The Huffington Post: anche gli atei in fondo sono credenti

Il blog più visitato al mondo (9 milioni di visitatori unici al mese), The Huffington Post, ha iniziato da qualche mese una critica generale e sistematica all’ateismo moderno. Qualche giorno fa è apparso un articolo che dimostra come anche l’ateismo sia in realtà un atto di fede. E’ firmato da Pete Enns, della Biologos Foundation. Riassumento, l’articolo sostiene: i cristiani non possono provare sperimentalmente, scientificamente o attraverso una dimostrazione logico-matematica la presenza di Dio. Gli atei sono esattamente nella stessa barca. Alcuni atei affermano di avere una conoscenza certa e sicura sulle questioni spirituali: “Io so – attraverso la ragione, la logica ecc..- che Dio non esiste” (vedi il nuovo libro di Ciccio Odifreddi). Questi atei ritengono che la loro posizione sia intellettualmente superiore a chi ha fede in Dio. Purtroppo c’è un sacco di fede nascosta in queste affermazioni. Essi, nonostante tutti i loro sforzi, non possono provare che Dio non esiste, ci credono. Il razionalismo infatti non dice nulla su Dio poiché Egli non può essere ridotto ad un oggetto, una cosa, un essere tra tutti gli altri esseri, la cui esistenza è aperta a un’indagine razionale. Esistono anche molti atei -è vero- che non pretendono di sapere tutto e la ragione del loro ateismo è l’ipotesi che la frase “Dio è” appare meno convincente di “Dio non è”. Ma, anche questa, è un atteggiamento puramente soggettivo, una convinzione personale, giusta o sbagliata che sia (la maggior parte delle certezze di ognuno non sono sostenute da dimostrazioni scientifiche: l’amore, l’amicizia ecc..). L’articolo, infine, chiude dicendo: «Gli atei sono liberi di essere atei, ma non pretendano di saperne più di chiunque altro», e sopratutto è inutile che si facciano chiamare razionalisti.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

____________________________________