Insegnamento religione cattolica scelta dal 90% degli studenti nel 2009-2010

La presidenza della Cei ha diffuso un messaggio in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica (Irc) nell’anno scolastico 2011-2012: «Siamo persuasi che la dimensione religiosa è costitutiva dell’essere umano e che l’insegnamento della religione cattolica può aiutare i giovani a interrogarsi e riflettere, per elaborare un progetto di vita capace di arricchire la loro formazione, con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, stimolandoli a interpretare correttamente il contesto storico, culturale e umano della società, in vista del loro coinvolgimento nella costruzione della convivenza umana».

Alcuni dati riportati su Avvenire sono stati accompagnati a questo messaggio: nell’anno scolastico 2009-2010, l’insegnamento della religione cattolica è stato scelto dal 90% delle famiglie e degli alunni delle scuole statali (si sale al 90.80% se si tiene conto anche di quanti frequentano scuole cattoliche). Questo alto tasso di adesione, per la Chiesa italiana «attesta la forza di attrazione di questa disciplina, di cui gli stessi avvalentisi sono i testimoni più efficaci. Proprio a questi studenti e alle loro famiglie chiediamo di incoraggiare positivamente quanti non l’hanno ancora scelta, affinché scoprano la ricchezza della dimensione religiosa della vita umana e la sua valenza educativa, finalizzata al pieno sviluppo della persona».

I dati sono confermati dall’Osservatorio socio-religioso Triveneto che fra pochi giorni pubblicherà quelli del 2010-2011: la decisione di avvalersi dell’Irc è stata scelta dal 92,5% dei bambini (famiglie) della scuola dell’infanzia, e dal 93,7% da quelli della scuola primaria. Nella scuola media i dati si aggirano attorno al 91,6%. Gli studenti della scuola superiore che hanno scelto di partecipare all’ora di religione –continua un altro articolo di Avvenire– sono l’83,5%. Nei licei è scelta dall’86,6%, mentre si scende all’82,6% negli istituti tecnici e 79,8% nei professionali. I dati nelle scuole superiori sono molto positivi poiché rimangono alti nonostante la possibilità di entrata/uscita (utilizzata dal 42,5% degli studenti che non desiderano partecipare all’Irc, mentre gli altri preferiscono l’ora alternativa).

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