La propaganda laica del dittatore Stalin

Unione sovieticaE’ davvero un peccato continuare a leggere sul web attacchi alla religione, in particolare quella cristiana, basati sulla sofferenza che essa avrebbe prodotto nella storia. Certo molti uomini cristiani hanno commesso gravissimi errori ma, come ha spiegato Benedetto XVI, «è assolutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della fede cristiana, in evidente contrasto con la sua vera natura».

Anche Papa Francesco ha polemizzato contro questo approccio ideologico alla storia cristiana, spiegando che purtroppo sui giornali non appaiono «le notizie di quello che fanno tanti sacerdoti, tanti preti in tante parrocchie di città e di campagna, tanta carità che fanno, tanto lavoro che fanno per portare avanti il loro popolo. Fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce». La storia cristiana è costellata di opere di carità, di missionarità, di aiuto e di fraternità. Non volerla vedere è un’operazione demagogica e scorretta.

Inoltre, certi organi ateo-anticlericali, prima di accusare il cristianesimo dovrebbero ripensare a quanto è avvenuto nel Novecento, il cosiddetto “secolo ateo” in quanto quasi tutte le dittature comuniste che hanno tiranneggiato in quel periodo hanno adottato l’ateismo come religione ufficiali di Stato. L’esempio più classico è l’Unione Sovietica. Dagli archivi sovietici è emerso che «l’Unione Sovietica fu il primo stato ad avere come obiettivo ideologico l’eliminazione della religione. A questo scopo, il regime comunista confiscò i beni della Chiesa, mise in ridicolo la religione, molestò i credenti e propagò l’ateismo nelle scuole. Negli anni 1920 e 1930 quasi tutti i sacerdoti ortodossi e molti fedeli furono fucilati o inviati nei campi di lavoro, le scuole teologiche vennero chiuse e rimasero aperte solo 500 su oltre 50.000».

Uno studio peer-reviewed pubblicato da Crispin Paine della University College di Londra, ha a sua volta concluso che «la propaganda atea e la lotta contro la religione è cominciato appena i bolscevichi presero il potere nel 1917. Il 1920 ha visto la chiusura di innumerevoli chiese e sinagoghe (e moschee, in misura minore) e la persecuzione attiva del clero e vessazioni nei confronti dei credenti».

In un articolo del sito web comunista “In defence of Marxism” si legge: «A partire dal 1929 le chiese sono state forzatamente chiuse e i sacerdoti arrestati ed esiliati in tutta l’Unione Sovietica. Stalin e il suo governo non avevano paura di rafforzare il fanatismo religioso ferendo i sentimenti dei credenti, così come fecero Lenin e Trotsky. La società di atei militanti, sotto gli ordini di Stalin, emise il 15 maggio 1932, il “Piano quinquennale di ateismo” in cui si progettava che “non una sola casa di preghiera avrebbe dovuto rimanere nel territorio di l’URSS e il concetto stesso di Dio avrebbe dovuto essere bandito dall’Unione Sovietica come una sopravvivenza del Medioevo e uno strumento per l’oppressione delle masse lavoratrici».

Forse è per questo che il compianto cardinale Carlo Maria Martini, sempre celebrato per la sua “apertura” verso i non credenti, ha affermato durante una visita a Leningrado: «Ogni volta che si è rifiutato Dio, se ne è perso o sminuito il senso o lo si è presentato in modo scorretto, ci si è incamminati verso forme più o meno larvate di decadenza dell’uomo e della stessa convivenza sociale» (citato in U. Folena, «Russi, l’Europa vi aspetta», Avvenire, 17 giugno 1988, p. 8).

La redazione

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8 commenti a La propaganda laica del dittatore Stalin

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  1. Klaus ha detto

    “il concetto stesso di Dio avrebbe dovuto essere bandito dall’Unione Sovietica come una sopravvivenza del Medioevo e uno strumento per l’oppressione delle masse lavoratrici”. Oggi che l’Unione Sovietica non c’è più da decenni mi sembra che il concetto di Dio, nonostante tutto, se la passi un po’ meglio del concetto di Comunismo.

    • LawFirstpope ha detto in risposta a Klaus

      Purtroppo però sono sempre presenti (in forma sempre nuova) correnti di pensiero che vogliono relegare la Fede in Dio a rimasuglio medievale…

  2. nicola ha detto

    Un grave errore del comunismo è stato proprio il perseguitare o, anche solo, sottovalutare l’importanza della religione. Questo aspetto viene oggi però usato a scopi politici o geopolitici. I governi laici dell’occidente non scherzano nelle loro scelte antireligiose, eppure si parla sempre del comunismo. In realtà il comunismo non ha perseguitato la religione più di quanto hanno fatto certe ideologie laiche. Si racconta che Stalin durante l’invasione tedesca abbia fatto caricare su un aereo che avrebbe dovuto sorvolare Mosca tre icone ortodosse per chiedere l’intercessione della Madonna a protezione della città. Conclusa la seconda guerra mondiale lo stesso dittatore si incontrò con tre metropoliti per ringraziarli del loro sostegno alla guerra patriottica. Poi fra chi giura sulla Bibbia, anche se nella versione protestante, ma non esita a seminare morte e distruzione e chi non giura sulla Bibbia ma non semina morte e distruzione preferisco questi ultimi.

  3. nicola ha detto

    La religione è stato anche un mezzo per ottenere o giustificare il potere politico. In particolare questo succedeva per paesi di religione ortodossa. Se l’obiettivo di una forza politica era l’abbattimento di un potere che aveva il sostegno del clero automaticamente anche il clero diventava avversario. Il potere politico si regge sul consenso e il consenso si ottiene anche e soprattutto con la comunicazione, con i media. Se qualcuno è ateo autentico non teme le maledizioni o le preghiere di qualsiasi religiose, teme che quelle maledizioni o preghiere si trasformino in consenso ostile. Cosa vuoi che interessi un dirigente comunista se qualcuno trascorri la domenica ai giardinetti o in Chiesa? Anzi, dal momento che val il detto ‘quid legis sine moribus’, la religione, come la cattolica, aiuterebbe Cesare nel suo compito. In particolare quando Cesar è un partito che, almeno ideologicamente, si fonda sul proposito di costruir una società snza classi.

    • Danilo ha detto in risposta a nicola

      La penso come Papa Francesco:

      .«Per me i peccati dei media più grossi sono quelli che vanno sulla strada della bugia e della menzogna, e sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione – ha detto Bergoglio in un discorso tutto a braccio – Ma la disinformazione é il peccato peggiore, perché è dire solo la metà delle cose, quella che è più conveniente. Così con quello che vedi in tv o senti alla radio, tu non puoi farti un giudizio»»

      Fammi pensare il comunismo e al nazionalsocialismo ha smosso consenso con la:

      Disinformazione
      La Calunnia
      La Diffamazione

      Riunisco le tre proprietà in qualsiasi regime comunista o nazionalsocialista esistente,benché non sia strettamente necessario.E chiaro e evidente che giammai aiuterei qualsiasi regime a fare propaganda.

      Ti faccio notare cosa né pensasse Marx degli Ebrei e anche dei cristiani:

      http://www.marxists.org/italiano/marx-engels/1844/2/questione-ebraica.pdf

      Un testo,secondo me , tra i più deliranti e dittatoriali che io abbia mai letto,ovviamente accompagnata da proposizioni logiche sconclusionate e senza senso,e risulta palese l’ovvietà anche degli attuali regimi esistenti e del loro rapporto con le religioni come in Cina o in Corea del Nord:

      “A quale titolo voi ebrei chiedete l’emancipazione?In considerazione della vostra religione?Ma essa è nemica mortale dello Stato.Come cittadini?Ma in Germania no vi sono cittadini.Come uomini?Voi non siete uomini come coloro a cui fate appello”

      Già solo in queste righe si evince la visione:Lo stato è una religione,né ebrei che chiedono l’emancipazione dallo stato cristiano,nè lo stato cristiano e quindi anche i cristiani: sono uomini.

      Dopo procede con una miserrimo argomento circolare a dire:

      “La forma più rigida di contrasto tra i cristiani e gli ebrei è il contrasto religioso.Come lo si elimina? (udite udite la soluzione democratica del moralismo marxista,lo elimineranno con il dialogo?Con la discussione?Con il venirsi incontro reciprocamente?Con il comprendersi anche nelle differenze socio-culturali?Ecumenicamente?Assolutamente no),come si risolve un contrasto?Rendendolo impossibile.Come lo si rende impossibile?ELIMINANDO LA RELIGIONE”

      Penso non sia necessario spiegare né agli ebrei né ai cristiani,quello che è successo nel 900 sia agli uni che agli altri,basta aprirsi un libro di storia.

      Come si risolve invece,per me povero uomo comune?sopprimendo le caxxxte del marxismo dalla testa,e aprendosi al dialogo con gli altri.

      Poi si continua,nelle rimanenti pagine,con la restante retorica sconclusionata e propagandista , il discorso retorico sulle religioni con il solito patetico darwinismo sociale e deliri annessi, sintetizzabili nel: “tu sei il male dell’umanità solo perché sei giudeo o cristiano”.

      Questo era l’ateismo di stato autentico:macellai di popoli.Il punto è che non che fosse l’emancipazione di un non credo da un altro credo,no, è l’emancipazione di una religione ideologica dalle altre,che è rimane comunque una religione:con i suoi riti,simboli ecc.

      Dopotutto,forse, la peggiore religione insieme al nazismo,spacciata per emancipazione da altre religioni, salvo ovviamente che da se stessa.Tra gli incubi più macabri della storia umana.

  4. Sebastiano ha detto

    “Cosa vuoi che interessi un dirigente comunista se qualcuno trascorri la domenica ai giardinetti o in Chiesa?”
    Quanto vorrei che ti facessi un viaggetto in Corea del Nord….

    • nicola ha detto in risposta a Sebastiano

      Un modo errato di declinare il comunismo è stato la chiave antioccidentale che ha portato molte tragedie in paesi asiatici, così come una realizzazione dogmatica e stupida. A quanto ne so nel museo del partito comunista cinese c’è un’effige che ricorda Matteo Ricci. E nell’area della città proibita c’è onorata e custodita la sua tomba. Anche in occidente ci sono delle deviazioni, basti pensare che in Italia si è sostituita la tradizionale ‘lotta di classe’ con la fantomatica lotta ‘per i diritti dei gay’.

      • Danilo ha detto in risposta a nicola

        Non è un modo errato di “declinare” il comunismo,è proprio il comunismo che nel suo rapporto con le religione è un’assurdità.Quello che si vede in Corea del Nord o in Cina è il comunismo per come è pensato, né una sua declinazione né una sua deviazione.

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