Canada: il 72% dei cittadini contro l’aborto

In Canada dal 1988 c’è l’abortion-on-demand, cioè l’aborto senza alcuna restrizione legale, possibile in qualsiasi mese della gravidanza (anche se ogni clinica canadese è libera di decidere, a propria discrezione, le limitazioni a tale libertà). E’ notizia del 28 ottobre scorso che però il 72% dei canadesi vorrebbe misure legali per proteggere il bimbo nel grembo nei mesi più avanzati della gravidanza. Tra essi, il 28% chiede misure protettive sin dal concepimento e il 26% si schiera per rendere nuovamente illegale l’aborto senza se e senza ma.

Il gruppo pro-vita LifeCanada ha commissionato l’inchiesta al gruppo di ricerca canadese Environics, specializzato in sondaggi nazionali (www.environics.ca). La stragrande maggioranza dei cittadini appare contraria all’attuale stato di cose, e chiede al governo di agire immediatamente. «C’è evidentemente un abisso tra le politiche governative sull’aborto e la volontà dei Canadesi» ha detto Monica Roddis, presidente di LifeCanada. «I Canadesi chiedono con forza che l’aborto non sia più legale per tutti e nove i mesi della gravidanza, e non vogliono che le loro tasse servano a questo, tranne che per circostanze straordinarie. Ancora i nostri governanti» – ha continuato Roddis – «rifiutano di affrontare la questione. Non vogliono riaprire il dibattito, dicono. E’ perché la maggior parte dei Canadesi non approva la situazione attuale?».

L’inchiesta suggerisce una visione pro-life nel paese più forte di quella evidenziata dall’inchiesta dell’agenzia canadese Abacus del maggio scorso, secondo la quale, il 59% dei Canadesi voleva misure legali per proteggere il feto nei mesi più avanzati della gravidanza mentre il 27% voleva misure sin dal concepimento, e l’8% si schierava apertamente per rendere illegale l’aborto in ogni circostanza.

Nella recente inchiesta, scendendo nei dettagli, è stato anche chiesto da quale momento fosse giusto proteggere il feto: il 28% ha risposto fin dal concepimento, il 17% dopo i primi due mesi e un altro 17% dopo i primi tre mesi. Solo il 20% ha supportato l’attuale politica canadese di nessuna protezione per il feto. E’ significativo che siano più le donne che gli uomini (74 vs 67%) a chiedere di supportare la protezione per il feto prima che nasca. L’81% del gentil sesso ha infatti asserito che l’aborto dovrebbe essere reso illegale nel terzo trimestre di gravidanza. Il 54% ha asserito che gli aborti dovrebbero essere coperti dalla sanità pubblica solo in caso d’emergenza, e il 13% ha asserito che non dovrebbero essere coperti affatto. Solo il 30% è d’accordo che lo stato paghi per tutti gli aborti eseguiti.

La redazione

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42 commenti a Canada: il 72% dei cittadini contro l’aborto

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  1. Pino ha detto

    se questo è il “mood” della popolazione canadese non dovrebbe essere difficile tradurlo in consenso politico, la Chiesa canadese cosa fa?

  2. Jack ha detto

    Forse anche in Canada ci vorrebbe un bel referendum che mandasse a casa i vecchi politici abortisti.

    • KLNJ ha detto in risposta a Jack

      Se dovesse passare in Mississipi vedrai che ci arriverà presto anche in Canada..è l’unico modo per cambiare le cose.

  3. Lucy ha detto

    Volendo continuamente buttare lo sguardo su quel che succede in Spagna, pare che Rajoy abbia vinto anche il duello tv: http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/16LG/16LGAI.pdf
    Oltre ad essere 15 punti avanti a Rubacalba a 10 giorni dalle elezioni.

    Ricordo che Rajoy ha dichiarato di voler restringere la legge sull’aborto e bandire il matrimonio omosessuale: https://www.uccronline.it/2011/09/30/spagna-il-pp-fa-sul-serio-via-laborto-libero-e-le-nozze-gay/

  4. Nicola ha detto

    Ciao, scusate, ma non riesco a capacitarmi di questa cosa. Una buona parte di gravidanze si interrompono naturalmente prima del terzo mese. Ora, prendiamo per buone le ipotesi (1) l’uomo è definito tale dal momento in cui acquisice un’anima; (2) l’anima viene assegnata al momento di concepimento, e (3) per un uomo senza battesimo non vi è salvezza.

    Io mi sono sempre chiesto: perché Dio permette tutto questo? Qualcosa come 1/3 degli uomini non si salva a causa delle leggi della natura che Egli stesso avrebbe promulgato!!! Vi pare giusto??

    Pero’ ricordo che qualche tempo fa Ratzinger avrebbe “abolito” il limbo o qualcosa del genere. Dico bene? Cioè il provvedimento Ratzinger riguarderebbe appunto chi muore prima del battesimo (e prima di potersi aprire alla ragione). E’ stata una buona mossa secondo me, pero’ mi chiedo: cosa cambia dopo Ratzinger? Viene rimossa l’ipotesi (3)? Cioe’ gli interessati possono entrare nel regno dei cieli, oppure cosa? Il suo provvedimento è retro-attivo? Cioè, tutti quelli che prima di Ratzinger popolavano il limbo, sono stati poi trasferiti altrove (dove, in paradiso?)? E sono stati in qualche modo “risarciti” da secoli e secoli di ingiusto limbo?

  5. a-ateo ha detto

    @nicola,
    scrivi:
    “Io mi sono sempre chiesto: perché Dio permette tutto questo? Qualcosa come 1/3 degli uomini non si salva a causa delle leggi della natura che Egli stesso avrebbe promulgato!!! Vi pare giusto??”
    Risponderei:
    Ma, caro Nicola, dove ti approvvigioni di questi dati statistici “ultraterreni”….
    La fonte?
    Perchè Dio permette tutto questo, vuoi sapere…?
    Prova a metterti vicino a un cane…
    Spiegagli per benino l’attuale congiuntura politica italiana…
    Tieni presente che il cane geneticamente è quasi un tuo fratello, al 98,5%, mi pare…
    Chiediti cosa ha capito del tuo discorso politico…
    Poi, senza interruzione chiediti perchè tu dovresti da subito capire “i discorsi” di Dio…comparando il tuo DNA con quello di Dio, ovviamente.

    • Nicola ha detto in risposta a a-ateo

      a-ateo. Non è importante che sia 1/3, 2/5 o 1/100: la questione resta. Comunque ho espresso un dato mediato a livello mondiale (in italia magari è più piccolo, in Congo è sicuramente più grande). Sul resto, dunque… “I misteri della fede”? La risolviamo così?

      • GiuliaM ha detto in risposta a Nicola

        Cerchi di ridurre Dio a un fenomeno misurabile, come stai facendo nell’articolo sulle vocazioni: per me bisogna accettare che è un’entità incommensurabilmente più grande e più complessa di noi, che non ragiona come noi che siamo più limitati e quindi fallaci. Ripeto, “i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie”.

        E poi il Papa non ha “abolito” il limbo, dato che esso non è mai stato verità di fede (come ad esempio lo è il Purgatorio).

        • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

          No no, Giulia, qui le misurazioni qui non hanno nulla a che vedere. La mortalità perinatale è un fenomeno reale, la questione si pone e io non credo possa essere semplicemente aggirata invocando “i misteri della fede”. Sul limbo, invece, come stanno le cose? Cioè, cosa succede alle anime morte precocemente?

      • a-ateo ha detto in risposta a Nicola

        @nicola,
        Una semplice proporzione…x:y=y:Z;
        sono questi per te i misteri della fede?

        • Nicola ha detto in risposta a a-ateo

          a-ateo: Nono, certo che no. Volevo solo dire ai fini del mio ragionamento non è molto importante (credo) che si tratti di 1/3 oppure di 1/100000. Cioè non c’è nulla di “trascurabile”. Per cui non comprendo la tua richiesta di “fonti”. In ogni caso ho sciolto i miei dubbi.

      • a-ateo ha detto in risposta a Nicola

        fasntasie, non dati statistici.
        Grazie, nicola, della precisazione.

  6. StefanoPediatra ha detto

    @Nicola: ho provato a dialogare con te anche qui, https://www.uccronline.it/2011/11/02/arizona-il-numero-di-aborti-cala-sensibilmente-grazie-alle-leggi-restrittive/#comments, ma mi sono inserito tardi e quindi il dialogo è rimasto in sospeso.

    Quanto alle tue domande ti invito a leggere qui, dal Catechismo della Chiesa Cattolica: http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c1a1_it.htm. Ti ho estrapolato per comodità i commi più significativi. Troverai che il battesimo è sì necessario per la salvezza (ma non sufficiente) ma che la grande bontà del Signore e la sua immensa misericordia fa dire alla Chiesa che l’uomo può salvarsi comunque, ancorchè non battezzato. Dio, come sembra voler suggerire il tuo commento, non è nè ingiusto nè tantomeno sciocco!

    Buona lettura. 🙂

    1257. Il Signore stesso afferma che il Battesimo è necessario per la salvezza. Per questo ha comandato ai suoi discepoli di annunziare il Vangelo e di battezzare tutte le nazioni. Il Battesimo è necessario alla salvezza per coloro ai quali è stato annunziato il Vangelo e che hanno avuto la possibilità di chiedere questo sacramento. La Chiesa non conosce altro mezzo all’infuori del Battesimo per assicurare l’ingresso nella beatitudine eterna; perciò si guarda dal trascurare la missione ricevuta dal Signore di far rinascere « dall’acqua e dallo Spirito » tutti coloro che possono essere battezzati. Dio ha legato la salvezza al sacramento del Battesimo, tuttavia egli non è legato ai suoi sacramenti.

    1258. Da sempre la Chiesa è fermamente convinta che quanti subiscono la morte a motivo della fede, senza aver ricevuto il Battesimo, vengono battezzati mediante la loro stessa morte per Cristo e con lui. Questo Battesimo di sangue, come pure il desiderio del Battesimo, porta i frutti del Battesimo, anche senza essere sacramento.

    1259. Per i catecumeni che muoiono prima del Battesimo, il loro desiderio esplicito di riceverlo, unito al pentimento dei propri peccati e alla carità, assicura loro la salvezza che non hanno potuto ricevere mediante il sacramento.

    1260. «Cristo è morto per tutti e la vocazione ultima dell’uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale». Ogni uomo che, pur ignorando il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, cerca la verità e compie la volontà di Dio come la conosce, può essere salvato. È lecito supporre che tali persone avrebbero desiderato esplicitamente il Battesimo, se ne avessero conosciuta la necessità.

    1261. Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito dei funerali per loro. Infatti, la grande misericordia di Dio, «il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati» (1 Tm 2,4), e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite» (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo. Tanto più pressante è perciò l’invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo Battesimo.

    • Nicola ha detto in risposta a StefanoPediatra

      Grazie…. non volevo suggerire che ciò è ingiusto o sciocco, semplicemente mi chiedevo la soluzione a questa mia apparente contraddizione. La tua risposta è esauriente; a quanto pare, esiste una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo; ma la Chiesa raccomanda comunque di cercare di affrettarsi a praticare battesismo quando possibile (per motivi, in un certo senso, anche burocratici: possedere un “visto” rende più agevole e automatico l’ingresso nel regno dei cieli).

      • Andrea Longhi ha detto in risposta a Nicola

        Si ma i termini della discussione non sono quelli che utilizzi tu, banalizzando tutto: burocrazia, visto per il regno dei cieli…

        La Chiesa spera nella misericordia di Dio, così come è stato misericordioso il Figlio, Gesù. E pone la responsabilità ai genitori.

        • Nicola ha detto in risposta a Andrea Longhi

          Scusa, forse banalizzo, ma credo che i termini della misericordia vadano ben definiti. Dato che aspiro alla salvezza, vorrei esserne al corrente, per regolare di conseguenza la mia condotta. Credo valga per chiunque.

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Nicola

            Caro Nicola, troppo facile. In Paradiso non ci si va per direttissima per il solo fatto di avere un “salvacondotto”: il Battesino è condizione necessaria ma non sufficiente (come peraltro avevo già scritto più sopra).

            Sempre dal Catechismo della Chiesa Cattolica, stesso link di cui al mio commento precedente:

            Fede e Battesimo

            1253. Il Battesimo è il sacramento della fede. La fede però ha bisogno della comunità dei credenti. È soltanto nella fede della Chiesa che ogni fedele può credere. La fede richiesta per il Battesimo non è una fede perfetta e matura, ma un inizio, che deve svilupparsi. Al catecumeno o al suo padrino viene domandato: «Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio?». Ed egli risponde: «La fede!».

            1254. In tutti i battezzati, bambini o adulti, la fede deve crescere dopo il Battesimo. Per questo ogni anno, nella Veglia pasquale, la Chiesa celebra la rinnovazione delle promesse battesimali. La preparazione al Battesimo conduce soltanto alla soglia della vita nuova. Il Battesimo è la sorgente della vita nuova in Cristo, dalla quale fluisce l’intera vita cristiana.

            1255. Perché la grazia battesimale possa svilupparsi è importante l’aiuto dei genitori. Questo è pure il ruolo del padrino o della madrina, che devono essere credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel cammino della vita cristiana il neo-battezzato, bambino o adulto. Il loro compito è una vera funzione ecclesiale («officium»). L’intera comunità ecclesiale ha una parte di responsabilità nello sviluppo e nella conservazione della grazia ricevuta nel Battesimo.

            Quindi, per ciò che riguarda la possibilità di entrare in Paradiso, oltre al Battesimo ed alla grande bontà e misericordia di Dio bisogna anche credere che il Paradiso c’è, volerci andare e comportarsi di conseguenza.

            🙂

            • GiuliaM ha detto in risposta a StefanoPediatra

              Quoto Stefano… molto sono i chiamati, ma pochi (purtroppo) gli eletti!

              • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

                Capisco. Da parte mia c’è grande volontà di redenzione. Già da tempo mi sono messo in regola con tutte le pratiche sacramentali. Chiaramente queste sono necessarie ma non sufficienti. Cercherè dunque di documentarmi circa la politica da seguire per ottenere la salvezza.

                • Norberto ha detto in risposta a Nicola

                  Caro Nicola, provocazioni sciocche a parte, non c’è alcuna “politica per la salvezza”. Anche i semplici uomini di buona volontà saranno a fianco del Padre, ci dice Gesù. Continua pure a vivere sulla provocazione, ma almeno impegnati a vivere “come se Dio ci fosse”, così come ha chiesto il card Ratzinger ai non credenti. Magari arriverai anche ad essere soddisfatto finalmente della tua vita. Il provocatore agisce in base ad uno stimolo reattivo molto negativo e questo contrasta fortemente con uno stato di soddisfazione esistenziale.

                • GiuliaM ha detto in risposta a Nicola

                  La POLITICA?! Non penserai davvero che ci sia da compilare un modulo per andare in Paradiso! 😀

                  • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

                    Mannò, certo che no 🙂
                    Intendo dire che i sacramenti sono una parte necessaria (e questa parte l’ho fatta) ma chiaramente non bastano. Mi occorre anche una “politica” da seguire, intesa nel senso più ampio del termine. Cioè nel senso di buona condotta morale, non so come altro dirlo… scusate tutti ma non ho molta cultura religiosa, parlo un linguaggio non convenzionale al cattolicesimo.

                    • Mandi ha detto in risposta a Nicola

                      Prova con l’Italia dei VALORI allora 🙂

                    • Nicola ha detto in risposta a Nicola

                      Se scrivo “volontà di redenzione” non va bene. Se scrivo “politica” non va bene… non so più che linguaggio usare!!

                    • Jack ha detto in risposta a Nicola

                      Prova innanzitutto ad essere credibile, evitando di scrivere commenti provocatori sotto tutti gli altri articoli…magari poi la gente ti prende anche sul serio.

                  • Pino ha detto in risposta a GiuliaM

                    spassosissimo, che ti dicevo nella discussione sulle vocazioni mal distribuite? Per fortuna che Nicola ha fatto già “la parte necessaria e cioè i sacramenti” ma non ha una grande cultura religiosa. Parla un linguaggio “non convenzionale”, fortissimo!!

                • Giada ha detto in risposta a Nicola

                  Volontà di redenzione?? C’è da crederci? Il cristianesimo non è una serie di regole da seguire ma un avvenimento in cui il Significato ultimo si rende uomo, si rende incontrabile. Lascia perdere il “mettersi in regola” e capisci cosa sia la Chiesa e il cristianesimo.

                • StefanoPediatra ha detto in risposta a Nicola

                  Non ti dispiace vero se mentre tu ci prendi per i fondelli noi evitiamo di perdere tempo a rispondere alle tue ironiche provocazioni?

                  In fondo più che le nostre risposte mi pare di capire che ti servano le nostre preghiere perchè con i tuoi moduli, i tuoi lasciapassare e la tua burocrazia magari fai fatica a trovare la strada vera per il Paradiso. Al quale poi forse non credi nemmeno più di tanto, no?!

                  Un ciao affettuoso! 🙂

                  • Xlove ha detto in risposta a StefanoPediatra

                    Hanno capito che i violenti e i cyberbulli non vengono più considerati dalla società e quindi si travestono da angioletti….peccato che il livello culturale sia lo stesso e facilmente identificabile!

          • Andrea Longhi ha detto in risposta a Nicola

            Quando hai tempo prova a dare un’occhiata al Vangelo, capirai cosa intende mons. Betori, arcivescono di Firenze, per provare “misericordia” verso chi ha tentato di ucciderlo.

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a Nicola

        No, caro Nicola. La Chiesa suggerisce di battezzare le persone perchè il Battesimo è un Sacramento e come tale un grande dono di Dio capace di trasferire in noi la sua grazia.

        Come ti ha scritto anche Andrea Longhi, fare dell’ironia e banalizzare ciò che riguarda la Chiesa e nostro Signore (o almeno dare quest’impressione) non è che aiuti un dialogo franco e sereno.

        🙂

  7. Nofex ha detto

    E intanto l’Arkansas intende seguire l’esempio del Mississippi:
    http://www.lifesitenews.com/news/personhood-amendment-makes-headway-in-arkansas

  8. Pino ha detto

    scusate se intervengo. Ho trattato malissimo Nicola nella discussione sulle vocazioni brasiliane perchè ho immediatamente capito che è un troll. Sono stato rimproverato perchè non presto la debita “attenzione” ai non credenti o a quelli lontani dalla fede che devono invece avere la nostra massima attenzione. Devo però constatare che avevo visto giusto, è solo un troll, anche molto divertente per certi aspetti, che viene qui a disturbare e sviare la discussione. Mi sembra mimmo.

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Pino

      A me sembra un pochino più “letterato” e più evoluto ma magari hai ragione tu.

      Io credo che sia sempre giusto discutere con persone che desiderano sinceramente interloquire, anche partendo da posizioni diverse o addirittura opposte. Ma ci sono due cose che ho sempre preteso in un rapporto dialettico di qualsiasi tipo: il rispetto reciproco e l’onestà intellettuale.

      Concedo sempre a tutti il beneficio d’inventario e prima di “darla su” (come diciamo dalle mie parti) con qualcuno, anche se ho l’impressione che mi stia prendendo in giro cerco comunque di seguire i suoi ragionamenti per un po’. Ma oltre un certo limite, quando è palese che il mio interlocutore sta solo oziosamente facendosi beffe di me e che qualunque cosa io dica o scriva è per lui solo fonte ed ispirazione di ulteriore ironia, allora perdo completamente interesse a discutere con lui. Sorry!

      🙂

    • Nicola ha detto in risposta a Pino

      Pino. Io ho posto delle questioni e mi sono state date delle risposte. Se le questioni sono stupide, poco interessanti, o poco pertinenti, chiunque è libero di ignorarle,, tu compreso. Fai come credi.

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a Nicola

        Caro Nicola, le provocazioni, quando sono intelligenti e sono espresse senza dare l’impressione di voler essere semplicemente un modo per prendere in giro il prossimo, sono bene accette. Anzi è bello cimentarsi con delle provocazioni intelligenti. Molto bello! 🙂

        Vedi, se io tirassi fuori un mio dubbio “originale” sul sesso degli angeli per giustificare subliminarmente l’incongruenza della posizione cristiana sull’omosessualità con l’esistenza di entità asessuate o sessualmente indecifrate (e bada che non sto dicendo che questo è ciò che penso degli angeli) tra le creature celesti di cui si circonda Dio, qualsiasi mio interlocutore un po’ intelligente mi manderebbe “a spendere” perchè sarebbe chiaro l’intento denigratorio e basta nei confronti della fede cristiana ma anche l’obiettivo di fare della mera ironia. Poi magari qualcuno prima di mandarmi a quel paese proverebbe anche a condividere con me il suo pensiero ma un dialogo che si basi sulle premesse dette non può andare avanti molto a lungo. Non con mutua soddisfazione ed interesse, almeno.

        Ma è solo il mio modestissimo pensiero.

        🙂

        • Nicola ha detto in risposta a StefanoPediatra

          Stefano – bene, sono contento (:
          Penso che scriverò altre “provocazioni”, non appena ne avrò l’occasione.

          • Karma ha detto in risposta a Nicola

            Ormai non hai più nulla da perdere… 😀

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Nicola

            Cerca però di non provocare per provocare o, peggio, per prendere in giro il tuo prossimo. Altrimenti poi non lamentarti se qualcuno te lo fa notare o addirittura non ti risponde per niente!

            🙂

      • Pino ha detto in risposta a Nicola

        è proprio quello che ho fatto, le ho ignorate, infatti ritengo che tu sia un troll che, ricevuta una risposta, pone un’altra domanda priva di senso a cui qualcuno risponde ancora e così via.

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