«Poligamia? Ingiustizia per le donne». L’imam “convertito” da Bergoglio

poligamia imamUn mese fa l’incontro storico con Papa Francesco e l’impegno sui diritti delle donne. Il grande imam Ahmad al-Tayyeb, massima autorità dell’Islam sunnita, si scaglia contro la poligamia e dichiara “in errore” chiunque la sostenga.

 

Autorevoli osservatori, come mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, hanno calorosamente apprezzato la recente visita di Papa Francesco ad Abu Dhabi, in particolare l’incontro storico con l’imam Ahmad al-Tayyeb, la massima autorità dell’Islam sunnita.

«Mentre per noi cattolici è una delle tante visite del Papa», ha spiegato mons. Pizzaballa, «in Medio Oriente è considerata qualcosa di storico perché si è svolta vicino al cuore del mondo islamico. Ha avuto un impatto molto forte sull’intera società islamica e sulla mentalità della gente in Medio Oriente. Inoltre, la dichiarazione che ha firmato con l’imam di Al-Azhar è stata molto importante perché quest’ultimo rappresenta un’autorità molto influente nel mondo islamico. Penso che questa visita sia stata estremamente necessaria e che abbia cambiato radicalmente i rapporti tra cristiani e musulmani».

 

“Chi sostiene la poligamia è in errore”, parla l’imam di Al-Azhar.

Un primo, piccolo ma non trascurabile segno di cambiamento, è stato possibile apprezzarlo in questi giorni quando lo stesso imam Ahmad al-Tayyeb ha sorprendentemente affermato che la pratica della poligamia è il risultato di «una mancanza di comprensione del Corano e della tradizione del Profeta». La poligamia, ha proseguito in un programma televisivo, «è spesso un’ingiustizia per le donne e per i figli. Coloro che sostengono che il matrimonio debba essere poligamo, sono tutti in errore». Il Corano, ha aggiunto l’imam, prescrive che per fare in modo che un musulmano abbia più mogli «debba obbedire alle condizioni di equità» e «se c’è ingiustizia è proibito avere più mogli».

Le dichiarazioni hanno suscitato molte polemiche nel mondo islamico, tanto che l’imam ha dovuto precisare in seguito che non ha chiesto la messa al bando della poligamia. Hanno trovato invece ampio sostegno dal Consiglio nazionale egiziano per le donne.

 

Un mese fa lo storico incontro con Papa Francesco e l’impegno sui diritti delle donne.

Il sorprendente intervento del grande imam di Al-Azhar è arrivato poche settimane dopo l’incontro con Papa Francesco, durante il quale la Santa Sede aveva “strappato” al leader islamico un accordo storico in protezione dei cristiani perseguitati. Per la prima volta un imam ha parlato a nome di tutti i musulmani, impegnandosi in loro nome nel proteggere le minoranze religiose e a considerare i cristiani ‘cittadini’ di pari livello. Ma non solo.

Nel Documento sulla fratellanza umana, firmato assieme a Papa Bergoglio, c’è un paragrafo dedicato interamente ai diritti della donna, impegnandosi a «proteggerla dallo sfruttamento sessuale e dal trattarla come merce o mezzo di piacere o di guadagno economico. Per questo si devono interrompere tutte le pratiche disumane e i costumi volgari che umiliano la dignità della donna e lavorare per modificare le leggi che impediscono alle donne di godere pienamente dei propri diritti». La poligamia non è citata espressamente, ma è sottintesa.

Le recenti dichiarazioni contro la poligamia di Ahmad al-Tayyeb vanno lette all’interno di questo impegno che l’imam ha pubblicamente preso con Francesco ed il mondo cattolico.

La redazione

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24 commenti a «Poligamia? Ingiustizia per le donne». L’imam “convertito” da Bergoglio

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  1. Brunello ha detto

    L’unica speranza di pace tra le civiltà è “iniettare” un po’ di cristianesimo nelle altre religioni…

    • Onori ha detto in risposta a Brunello

      L’unica speranza è che vi paghiate il vostro “cristianesimo” coi soldi vostri , in quanto ci saremmo rotti i coglioni in tanti di continuare a farlo noi laici ,abortisti, lgbtqi, comunisti, liberali, ecc ecc. arrangiatevi, e magari andatevene se non vi aggrada quello che c’è.

      • Reilain ha detto in risposta a Onori

        Oh, un tenero barboncino che abbaia <3

        • Emanuele ha detto in risposta a Reilain

          Rimanere sul tema, no? Troppo complicato… Scarsità di argomenti?

          Dimostrate sempre più spesso la superiorità del pensiero laicista…

      • Francesco ha detto in risposta a Onori

        Dai non avere questo complesso di inferiorità, vi vogliamo bene lo stesso 😉

      • Francesco ha detto in risposta a Onori

        Dai ora che ti sei sfogato torna a cuccia 😉

        • Giovanna Fella ha detto in risposta a Francesco

          La Chiesa che protegge i diritti delle donne?
          Dimmi un po’, qual è lo stipendio di una suora?
          http://www.famigliacristiana.it/articolo/noi-suore-schiave-dei-preti.aspx

            • Alessandro Arsuffi ha detto in risposta a gladio

              Quindi, fammi capire bene… La signora Nausicaa Della Valle dice di essere stata visitata da Dio, che le ha detto che l’omosessualità viene da Satana. Siccome ciò è assurdo, viene cacciata dalla tv e da ogni media come se fosse una squinternata. Questo potrebbe starci.

              Ma allora mi spiegate perché in tv da anni ci propinano cialtronate come gli oroscopi di Paolo Fox e Branko o gli oracoli di quel buffone del Divino Otelma? I primi due credono che le stelle (disposte a miliardi di anni luce) influenzerebbero le nostre vite quotidiane, e il secondo sostiene di essere l’incarnazione di Dio e un ex sacerdote di Atlantide… perché non vengono cacciati per l’irrazionalità delle loro affermazioni?

              Ah già, forse perché gli oroscopi sono vietati dalla Chiesa, e perché Otelma (che divino non ha proprio un accidente) ha apertamente attaccato Giovanni Paolo II e la Chiesa Cattolica…

              Perché si sa: se sei contro la Chiesa, ti si perdona tutto. Anche vendere fumo negli occhi agli stupidi italiani che devono sorbirsi degli impostori che succhiano loro il cervello.

          • Alessandro Arsuffi ha detto in risposta a Giovanna Fella

            Certo che chi non ha argomenti continua a fare una confusione bestiale…
            Perché mai una SUORA dovrebbe avere uno STIPENDIO? Le SUORE, al pari dei FRATI, fanno il triplice voto di castità, povertà e obbedienza. I PRETI, in quanto MINISTRI ORDINATI senza alcun equivalente al femminile, non vivono in una realtà cenobitica (monastero o convento che sia) ma vivono “nel mondo”, quindi hanno le stesse esigenze di vita quotidiana che hanno i laici e pertanto ricevono un salario per il LAVORO svolto. Infatti i preti non sono tenuti a fare voto di povertà.

            Ma sì sa che i movimenti femministi cianciano a vuoto, confondendo ministero ordinato e voti religiosi. Quante volte ho sentito la stupida frase: “La Chiesa deve permettere ai preti e alle SUORE di sposarsi”. Ma le cose qui sono 2: o la persona che dice così è ignorante, o è in malafede. Tu da che parte stai?

            • Giovanna Fella ha detto in risposta a Alessandro Arsuffi

              Le suore, oltre al voto di povertà, castità e obbedienza hanno fatto anche il voto di fare gratis da sguattere ai sacerdoti?

              • Alessandro Arsuffi ha detto in risposta a Giovanna Fella

                Dipende dall’ordine che hanno scelto. Se non volevano fare da “sguattere” ai vescovi, come dici tu, potevano entrare in clausura o entrare in un ordine che non sia al servizio diretto del vescovo. Ma evidentemente tu di queste cose non ne capisci nulla, quindi perché continui a parlarne? Oltretutto sembra si tratti del caso di un singolo vescovo che FORSE si è comportato imperfettamente, o decisamente male.

                Il tuo punto, in ogni caso, sarebbe corretto SE, e sottolineo SOLO SE, la suora di turno si fosse lamentata per il lavoro extra e lo sfruttamento, e non per l’assenza di un compenso. Ha fatto voto di obbedienza (alla Chiesa, nella sua gerarchia) e povertà (assenza di beni personali). Il singolo vescovo con il suo gregge è libero di fare quel che ritiene opportuno, anche se è ovvio che molti eccedono e non rispettano le proprie pecorelle. Nel caso non lo sapessi, i vescovi sono ESSERI UMANI con i loro limiti e peccati. Alcuni (forse molti, non lo so, solo Dio lo sa) sono indegni delle loro vesti. Cosa dovrebbe fare la Chiesa? togliere le suore dal potere dei vescovi? cosa cambierebbe, dato che molte violenze avvengono DENTRO i conventi, con le superiore abusano della loro autorità sulle consorelle e novizie? Non le giudico, perché anche loro sono UMANE, proprio come i loro vescovi.

                E poi con che faccia tosta si critica la Chiesa? Conosco datori di lavoro, spesso atei, che trattano comunque le loro dipendenti come schiave. Dovrei forse giudicare male tutto il mondo del lavoro? O tutti gli atei? La falla logica del tuo discorso è così palese che non varrebbe nemmeno la pena di metterla in evidenza… ma sono lieto di mostrartela comunque.

                “Non giudicate, se non volete essere giudicati”
                “Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello”

          • Psicoterapeuta ha detto in risposta a Giovanna Fella

            Le suore quanto i frati,svolgono un lavoro,quando svolgono un lavoro indipendentemente dal voto di povertà,hanno diritto allo stipendio oppure commercializzano prodotti che producono in monastero/convento (lavoro in proprio).Faccio un esempio ci sono suore che lavorano negli ospedali,e percepiscono uno stipendio pari uguale al contratto nazionale di un laico svolto per lo stesso incarico,questo per legge.Ora se svolgono un lavoro di assistenza un sacerdote più o meno autosuficiente, sarebbe tenuto a pagarle,come fa lo Stato o un cittadino privato,l’importo pari uguale al contratto nazionale del lavoro che svolgono,es quello di colf e badanti secondo un regolare in contratto di lavoro.
            Sguendo questa tebella qui

            • lorenzo ha detto in risposta a Psicoterapeuta

              I veri volontari, non quelli finti che lo fanno per avere uno stipendio, si mettono al servizio dei bisognosi “gratis et amore Dei”, tirando anche spesso fuori soldi di tasca propria.

              • Psicoterapeuta ha detto in risposta a lorenzo

                Lorenzo non si vive di aria,e un frate e una suora qualora lavorino per lo stato o un’azienda,hanno diritto a uno stipendio.E hanno lo stesso diritto se svolgono un lavoro per un sacerdote,non esiste forse nel cristianesimo questo punto “dai la giusta mercede all’operaio?”
                Faccio un esempio ci sono suore che accudiscono gli anziani,lavoro nobile,è giusto che ne ricavino uno stipendio e un minimo di sussistenza per condurre una vita dignitosa.Ora questo dovrebbe valere anche per i sacerdoti,è giusto e doveroso pagarli lo stipendio,se poi non lo vogliono allora sono libere di rifiutare.Non trovo nulla da ridire in una suora che percepisce uno stipendio lavorando in un’ospedale.

                • lorenzo ha detto in risposta a Psicoterapeuta

                  Quello che scrivi sono ovvietà che, tranne rare eccezioni dovute alla cattiveria delle persone e fatta la debita distinzione tra chi fa il voto di povertà e chi no, trovano da sempre applicazione nella Chiesa.

  2. Sebastiano ha detto

    Beh, diciamo che è un passo avanti e mezzo indietro.
    Meglio di niente. Speriamo anche che, col tempo, ritratti certe sue affermazioni su come trattare “puglisticamente” le mogli riottose…

  3. Emanuele ha detto

    Un commento off topic…

    Devo dire che i simpatici amici atei e agnostici che intervengono su questo sito sono la dimostrazione più evidente del fallimento della formazione e del pensiero dei non credenti.

    Dai molteplici interventi si rilevano varie problematiche: difficoltà di restare in tema, scarsa comprensione del testo scritto, frequenti scivolamenti in fallacie logiche, uso delle offese, scarso rispetto dei valori e principii altrui, ripetizioni ossessive di tópoi, frequente ricorso a “leggende nere” e mistificazioni, credulità alle fake news, difficoltà a conciliare pensiero e realtà materiale, disinteresse per fatti e statistiche.

    Il fatto interessante è che questo riguarda un buon 95% dei commentatori atei ed agnostici. In questo caso, ad esempio, su 13 commenti (fino ad ora) 5 commentatori hanno il profilo sopra descritto ed adottano il medesimo stilema. Certamente questo sito non è una statistica attendibile ma visto il notevole numero di commentatori non credenti che intervengono da tanti anni può comunque indicare una tendenza.

    Ringrazio quindi questi numerosi commentatori che ogni (santo) giorno dimostrano il basso livello a cui si può arrivare rinunciando a Dio ed alla religione in genere; peraltro abbassando quotidianamente l’asticella. Sono il più convincente esempio pratico di quanto convenga tenersi stretta la propria fede o convertirsi il prima possibile. Grazie di nuovo.

    • lorenzo ha detto in risposta a Emanuele

      Vorrei domandare a chi commenta per rendere noto a tutti il profondo malessere che si porta dentro:
      “Quand’è l’ultima volta che sei andato a goderti un tramonto abbracciato ad una persona che ami e che ti ama chiedendoti il perché di tanta della bellezza?”

    • Max De Pasquale ha detto in risposta a Emanuele

      Quei 5 commentatori sono sempre la stessa persona, Shemotta101. Non importa quante volte le abbiamo dimostrato che si sbaglia, continua a ripetere le stesse accuse come un pappagallo cocorita. Imho, faremmo bene ad ignorarla.

      Per fortuna ci sono anche atei ed agnostici intelligenti in giro.

      • Emanuele ha detto in risposta a Max De Pasquale

        Credo anche io ma evidentemente anche gli atei ed agnostici “moderati” che frequentano il blog condividono quelle idee. Infatti, vista la pessima pubblicità che ricevono, dovrebbero essere i primi ad intervenire.

        Talvolta, su altri blog, mi è capitato di leggere interventi di sedicenti cattolici che avevano atteggiamenti intolleranti o dicevano sciocchezze “teologiche” o dicevano sciocchezze… Sono stato tra i primi a replicare, proprio perché non passi l’idea che i cattolici sono così.

        Evidentemente, qui chi tace acconsente…

        • Emanuele ha detto in risposta a Emanuele

          Come volevasi dimostrare…

          Del tutto fuori tema, addirittura col copia incolla da un commento postato pochi giorni fa…

  4. robyt ha detto

    La poligamia è ingiusta per le donne ? Ma soprattutto per l’uomo è ingiusto! Infatti in molti paesi musulmani, se non hai abbastanza soldi, finisce che non trovi più neanche una donna. In una società in cui è possibile avere anche solo 2 mogli, visto che il numero di uomini e donne è generalmente attorno al 50%, ci si trova anche una metà degli uomini potrebbe teoricamente restare senza nessuna possibilità di mettere su famiglia: la realtà del nord africa ad esempio. L’ingiustizia non è verso le donne, ma verso gli uomini. Ricordo di aver conosciuto un ragazzo pakistano, che mi mostrò la foto della sua ex fidanzata, che poi finì a sposare come seconda moglie un uomo molto più ricco di lui (che infatti era emigrato, sia per soldi, ma anche perché al suo paese difficilmente avrebbe potuto mai anche solo sperare di farsi una famiglia).

  5. Max De Pasquale ha detto

    Mi pare che quello che dici abbia un senso.

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