Il farmacologo Mario Eandi contro la RU486: «è dannosa per la donna»

Il farmacologo dell’Università di Torino, Mario Eandi, si decisamente opposto alla pillola abortiva RU486.

Ritiene infatti che non sia affatto un «aborto dolce», come i radicali hanno voluto tentare di accreditare. Avvenire ricorda che lo specialista si oppose infatti nel 2005 alla sperimentazione della pillola al al Sant’Anna di Torino. Ha sempre sostenuto, come il presidente dell’Associazione mondiale di medicina riproduttiva Severino Antinori (cfr. Ultimissima 4/4/10), «che la pillola abortiva è dannosa per la salute della donna, perché la obbliga a un iter abortivo lungo e doloroso, ma anche per le ricadute psicologiche. Iniziano le contrazioni, i dolori, le perdite di sangue e, sempre in misura variabile, anche vomito, nausea, diarrea. Spesso poi l’embrione viene espulso solo tra i 3 e i 20 giorni successivi». Inoltre «non è infrequente la necessità di ricorrere ai raschiamenti chirurgici per gli aborti incompleti».

Una procedura dunque molto macchinosa e difficile, ed è proprio il meccanismo della Ru486 a funzionare male: «Dopo l’assunzione del primo farmaco, pochissime donne abortiscono completamente. Almeno nell’80% dei casi la donna deve ricorrere, dopo un paio di giorni, al secondo farmaco – il misoprostolo – per ottenere l’espulsione del feto». L’uso di questo secondo farmaco potrebbe portare la donna a gestire l’aborto a casa, a dover così «controllare personalmente il flusso emorragico e l’espulsione del feto». Per chi decidesse di tornare indietro dopo aver assunto la prima pillola, «è molto difficile ipotizzare un esito positivo, visto che il feto nella grande maggioranza dei casi avrà già avuto sofferenze». Che tutto questo venga nascosto dal laicismo, dai radicali dell’Associazione Luca Coscioni, sedicenti “per la libertà di ricerca scientifica”, dimostra quanto poco sia da loro considerata, in realtà, la salute della donna.

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6 commenti a Il farmacologo Mario Eandi contro la RU486: «è dannosa per la donna»

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  1. Frizzy ha detto

    Dai, è evidente che non possa essere legalizzata in Italia!!! Lasciamola ai Paesi secolarizzati e quindi in pieno declino morale!

  2. Laura ha detto

    Domandiamoci xè oltre il 90% dei medici è obiettore!! Diamo la parola ai medici e non ai radicali farabutti!!!!!!

  3. Koala ha detto

    Bravi! La salute della donna e la preoccupazione per la sua scelta non c’entra nulla. Dietro a tutto questo c’è il business economico!

  4. Nofex ha detto

    Ero convinto che fosse legalizzata, invece ho scoperto che è in fase di sperimentazione solo in qualche regione italiana. Direi che sarà difficile che venga accettata…ma con i catto-comunisti non è mai detta l’ultima parola, dato che sono stati loro ad introdurre l’aborto..

  5. Irina ha detto

    Ma non diciamo nulla su Norlevo e compagnia bella?? Siamo sommersi di pillole e di infelicità.

  6. Joseph ha detto

    A proposito della RU486 ricordo un Pannella di qualche anno fa che tuonava contro i detrattori dell’aborto chimico: “Perchè per la Chiesa la donna che abortisce deve soffrire!!!” alludendo ovviamente al fatto che la pillola fosse indolore, facile e quant’altro all’opposto dell’aborto chirurgico. Ma le meraviglie del metodo Karman, tanto sbandierate anni prima, dov’erano finite?

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