Studio USA: un adulto su tre è impegnato attivamente nella Chiesa

Abbiamo già avuto modo di informare (cfr. Ultimissima 09/07/10) che gli appartenenti alla cosiddetta “Generazione X”, educati in atmosfera post-sessantottina, siano in forte controtendenza nei confronti dei loro genitori, presso i quali l’allontanamento dalla Chiesa ha raggiunto il massimo storico.

Su The Journal for the Scientific Study of Religion, dell’University of Nebraska-Lincoln, il sociologo Philip Schwadel ha rilevato l’anno scorso che sebbene siano stati educati in ambiente non religioso, gli appartenenti della “Gen-X” «hanno molte meno probabilità, rispetto ai loro genitori, di separarsi dalla religione».

Un recente studio statistico del politologo americano John Miller, direttore del “Longitudinal Study of American Youth” presso l’UM Institute for Social Research, pare confermare questo dato, visto che ha rilevato, nei i nati tra il 1961 e il 1981, che uno su tre è impegnato attivamente nella Chiesa o comunque in associazioni religiose, e che gli appartenenti a tale generazione sono, anche socialmente, molto più partecipi di quanto le tendenze precedenti potessero far presagire.

È un dato incoraggiante che ci auguriamo possa essere uguagliato o superato nel vecchio continente, che fu culla della Chiesa e che ora vive in gran parte ciecamente, tristemente, senza di Essa.

Linda Gridelli

37 commenti a Studio USA: un adulto su tre è impegnato attivamente nella Chiesa

  • i love benny ha detto:

    o cielo non mi sembrano tanto giovani però… :/

  • Giulia ha detto:

    Leggo testualmente dall’articolo da voi citato: “Thirty percent of Generation X adults are active members of professional, business or union organizations, and one in three is an active member of a church or religious organization”.

    Il mio inglese è sicuramente lacunoso ma sembra di capire che si riferisca ad uno su tre (one in three) all’interno di un trenta per cento “thirty percent”.

    Quindi sarebbe un giovane su dieci e non uno su tre come dice invece il vostro articolo.

    Dico male?

    • Raffa ha risposto a Giulia:

      Sinceramente non si capisce bene, ma l’interpretazione data da Linda mi sembra più corretta perché non c’è alcun legame tra l’appartenenza religiosa e l’essere professionisti. Essendo un dato di passaggio non viene approfondito, bisognerebbe consultare lo studio originale.

    • Piero ha risposto a Giulia:

      Carissima,
      visto che ti e’ tornata la favella e non ti difetta l’inglese, che ne diresti di proporre le tue acute oservazioni e controdeduzioni da mancato premio Nobel multidisciplinare ai numerosi articoli che il prof. Di Lazzaro ti ha indicato?
      Pendiamo dalla tue… dita… 😀

    • Klaus ha risposto a Giulia:

      Io faccio parte della Generazione X, sono cattolico praticante ma non sono impegnato in alcuna organizzazione religiosa, avessi il tempo!

      Quanti sono come me? Un’infinità. Dunque è un dato assolutamente poco significativo, o meglio dice di quanta dedizione c’è e che potrebbe essere molta di più.

      • Rego ha risposto a Klaus:

        Anch’io purtroppo, per il dispiacere del mio parroco, non posso dare molto tempo in parrocchia…è già tanto che 1 su 3 lo riesca a fare in America!

    • Ercole ha risposto a Giulia:

      @Giulia: ma che senso avrebbe dire 1 su 3 del 30%?

      • Nicola ha risposto a Ercole:

        1/3 del 30% significa 10%, Ercole.
        Il testo comunque è ambiguo. Potrebbe intendere 1/3 del totale dei “giovani” (cioè il 33%), come 1/3 del 30% (cioè il 30%).
        Io propendo più per la prima intepretazione (33%), ma non è affatto chiaro.

        • Franz ha risposto a Nicola:

          Si, arriva l’altro 10 giorni dopo che la questione è ampiamente chiusa con le scuse di Giulia.

          Scrivere 1 su 3 del 30% non ha senso, bisognerebbe al massimo dire il 10%…dunque il tuo commento è completamente fuori luogo.

          Dopo che è stato certificato da GiuliaM il fallimento dell’approccio razionalistico, sottomesso all’approccio razionale di verifica della fonte, anche un bambino avrebbe ormai verificato quanto dice lo studio originale: http://www.lsay.org/GenX-1Report.pdf

          Per la traduzione fare riferimento al commento di GiuliaM qui sotto: https://www.uccronline.it/2011/11/06/studio-usa-un-giovane-su-tre-e-impegnato-attivamente-nella-chiesa/#comment-30766

          Auguri Nicola, mi raccomando resta nella realtà più che puoi! 🙂

          • Nicola ha risposto a Franz:

            Scrivere 1 su 3 del 30% certo che ha senso (significa 10%), perché non dovrebbe averne? E’ anche utile quando hai a che fare con categorie e sotto-categorie. Che c’entra il fallimento dell’approccio razionalistico con tutto cio’, e chi mai l’avrebbe dimostrato? Mah. Ciao:)

          • Franz ha risposto a Nicola:

            Perché ovviamente tutti dicono il 10%. Così come non ha senso dire “sono le 16 meno 30” quando sono le 15:30. Nicola, sveglia, ti prego. Giulia è impegnata e poi non verrebbe mai con uno come te 🙂

            Vedo che zitto zitto ha riconosciuto la tua clamorosa gaffe. Bravo, sarebbe da persone mature ammetterlo e scusarsi piuttosto che tacere. Giulia l’ha fatto, ad esempio.

          • Nicola ha risposto a Franz:

            Franz, leggi meglio: io ho scritto subito di propendere per la prima intepretazione, quella del 33% (che è quella corretta, no?), sebbene il testo non fosse chiaro.

            Quando si analizzano le sotto-categorie, puo’ anche avere senso normalizzarsi ad esse; per esempio se dico: “le donne rappresentano il 30% degli italiani; una su tre lavorano”. Ovviamente queste 1/3 sono il 10% degli italiani, ma mica l’ho scritto. Sperio sia chiaro il concetto perché se non lo capisci nemmeno così ci rinuncio. Ciao.

          • Franz ha risposto a Nicola:

            Dopo 3 giorni propendi ancora? Dopo che è stata postata da GiuliaM la fonte originale che non ha alcuna ambiguità? Propendi per commenti più maturi, mi sembra che sia una richiesta generale no?

          • GiuliaM ha risposto a Franz:

            Grande FAIL, Nicola: appena più sotto avevo postato il documento originale! 😀

          • Nicola ha risposto a GiuliaM:

            Giulia io faccio così: leggo l’articolo e poi commento. Non leggo mai tutti i commenti, ma ne leggo solo alcuni a caso. Yep dovrei leggerli tutti; ma è troppo dispendioso, mica mi pagano. Preferisco fare un sampling e rischiare di scrivere cose già dette, capirai che rischio.
            Cmq ho scritto di propendere per l’interpretazione corretta senza nemmeno doverti leggere!!! Pensa che grandissimo intuito, il mio (:

          • Maffo ha risposto a Nicola:

            Bene, allora prima di commentare una persona seria verifica la fonte, possibilmente quella originale. Perché non l’hai fatto? Non sei una persona seria dunque?

          • GiuliaM ha risposto a GiuliaM:

            Veramente, caro, avevi già commentato sotto il mio post di verifica, non ci prendere per i fondelli 😉
            https://www.uccronline.it/2011/11/06/studio-usa-un-giovane-su-tre-e-impegnato-attivamente-nella-chiesa/#comment-31040

    • GiuliaM ha risposto a Giulia:

      Cara Giulia, ho consultato lo studio ed effettivamente il 33% partecipa a “church/religious group”.

      One in three Generation X young adults is an active member
      of a church or religious organization and almost all of these
      young adults report attending one or more church or religious
      activities or events each week. Thirty percent of Generation
      X young adults indicated that they are active members of a
      professional, business, or union organization, which provides
      additional opportunities for social interactions.

      Se non fossi ancora convinta: http://www.lsay.org/GenX-1Report.pdf

      • Alessandro M. ha risposto a GiuliaM:

        Ottimo GiuliaM…d’altra parte Giulia è l’unica a mettere ogni volta in dubbio l’attendibilità delle notizie che appaiono qui e ogni volta si becca la sua dose di figuraccia. Non ha ancora perso il vizio di voler screditare la fonte al posto di avere il coraggio di prendere atto di certe notizie, come dovrebbero fare le persone mature. Ecco comunque due posizioni diverse: la razionalista che si basa sulle sue impressioni, che è di parte ed ha la puzzetta sotto il naso e la razionale che di fronte ad un dubbio va alla fonte originale per verificare e controllare.

        • GiuliaM ha risposto a Alessandro M.:

          Il bello è che ci chiamiamo entrambe Giulia! 😀

        • GiuliaM ha risposto a Alessandro M.:

          Inoltre per natura io sono una persona curiosa, se c’è qualcosa che non mi convince o che mi interessa vado subito ad approfondire 😉

          • Giulia ha risposto a GiuliaM:

            Effettivamente il testo che riporti tu è più chiaro, dall’articolo si evinceva an’altra cosa. Grazie

          • Jack ha risposto a Giulia:

            Ma fidarsi dei redattori e di Linda no eh?

          • Nicola ha risposto a Jack:

            Behh, la scelta del titolo (definire “giovani” i 30-50enni) non va proprio a loro favore, eh 🙂

          • Jack ha risposto a Nicola:

            Io vedo scritto “adulti”… e tu? 🙂

          • Nicola ha risposto a Jack:

            Furbacchione:)
            Hanno corretto il titolo. L’url purtroppo non si puo’ correggere:
            https://www.uccronline.it/2011/11/06/studio-usa-un-GIOVANE-su-tre-e-impegnato-attivamente-nella-chiesa
            🙂

          • Jack ha risposto a Nicola:

            L’url si può benissimo correggere con wordpress. Inoltre se hanno corretto significa che hanno riconosciuto l’errore. La tua precisazione dunque è, come sempre, inutile e in ritardo. 🙂

          • Nicola ha risposto a Nicola:

            Certo, in linea di principio puoi correggere l’url con wordpress, ma l’approccio è impraticabile. Ormai questo url che è stato disseminato in giro per il web! Mica puoi buttare a monte la propaganda per un erroretto!

          • Jack ha risposto a Nicola:

            Impraticabile? Ma non pensi che dovresti cominciare a frequentare persone più mature? Potresti recuperare gli anni che hai perso…comincio a sentire la mancanza di Giuliaaaaa!!!

          • Piero ha risposto a Giulia:

            Carissima, te lo ripeto:

            visto che ti e’ tornata la favella e non ti difetta l’inglese, che ne diresti di proporre le tue acute oservazioni e controdeduzioni da mancato premio Nobel multidisciplinare ai numerosi articoli che il prof. Di Lazzaro ti ha indicato?
            Pendiamo dalla tue… dita…

          • Carlo ha risposto a Giulia:

            Ennesima volta in cui Giulia se ne va con la coda tra le gambe….dai, ci hai provato….ora puoi smettere di fare finta di fare la persona matura che sa prendere atto delle cose.

          • GiuliaM ha risposto a Giulia:

            Prego! Chi è intellettualmente onesto controlla sempre 😉

  • a-ateo ha detto:

    sarebbe lo stesso un numero meraviglioso, in grado do cambiare le sorti di una civiltà….

  • Maffo ha detto:

    Bravi ragazzi!

  • GiuliaM ha detto:

    Ma lei pretende di saper tutto, quindi non la potrai mai convincere di cose che per lei sono falsità a prescindere. Pensava anche di poter insinuare che l’LSAY non sa fare le percentuali… 😉

  • alèudin ha detto:

    il sale della terra, il lievito della pasta.