Le scuole cattoliche inglesi sempre più ambite: crescono gli iscritti
«La percentuale di studenti provenienti da minoranze etniche è più alta nelle scuole cattoliche rispetto a quelle di Stato. Gli istituti cattolici sono sempre più popolari. E’ la risposta migliore alle critiche di chi attacca le nostre scuole dicendo che discriminano in base alla fede o al reddito». Così Greg Pope, vicedirettore del dipartimento per l’educazione della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles commenta a SIR Europa il censimento 2010 delle scuole cattoliche.
Esso dimostra che il 29,2% di alunni delle scuole elementari cattoliche provengono da minoranze etniche a fronte di un 25,5% delle scuole nazionali. Anche alle superiori la percentuale di alunni non inglesi nelle scuole cattoliche è più alta, il 25,2%, rispetto al 21,4% della media nazionale.
Il censimento pubblicato dal dipartimento (disponibile all’indirizzo www.catholic-ew.org.uk) dimostra anche che le scuole cattoliche sono sempre più ambite. La percentuale di alunni nei 2289 istituti gestiti dalla chiesa – si tratta del 10% di tutte le scuole e gli istituti superiori – è salita infatti dai 781.400 del 2009 ai 784.808 del 2010. Nell’intervista Pope spiega anche che la nuova legge sulle pari opportunità consentirà agli istituti della chiesa di continuare a usare il criterio della religione di appartenenza per scegliere insegnanti e alunni e che la percentuale dei cattolici rimane alta.
La stessa tendenza si verifica in Francia (cfr. Ultimissima 19/10/11) e in Australia (cfr. Ultimissima 30/8/11). In Ultimissima 22/3/11 informavamo che l’ente governativo inglese, “l’Office for Standards in Education, Children’s Services and Skills” (OFSTED), stabiliva che le scuole cattoliche del Regno Unito offrono anche più qualità rispetto alle altre.
Molto significativo che non ci siano solo cattolici nelle scuole cattoliche, questo sicuramente dimostra l’apertura del programma scolastico e aiuta tantissimo lo sviluppo di relazioni interpersonali fra culture e religioni diverse
Ma la situazione in Italia? Com’è?
Credo che almeno in questi stati emerga l’insofferenza verso quel tipo di educazione neutrale molto in voga oggi che è assolutamente disumana e inappropriata. Perché uno educa quello che è diventato, non può educare ad una neutralità…l’educatore deve essere il primo testimone di quello che insegna. Altrimenti ha solo davanti secchi da riempire. Nelle scuole cattoliche esiste da sempre un grande concetto della persona e una stima verso di essa e gli insegnanti educano a quello che ha reso grande la loro vita. Questo ai cattolici e non cattolici. Questa è la mia esperienza.
Che aumenti l’insofferenza come dici tu verso la mancanza di valori, il relativismo e il nichilismo è senza dubbio vero…bisogna vedere se questo trend permane nel tempo.
infatti gli insegnanti pubblici educano ala diffidenza verso le scuole cattoliche, se non all’odio
E’ un po’ OT, lo so, ma qui da noi non vedono l’ora di farle sbaraccare tutte:
http://www.ilgiornale.it/cronache/unalunna_e_musulmanail_quadro_madonnasparisce_muri_delaula/madonna-crocifisso-scuola/26-10-2011/articolo-id=553695-page=0-comments=1
Evviva! Tanti sani ragazzi con sane idee…poi ognuno la libertà di seguirle o meno..
@Leonardo Paolo Minniti
la situazione in Italia è molto variegata. A fianco ad ottimi istituti ce ne sono altri che lasciano a desiderare (io mi riferisco in particolare a Roma).Il problema è quello delle rette, purtroppo care per la famiglia italiana.
Grazie Andrea…ma che tu sappia il problema delle rette (che mi pare sia dovuto aumentare a causa dei tagli del governo) come ha modificato il numero degli iscritti?
Purtroppo la situazione non e’ del tutto rosea, va ricordato.
Ricordo che, in occasione della visita del Papa nel Regno Unito un anno fa, furono intervistate delle ragazze di una scuola gestita dalla Chiesa Cattolica. La tipa disse che era in favore dell’aborto e che le idee del Papa, pur rispettabili, erano un po’ antiquate…
A conferma del fatto che non è presente un indottrinamento…
esattamente, se ben ricordo Magdi Allam, in Egitto, frequentò le scuole dei salesiani, nessuno gli chiese di diventare cristiano, ci arrivò poi da solo.
E’ vero…quello che conta è mettere il seme….poi quando le persone sono mature sanno andare a vedere se quella pianta è sana o meno…