Il filosofo Dario Antiseri: «la vera laicità stima il cristianesimo, non è contro»

Il noto filosofo italiano Dario Antiseri, ha recentemente parlato della laicità, chiarendo ancora una volta quale sia il suo significato vero e non strumentalizzato dalla cultura laicista.

Lo ha fatto dalla colonne de Il Corriere della Sera, iniziando il ragionamento dalla «pluralità delle concezioni etiche e delle visioni filosofiche e religiose del mondo», la quale rende inevitabile lo «stabilire regole di convivenza, le regole dell’ordine sociale». Propone dunque «una società aperta, cioè laica», ed essa si verifica «quando a nessuno e a nessun gruppo portatore di una specifica tradizione è proibito di dire la sua, ma dove nessuno e nessuna tradizione è esente dalla critica nel pubblico dibattito. Laico è chi è critico; non dogmatico; disposto ad ascoltare gli altri— soprattutto quanti pensano diversamente da lui— e al medesimo tempo deciso a farsi ascoltare; laico è chi è rispettoso delle altrui tradizioni e, in primo luogo, della propria; il laico non è un idolatra, non divinizza eventi storici e istituzioni a cominciare dallo Stato; non reifica, non fa diventare cose (res), cioè realtà sostanziali, i concetti collettivi (popolo, classe, nazione, sindacato, partito, ecc.) che così si trasformerebbero in entità liberticide». Il laico dunque non è l’ateista, il militante laicista pronto a privare la società della sfera religiosa per una sorta di utopica neutralità.

Antiseri approfondisce proprio questo aspetto: «Laico è, dunque, il cittadino della società aperta — un cittadino che, come dice Popper, “riconosce che gran parte dei nostri scopi e fini occidentali, come l’umanitarismo, la libertà, l’uguaglianza, li dobbiamo all’influsso del cristianesimo“, e che, diversamente dal laicista fondamentalista, sa che “il vero liberalismo non ha niente contro la religione“». Chiude poi citando anche Friedrich von Hayek, filosofo austriaco e premio Nobel per l’economia: «è da deplorare l’anticlericalismo essenzialmente illiberale che ha animato tanta parte del liberalismo continentale del XIX secolo».

29 commenti a Il filosofo Dario Antiseri: «la vera laicità stima il cristianesimo, non è contro»

  • Marco ha detto:

    Concordo su tutto….aggiungo che in realtà la parola “laico” signfica “essere del popolo” e non avere gli ordini religiosi. Il semplice cristiano è laico. Questo si aggiunge ovviamente alla disinformazione portata dal laicismo.

    • Franca ha detto:

      Esatto…a parte i sacerdoti e il Papa, tutti gli altri sono laici.

    • Azariel ha detto:

      Verissimo. Purtroppo oggi gli ateisti hanno trasformato il significato della parola, facendo coincidere “laico” con “ateo”. E la cosa peggiore è che questi trucchetti ingannano molte persone.

  • EnricoBai ha detto:

    Non sapevo di queste parole di Popper: “gran parte dei nostri scopi e fini occidentali, come l’umanitarismo, la libertà, l’uguaglianza, li dobbiamo all’influsso del cristianesimo”. Che fosse un uomo intelligente lo sapevo, ma fino a questo punto?? Ottimo!

    • stefan@ ha detto:

      E’ in “La società aperta ed i suoi nemici”, poco dopo aver detto “si ritiene spesso che faccia parte del dogma cristiano l’idea che Dio si rivela nella storia; che la storia ha significato e che il suo significato è il fine ad esso assegnato da Dio…Io sostengo che questa concezione è pura idolatria e superstizione, non solo dal punto di vista di un razionalista o di un umanista, ma dallo stesso punto di vista cristiano”. Sì, era una persona intelligente.

      • EnricoBai ha detto:

        Una persona intelligente non significa che dica cose sempre corrette…sicuramente aveva degli argomenti. Ovviamente non è paragonabile assolutamente all’idiozia della non credenza di oggi.

      • Francesco Santoni ha detto:

        Stefan@ stai citando sproposito. La citazione è presa dal volume su Hegel e Marx ed in quella parte Popper sta criticando lo storicismo, affermando che esso non solo non è accettabile per un razionalista, ma non dovrebbe esserlo nemmeno per un cristiano (ed infatti guarda caso la Chiesa Cattolica rifiuta lo storicismo, informati).

        La tua citazione infatti è fuori contesto. Ecco l’originale: “I know that these views will meet with the strongest opposition from many sides, including some apologists for Christianity; for although there is hardly anything in the New Testament to support this view, it is often considered a Christian dogma that God reveals Himself in history ; that history has meaning ; and that its
        meaning is the purpose of God. Historicism is thus held to be a necessary element of religion. But I do not admit this. I contend that this view is pure idolatry and superstition, not only from the point of view of a rationalist or humanist but from the Christian point of view itself.”

        Idolatria e superstizione è lo storicismo quindi e non il cristianesimo.

        Popper dice che le sue posizioni sullo storicismo(“this views” che fa riferimento a quanto c’è prima nel testo) avranno certamente opposizione, anche da parte dei cristiani (non mancano infatti cristiani seguaci di Hegel e Marx), ma lui sostiene che un cristiano non dovrebbe sostenere lo storicismo, ed ha ragione, non a caso la Chiesa Cattolica lo rifiuta.

        • stefan@ ha detto:

          Guarda che era proprio quello che dicevo, l’oggetto del commento era lo storicismo teistico e non il cristianesimo.

          • Francesco Santoni ha detto:

            Da come hai riportato la citazione non sembra proprio. Che Dio si riveli nella storia per qualsiasi cristiano è cosa ovvia, ma lo storicismo è altra cosa. Tu il riferimento allo storicismo l’hai tolto dalla citazione, così che poi “idolatria” e “superstizione” sembrassero attribuite a “l’idea che Dio si rivela nella storia” indipendentemente da come si intenda questa rivelazione.

  • Rego ha detto:

    e pensare che l’uaar e le altre sette ateistiche si battono per la laicità!

  • Laura ha detto:

    L’anticlericalismo è una forma intollerante di razzismo promossa e praticata dai pacifisti e dai sedicenti tolleranti e democratici.

    • Andrea C ha detto:

      E’ strano però che si evidenzi sempre la presunta “illaicità” dell’organizzazione Clericale (Papa, vescovi, presbiteri…)quando si parla di “Vero Cristianesimo”, come se ne esistesse uno vero e uno finto in favore di quello più nascosto, non organizzato, etereo, spirituale…
      Nessuno parla delle altre confessioni clericamente organizzate, anche il Buddhismo e un certo Induismo amato dalla Sinistra e dai radicali, hanno forme organizzate con Templi, capi, monaci e quant’altro.Ogni religione ostenta forme, tradizioni e liturgie dalle quali non si può prescindere purché incarnino il loro vero senso che è tuttavia di Natura Spirituale.

      • Azariel ha detto:

        Infatti i laicisti si scagliano sempre contro il cristianesimo, fino a giungere all’assurdo di avere atei fanatici che difendono qualsiasi altra religione (e sottolineo QUALSIASI) pur di poter attaccare e criticare il cristianesimo.

      • Giacomo ha detto:

        Infatti il laicismo sano è quello che vuole semplicemente la separazione tra i poteri politici e quelli religiosi.

        • Mandi ha detto:

          Da che mondo e mondo è così…il primo laico era proprio Gesù Cristo: “date a Dio ciò che è di Dio e a Cesare ciò che è di Cesare”…

          • Andrea C ha detto:

            Già, ma che cos’è veramente di Cesare rispetto a quello che appartiene all’immenso patrimononio della Creazione?
            Non dimentichiamoci che Gesù risponde ai farisei, per non cadere nel loro tranello, che la moneta appartiene in realtà allo Stato; ma egli cerca comunque di affermare una verità più Universale e più forte: che è Dio il Creatore del Mondo ed a lui tutto appartiene.

        • Franz ha detto:

          Non esiste il “laicismo sano”…laicismo è il termine per definire la corruzione della laicità per fini ateistici. E’ come se dicessi il “fondamentalismo democratico”…sono il primo, da vero cattolico, a volere la divisione dei poteri. E questo dice molto dell’inutilità delle campagne ateistiche.

          • Giacomo ha detto:

            Non è da confondere con l’ateismo di stato, che sarebbe il contrapposto di teocrazia. La laicità è quella posizione intermedia che permette la pacifica convivenza tra credenti e non credenti.

        • Azariel ha detto:

          Peccato che ormai il vero significato della parola “laico” è andato perduto.

  • Angelo ha detto:

    Tra l’altro vorrei sottolineare che il laicismo (o la lacità negativa così intesa) è possibile solo all’interno della tradizione ebraico-cristiana. Non è ammessa in nessun altro luogo, non in India e non nell’islam. Per il buddhismo non esiste Dio, quindi non si pone il problema.

    • Pajeronda ha detto:

      Scusami volevo solo precisare che per i buddisti la divinità non è necessaria alla liberazione, non che le divinità non esistono. La loro preoccupazione esistenziale li esime dal cercar il senso della vita in una divinità.

  • Massimo Ponzoni ha detto:

    La laicità intesa da certi ambienti non è nient’altro che la maschera dell’ateismo. L’essere neutrali nella storia italiana significa essere atei. E c’è poco da filosofeggiare.

    • Francesco Santoni ha detto:

      Che idiozie che sono capaci di scrivere quelli Micromega: “La cosidetta «obiezione di coscienza» sull’aborto non ha quindi alcun senso, è solo un escamotage per portare avanti una battaglia contro le donne.”

      Quindi stando a questo ragionamento uno studia medicina per anni, si specializza, inizia ad esercitare la professione e poi diventa obiettore, tutto questo perché è un misogino che deve trovare il modo di far male alle donne. Idiozia pura, un tentativo di replica verso questi signori è del tutto sprecato.