Scienziati cattolici anche in Spagna: IV edizione del congresso

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Il prossimo ottobre a Madrid si svolgerà la quarta edizione del congresso degli scienziati cattolici spagnoli. Un fenomeno in crescita e un evento ricco di tematiche importanti.


 

A Madrid, tra il 2 e il 4 ottobre 2025, si terrà la 4° edizione del Congresso della Sociedad de Científicos Católicos di Spagna (SCCE).

L’evento sarà ospitato dalla Universidad San Pablo CEU di Madrid, a conferma del crescente interesse per il dialogo al crocevia tra fede cattolica e sapere scientifico. Nelle scorse edizioni furono presenti circa 150 partecipanti.

 

Scienziati cattolici, tra Stati Uniti, Spagna e Polonia

L’espansione della “Società degli scienziati cattolici” è un motivo di orgoglio per il co-fondatore Stephen M. Barr, docente emerito di Fisica presso la University of Delaware.

Nell’intervista che ci ha concesso nel giugno scorso, Barr ha ripercorso con noi i temi trattati durante il congresso svoltosi a Washington.

Il teologo Christopher T. Baglow ci ha informato invece che ulteriori rami dell’associazione di scienziati cattolici si stanno sviluppando, oltre che in Spagna, anche in Polonia.

 

Il congresso degli scienziati cattolici in Spagna

Proprio in Spagna, lo “cientificos catolicos” si ritroveranno a inizio ottobre, permettendo l’accesso a chiunque fosse interessato.

Recandosi sul sito web si scopre che il programma spazierà su tematiche d’attualità: intelligenza artificiale, bioetica ed esperienze di premorte (NDE).

Si affronteranno anche aspetti storici e teologici, come il caso Galileo, il rapporto tra origine umana e peccato originale, le neuroscienze, la crisi ambientale e il ruolo dello scienziato cattolico nel proprio ambito professionale.

Curiosa la presenza anche di una sessione riguardante le copie della Sacra Sindone.

A completare i lavori, oltre alla celebrazione liturgica, vi saranno varie iniziative tra cui la premiazione del concorso riservato a studenti di scuole e istituti spagnoli.

 

Le parole del presidente degli scienziati cattolici spagnoli

Il presidente degli scienziati cattolici di Spagna è Enrique Solano Márquez, ricercatore presso il Centro di Astrobiologia, dipendente sia dell’Istituto Nazionale di Tecnologia Aerospaziale che dal Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo.

In contatto con UCCR, il prof. Solano riferisce che l’evento ha «suscitato crescente interesse» nella società spagnola, testimoniato dal fatto che il 25% degli iscritti già confermati al congresso, «non è membro dell’associazione».

Soltanto nell’ultimo anno accademico, ci comunica ancora lo scienziato, la “Sociedad de Científicos Católicos” ha tenuto oltre 50 conferenze in scuole, istituti, parrocchie e università, con l’obbiettivo di «avvicinare le nuove generazioni al dibattito e alla riflessione».

Il numero dei membri attivi è in costante crescita: 84 iscritti nel 2023, 126 nel 2024 e 156 nel 2025. A chi non paiono numeri esorbitanti occorre dire che testimoniare l’armonia tra vocazione scientifica e la vita di fede è «un compito complesso», come ci confessa Solano.

Infatti, «esiste molta disinformazione e il pubblico ha interiorizzato una serie di luoghi comuni (“la Chiesa è sempre stata contro la scienza”, “uno scienziato nel XXI secolo deve essere ateo”, “il Big Bang è incompatibile con il racconto della Genesi”, “lo stesso vale per Adamo ed Eva e l’evoluzione”…), che si sono radicati profondamente nella società, anche perché non c’è mai stata una risposta chiara da parte del mondo dei scienziati cattolici».

La Società di scienziati cattolici intende proprio «invertire» questa narrazione e si pone in dialogo «con i colleghi non credenti su questioni fondamentali che richiedono uno sguardo integrato, come ad esempio l’origine dell’uomo e dell’universo, l’intelligenza artificiale o la bioetica».

 

Come già fatto per il congresso statunitense, UCCR seguirà i lavori anche dell’edizione spagnola.

Autore

La Redazione

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