Tristezza e contraddizioni per il “tempio laico” di Marta Vincenzi…

Il Sindaco di Genova, Marta Vincenzi, avrebbe dovuto dimettersi o per lo meno scusarsi. Questo hanno urlato per giorni i cittadini dopo che ha deciso di mantenere comunque aperte le scuole in occasione del recente terribile alluvione che ha colpito la città, aumentando così il numero di vittime. I gruppi Facebook contro di lei aumentano costantemente, come questo e questo.
La Vincenzi, che non brilla di idee geniali, ha anche avuto la grande pensata di far organizzare nel 2011 a Genova la celebre “Giornata Internazionale della Laicità”, organizzata da UAAR e dall’European Humanist Federation. Ha partecipato in prima persona, intervenendo a salutare i relatori. Un vero e proprio flop, come abbiamo spiegato in Ultimissima 9/05/11.  Ma il sindaco laicista non si è persa d’animo e ha buttato via 275.000 euro per realizzare un classico scimmiottamento religioso in versione laicista, ovvero un “tempio laico” nel cimitero di Staglieno, come è descritto da Monica Mondo.

Innanzitutto un intreccio di contraddizioni: «Tempio, laico. I due termini stanno male insieme, perché i templi nascono sulle fondamenta di una fede, e la parola “laico” contrapposta a religione deriva da un’errata interpretazione semantica. Laico è chiunque non indossi una veste da prete, o da suora, e dunque in ogni cimitero c’è una fossa di terra per tutti i laici, ben più numerosi dei chierici. L’unico tempio ideologicamente innalzato contro il Cristianesimo e la Chiesa è quello voluto alla Dea Ragione durante il Terrore francese. La storia insegna quali frutti di convivenza e dialogo abbia portato». E ancora: «Chi pensa che la morte sia la fine di tutto, coraggiosamente non ha bisogno di templi e cerimonie. Sparge i suoi resti al vento, al mare, regala le sue ossa al ciclo eterno della natura». E’ un’azione tutta simbolica dunque, in sequela alla moda della multietnicoculturalreligiosità: «E’ vero che Genova detiene il primato italiano della denatalità, e tanto vale occuparsi dei morti. Per un sindaco che doveva dimettersi, la signora Vincenti di iniziative ne sa prendere, soprattutto se provocatorie», commenta la giornalista. Restando probabilmente vuoto, come vuota era la sala durante la presentazione, è stato già annunciato che il “Tempio della spiritualità laica” verrà usato per mostre e convegni.

La cosa simpatica è che al prefabbricato, spacciato per “tempio laico”, sono state installate finestre che irradiano una luce a forma di croce, «per rifarsi a simboli che comunque appartengono alla nostra cultura, e guarda caso, inaugurato il giorno di Natale. Non bastavano le tante croci su cui hanno pianto, pregato, sperato i devoti genovesi. Non bastava, per tutti, la luce del sole che illumina il cielo, sopra tutti quanti, i giusti e gli ingiusti, i religiosi e i non credenti». I laicisti ci offrono oggi un monumento al Nulla, proprio come i pagani.

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67 commenti a Tristezza e contraddizioni per il “tempio laico” di Marta Vincenzi…

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  1. DSaeba ha detto

    Ma perchè l’ho votata, questa?

  2. Lucio ha detto

    Un tempio laico…. ma chi l’ha voluto?

  3. Matteo ha detto

    Fuori dalla nostra amata Genova!!! Da quando c’è sta incompetente della Vincenzi, la città sta cadendo in rovina!

  4. Andrea ha detto

    275000 Euro per un “Tempio” laico?

    Se proprio voleva buttarli via almeno si fosse comprata una Ferrari -_- -_- …

  5. Falena-Verde ha detto

    Perdonatemi, però non ho capito benissimo l’articolo… Le polemiche contro la Vincenzi ci stanno tranquillamente, però devo dire che se io, sindaco (ovviamente ipoteticamente), riscontrassi che i cittadini non credenti vorrebbero un luogo comune dove salutare i propri defunti, non credo che potrei negare loro la costruzione di questo “tempio” solo perché ci vedo delle contraddizioni. Stiamo parlando, alla fine, di gente che vorrebbe salutare persone a loro care e che, in un certo senso, hanno bisogno di fare la cosa a mo’ di celebrazione.
    Certo, capisco che ciò può essere segno di contraddizione (intendo il funerale ateo), però a me non darebbe fastidio che qualcuno salutasse i propri cari in questi modi. Anzi proverei compassione.

    • Roberto Crociera ha detto in risposta a Falena-Verde

      ma perché necessita di un “tempio” apposito? non lo può farlo come tutti gli altri?

      • Tonino ha detto in risposta a Roberto Crociera

        Leggasi “provocazione”.

        @Falena: i non credenti considerano l’uomo alla stregua di una scimmia, non vedo tempi per le scimmie morte. Perché dare improvvisamente tutto questo valore all’uomo? Per non parlare del fatto che i templi sono legati ad un’espressione di fede religiosa. Tempio laico è come dire Chiesa atea.

        • Falena-Verde ha detto in risposta a Tonino

          Non penso che tutti i non credenti considerino i loro famigliari alla stregua di una scimmia o, peggio, una macchina. Lasciamo i Dawkins e gli Odifreddi nel loro mondo.

          P.S.
          Tra i non credenti ci sono persone che hanno perso la fede a seguito di un lutto famigliare. Non penso che costoro considerino il proprio figlio o la propria madre “scimmie”.

          • Rego ha detto in risposta a Falena-Verde

            Quel tipo di “non credenti” sono persone in gamba e non hanno alcun motivo per rifiutare un cimitero normale. Nel Tempio Laico ci vanno gli invas-atei, quelli appunto che per tutta la vita hanno combattuto per la propaganda atea e la riduzione dell’uomo a scimmia. Infatti non a caso la Vincenzi bazzica agli incontri uaarini.

            • Falena-Verde ha detto in risposta a Rego

              Ho solo risposto alla frase:
              “i non credenti considerano l’uomo alla stregua di una scimmia”
              scritta da Tonino.
              Da quanto ho capito, tuttavia, non mi sembra che loro rifiutino il cimitero “normale”, dal momento che è una struttura interna al cimitero, come lo sono le “cappelle” delle più abbienti famiglie cristiane.
              Ad ogni modo, anche se questo “tempio” sia voluto esclusivamente dagli uaarini (e sarebbe bene verificare se ciò sia vero, senza partire da pregiudizi e dagli stereotipi dell’uaarino medio), personalmente credo che bisognerebbe accettare la decisione, per quanto possa apparire/essere paradossale, specie per quelle persone che dicono che noi cristiani seguiamo la Chiesa perché temiamo la morte.

              • Panthom ha detto in risposta a Falena-Verde

                Ma si accetta tutto, nessuno vuol vietare nulla. E’ completamente ridicolo un posto del genere. Posso anche accettare i marciapiedi per gli atei, ma non smetterò di ridere lo stesso. Stai confondendo i piani. Il tempio è storicamente un luogo sacro, di fede. Non esiste un tempio laico, come non esiste una Messa laica. E se vogliono che esista io ci rido sopra. Che tu parli di “questione paradossale” significa che anche a te fanno ridire e infatti tutti noi, articolo compreso, stiamo ironizzando sulle contraddizioni. Stop.

                • Falena-Verde ha detto in risposta a Panthom

                  Guarda, io invece il marciapiede per gli atei non lo accetterei perché mi ricorderebbe i tempi in cui c’erano i marciapiedi per bianchi e quelli per neri e sarebbe solo discriminazione, anche perché parliamo di un luogo pubblico.
                  Sul fatto che il tempio sia un luogo sacro, ti do perfettamente. Mi piacerebbe però sapere se questa struttura si chiami anch’essa “Tempio”… Se è così capirei certamente di più l’ironia e l’articolo mi sarebbe più chiaro.

      • Falena-Verde ha detto in risposta a Roberto Crociera

        In che senso come tutti gli altri?

        • Roberto Crociera ha detto in risposta a Falena-Verde

          Sono il re dei pistola ho letto male e frainteso, chiedo venia

          • Falena-Verde ha detto in risposta a Roberto Crociera

            No dai non essere così severo con te stesso 😀

            • Roberto Crociera ha detto in risposta a Falena-Verde

              Avevo letto male, in realtà questi posti all’estero esistono da sempre ma sono di proprietà o gestite dalle pompe funebri, sono in realtà delle camere ardenti dove si possono vedere il morto e incontrarsi per le condoglianze. Se è una cosa del genere pace e amen ma sinceramente non so come si svolgono i funerali non religiosi o di altre religioni e sarei curioso di capirlo. Quindi sospendo il giudizio su questo obbrobio (dal punto di vista architettonico)

    • EnricoBai ha detto in risposta a Falena-Verde

      Credo che i termini della contraddizioni, Falena-Verde, siano descritti e contenuti nell’articolo.

      • Falena-Verde ha detto in risposta a EnricoBai

        Non sto dicendo che non c’è contraddizione nel costruire un tempio ateo, solo che secondo me delle persone che vorrebbero celebrare i propri defunti, seppur in modi “religiosi”, meritino rispetto. Quando si sta male per la morte di qualcuno si possono fare cose strane.

        • Vauro ha detto in risposta a Falena-Verde

          Ma qui non manca il rispetto. Si nota la contraddizione di chi vuole emanciparsi dalla cultura cristiano-religiosa e poi celebrare attività simili.

          • Falena-Verde ha detto in risposta a Vauro

            Intendo dire che dovremmo accettare questa loro scelta di “salutare” il defunto e di dargli un certo tipo di sepoltura, senza per forza cominciare delle polemiche dicendo che si contraddicono o robe simili. Anche perché non ci vedo niente di militante.

            • Vauro ha detto in risposta a Falena-Verde

              Ah, i cimiteri normali da oggi non sarebbero più “un certo tipo di sepoltura”. Ogni capriccio va accontentato…perché allora gli atei sono costretti a vedere una croce in ogni museo o galleria d’arte in cui si recano? Perché non creare musei laici dove è bandito il Caravaggio? E l’Inno d’Italia allora? “Iddio la creò”?? Ma perché non dovremmo accettare un inno per i religiosi e uno per i laicisti? Dai, ho capito che sei di sinistra e per te la Vincenzi ha un certo valore. Oppure sei un’altra/o cattolica/o confusa e plagiata dal laicismo.

              • Falena-Verde ha detto in risposta a Vauro

                Vauro, sorvolo sulle accuse (“confusa”, “plagiata”), che sono per di più al femminile. Ti chiedo una cosa: se uno crema il defunto, ti arrabbi? Io no. Rispetto la cosa. E lo stesso faccio se qualcuno sente l’esigenza di seppellire il famigliare in una struttura priva di simboli religiosa (che poi priva non è visto le finestre con le croci). Mi basta che non scrivano sopra la porta “Tempio ariano” o “Qui giacciono gli uomini razionali di Genova”.

                • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                  P.S.
                  La Vincenzi per me doveva dimettersi.
                  Per favore, smettiamola di incasellarci a vicenda e cerchiamo di discutere sulla cosa, senza pensare “Dice così perché è di sinistra” o “La pensa così perché ha una mentalità debole ed è stato influenzato dai cattivoni”… E, soprattutto, cerchiamo di non estendere il nostro modo di ragionare agli altri…

                • Vauro ha detto in risposta a Falena-Verde

                  O sei confuso o sei plagiato, non c’è molta via d’uscita. Hai completamente travisato l’articolo e i commenti e lo hai fatto perché sei confuso o forse perché già plagiato dal politicamente corretto e dall’ideologia del capriccio.

                  • Falena-Verde ha detto in risposta a Vauro

                    Ti ringrazio per sapere meglio di me chi sono. Se per te, comunque, è un capriccio la sepoltura di un tuo caro secondo la sua volontà, complimenti.

                    • Vauro ha detto in risposta a Falena-Verde

                      Un mio caro ha lasciato scritto che vorrebbe essere sepolto sotto la sede dei radicali, l’unico luogo davvero laico secondo lui, dato che i templi sono cose religiose. Cosa faccio? Rispetto? Non rispetto? Aiutami, please.

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                      E’ tecnicamente possibile seppellirlo lì?? Se c’è un giardino e le condizioni igieniche necessarie per la sepoltura, perché no? Considererei il tuo amico un po’ particolare, ma rispetterei la cosa…

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                      Comunque ripeto quello che ho detto al primo commento, ovvero che vorrei capire il senso dell’articolo. Quindi se ho “travisato” il senso dell’articolo è solo perché non mi è chiaro. Anche se forse dovrei dire “era chiaro” perché poco sopra si sta dicendo che qui si parla delle contraddizioni della scelta, senza però non accettarla.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Falena-Verde

                      Scusa falena, ma non ho proprio capito le tue obiezioni.
                      Un ateo dovrebbe fregarsene di quello che c’è appeso alle pareti, anche se fosse un poster di Michael Jackson, specialmente se ritiene che quello non è mai esistito.
                      In altri paesi (specialmente anglosassoni) queste sale nei cimiteri sono di proprietà delle pompe funebri, che a seconda del credo (o non-credo) del defunto appendono i corrispondenti simboli.
                      In Italia, essendo i cimiteri prettamente comunali, ed essendo il 95% cattolico (o dichiarato tale) questi “problemi” non sussistono.
                      Se a me sta sulle scatole Napolitano, allora tutti in Italia devono soddisfare il mio capriccio che negli uffici pubblici non lo voglio vedere? Anche se non rappresenta ME?

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                      Kosmo, qui non c’entrano Napolitano, i crocifissi nelle scuole o i campanili che suonano le campane. Qui non stiamo parlando di ciò che è pubblico, ma di ciò che è personale e privato, ovvero la propria sepoltura. Il paragone dell’immagine di Napolitano calzerebbe se un ateo volesse far togliere ai credenti i loro simboli (vedi l’esempio delle campane), ma qui è diversa la questione. Nessuno vuole togliere dalle tombe dei credenti la croce o l’angelo che stanno sopra di essi, vorrebbe solo fare delle richieste personali, per la PROPRIA tomba. Un po’ come se tu volessi non mettere l’immagine di Napolitano in casa tua e tollerassi che lo si mettesse in comune o in un luogo pubblico.
                      Qui, da quanto ho capito, non è questione del “fregarsene” di ciò che sta intorno. A me, cristiano, non piacerebbe essere sepolto in un luogo come quella struttura “laica” che sta a Genova o in un santuario hindu pieno di immagini di Vishnu, sebbene io non creda a Vishnu.
                      Ho l’impressione che qui si stia confondendo tra richiesta privata, che coinvolge soltanto la persona in questione (esempi: non mettere in casa propria l’immagine di Napolitano od essere sepolto in modo X), e richiesta pubblica (esempi: chiedere che l’immagine di Napolitano venga tolta da qualunque posto perché “mi dà fastidio”, perché “sono straniero”, perché “non è bello” o togliere le croci dai cimiteri comunali).

                    • Kosmo ha detto in risposta a Falena-Verde

                      No, Falena, non è come dici tu.
                      La sala cimiteriale è un proprio LUOGO PUBBLICO, non uno privato.
                      Nessuno si sogna di imporre un crocifisso o un angelo sulla bara di un ateo. Infatti il “tempio” è la sala cimiteriale, mica la tomba.
                      Potrei capire se ci fosse un ritratto di Hitler per uno che è morto nelle camere a gas o in guerra, ma Cristo crocifisso, essendo morto PER TUTTI, non dovrebbe dare fastidio a nessuno, tanto meno a qualcuno che NON CREDE NELLA SUA ESISTENZA.
                      Al limite, ma proprio al limite, si potrebbe richiedere si togliere le suppellettili, risparmiando 275.000 eurozzi che starebbero comodi in tasca a qualcuno di bisognoso, e non rincorrere le mode e le clientele elettorali del momento.

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                      Lo so che nessuno qui vorrebbe imporre un crocifisso sulla bara di un ateo.
                      So che ognuno ha il suo loculo, il suo spazio. E come lapide può metterci quello che vuole.
                      E’ vero che l’hanno fatto costruire in un luogo pubblico (e sembra con le spese dei contribuenti, cosa discutibile…), ma la loro richiesta riguarda solo loro e i loro cari, non coinvolge noi (lasciando perdere l’aspetto economico), che non veniamo certamente “attaccati” o presi per i fondelli da questa vicenda. Io non mi sento danneggiato se un ateo si fa seppellire lì, né mi sento culturalmente attaccato, come non vedo come una cappella cristiana in un cimitero minacci la laicità (intesa in modo sano) dello Stato o danneggi il riposo dei non credenti in quel cimitero. Se uno straniero mette la foto del suo leader a casa sua, non mi interessa. Se, però, mi fa togliere la foto del Presidente della Repubblica o del Primo Ministro da un luogo pubblico, allora la musica cambia, perché, in nome di un capriccio, c’è chi viene danneggiato.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Falena-Verde

                      continuo a non capire, falena.

                      “Io non mi sento danneggiato se un ateo si fa seppellire lì,”
                      Lì dove? Nella sala cimiteriale? Non si può! 😉
                      E’, come dice l’articolo, solo uno scimmiottamento delle cerimonie religiose (in particolare per quelle cristiane). Che senso ha? Come ho detto prima, al limite si poteva chiedere semplicemente di togliere temporaneamente le suppellettili cristiane, senza spendere inutilmente soldi per inseguire clientele elettorali.
                      Se a me quando mi sposo, uno mi fa un rito Watussi (tanto per dire), io non è che mi offendo, nè penso che mi “inquini”, seplicemente non ci credo, comse se mi avesse buttato un po’ d’acqua fresca addosso. Così come lo “sbattezzo”… Se uno non crede e diventa ateo, non è che il battesimo lo inquina o lo rovina. E’ un po’ d’acqua sulla testa, tutto qui.

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                      In che senso non si può?
                      Non dico che questa cosa abbia un senso o che sia segno di coerenza, specie per coloro che mi dicono che credo in Dio perché temo la morte (loro, facendo così, dimostrano di temerla anche più di me). Né difendo la scelta della Vincenzi di usare i soldi dei contribuenti per costruire una struttura (utile a lei?) certamente non necessaria (e, a Genova, ce ne sono di spese necessarie), o, comunque, non paragonabile a quei provvedimenti che Genova ora deve prendere, sia per le alluvioni recenti che per la prevenzione di quelle future…
                      Questo però è un mio giudizio e lo terrei per me. Non impedirei (come nessuno qui ha intenzione di fare), ad un ateo di farsi seppellire lì o di farsi fare un “funerale” (che poi bisogna capire come sia questo “funerale”: ho sentito che, semplicemente, sale qualcuno su una specie di palco, all’estero, e fa un discorso per ricordare il defunto, cosa che non mi sembra uno “scimmiottamento” del funerale cristiano; se li fa sentire meglio, è bene che lo facciano).
                      Comunque la storia delle croci sulle finestre sembra (anzi è) uno scimmiottamento bello e buono. 😉

                    • Kosmo ha detto in risposta a Falena-Verde

                      “In che senso non si può?”

                      Nel senso che non si può seppellire qualcuno nella sala dove vengono accolti i visitatori!

                      “: ho sentito che, semplicemente, sale qualcuno su una specie di palco, all’estero, e fa un discorso per ricordare il defunto, cosa che non mi sembra uno “scimmiottamento” del funerale cristiano; se li fa sentire meglio, è bene che lo facciano).”

                      Ripeto per l’ennesima volta:
                      cosa impedisce che non lo possano fare nella sala già predisposta da tempo immemore del cimitero, eventualmente togliendo temporaneamente le suppellettili cristiane?

                      Ti rispondo io: non avrebbe potuto seguire la sua clientela elettorale, accontentandola come un bimbetto capriccioso, solo per il gusto di dire “visto? Anche noi abbiamo una cappella, sala, chiamala come vuoi…”

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                      “Ripeto per l’ennesima volta:
                      cosa impedisce che non lo possano fare nella sala già predisposta da tempo immemore del cimitero, eventualmente togliendo temporaneamente le suppellettili cristiane?”

                      Ti rispondo io: non avrebbe potuto seguire la sua clientela elettorale, accontentandola come un bimbetto capriccioso, solo per il gusto di dire “visto? Anche noi abbiamo una cappella, sala, chiamala come vuoi…”

                      Vogliamo prendercela col sindaco o con chi ha chiesto/voluto la struttura? Io non sto difendendo il sindaco, sto solo dicendo che forse esistono dei motivi se quella struttura era voluta da alcuni cittadini e parlo di motivi che vanno oltre il poter dire “ce l’ho più lungo di voi!”.
                      Dici che è sufficiente togliere le suppellettili cristiane, ma se non fosse così semplice? Tu sei a Genova? Sai com’è il cimitero lì e sai com’è la sala di cui parli?
                      Ripeto: se loro avevano l’esigenza di avere un posto loro per salutare il defunto, non li biasimo. Biasimo semmai il sindaco, per i motivi che ho già detto. Ma se questa esigenza c’era, non ho niente contro chi ha voluto la struttura.

                      P.S.
                      Prima si comincia col togliere i suppellettili “per l’occasione”, poi si dice che vanno tolti SEMPRE perché il cimitero è comunale e non papale.

  6. Ercole ha detto

    “Ha partecipato in prima persona, intervenendo a salutare i relatori”

    Ma l’UAAR non strilla continuamente che lo Stato dovrebbe essere LAICO?? E poi invitano il sindaco ai loro raduni sull’ateismo. Ah giusto, stiamo parlando dell’UAAR ovviamente, ovvero una dichiarata confessione religiosa.

  7. Pino ha detto

    divertentissimo, dunque i “non credenti” hanno anche loro bisogno di un tempio, come appartenessero ad una religione. Evidentemente il sentimento religioso è insopprimibile nell’uomo, tanto è vero che anche gli atei hanno bisogno di un tempio.

  8. stefan@ ha detto

    Fatemelo dire, questa ironia e questo disprezzo verso chi, non credente, vuole comunque celebrare la morte dei suoi cari ed avere un luogo idoneo per farlo, sono comportamenti degni di un mascalzone.

    • Ercole ha detto in risposta a stefan@

      Il disprezzo è quello di queste persone verso i cimiteri. L’ironia è invece verso l’ideologia della moltiplicazione di diritti & capricci per perseguire la finta multiculturalità. E se domani, oltre agli atei, anche i satanisti? Perché rifiutare la loro richiesta? E quelli di tutte le altre 10 mila religioni del mondo?
      E la cremazione, non è più una cosa abbastanza laica? Volete anche costruire una Chiesa senza croce dove leggere le letture di Dawkins mentre Odifreddi mette una copia dei suoi libri su ogni bara? Oppure anche le bare non vi vanno più bene?

    • Carmine ha detto in risposta a stefan@

      I cimiteri sono luoghi perfettamente idonei, tant’è che generazioni di non credenti da secoli non hanno alcun tipo di problema. Inoltre c’è la possibilità di cremare il corpo. Scimmiottare è proprio la moda di oggi e a questa va tutta la possibile ironia necessaria.

    • Pino ha detto in risposta a stefan@

      il suo commento piccato sembrerebbe a me rivolto. Le faccio notare che i laici seri non hanno mai avuto bisogno di tempi e tempietti per celebrare i loro funerali che sono sempre stati funerali dignitosissimi con orazioni funebri all’altezza del personaggio defunto (basti pensare a Norberto Bobbio o Sandro Pertini). Quello che considero ridicolo è il tentativo di scimmiottare una religione copiandone i riti e pretendendo luoghi di culto quasi che la laicità sia essa stessa una forma di religione, in questo snaturando lo stesso concetto di laicità. Mi faccia dire che queste altro non sono che esilaranti trovate di cervelli laicisti di non elevata intelligenza, infatti la “pensata” arriva dalla Vincenzi, il che già squalifica l’iniziativa. Nessuno manca di rispetto al defunto non credente ma lei evidentemente ha difficoltà a cogliere la differenza.

      • Laura ha detto in risposta a Pino

        Concordo pienamente con Pino. La laicità (o meglio, il laicismo) diventa una religione da onorare con luoghi e riti appositi. Ditelo chiaramente e nessuno dovrà più ironizzare mostrandovi le contraddizione (che rimangono comunque)

    • DSaeba ha detto in risposta a stefan@

      La risposta l’ha già data Carmine. Io aggiungo che con questo gesto si fa soltanto un torto a chi ha veramente un motivo per celebrare la morte dei propri cari, cioè la persona religiosa.
      Mi ricorda sempre il funerale di Berlioz ne “Il maestro e Margherita”. Una vuota colonna di persone che si seguono senza motivo.

  9. gabriele ha detto

    sono come le cerimonie laiche dell’uaar
    delle stupidate, perchè l’uaar sta creando un clero ateo (e poi si dicono anti-clericali)
    la sala dell’obitorio andava benissimo, senza il bisogno di spendere altri soldi

  10. Larry SFX ha detto

    250000 (n)euri per questa buffonata?
    che doccia fredda per Genova!!!!!
    (come se l’alluvione non fosse bastato)

  11. joseph ha detto

    Più che altro non ravviso la necessità, per un ateo, di celebrare in presenza del corpo del defunto, che altro non sarebbe se non una massa in putrefazione. Discutendo di questo caso “di là”, mi è stata sottoposta la questione del defunto ateo ma con amici/familiari religiosi. QUESTO potrebbe essere oggetto di discussione.

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a joseph

      Scusa sei iscritto al forum privato UAAR?

      • joseph ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

        no, ogni tanto lascio qualche commento ai thread.

        • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a joseph

          Entra li e vedrai gli UAARini senza freni inibotori e poi ci si può scambiare messaggi privati.

          • joseph ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

            non ci penso nemmeno. quello che leggo nei thread mi basta e avanza. l’ho già detto: mi sta bene discutere con persone intelligenti come o, cosa che mi accade più spesso 😉 , più di me. con gli altri tronco subito (e ho idea che nel forum privato parlerei ben poco…).

  12. Carmine ha detto

    In questo articolo spiegate ancora le contraddizioni: http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=175059&sez=NORDEST

  13. bianca ha detto

    meno male che siete tutti cattolici, cristiani, credenti e praticanti! quanto amore verso il prossimo, quanta tolleranza nelle vostre parole, sembra di sentire gli integralisti islamici!!

    • Norberto ha detto in risposta a bianca

      I cristiani non potrebbero dunque rilevare delle contraddizioni nelle iniziative atee. Da oggi finalmente è chiaro, grazie Bianca. Gli atei evidentemente sono una categoria a rischio o protetta, proprio come i panda giganti. Personalmente me ne frego e continuerò a rilevare contraddizioni e fare ironia sulle cose che secondo meritano non intendendo per nulla essere intollerante o paragonando questo ad un islamico che si fa saltare in aria. Consiglio a te di essere meno bigotta e bacchettona invece.

    • lorenzo ha detto in risposta a bianca

      Cara bianca, i morti sono tutti uguali… a meno che, come narrato nella poesia di Totò che ho linkato sopra, qualcuno non si ritenga… più morto degli altri!!!

    • Paolo Cattani ha detto in risposta a bianca

      @Bianca: Non vedo nè odio nè intolleranza ma se mi sfugge qualcosa La prego di farmelo notare con riferimenti precisi. Vedo, invece, una certa ironia (tipicamente cristiana, capace di sorridere delle piccole cose dell’uomo ma rispettosa dell’umanità) e una “caritatevole” indignazione verso gli amministratori genovesi che, dopo una vera e propria calamità che ha portato, per finanziare i lavori necessari al rispristino di condizioni normali, ad una gara di solidarietà da parte di moltissimi italiani e ad un’ulteriore accisa sui carburanti, hanno deciso di utilizzare 250000 euro per stabilire che il laicismo è una religione costruendo un “tempio” che, per di più, sarà utilizzato prevalentemente per altri scopi. Anteponendo, così, i “principi” dei defunti alle necessità immediate dei vivi, i quali, tra l’altro, anche nell’esercizio della pietas per i loro morti incontrano parecchi problemi con le strutture cimiteriali (di Staglieno e non solo, basti pensare al tempo che una bara trascorre in sale comuni prima della tumulazione definitiva). Certo, a pensar male si fa peccato, però…

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