Perché Corrado Augias non si è dimesso dopo il plagio?

Corrado AugiasIl rabbino  capo di Francia, Gilles Bernheim, ha deciso di dimettersi dopo le accuse ricevute per aver plagiato alcuni scritti di altri autori. Anche il giornalista Corrado Augias  nel 2009 è stato scoperto a copiare-incollare da altri, eppure è tranquillamente rimasto al suo posto e sul libro paga di De Benedetti, proprietario di “Repubblica”.

Anticattolico dalla nascita Augias è, come dicevamo, giornalista. O meglio, un “giornalista dilettante” come lo ha definito il filosofo Costanzo Preve, oppure “esempio perfetto di autore scandalistico” secondo la definizione coniata per lui dallo storico tedesco Michael Hesemann. Uno che nonostante tutto lo spazio pubblico concesso (trasmissione quotidiana su RaiTre e rubrica quotidiana su Repubblica) “non fa cultura”, secondo l’opinione di Aldo Grasso.

Dopo essersi schierato contro il matrimonio omosessuale, in questi giorni ha anche sostenuto indirettamente che l’embrione ha “diritto alla vita”. Volendo infatti elogiare la fecondazione artificiale ha intitolato la sua rubrica così: La fecondazione è diritto alla vita. Ma diritto per chi? Ovviamente intende per colui che viene impiantato in utero attraverso la fecondazione, cioè l’embrione. Una sorprendente affermazione pro-life, motivata però dalla sua scarsa conoscenza delle tematiche che vuole affrontare, che lo porta a continue gaffe. Tanto che si è replicato su Avvenire: benissimo, ma il diritto alla vita degli embrioni scartati con la fecondazione, dove va a finire?

Il nome di Augias ci è venuto subito in mente leggendo la notizia delle dimissioni del rabbino capo di Francia, Gilles Bernheim, dopo che è finita nel mirino la sua opera “Quaranta meditazioni ebraiche”, pubblicata nel 2011, nella quale ha ricalcato passaggi integrali di un’intervista al filosofo e docente francese Jean Francois Lyotard. Ma anche Augias, come dicevamo, è stato beccato a copiare il pensiero altrui.

La notizia è stata svelata nel 2009 anche dal quotidiano “Libero” con l’articolo: Augias passa da Repubblica a ripubblica. E’ infatti stato verificato che Augias, in un libro scritto con Vito Mancuso, ha trascritto interi brani di un saggio del biologo E.O. Wilson senza citare la fonte e facendoli passare come suoi. Una frode del genere è già grave se fatta da un rabbino, ma ancora di più se realizzata da un giornalista, dato che compromette gravemente la sua professionalità e attendibilità. Si è difeso dicendo di aver pescato dal web (come se fosse una difesa!), ma  il co-autore del libro, Mancuso, lo ha subito scaricato affermando: «Non capisco come sia potuta accadere una cosa del genere. Spero che Augias lo spiegherà anche perché colpisce il fatto che quel passaggio si trovi nelle conclusioni, dove lui parla in prima persona, dove parla di se stesso. Non so che cosa dirà Augias, ma il fatto è innegabile: le pagine sono lì sotto gli occhi di tutti. Non c’è possibilità di negare l’evidenza. Sono le stesse parole, con gli stessi verbi, la stessa successione delle frasi. È impressionante. Io però non ho responsabilità. Anzi, se in tutto questo c’è una vittima, sono io».

L’anticlericale Augias ama sempre ricordare ai suoi lettori che la morale laica è migliore di quella religiosa, più pura e libera da dogmi. La domanda sorge allora spontanea: come mai il rabbino Bernheim si è dimesso mentre lui no?

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25 commenti a Perché Corrado Augias non si è dimesso dopo il plagio?

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  1. Fabio ha detto

    Augias è protetto dai lor signori (de Benedetti & Co.) ecco perchè resta sempre a galla…
    E’ veramente incredibile l’odio e il disprezzo che non manca di dimostrare nei confronti della Chiesa Cattolica. Se facesse la stessa cosa agli ebrei, sarebbe in galera da un pezzo per istigazione all’odio razziale e religioso.

    • andrea ha detto in risposta a Fabio

      Anche l’ateismo di Augias rientra, a mio avviso,
      nella nevrosi in cui finiscono coloro che avendo
      rifiutato l’offerta di DIO di credere in LUI,
      restano tormentati da questo DIO che non riescono
      a far fuori proprio con la ragione che essi
      idolatrano.
      L’orgoglio impedisce di ammettere di aver sbagliato
      tutto, doverlo ammetterlo davanti ai “compagni di fede
      ateistica” è insostenibile.
      E impossibile diventa -dunque- la conversione.
      E’ la tristezza politico/esistenziale dei vari
      Corrado Augias.

  2. Fabio Moraldi ha detto

    Corradone, corrdaone…prima o poi dovrai fare i conti con il tuo passato. Al posto di scrivere libelli anticlericali sulla storia della Chiesa, comincia ad affrontare le tue ruberie!

    • Antony ha detto in risposta a Fabio Moraldi

      Di quali ruberie parli? me ne puoi raccontare qualcuna?
      Mi sembrava strano che uno spalatore simile avesse la coscienza pulita…..

      • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Antony

        Secondo te il plagio non è una ruberia? Vallo a chiedere all’autore a cui Augias ha sottratto il pensiero per farlo passare come suo, “in prima persona”, dice Mancuso.

        • Antony ha detto in risposta a Fabio Moraldi

          ma quello ormai è risaputo, ho immaginato qualcosa di non ancora emerso

          • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Antony

            Se è risaputo allora dovrebbe dimettersi, anche perché la sua credibilità è compromessa. La questione è grave, indipendentemente che ci sia dell’altro o no.

  3. controinformato ha detto

    Perché non si trova un lavoro serio?

  4. Giles De Rais ha detto

    E voi chierichetti, ve lo cercherete mai un lavoro? O vi piace troppo pettinare le bambole?

  5. Max ha detto

    Giorgio Israel da’ la sua opinione qui

    http://gisrael.blogspot.co.uk/2013/04/psicopatologia-del-copia-e-incolla.html

    Sostanzialmente Israel condanna con durezza quello che ha fatto Bernheim, ma afferma anche che non per questo le tesi copiate siano sbagliate. Se uno copia Aristotele o Kant, mica questi ultimi hanno torto..

    • beppina ha detto in risposta a Max

      L’arte di cadere in piedi…

      • Klaus ha detto in risposta a beppina

        Quindi, secondo te, se un un rabbino riprende le parole di un sacerdote cattolico per condannare i matrimoni gay senza citarlo, ciò rende giusti i matrimoni gay? complimenti per la logica!

        • beppina ha detto in risposta a Klaus

          Copiare é sempre copiare… indipendentemente dalla qualità della speculazione intellettuale.

  6. Andrea. ha detto

    Non è un giornalista, Augias è un wanna-be della cultura e dell’erudizione, uno che passa per “tuttologo” per il fatto di essere il più perfetto rappresentante del mainstream mediatico libertario e pseudoalternativo Occidentale!

    Le sue trasmissioni sono insopportabili, banalità sconcertanti fatte passare per perle di sapienza.

  7. Giuliano ha detto

    Curioso che Augias abbia detto che la morale laica sia migliore di quella cristiana, ed effettivamente alla domanda: come mai il rabbino Bernheim si è dimesso mentre lui no? si può rispondere in maniera altrettanto spontanea: forse perchè il rabbino Bernheim è ebreo e non cristiano.

    • Redazione UCCR ha detto in risposta a Giuliano

      Obiezione corretta, Giuliano. Ma Augias se la prende spesso con la morale religiosa in generale e non soltanto cristiana (come abbiamo scritto noi). Abbiamo comunque modificato l’articolo per una migliore comprensione, grazie per l’attenzione.

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