Boom di vocazioni in Australia: cominciano gli effetti del ritorno religioso

Nel 2003, due dei massimi esperti di sociologia delle religioni ha scritto il libro: “Dio è tornato” (Stark, Introvigne, Piemme 2003), in cui hanno profetizzato l’accrescersi del numero di credenti e dell’importanza delle religioni nel mondo. Da Leggo.it una notizia di oggi sembra confermare quanto scritto dagli studiosi: in Australia, nonostante lo scandalo della pedofilia abbia scosso la chiesa cattolica mondiale, è arrivata un’ondata di nuovi sacerdoti e di seminaristi che non si vedeva da decenni. La tendenza è di scala nazionale. 18 verrano ordinati in questi giorni, mentre a Melbourne si preparano 50 seminaristi. Il seminario ha addirittura dovuto respingere per quest’anno 25 candidati. A Brisbane il seminario aperto nel 2008 per 16 studenti ha iniziato una ristrutturazione che ne raddoppierà la capienza. Gli allievi che si preparano all’ordinazione a Sydney sono 63 (nel 2000 erano 17), a cui se ne aggiungono 40 a Perth e 20 a Wagga. Il rettore del seminario attribuisce la crescita delle vocazioni alla crisi morale in atto nel mondo contemporaneo: «in un mondo povero di credenze e di valori, molti giovani cercano qualcosa di solido, e lo trovano nella fede cattolica, papa Giovanni Paolo II e le giornate mondiali della gioventù, la più recente celebrata da Benedetto XVI a Sydney, hanno ispirato questa generazione».

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