Insuccesso per la RU486: “soltanto” 6 mila confezioni vendute in un anno

La pillola abortiva è alle prese con una risposta di mercato decisamente inferiore alle attese. Enorme il divario tra le vendite previste con quelle reali, lo si nota nel grafico comparativo fornito da Marco Durini, direttore medico della Nordic Pharma, l’azienda che importa la Ru486 e la distribuisce in Italia.

Ricordiamo che il Partito Radicale ha sempre sostenuto l’esigenza e la forte necessità dell’introduzione della RU486 anche in Italia: lo fece ad esempio Emma Bonino il 10 febbraio 2001 durante il convegno di presentazione del rapporto sulla RU486. Tuttavia, la Lombardia è un chiaro esempio della falsità delle campagne dei radicali: 604 scatole del farmaco ordinate contro le oltre 5mila programmate. Non è da meno il Lazio con 142 scatole commercializzate contro le 3.500 previste. Non si salva neppure l’Emilia Romagna che pure importava il farmaco per la sperimentazione prima della «liberalizzazione» dell’anno scorso: 294 confezioni contro quasi 3mila ipotizzate. Stesso dicasi per la Toscana (773 contro 2mila) e la Puglia (615 contro 2.500). Regioni come Calabria e Abruzzo (appena 15 confezioni) e le Marche (5) chiudono l’elenco. In totale, comunque, sono state vendute in un anno oltre 6mila scatole (una media di 500 al mese), ognuna delle quali può essere utilizzata per un solo aborto.

Per Durini, le ragioni di tale flop vanno in parte ricercate in ragioni culturali, ma anche nell’applicazione del protocollo richiesto dall’Aifa e dal Ministero della Salute, che prevede il ricovero ordinario di tre giorni in ospedale (fino all’espulsione del feto abortito). Per Basilio Tiso, direttore sanitario della Clinica Mangiagalli di Milano, l’insuccesso era prevedibile: «d’altra parte non se ne sentiva la necessità. I nostri dati parlano chiaro: in un anno ad abortire con la Ru486 sono state appena 17 donne; di queste, solo due o tre hanno firmato le dimissioni, le altre hanno rispettato il ricovero ordinario». Di più, Tiso ritiene che «gran parte delle confezioni ordinate sia, in realtà, ancora stipata nei magazzini. Ad esempio, noi ne avevamo ordinate 30 e ne abbiamo usate a oggi poco più della metà. Naturalmente non posso parlare a nome degli altri ospedali, ma confrontandomi con i colleghi posso dire che non c’è stata una corsa alla novità». Sulla pillola, inoltre, «viene spesso fatta cattiva informazione, come se si trattasse di bere un bicchiere d’acqua. Al contrario, può provocare dolori addominali, piccole emorragie, contrazioni non certo piacevoli». La notizia è ripresa da Avvenire.

31 commenti a Insuccesso per la RU486: “soltanto” 6 mila confezioni vendute in un anno

  • Davide 1 ha detto:

    Sarà perche’ dopo le informazioni ricevute in ospedale qualcuno si accorge che abortire non e’ come prendere l’aspirina contro il raffreddore?

  • Ettore ha detto:

    Ma scusate, non era spacciata come un’esigenza nazionale?

    • Roby ha detto:

      Esatto…come ora vogliono sostenere che anche l’eutanasia sia “un’esigenza nazionale”…falsi, mistificatori e bugiardi!!!!!

  • Simone Zarri ha detto:

    Sarebbe bello avere un confronto con l’estero…

  • Luigi ha detto:

    Era un’esigenza nazionale lasciare libera scelta all’individuo. E’ altresì un’esigenza nazionale capire dove stia la notizia in questo articolo: non lo vedo nè come un bene nè come un male.
    Più che parlare di falsi e di mistificatori, qui c’è da chiedersi se davvero il vostro intento sia fare rumore per ogni inezia.

    • Elvira ha detto:

      luigi l’apologeta mi sembra che non fosse invece un’esigenza dato che solo 6000 donne avevano necessità della pillola. Se i suoi ideali polici falliscono non venga a scaricare la tensione qui.

      • Ago ha detto:

        mi permetto di dissentire….
        non penso minimamente che solo 6000 donne in tutta italia avessero durante l’ultimo anno bisogno della pillola abortiva, penso piuttosto che questi numeri rispecchino la quantità delle donne in Italia libere di decidere della loro vita;
        sarà anche vero che sono state vendute 6000 confezioni nelle farmacie, ma è anche vero che gli aborti (legali o clandestini) non hanno subito riduzioni in numero durante lo stesso anno…
        il problema rimane sempre lo stesso…
        per non parlare della difficoltà ad avere una prescrizione medica per comprare la pillola abortiva….cosa mi dite dei medici (di famiglia) obbiettori di coscienza?

        • Elvira ha detto:

          Decidere della propria vita significa porre fine alla vita di un terzo? E quale libertà è mai questa? A quale scuola siete andati per aver imparato concetti così strani? Mi soddisfa che lei paragoni la RU486 all’aborto, sarà forse un lapsus ma non è quello che sostengono i suoi amici radicali. I medici sono liberi di dissentire da prestazioni che sono contro la propria moralità. Credo che il fatto che il 70% dei medici italiani sia obiettore debba portare a capire il perché. Non è che forse è quasi un’evidenza che l’aborto uccide un essere umano innocente?

          • Ago ha detto:

            sono felice di informarti che non sono andata ad una scuola a direzione o ispirazione religiosa…grazie alla lungimiranza dei miei genitori…
            non so quale sia la spiegazione per così tanti medici obbiettori di coscienza (o semplicemente antiabortisti) in Italia…credo sia una cifra un po gonfiata…ma se così non fosse credo che sia comunque anomalo paragonandola alla media europea….mi sento di dire secondo coscienza che nessuno debba imporre a nessun altro la propria scelta di vita…sia quella religiosa oppure atea…
            voglio solo sottolineare che non si può mettere davanti ad una vita ed una persona già formata, l’interesse alla strumentalizzazione che la società attribuisca ad un mucchio di cellule che secondo la scienza non possono neanche definite vita…

            • Elvira ha detto:

              Ma che sia un mucchio di cellule lo ha deciso lei che è evidente che non sa nemmeno cosa sia la scienza. Anche perché ignora completamente che non solo le statistiche non sono gonfiate, ma in Inghilterra gli “obiettori” raggiungo l’80%: http://www.sciencedaily.com/releases/2011/03/110309231019.htm Perché è così antiscientifica? Non si sente in assoluta minoranza nel suo già contraddittorio mondo? Lasciamo vivere i figli o almeno diamoli in adozione. Vuole essere così cristiana?

              • Ago ha detto:

                lei prende per assoluto che tutti gli altri siano cristiani…
                mi fa piacere che sia andata subito su google ad informarsi nel caso ad hoc…
                e mi dispiace contraddirla sulla mia formazione scientifica…
                Su un punto però ha ragione…mi sento in minoranza, ma è una minoranza che non rientra nella statistiche “ufficiali”…e questo non mi fa sentire meno a mio agio con le mie idee

                • Elvira ha detto:

                  Tutti siamo cristiani, credenti o non credenti. La sua morale le arriva dalla tradizione etica in cui è inserita, volente o nolente. In realtà è uno studio pubblicato su questo sito e la ricerca è stata semplicissima. La mia velocità non ostacola il fatto che abbia dimostrato la falsità di quanto ha detto poco sopra. Perché non si chiede il motivo per cui l’80% dei medici in una società laica e il 70% in una religiosa, rifiuta aborto e eutanasia? Potrei inserire qui i dati della società americana ma non vorrei infierire. Resti pure con le sue idee, ma ciò non cambierà la realtà, né le osservazioni dei medici. Adieux!

                  • Ago ha detto:

                    Sul fatto che siamo tutti cristiani ho i miei dubbi…sul fatto che siamo tutti un po credenti le do ragione…
                    Comunque ho anche premesso che non avevo idea delle cifre (infatti pensavo che la cifra fosse gonfiata ma evidentemente non è cosi).
                    Se devo essere sincera la mia non credo si possa chiamare morale, ma in ogni modo sono contenta di discostare moltissimo da quello che mi circonda (quello che lei chiama tradizione).
                    Mi rammarica il fatto che pensa che le idee di chi la pensa come me non cambieranno il mondo…vada a dirlo alle donne che hanno combattuto e sono morte per farsi riconoscere il diritto di decidere per se stesse e la loro vita e non mettersi nelle mani del “destino” e della morale…
                    Per ultimo, e credo qui chiuderò questo mio ciclo di commenti, sarebbe meglio che quelli che si definiscono cristiani escano un po per le strade e parlino un po di più con i propri figli adolescenti…

                    • Elvira ha detto:

                      Dove porti l’uscire dai valori e dalla tradizione evangelica lo dimostra la storia del ‘900. Non le fa molto onore rimpiangere quello e il secolo immediatamente precedente. L’emancipazione dalla morale vuol dire decidere da sé cosa sia il bene e cosa sia il male, negando un loro valore eterno. Per cui, ad esempio, per alcuni la pedopornografia è male e per altri (veda un articolo di oggi su questo sito) è bene perché aiuta i pedofili ad incanalare le loro pulsioni. L’uomo si trova ad eliminare Dio e a rendersi lui stesso dio, e se ognuno è un dio allora la guerra fra dei sarà inevitabile. E lo vediamo quotidianamente. Al contrario, riconoscere la vita come dono permette la consapevolezza che ultimamente non è nelle nostre mani. In fondo è così semplice: l’unica cosa che decidiamo del nostro corpo è se truccarci o meno al mattino. Ma la vecchiaia avanza, nonostante i nostri ridicoli tentativi di arrestarla, le malattie ci colpiscono e il corpo si degrada. Siamo oggi libere di sopprimere o meno i nostri figli? E allora ecco spuntare tassi altissimi di denatalità, antidepressivi e consulenze psicologiche post aborto. Possiamo divorziare in quattro giorno? Ed ecco l’aumento dei suicidi dei figli a causa della separazione dei genitori, ecc… L’eutanasia? In Belgio si suicida anche chi è “stanco di vivere”…. ogni cosa introdotta per emanciparsi dalla “tradizione” è in realtà una sconfitta per l’uomo. Non è questa la libertà che cerca l’uomo o la donna, in realtà sta cercando un Bene nel quale la sua disperazione ultima possa trovare appoggio. Non saremo mai liberi abbastanza, nonostante l’eroismo di qualche sprovveduto.

        • Norberto ha detto:

          Quoto assolutamente Elvira. Usate la scarsità di medici abortisti a vostro vantaggio. Ma vi siete mai chiesti perché medici e specialsti sono contro l’aborto? Non vi passa per la mente che loro vedono molto di più di quanto fate voi dalla vostra scrivania? Non vi dicono nulla le centinaia di cambiamenti di posizione dopo l’introduzione dell’ecografia 4D?

    • carlo ha detto:

      evidentemente la notizia è che nessuno la pensa come te.

    • Mary ha detto:

      quando mai è stata un’esigenza uccidere un altro essere umano?

  • Phantom ha detto:

    Emma Bonino non ne ha mai azzeccata una!! Ha l’età di mia nonna ed è ancora lì a dire falsità!! Ma se ne vuole andare o no?

  • raf ha detto:

    i radicali sono falliti voglio assistere alla loro disfatta a Milano!

  • Credo ha detto:

    A sentire i radicali diverse migliaia di donne non aspettavano altro che abortire…

  • Luk ha detto:

    Anche per introdurre l’aborto, i radicali malignamente e sempre con le menzogne, diffusero l’idea che vi erano centinaia di migliaia di donne che abortivano clandestinamente, e che dunque era necessario regolarizzare, affinché non venisse più messo in pericolo la salute delle donne, per legge questo abominio . Loro, a sfregio di ogni verità e con il solo scopo di diffondere idee malate e pro-morte, hanno sempre attuato queste tecniche intrise di bugie per ingannare il prossimo .
    E continueranno sempre alla stessa maniera, mascherandosi anche tra le file del PD … le loro battaglie oggi sono eutanasia, matrimoni e adozioni gay, aborti ancor più istantanei, immigrazione clandestina a go go e distruzione delle tradizioni locali, liberalizzazione della Droga, legalizzazione della Prostituzione (in stile Olanda), laicizzazione sterminata e totale dello Stato … .
    Un incubo ! .

  • Davide ha detto:

    6 mila persone hanno potuto sciegliere di utilizzarla altra 6 mila avranno scelto di no…cos’è della libertà individuale che non vi arriva?

    • Ago ha detto:

      non potevo dirlo meglio

    • Luca ha detto:

      @Ago: forse mettendo meglio le vocali femminili alle parole femminili avresti potuto dirla meglio… 🙂

      @Davide: 6 mila esseri umani sono stati soppressi. La loro libertà invece dov’è? Non vi è arrivata? Vedo che non vi è nemmeno arrivata la lezione di Gianna Jessen: https://www.uccronline.it/2010/11/26/video-testimonianza-shock-%C2%ABsono-una-sopravvissuta-allaborto-soppressa-per-i-diritti-della-donna%C2%BB/

      • Gennaro ha detto:

        Che 6000 umani siano soppressi è opinione tua.
        Avete criticato la RU486 perchèpoche confezioni sono state vendute, ma anche una sola venduta dimostra che la gente può sciegliere, se voi non volete usarla non fatelo ma evitate di sminuire questo traguardo…

        • Luca ha detto:

          Mi sembra che il 70% dei medici italiani la pensa come me. Tant’è che è obiettore. Lo stesso per i farmacisti italiani, tant’è che non vendono la RU486. Nel regno unito sono l’80% i medici antiabortisti. Perché l’embrione umano non può avere diritto di vivere? “se voi non volete farlo non fatelo ma noi si”, è il solito ragionamento che usate per far passare l’eutanasia, l’aborto, la legalizzazione della droga ecc…è un ragionamento astratto e fallace. Ogni decisione crea una cultura e va a sminuire, in questo caso, il valore della vita.