Chiesa anglo-luterana: «annulliamo la Riforma e torniamo nella Chiesa Cattolica»

Il reverendo A. Gladfelter, metropolita e massima autorità della chiesa anglo-luterana cattolica americana ha scritto in questi giorni a Mons. Edward J. Steele, vescovo anglo-cattolico della della Florida, riportando queste parole: «Il 13 maggio 2009, la Chiesa Anglo-Luterana cattolica (ALCC) ha inviato una lettera al Cardinal Kasper, Presidente del Pontificio Concilio per la Promozione dell’Unità dei cristiani, scrivendo: “desideriamo annullare gli errori di Martin Lutero e ritornare all’Unica, Sola e Vera Chiesa Cattolica stabilita da Nostro Signore Gesù Cristo attraverso il benedetto San Pietro”». Tuttavia, continua la lettera, quando «il Santo Padre, Papa Benedetto XVI ha gentilmente creato l’Anglicanorum coetibus nel novembre dello stesso anno, la ALCC non ha immediatamente risposto come hanno fatto altri». Ma oggi conclude il metropolita, «è con grande gioia e profonda gratitudine che la Chiesa anglo-luterana annuncia la sua intenzione di entrare dell’Ordinariato cattolico americano, secondo le disposizioni dell’Anglicanorum coetibus, ed è pronta ad agire con tutti i nostri fratelli e sorelle in Cristo per annullare la Riforma e ripristinare il visibile, la corporativa unità di Cristo nella santa, cattolica e apostolica Chiesa». Il testo della lettera è possibile trovarlo sul sito www.theeanglocatholic.com.

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35 commenti a Chiesa anglo-luterana: «annulliamo la Riforma e torniamo nella Chiesa Cattolica»

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  1. Pietro ha detto

    Sono felicissimo!! C’è da brindare…forza, offro io una bottiglia!!

  2. Enrico da Bergamo ha detto

    Altra bella notizia, vi confesso un mio sogno che anchè il nigeriano Mons Akinola lasci l’arcivescovo di Canterbury e i suoi cedimenti alla lobby omosessuale ed entri nel ordinariato per gli anglicani.

  3. Massimo Ponzoni ha detto

    Cioè nell’Unica vera Chiesa, poiché le altre sicuramente non sono state fondate da Cristo, in quanto distacchi moderni e appunto perché sono ramificazioni del tronco principale.

    • Isacco Muntzer ha detto in risposta a Massimo Ponzoni

      Ho fatto un esercizio, ho sostituito nel tuo messaggio il termine “Chiesa” con “Fede” e “Cristo” con “Maometto” e potrebbe essere benissimo un messaggio scritto da Al Zarqawi.
      Cmq, come mai avete anche in antipatia la Chiesa Protestante? é o non è comunque cristiana?

      • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Isacco Muntzer

        Forse ne sai più tu ma non mi pare che Gesù Cristo, ciop l’uomo che divide in due la storia e il personaggio univocalmente riconosciuto il più importante mai esistito, abbia potuto fondare l’islam. Però correggimi tu eh, non si sa mai che per una volta ci azzecchi…

      • Mattia Palmieri ha detto in risposta a Isacco Muntzer

        Bravo, fai i tuoi esercizi…poi però cerca di capire quello che odi. Mi spieghi come può un istituzione dirsi creata da Gesù Cristo se ha preso origine in tempi recenti? Vedrai che esercitandoti riuscirai a essere meno razionalista e ad aprire la ragione.

      • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Isacco Muntzer

        Chiesa protestante? Perché ne esiste una? Abbandonata la chiesa cattolica per diverbi politici si sono scissi in migliaia di altre sette…la dimostrazione che senza radici l’albero non è più stabile.

  4. Luk ha detto

    L’Anglicanesimo è moribondo sotto i colpi del modernismo : la fragilità di base su cui si fonda non mente … avere quale punto di riferimento della propria storia Enrico VIII e la sua voglia di infedeltà non è proprio più tollerabile e credibile per ogni credente che si rispetti .
    La Regina si renda conto di una Nazione letteralmente a rotoli, così attentata dal fondamentalismo ateo, dalle lobby e dai matrimoni gay, dall’apostasia generale, dallo sfrenato libertinismo sessuale, dall’Islam che sta invadendo un paese inerme, e chiuda finalmente i conti con un Anglicanesimo che non ha ragione più d’essere, per risanare lo scisma e rimettere nelle mani di chi solo compete, alla Chiesa Cattolica, la guida spirituale che a lei non appartiene .
    E’ l’unico mezzo per tentare di salvare il salvabile in un’Inghilterra altrimenti destinata alla scristianizzazione e all’oblio di un mondo in cui tutto è permesso, men che avere Fede .

    • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Luk

      Mi chiedo come facciano a pensare di essere un’istituzione voluta di Gesù Cristo e non dall’uomo. Nati l’altro ieri per giustificare i pluri matrimoni di Enrico VIII. Ci credo che qualcuno si ravvedere e torna nella “Sola e Vera Chiesa Cattolica stabilita da Nostro Signore Gesù Cristo attraverso il benedetto San Pietro”

    • Chissenefrega ha detto in risposta a Luk

      Se l’Inghilterra è una nazione letteralmente a rotoli mi chiedo dove siamo noi.

      • Mattia Palmieri ha detto in risposta a Chissenefrega

        Ma chi ha detto che è una Nazione a rotoli? Si parla di anglicanesimo…capisco che sei razionalista ma per lo meno cerca di dimenticarne ogni tanto e fai dei discorsi razionali…

      • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Chissenefrega

        L’Italia è un grande Paese, l’Inghilterra invece sembra sempre più schiavo del multicultaralismo e infatti dove le radici cristiane sono fragili ecco l’avanzata di islam, omosessualismo (cioè la cultura omosessualista e non tanto le persone omosessuali) e ateismo (ovviamente si tratta di invasatei e non degli atei normali), i tre fondamentalismi moderni.

  5. Michele Santambrogio ha detto

    Ottimo! Tornate tutti a casa e annullate le scissioni politiche!!

  6. Massimiliano ha detto

    Non saprei dirvi se questa mia esperienza abbia un qualche significato.
    Ricordo che da bambino, nella mia beata innocenza, quando entravo in una chiesa sentivo subito una repulsione e un rigetto incoercibili verso un qualcosa di inquietante che percepivo con i sensi, anche se non riuscivo bene a spiegarlo a parole mie. Percepivo la cosidetta “celebrazione eucaristica” come una sorta di compendium maleficarum.
    Riconosco che sono stato sempre profondamente infatuato dai valori evangelici, ma entrando in chiesa mi sentivo veramente fuori luogo e a disagio, fino a quando non ci sono più andato, sebbene mi piacesse tanto ascoltare la lettura del Vangelo, mentre invece aborrivo tutta la ritualità che gli faceva da contorno: vecchie sdentate e decrepite, fetore di incenso, idolatria, simonie e la perenne presenza di Mammona.
    Oggi, la cosa che non accetto minimamente è che la Chiesa di Roma nel suo delirio di grandezza si autoproclama “Sola e Vera Chiesa” nonché unica mediatrice tra Dio e noi poveri mortali, pretendendo financo di poter somministrare la “divinità” in corpo e sangue ai fedeli sotto forma di particola (che in fondo è solo farina e acqua). Capite bene che per un razionalista come me la cosa è assurda.
    Non so quale dio celebrate veramente nelle vostre chiese, ma certamente quello non è il mio dio.

    • Mandi ha detto in risposta a Massimiliano

      Se posso darti un consiglio, visto che ti piaceva tanto ascoltare il Vangelo ricomincia a leggertelo per conto tuo, un po’ al giorno.
      Poi sforzati di cercare una persona cattolica che reputi intelligente e confrontati con lui.
      Non è detto che cambi qualcosa ma secondo me ti arricchirai tu e quella persona.
      Da come scrivi secondo me ti piacerà leggere questo brano
      http://www.google.com/url?q=http%3A%2F%2Fwww.gliscritti.it%2Fapprof%2Fareopago%2Fdelbrel.htm&sa=D&sntz=1&usg=AFQjCNF-3Z1dtQBUtvVrnR5cwxdx_A2zYg

      ciao, fammi sapere

    • Chissenefrega ha detto in risposta a Massimiliano

      Sono nato e ho vissuto la mia infanzia in una casa posta davanti a una chiesa. Mia madre era una donna molto devota. Quando aveva un attimo di tempo libero correva in chiesa a fare una “visita” (allora si diceva così). Voleva crescermi devoto come lei, ma io, dentro di me,non lo ero. Ero costretto ad andare in chiesa come un mancino è costretto ad essere destro. Ricordo in particolare l’elevazione. Mi era stato detto che in quel momento l’ostia diventava veramente il corpo di Cristo. Io da bambino buono ed educato chinavo il volto tra le mani,con raccoglimento e compunzione, ma se si fosse visto il fumetto sul mio capo vi si sarebbe letto un grande “BOH?”. Non ho mai sopportato la messa. Lunga, interminabile, noiosa. E quante me ne sono dovute sorbire! Anche cantate, con aggiunta di benedizioni, rosari, via crucis, ecc. La predica poi…Scandivo mentalmente il tempo che mi separava dalla fine del rito e anche dalla colazione. Bisognava essere digiuni dalla mezzanotte per fare la comunione. Un po’ più grandicello ero diventato uno specialista ad arrivare a messa all’ultimo momento, in tempo perchè fosse ancora “buona”. A 15/16 anni non ci sono andato più. Anche adesso se per un qualche motivo mi capita di andare a una messa (purtroppo quasi sempre un funerale) non vedo l’ora che finisca. Guardo continuamente l’orologio. Mi sembra di rivivere la noia mortale della mia infanzia. Non senza fatica mio sono sbarazzato della mia educazione cristiana. Ho conservato però una buona cultura religiosa e credo di conoscere la “dottrina” molto più di molti credenti. Conosco bene anche i vangeli, anche se non ci trovo maggiore saggezza di quanta se ne trova in altri testi sapienzali antichi, come ad esempio le Upanishad. Comunque, molto più interessanti e formative, L’Iliade e l’Odissea. Sono tranquillamente ateo, umanista e relativista. L’ultima cosa che mi verrebbe in mente sarebbe quella di imporre ad un altro la mia visione del mondo. A me però l’hanno fatto. Per il mio bene, dicevano.

      • Mattia Palmieri ha detto in risposta a Chissenefrega

        Io ho avuto un’esperienza opposta. Mi è sempre stato insegnato dai miei genitori, fedeli membri del PCI, che Dio è un’invenzione degli uomini e che la religione cristiana è la dotttrina del debole, dell’uomo fragile tanto che si adora uno che è stato sconfitto. Mi hanno sempre proibito di andare in chiesa e ai funerali arrivavamo sempre all’ultimo momento. Poi in università ho incontrato gente veramente libera ed eccezionale e seguendoli ho capito che tutti erano stati affascinati da quell’Uomo che mi era stato impedito di parlare da piccolo. Seguendoli ho capito che la mia umanità aveva sempre ricercato quell’incontro e le grandi domande della mia vita collimavano con l’insegnamento cristiano e con la partecipazione alla messa, momento unico della giornata in cui la mia vita acquista un significato enorme perché viene abbracciata da una forza inspiegabile. Ogni passaggio della messa lo vivo con coinvolgimento perché so da dove arriva, a chi si rivolge e a cosa serve. Così la vita la vivo con gusto perché riesco a dargli un significato che molti non possono dare. Si ama quel chi si conosce e conoscendo lo scopo della vita si può amare se stessi e gli altri. Non a caso Bobbio diceva che senza Dio non esistono la morale laica e la speranza. La scienza ha certificato questa gioia dei cristiani, la loro longevità e il basso tasso di suicidio. Insomma…abbiamo due storie simili ma da una parte io posso amare la vita, viverla come un dono costante (dal dolore alla morte, fin nei minimi particolari che mi accadono) come un rapporto con Dio, tu non puoi che non attribuire alcun significato alla vita, alla famiglia e a tutto quello che ti accade, riducendo l’uomo e tutta la raeltà a pura casualità senza significato adeguato. La vera prova di DIo è il fatto che tu sia tranquillamente ateo. Ovviamente la tua opinione sul cristianesimo e sull’importanza dei vangeli è opposta ai grandi uomini atei e agnostici che la storia ha avuto, che negando la divinità hanno sempre riconosciuto in essi principi insuperabili e originali rispetto a qualunque altra filosofia.

      • Mattia Palmieri ha detto in risposta a Chissenefrega

        Aggiungo che al contrario eh te rispetto al cristianesimo, della mia infanzia e adolescenza atea non ho conservato alcun valore se non dovermi disfare di un menefreghismo verso la vita, un egoismo pazzesco e una divinizzazione per il progresso come possibile risposta alla mia misera condizione. L’ateismo non ha alcun potere attrattivo e valoriale.

      • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Chissenefrega

        Ma cos’è il momento della confessione? Partecipare senza capire è come vivere senza un significato…non vedi l’ora che finisca. Non è solo la messa la noia ma tutta la vita per chi non ne capisce il senso. Non a caso ti chiami in questo modo.

      • Mandi ha detto in risposta a Chissenefrega

        hai scritto ì: “L’ultima cosa che mi verrebbe in mente sarebbe quella di imporre ad un altro la mia visione del mondo.” se ti riferisci al consiglio di parlarne don un credente di cui hai stima mi permetto di far notare che io ho parlato di confronto, scambio reciproco, non di imporre.
        Secondo me il fatto stesso che tu sia qui a discuterne prova che lo vorresti ma un conto è stare qui a chattare un conto è confrontarsi/aprirsi faccia a faccia con una persona.
        ciao

  7. Luca Pavani ha detto

    Veramente una gran bella notizia!

  8. Roberto ha detto

    La storia insegna che il vero insegnamento di Gesù sia stato messo da parte per le esigenze di Constantino, che di persona ha stabilito quali fossero le credenze di base della nuova religione di stato dell’Impero Romano, adattandole alla sua necessità di governare un popolo che ormai cominciava ad essere numericamente sempre più cristiano …..quindi parlare dell’unico tronco principale suppongo sia un mero esercizio di retorica, in quanto non ha le radici impiantate da Gesù stesso. Nonostante ciò rispetto chi crede, mi piace l’ambiente che si respira nelle chiese, e vorrei solo dire che per me ogni persona ha il diritto di credere in ciò che vuole, magari condividerlo con gli altri, ma sempre nel rispetto delle credenze altrui, senza cercare di coercizzare nè di insultare. Se tutti sapessero rispettarsi a vicenda senza pregiudizi sarebbe un bel mondo dove vivere, a prescindere da che religione si pratichi.

    • Luca Pavani ha detto in risposta a Roberto

      Roberto…guarda, partire dicendo che la STORIA insegna che sia Costantino ad aver modellato il cristianesimo significa automaticamente sostenere che la storia sia un ente unico che decide all’unanimità come sono andati i fatti, inoltre dai a tutti noi degli imbecilli che ancora non sanno cosa la storia avrebbe detto. Inoltre insulti tutti gli storici cattolici e non che non saprebbero fare il loro mestiere dato insistono a definirsi cristiani e non costantiniani. La partenza contraddice quanto di apprezzabile hai detto in seguito, e mostra che anche in te, purtroppo, il fondamentalismo è ben radicato. Non mi sembri molto distante da tutti coloro che ci insultano direttamente.

    • Luca Pavani ha detto in risposta a Roberto

      Inutile aggiungere poi che hai portato una dei tanti punti di vista dei detrattori del cristianesimo e neanche il più popolare. La tua dichiarazione è stata smentita dai mitologi e dagli storicisti, i quali poi si contraddicono a vicenda (ma questo è un altro discorso). Il discorso è comunque lungo e comincerei per proporti questi siti in cui l’argomento è già affrontato: http://www.cristianesimo.altervista.org/costantino.html# e http://www.storialibera.it/epoca_antica/IV_secolo/costantino/articolo.php?id=117&titolo=L%27impero%20cristiano.%20Costantino

    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Roberto

      L’ha insegnato la storia? Ah, allora dopo gli chiedo se me lo spiega bene…

  9. Chissenefrega ha detto

    @ Michele Santambrogio

    Mi sono “confessato” perchè in un intervento precedente Massimiliano ha raccontato il rapporto che ha avuto da bambino con la religione. Così ho pensato che non fosse fuori luogo raccontare la mia.Sono d’accordo sul fatto che le cose di cui non si capisce il senso generano noia. E’ un tema serissimo. Leopardi ha scritto pagine memorabili sul “tedio” che è la tipica condizione esistenziale di chi non capisce il senso della vita. Per quanto mi riguarda posso dire che aver escluso la religione dalla mia vita è stato ciò che le ha dato senso. Personalmente ritengo di essere molto più libero di un credente.

    @ Mandi

    Non mi riferivo a quello che avevi scritto tu. Ho amici credenti e alcuni anche preti. Sapendo che non ci troveremmo mai d’accordo su certi argomenti, parliamo di politica, di sport, di altro. Credimi, si vive serenamente anche essendo atei.

    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Chissenefrega

      Ero ironico…E’ molto difficile credere che uno possa essere libero senza sapere da cosa è libero. In realtà Leopardi e i grandi laici, che voi purtroppo citate per i vostri elenchi degli atei famosi ma che non seguite affatto, sono stati molto più coerenti. Leopardi teneva aperte le grandi domande della vita, con una profondità incredbile e non andava a scrivere sugli autobus di Genova o nei blog cattolici…”traquilli io sono libero e contento della vita”. Ma..”e fieramente mi si stringe il core a pensar come tutto al mondo passa”…”che fa l’aria infinita e quel profondo infinito seren? che vuol dire questa solitudine immensa? ed io che sono?”…”forse s’avesse io l’ale [..] più felice sarei…[…] è funesto a chi nasce il dì natale”…”di qua dove son gli anni infausti e brevi, questo d’ignoto amante inno ricevi”. La mia fede è approfondita dalla lettura di Leopardi, che per molti è un profeta di Cristo nel futuro. L’ultima poesia che ti ho citato, Alla sua donna, è proprio un inno a ciò che l’uomo ardentemente cerca, che non è la bellezza della donna ma è oltre la bellezza, è la Bellezza. Questi erano uomini pienamente coscienti della condizione umana di chi “non ha nessun cristo” (come diceva un altro, Pasolini) e per ciò erano così profondamente tristi perché coerenti e non distratti. Se voi leggeste la disperazione infinita di Nietzsche ad esempio…! Una sanissima disperazione eh?! Io li sto valorizzando, per me sono maestri di vita. Profeti della profondità umana e testimoni della gioia che invece accade a chi accoglie Cristo, cioè la risposta a questa profondità. Altro che autobus di Genova e presunta libertà!

  10. Matteo ha detto

    Sono nato e cresciuto in una famiglia religiosa, che pensava di credere in Gesù.
    All’età di 12 anni, mentre ancora partecipavo ai rituali della religione ufficiale, all’uscita della scuola, una persona mi consegnò un piccolo libretto blu, lo presi e lo misi nello zaino.
    Quando arrivai a casa, lo guardai meglio e vidi che c’era scritto “Il Nuovo Testamento”.
    Capii che parlava di quel Gesù, di cui sentivo parlare una volta alla settimana (quando andava bene), alla domenica mattina.
    Pensando di conoscere già tutto quello che dovevo sapere, presi il libretto e lo misi su un cassetto del comodino.
    Finiti i ritualismi religiosi obbligatori, che coincisero con l’inizio della mia adolescenza, cominciai a ricercare la mia strada nel mondo, finendo, con il passare del tempo, a poco a poco, con l’essere assorbito dalle cose che questo mondo offre.
    Ma, pur essendo sempre circondato da molte persone, provavo un grande vuoto e una immensa solitudine dentro di me, che non riuscivo a riempire con quelle cose.
    A 24 anni, un sabato mattina, mentre stavo riordinando la mia camera, riaprii quel cassetto, che avevo chiuso 12 anni prima.
    Il peso del mondo mi stava schiacciando, e pensai che non mi avrebbe fatto male leggere quel libretto.
    Cominciai a leggere, e più leggevo, più capivo di quanto stavo sbagliando.
    Lessi: “… Gesù gli rispose: chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo, ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giovanni 4:13-14).

    Quelle parole riecheggiavano forte dentro il mio cuore vuoto, e misero in me il desiderio di cominciare a leggere tutta la Bibbia.
    Mi riavvicinai così alla religione ufficiale, ma mi sentivo confuso, perché vedevo che la Parola di Dio era in netto contrasto con i dettami della mia religione.
    Per esempio: “… Siccome non vedeste nessuna figura il giorno che il Signore vi parlò in Oreb dal fuoco, badate bene a voi stessi, affinché non vi corrompiate e non vi facciate qualche scultura, la rappresentazione di qualche idolo, la figura di un uomo o di una donna” (Deuteronomio 4:15-16).
    E ancora: “Io sono il Signore; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli” (Isaia 42:8).
    E poi: “… Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto” (Matteo 4:10).
    Anche l’apostolo Paolo dice: “… C’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo” (1Timoteo 2:5).
    Anche l’apostolo Pietro dice: “… e in nessun altro c’è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati all’infuori di Gesù Cristo” (Atti 4:12).
    Così incominciai a ricercare la verità della Parola di Dio.
    Dopo alcune ricerche incominciai a frequentare una chiesa metodista, ma anche lì, era tutto racchiuso in formalismi, vedevo che si cercava Dio con la mente e non con il cuore.
    “Ma ora viene l’ora, anzi è già venuta, che i veri adoratori, adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità” (Giovanni 4:23-24).

    Un mattino, mentre stavo passeggiando, mi venne consegnato un volantino con scritto: “Gesù, salva, libera, guarisce! Incontri cristiani sotto la tenda, organizzati dalla Chiesa Cristiana Evangelica”; e sentii in cuore il desiderio di partecipare.
    Quella sera, appena entrato sotto la tenda, cominciò a piovere molto forte, quasi non si sentivano le parole che venivano predicate, ma il Signore lo stesso stava parlando al mio cuore.
    Dopo alcuni mesi ancora di lotta interiore, contattai il responsabile della Chiesa, perché avevo finalmente accettato nella mia vita Gesù come mio personale Salvatore.
    “Infatti io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore, pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi mi invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; ed io mi lascerò trovare da voi” (Geremia 29:11-14).
    Ringrazio Dio, perché da quel giorno lui ha cambiato la mia vita, mi ha reso un uomo migliore, lavando via i miei peccati, lavorandomi sempre più con il suo Amore.
    Adesso posso ogni giorno gioire nel vedere di come Egli mantiene le sue promesse.
    Dopo la salvezza, Egli mi ha battezzato nello Spirito Santo, ed ho avuto la grandissima gioia di poter dare la mia testimonianza con il battesimo in acqua, secondo l’insegnamento dell’Evangelo.
    Dio è Amore! Lui è lo stesso: ieri, oggi ed in eterno!

  11. cattolico apostolico ha detto

    cattolici, protestanti, ortodossi sono tutti cristiani! e lo dico da cattolico. l’importante è diffondere la parola di DIO e l’amore in GESU’ CRISTO!!!!

  12. alessandro ha detto

    Mi sono imbattuto in questo sito web per puro “caso”, e sono rimasto incredibilmente sorpreso delle discussioni così aperte su temi così centrali, senza mai scadere nell’insulto e nell’aggressione verbale. Da anni mi capita di presentare ciò che penso in rete e non solo ho avuto sempre la sensazione di fare qualcosa di inutile, ma anche di venire insultato. È incredibile che ci sia un posto dove atei e credenti parlino arrichendosi a vicenda! …mentre scrivo mi rendo conto questo la dice lunga sulla qualità della comunicazione nel nostro paese…

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