanto perplesso… O.o

            Ma l’accademia della disonestà intellettuale recluta sempre nuovi iscritti, quindi…

          • francesco ha detto:

            Non sono d’accordo con Antonio, ma io credo che anche tu sbagli..i primi seguaci di Gesù hanno celebrato l’eucaristia dopo che Gesù l’ha istituita e anche la confessione in quanto Gesù stesso perdonava i peccati!

            • manuzzo ha detto:

              “a chi rimetterete [voi, di vostro pugno] i peccati, saranno rimessi”… tutto sembra calzare perfettamente con il perchè scegliere la confessione cattolica più che un’altra cristiana.

        • gladio ha detto:

          Antonio, Antonio… non siamo così severi, suvvia; lo scopo dell’ articolo era quello di far capire la forza che la fede in Cristo e nei suoi insegnamenti impartiscono anche alle persone che ,non per loro colpa, ma per via dell’ ambiente culturale in cui sono cresciuti, questa fede e questi insegnamenti sono arrivati in maniera o approssimativa o, sotto certi aspetti distorta.
          Quanto a considerare il Papa l’Anticristo…beh, per arrivare a ciò bisogna essere capaci di odiare, e il buon Nick, a giudicare proprio dalla sua storia, non lo è, non riconoscerà l’ autorità Papale, d’ accordo, ma da qui all’ Anticristo, abbi pazienza, ce ne vuole!
          Per cui ben vengano queste testimonianze che scaldano il cuore e che ci convincono che , nonostante tutto “C’è del sano in questo mondo!”

          • Ottavio ha detto:

            Leggendo il commento di Antonio ho capito perché Papa Francesco è il Papa giusto al momento giusto.

    • Ivanom ha detto:

      Antonio, semplicemente non capisco il perché puntualizzare il suo percorso cristiano. Avrà le sue regole da rispettare, come ogni dottrina, ma il fine del discorso è quello di confidare sempre in Nostro Signore Dio.

      Che poi non festeggia questo o quello ecc non è certo il punto focale della sua storia. Qua si parla della Speranza e della Fede, due delle virtù Teologali, e di certo non poteva non interessare ad un blog Cattolico la sua storia. 🙂

      • Fabrizia ha detto:

        …e poi non mettiamo limiti alla Provvidenza! Fa ancora in tempo a diventare cattolico!

  • Giuseppe ha detto:

    Una vicenda che indubbiamente insegna qualcosa, sia ai credenti che a coloro che non credono…

  • Sophie ha detto:

    Allora mesi fa andavano girando su facebook delle foto di questo ragazzo al mare con la moglie. Non volevano credere che avesse una compagna. Ad un certo punto uno s’è improvvisato esperto in fotografie dicendo che erano photoshoppate, un altro ha cominciato a dire che la donna l’ha sposato perchè sicuramente è ricco…. ma la cattiveria umana fin dove arriva!?

  • Penultimo ha detto:

    Se un Dio esiste sà,saprà anche che il rito viene dopo l’essere giusti,ma se è necessario puoi prendere anche i pani dell’altare,se il rito non sa mettersi nè prima nè dopo ma per le persone e per avvicinare le persone a Dio,è un rito vuoto che non ha senso,un atto meccanico che a quel punto diviene privo di significato.Meglio un prghiera scordinata e semplice fatta col cuore che cento preghiere perfette altisonananti ma senza nessun cuore.

    • Penultimo ha detto:

      Entrare in chiesa non è dichiarare guerra a nessuno o a altre religioni è dichiarare pace,non è dichiarare gli altri impuri peccatori è dichiarare perdono e pietà,non è essere grandi oratori come nelle televisione ma trovare il silenzio e la riflessione nel silenzio,non è dichiarare il mondo iniquo è cercare a proprio modo di chiedere aiuto per migliorarlo,non è uscire da se stessi ma tornare in se stessi,non è il gesto nè la perfezione del gesto e della parola,no è solo un modo diverso di capire la propria natura umana,cosi fragile ma anche cosi grande,cosi peccatrice ma anche piena di speranze.

      • Li ha detto:

        Non va bene entrare troppo in sè stessi: è un atto egoistico, e lo incoraggiano i praticanti di yoga con la meditazione, ad esempio. Mira a concentrarsi in un vuoto interiore, guardando sè stessi, sulla propria forza interiore lasciando Dio fuori dalla porta. Il modo migliore invece è proprio farlo entrare.

        Ovvio che se vivi la Messa come un “atto meccanico” è perchè ti concentri troppo su te stesso, su altre cose e non dedichi il tuo tempo a Dio. Mai detto che sia facile dedicarsi a Dio: persino Madre Teresa ha passato lunghi periodi di aridità, ma non per questo si è arresa.
        Come per l’esercizio fisico anche la preghiera richiede impegno, costanza e un po’ di tempo. Ed è gratis!

        Pregare con il cuore è buona cosa, ma anche le preghiere ereditate dalla Chiesa hanno la loro forza (se ovviamente non stai pensando a cosa guardare in tv, ripetendole a memoria).

        Agli atei che passano di qui chiedo: se Dio non lo considerate, che bisogno avete di incolparlo di quel che vi capita? Se lo fate vuol dire che ci credete ma non volete accettare la cosa.

        Questo ragazzo con il suo handicap fisico dimostra proprio di essere amato da Dio.

        • Penultimo ha detto:

          “Non andare fuori, ritorna in te stesso, la verità risiede nell’intimo dell’uomo.”

          Posso chiederti in che senso praticava yoga,o “combattere” lo yoga è una tua ossessione?

          • Li ha detto:

            Lo yoga non è una mia ossessione. Tanto per iniziare non saprei neanche restare concentrata: ci ha provato la prof di ginnastica, ma mi veniva da dormire. Se vuoi praticare la medicina alternativa…ma ho visto gente rovinata dal reiki, yoga, che poi è tornata indovina, al cristianesimo.

  • Penultimo ha detto:

    Poi c’è una cosa che non capisco “pregare è gratis” quindi siccome non pendo nulla per pregare allora val bene pregare,ametto di non aver mai pensato alla prospettiva,certo se un Dio esiste allora sentiamo quanto pensi di pagarli qualora non fosse gratis?

    E poi strano,Dio fa il banchiere di offerte sui prodotti:tipo “pregate gente e avrete gratis il Regno dei cieli”?

    • Li ha detto:

      Pregare è gratis intendo dire che non ti costa nulla, se non un po’ di tempo al giorno.

      poi strano,Dio fa il banchiere di offerte sui prodotti:tipo “pregate gente e avrete gratis il Regno dei cieli”?

      A questo non rispondo nemmeno per il semplice fatto che non raccolgo. Se non capisci non dipende da me. Tu vuoi solo provocare e basta, quindi fa pure, ma tanti saluti: devo uscire.

      • Penultimo ha detto:

        E quindi non ho capito non costa nulla pregare ma solo un pò di tempo.Saluti comunque ho capito con profitto che:

        S.Agostino faceva yoga
        Che pregare è gratis perchè non paghi nessun euro.

        Utilissimo spunto,grazie.