Brave le suore di Madre Teresa, i bambini non sono oggetti!

 La testimonianza di persone libere, davvero libere, è impagabile. Circondati da masse che obbediscono a mode culturali, stimiamo moltissimo il coraggio di sostenere ragionevolmente le proprie idee e convinzioni anche quando tutti gli altri corrono dalla parte opposta.

Ci riferiamo alle suore di Madre Teresa di Calcutta in India, le Missionarie della Carità. Da decenni dedicano la loro vita agli ultimi, ai poveri, ai paria (o dalit), cioè gli scartati dal sistema religioso induista, coloro che non possono entrare in contatto con gli appartenenti alle altre caste perché li renderebbero impuri. Le suore invece li accolgono e li trattano come principi, imitando le gesta di Madre Teresa.

Il governo indiano non ha pensato di interrompere questa discriminazione, ancora oggi molto presente (di tre anni fa la notizia di una donna uccisa dai fratelli perché voleva sposare un paria). Si è però preoccupato di permettere l’adozione di bambini anche a single, divorziati e separati.

Le missionarie, molto attive nel campo dell’adozione, hanno quindi deciso in modo sofferto di rinunciare allo status giuridico che permette loro di gestire questi centri in India. Il card. Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi, ha commentato: «La Chiesa cattolica in India deve occuparsi di questo problema delle linee guida. Io sostengo le sorelle missionarie. I bambini non sono oggetti; ognuno di loro è un dono prezioso di Dio. Le Missionarie della carità sono al servizio dei più vulnerabili e questi minori abbandonati non possono essere dati a qualsiasi genitore». Sopratutto, non possono essere inseriti in contesti familiari in cui non può essere garantita la complementarietà sessuale, la presenza di un padre o di una madre, due figure insostituibili per una armoniosa crescita del bambino. E non c’entra nulla la capacità di essere buoni genitori, cosa che sicuramente molti single, divorziati o separati sanno essere.

Molti quotidiani italiani, nel riportare la notizia, hanno ironizzato sostenendo che per le Suore sarebbe meglio i bambini orfani che affidarli ad un genitore solo. Non è così ovviamente, si tratta invece di amare così tanto i bambini da volerli inserire soltanto in una condizione strutturalmente ottimale per la loro crescita, senza accontentarsi di soluzioni poco idonee (nell’affido a single/divorziati li si lascia comunque orfani di un padre o di una madre). I bambini non sono dei giocattoli che ci si può accontentare di riporli in una cantina umida piuttosto che nell’armadio in camera, non si gioca con la vita altrui, non si fanno tentativi ed esperimenti sociali. Quando non ci saranno più coppie disponibili ad adottare potrebbe nascere l’ipotesi, ma non è certo la situazione attuale per fortuna.

Se la natura ha previsto la presenza obbligatoria di un uomo e di una donna per generare una nuova creatura, questa è per deduzione anche l’unica condizione ottimale e naturale di crescita per questa creatura. Chi sottovaluta questo non fa il bene dei bambini ma li usa, consapevolmente o meno, come oggetti. Per fortuna, c’è chi -per amore agli ultimi- dice no.

La redazione

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9 commenti a Brave le suore di Madre Teresa, i bambini non sono oggetti!

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  1. Federico ha detto

    Sono contento di questa scelta saggia, io non sopporto di dover vedere questi “esperimenti sociali” che cercano di diventare la normalità. È una scelta coraggiosa per alcuni, per me è solo una scelta giusta, le conseguenze sono per il bene dei bambini e loro sono lo specchio della società, come già faceva capire Gesù.

  2. “Se la natura ha previsto la presenza obbligatoria di un uomo e di una donna per generare una nuova creatura, questa è per deduzione anche l’unica condizione ottimale e naturale di crescita per questa creatura. Chi sottovaluta questo non fa il bene dei bambini ma li usa, consapevolmente o meno, come oggetti.”

    Semplice logica, ma vallo a spiegare…

  3. beppino ha detto

    Mi pare che la scelta sia in linea con il pensiero della Fondatrice. L’ironia dei giornalisti italici che porta a far pensare che per le suore sarebbe meglio l’orfano che l’affido ad un solo genitore é ovviamente malposta; senza contare l’errore “culturale” nell’ipotizzare “non” orfano un bambino affidato ad un solo genitore (vedi l’etimologia della parola orfano).

    • gladio ha detto in risposta a beppino

      …e senza contare il voler considerare non orfano anche un bambino concepito su commissione, sottratto in cambio di denaro ad una povera madre sventurata ed infine affidato ad una coppia di degenerati.

  4. Dario* ha detto

    Ma poi, anche volendo tralasciare il lato morale della faccenda, le suore non sono forse delle donne single giuridicamente parlando? Quindi, sempre giuridicamente, i bambini affidati a loro cosa avrebbero di meno di quelli eventualmente affidati ad un genitore single? Se si vuole toglierli dalla loro attuale situazione che sia almeno per metterli in una situazione migliore altrimenti non ha senso fare lo sforzo (questo per dire che, se vengono affidati a non-famiglie, restano orfani tanto quanto prima, se non peggio)

    • Francesca ha detto in risposta a Dario*

      Esattamente Dario.
      Non si capisce perché, se va bene un single per fare il genitore, non possa andare bene un gruppo di single (un gruppo rispettabilissimo come le suore, tra l’altro. Non certo un gruppo di ‘figli dei fiori’).
      Anzi: perché li chiamano “orfani” a questo punto ???

  5. Antonio ha detto

    Peccato che in Italia si impara solo una lingua! Comunque se c’è qualcuno che parla il tedesco può visitare il mio sito: http://www.hermariens.ch
    Noi al contrario di uccr cerchiamo in modo CATTOLICO di consigliare i dubbiosi e a insegnare chi non sa! Per chi non parlasse il tedesco o l’inglese spero per voi che uccr vi spieghi in modo cattolico le verità sul sinodo.. E su molti insegnamenti del Papa 2..

  6. Antonio ha detto

    A me da fastidio parlare di argomenti minori per tralasciare quelli maggiori!
    Senza disprezzare ovviamente quelli minori.. Anzi!!!
    Ci sono purtroppo situazioni che non rispecchiano la vera fede in Cristo e vanno messe in evidenza!
    Questo si fa solo quando uno ci tiene a fare la carità spirituale al nostro prossimo.

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