I costi del Conclave per lo Stato: guadagno di 600 milioni
- Ultimissime
- 06 Giu 2025
Il Conclave, costi e guadagni. Ancora una volta un evento cattolico, al netto delle spese, ha portato introiti alle casse dello Stato, così come accaduto sempre in passato. Perché la fede smuove le coscienze, ma anche l’economia.
Il recente Conclave ha eletto Leone XIV ma è stato anche un formidabile volano economico per la città di Roma.
Secondo i dati diffusi dall’Associazione delle Piccole e Medie Imprese della capitale, l’indotto generato -dai funerali di Papa Francesco alla successiva elezione del nuovo pontefice- ha prodotto un impatto economico di quasi 600 milioni di euro.
Costi per lo Stato: le vecchie battaglie anticlericali
C’è quasi nostalgia delle antiche manifestazioni anticlericali, quando associazioni laiciste e attivisti sottolineavano con numeri improbabili quanto le casse dello Stato venissero “saccheggiate” per sostenere eventi cattolici.
Si parlava di spese inutili, di privilegi medievali, di ingerenze ecclesiastiche. E l’opinione pubblica, almeno in parte, veniva spesso alimentata da queste dicerie.
Informazioni sempre contraddette qui su UCCR, tra l’altro, quando mostravamo che, al contrario, il precedente Conclave e gli eventi cattolici garantirono sempre un importante ritorno economico.
Il Conclave, tra costi e ingenti guadagni
Così è stato puntualmente con il recente Conclave, quando -secondo i dati- tra il 21 aprile e l’8 maggio si sono registrate 2,4 milioni di prenotazioni turistiche, con un guadagno di circa 144 milioni di euro derivanti esclusivamente dall’accoglienza alberghiera e para-alberghiera.
A questo si sommano le ingenti spese affrontate da turisti e pellegrini per ristoranti, trasporti, e soprattutto per il commercio: rosari, immagini sacre, oggetti devozionali. Le vendite di questi articoli, nei giorni del conclave, hanno registrato un incremento tra il 30 e il 40% rispetto alla media dell’Anno Santo, soprattutto nei negozi attorno al Vaticano.
Secondo le stime, ciascuno dei 700-900 mila pellegrini giunti a Roma da tutto il mondo ha speso mediamente 120 euro al giorno, e quasi nessuno è tornato a casa a mani vuote.
I costi del Conclave per lo Stato si sono invece aggirati tra i 5 e i 10 milioni (sicurezza, logistica, sanità), che riducono soltanto marginalmente gli introiti.
In un momento in cui molte attività faticano a sopravvivere, eventi come questi rappresentano un’occasione di rilancio che coinvolge tutto il tessuto urbano e commerciale della città, dall’albergatore al tassista, dal ristoratore al venditore ambulante.
Anche questa volta, dunque, lo Stato ha beneficiato di un ingente introito privato e pubblico che ha contribuito alle entrate fiscali e stimolato l’economia reale.
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