Filosofi credenti, cristiani e cattolici: elenco completo

Quali sono i principali filosofi credenti e cristiani nella storia? Pubblichiamo il più completo elenco sui più grandi filosofi che hanno abbracciato la fede religiosa e hanno contribuito al progresso del pensiero filosofico.

 
 

Il susseguirsi delle vicende umane ci ha mostrato, e continua a mostrarci, la bellezza e la profondità di un’alleanza che dura ininterrottamente da secoli: quella tra cristianesimo e filosofia.

Se nel nostro tempo, il tentativo è quello di porre fine a questo armonico incontro, cercando di dimostrare in tutti i modi l’incompatibilità assoluta tra fede e ragione, la storia dell’uomo ci dimostra l’esatto contrario: grandissimi pensatori, giganti della storia della filosofia, erano credenti e cristiani.

In questo dossier (costantemente aggiornato) mostriamo l’elenco più completo ed esaustivo sul web dei principali filosofi credenti e cristiani nella storia, accompagnati da una breve biografia.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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1. FILOSOFI CREDENTI IN ETA’ CONTEMPORANEA.

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David S. Oderberg, 1963, filosofo cattolico
E’ professore all’Università di Reading. La sua opera spazia dalla metafisica alla filosofia della religione, passando dalla filosofia della mente e dalla filosofia morale; ambito, quest’ultimo, nel quale è considerato sostenitore di idee conservatrici. E’ un convinto assertore delle tesi caratteristiche dell’aristotelismo e del tomismo. E’ ritenuto uno dei cinquanta filosofi viventi più influenti in tutto il mondo.
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John J. Haldane, 1954, filosofo cattolico
Di origine scozzese, presidente del Royal Institute of Philosophy e docente all’Università di St Andrews. Appartiene alla tradizione analitica ed è noto in particolare per la sua opera su Tommaso d’Aquino e per aver coniato il termine “tomismo analitico”. E’ cattolico, consigliere del Papa in Vaticano dal 2005 e considerato uno tra i 50 più influenti filosofi al mondo.
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William Lane Craig, 1949, filosofo e teologo cristiano
Filosofo della religione di primissimo piano, è anche teologo protestante ed apologista cristiano dal punto di vista storico oltre che filosofico. Difende l’argomento cosmologico di Leibniz nonché l’argomento morale per l’esistenza di Dio, propone il cosiddetto argomento del “fine tuning” come miglior spiegazione dell’esistenza di Dio. E’ altresì per aver riproposto l’argomento cosmologico Kalam, derivato dalla filosofia araba, per il quale l’esistenza di Dio si dedurrebbe dalla finitezza del tempo passato. E’ ritenuto tra i 50 filosofi viventi più influenti al mondo.

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James Porter Moreland , 1948, filosofo cristiano
Professore di Filosofia presso la Biola University, è ritenuto tra i 50 filosofi più influenti al mondo. In metafisica e filosofia della mente è un sostenitore del dualismo di sostanza, difende filosoficamente il libero arbitrio e l’esistenza dopo la morte.
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Jean-Luc Marion, 1946, filosofo cattolico
Considerato uno dei più brillanti esponenti della filosofia contemporanea francese, Marion è uno dei più noti interpreti internazionali di Cartesio. Nel campo della Filosofia della religione, ha elaborato l’originale proposta della “fenomenologia della donazione”.
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Peter van Inwagen, 1942, filosofo cristiano
Docente di filosofia presso la Duke University, è una delle figure di spicco contemporanee della metafisica e della filosofia della religione. Dal 2012 al 2013 è stato il presidente della Society of Christian Philosophers ed è ritenuto uno dei 50 filosofi più influenti al mondo. In filosofia della religione ha scritto un volume sul “problema del male” tentando di confutare tale argomento, ed un altro volume in cui tenta di dare una descrizione filosofica della resurrezione cristianamente intesa. In filosofia dell’azione, infine, è un sostenitore della realtà del libero arbitrio.
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Robert Merrihew Adams, 1937, filosofo cristiano
Docente presso l’Università del North Carolina, si è occupato del problema del male e della relazione tra teismo e l’etica. Ex presidente della Society of Christian Philosophers, è stato membro della British Academy e dell’American Academy of Arts and Sciences.
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Alvin Plantinga, 1932, filosofo cristiano
Professore Emerito di Filosofia presso l’Università di Notre Dame, è considerato il più importante filosofo cristiano vivente. E’ stato presidente dell’American Philosophical Association e della Society of Christian Philosophers, ha ricevuto innumerevoli premi e lauree honoris causa.
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Alasdair MacIntyre Chalmers, 1929, filosofo cattolico
Celebre filosofo, è Senior Research Fellow presso il Centre for Contemporary studi aristotelici di Etica e Politica (CASEP) alla London Metropolitan University, e professore emerito di Filosofia presso l’ Università di Notre Dame. E’ ampiamente riconosciuto come uno dei più importanti autori di filosofia morale e politica del 20 ° secolo e uno dei 50 più influenti filosofi nel mondo. Ritiene che la ragione morale abbia conosciuto un declino negli ultimi secoli a motivo del rifiuto della filosofia di Aristotele e Tommaso d’Aquino. Si è convertito al cattolicesimo negli anni ’80 grazie allo studio del tomismo.
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Joseph Ratzinger, 1927, filosofo e teologo cattolico
Salito al soglio pontificio con il nome di Benedetto XVI, Joseph Ratzinger ha compiuto studi di Filosofia e Teologia a Monaco di Baviera e a Frisinga. Pur avendo successivamente privilegiato l’aspetto teologico (il cui approfondimento ne ha fatto uno dei teologi più stimati del mondo), la formazione di Ratzinger risente fortemente del neoplatonismo agostiniano e del pensiero di Pascal. Uno dei punti fondamentali della sua riflessione, è il continuo richiamo al rapporto tra fede e ragione come dimostrano alcune sue citazioni : “agire contro la ragione è in contraddizione con la natura di Dio“; “il settarismo e il fondamentalismo emergono quando viene data una non sufficiente attenzione al ruolo purificatore e strutturante della ragione all’interno della religione“.
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Robert Spaemann, 1927, filosofo e teologo cattolico
Professore emerito di filosofia presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera ed è considerato il filosofo cattolico più importante della Germania, molto apprezzato da Joseph Ratzinger è conosciuto per il suo lavoro nel campo della bioetica, ecologia e diritti umani.
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Xavier Tilliette, 1921, filosofo e teologo cattolico, religioso
Professore emerito presso la Pontificia Università Gregoriana, ha insegnato Filosofia in moltissime università europee e non (Lima, Santiago del Cile, Tubinga, Roma, Monaco, Torino, ecc…). Oltre ad essere un esperto di Husserl e della fenomenologia tedesca, ha elaborato, conciliando in maniera mirabile Filosofia e Teologia, una “Cristologia filosofica”. E’ stato quattro volte vincitore di un premo all’Accademia di Francia, ed è membro dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
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William Payne Alston, 1921, filosofo cristiano
Ha dato un importante contributo nell’ambito della filosofia del linguaggio e dell’epistemologia, è stato docente presso l’University of Chicago, l’University of Michigan, la Rutgers University, l’University of Illinois e la Syracuse University, nonché presidente dell’American Philosophical Association, della Society for Philosophy and Psychology e della Society of Christian Philosophers.
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Cornelio Fabro, 1911, filosofo e teologo cattolico, religioso
Cornelio Fabro si inserisce nel filone di pensiero neotomista. La sua riflessione metafisica, ripercorre la strada tracciata da Tommaso d’Aquino. Scrisse un saggio sull’ateismo, evidenziando come quest’ultimo nasca dal sopravvento della “Filosofia dell’immanenza” sulla “Filosofia della trascendenza”.
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Augusto Del Noce, 1910, filosofo, politologo e politico cattolico
Il lavoro svolto da Augusto Del Noce è senza dubbio degno di nota, soprattutto nel campo della Filosofia politica. Eccellente studioso di dottrine politiche, criticò il fascismo e giudicò inconciliabili cristianesimo e marxismo. Svolse anche un importante lavoro di analisi sul razionalismo cartesiano.
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Emmanuel Mounier, 1905, filosofo cattolico
Laureatosi in Filosofia a Grenoble, Mounier è noto soprattuto per aver definito la posizione filosofica conosciuta come “personalismo comunitario”. Autore di diverse riviste, venne imprigionato a causa del suo appoggio alla resistenza francese.
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Gustavo Bontadini, 1903, filosofo cattolico
Professore di Filosofia teoretica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Bontadini fu un esponente di spicco del neotomismo. Svolse interessanti studi di metafisica e gnoseologia, e disse : “Se Dio non ci fosse, il mondo sarebbe contraddittorio“.
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Elizabeth Anscombe, 1919-2001, filosofa cattolica
Cresciuta in una famiglia anglicana, discepola di Wittgenstein, convertitasi al cattolicesimo, fu ricercatrice a Oxford poi docente a Cambridge. La sua riflessione sulla filosofia morale ha cercato di coniugare la tradizione aristotelico-tomista con la filosofia analitica.
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Mortimer Adler, 1902-2001, filosofo cattolico
Conoscitore della tradizione aristotelica e tomista, ha lavorato per la Columbia University, la University of Chicago, la Encyclopædia Britannica.
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Edith Stein, 1891 – 1942, filosofa cattolica, religiosa
Convertitasi al cattolicesimo dall’ebraismo, entrò nell’ordine carmelitano con il nome di Teresa Benedetta della croce. Sul piano filosofico, condusse numerosi tentativi di conciliazione fra il sistema filosofico di Tommaso d’Aquino e quello di Husserl. In seguito alla lettera di denuncia dei vescovi olandesi contro le deportazioni degli ebrei, venne deportata ad Auschwitz, dove incontrò la morte in una camera a gas. E’ stata canonizzata da Papa Giovanni Paolo II nel 1998, e dichiarata compatrona d’Europa l’anno successivo.
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Étienne Gilson, 1884 – 1978, filosofo e storico cattolico
Francese, è considerato fra i massimi esponenti del neotomismo. Insegnò storia della Filosofia all’università di Strasburgo, a Sorbona e ad Harvard. Scrisse numerosi saggi su Agostino, Bonaventura, Duns Scoto e Tommaso; in quest’ultimo, riconobbe il primo vero esponente della metafisica dell’essere.
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Jacques Maritain, 1882 – 1973, filosofo cattolico
Francese, fu allievo di Henri Bergson. E’ considerato uno dei massimi esponenti del neotomismo, e tra i più grandi pensatori cristiani del ‘900. Il suo sistema di pensiero riprende Aristotele e Tommaso d’Aquino.
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Joseph Maréchal, 1878 – 1944, filosofo e psicologo cattolico, religioso
Gesuita belga, Maréchal fondò il cosiddetto “Tomismo trascendentale”, una scuola di pensiero che si proponeva di coniugare il pensiero di Tommaso d’Aquino, con l’indagine filosofica di Immanuel Kant.
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Maurice Blondel, 1861 – 1949, filosofo cattolico
Blondel figura certamente fra gli esponenti di spicco della filosofia francese del ‘900. A partire dal 1934, elaborò una filosofia cosmica centrata sulla provvidenza e sulla redenzione.
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Pierre Duhem, 1861 – 1916, filosofo, fisico e matematico cattolico
Francese, i suoi contributi sono diretti in particolar modo alla Filosofia della scienza (vedi “Tesi di Duhem – Quine“). Pubblicò anche alcune opere riguardanti la storia del progresso scientifico durante il Medioevo. Riguardo alla sua fede, dichiarò : “Certo, io credo pienamente nelle verità rivelateci da Dio e trasmessaci dalla sua Chiesa, non ho mai nascosto la mia fede e Colui nel quale la ripongo mi salvaguarderà, lo spero nel profondo del cuore, dall’arrossirne. In questo senso è lecito affermare che la fisica da me professata è quella di un credente”.
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Søren Kierkegaard, 1813 – 1855, filosofo e teologo protestante
Le pricipali linee di pensiero del filosofo danese, vanno dalla critica all’hegelismo, al cosiddetto “paradosso della fede”. Kierkegaard è inoltre inquadrato tra i precursori dell’Esistenzialismo.
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Gaetano Sanseverino, 1811 – 1865, filosofo e teologo cattolico, presbitero
Sanseverino è considerato uno dei massimi precursori del neotomismo. Dopo l’ordinazione sacerdotale, continuò lo studio della Filosofia, con lo scopo di comparare i vari sistemi filosofici. Questo gli permise di approfondire la conoscenza della Scolastica e del pensiero di Tommaso d’Aquino. La sua indagine filosofica è sostanzialmente un tentativo di restaurazione del tomismo.
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Bernhard Bolzano, 1781 – 1848, filosofo, teologo, logico e matematico cattolico, presbitero
Boemo, si iscrisse alla facoltà di Filosofia dell’Università degli Studi di Praga. Successivamente si diede allo studio della Teologia, ed ottenne un dottorato in Geometria. In campo filosofico, condusse studi incentrati principalmente sulla teoria della conoscenza. Diede, inoltre, un notevole ed importante contributo anche in campo matematico (ad esempio, con il Teorema di Bolzano – Weierstrass).
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Antonio Rosmini, 1797 – 1855, filosofo cattolico, presbitero
Dotato di un acutissimo ingegno, Rosmini elaborò un sistema di pensiero teso a contrastare l’illuminismo e il sensismo. Considerato uno dei principali esponenti dello spiritualismo ottocentesco, riprese i temi agostiniani dell’interiorità della coscienza e della trascendenza di Dio. E’ stato beatificato il 18 novembre 2007.
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2. FILOSOFI CREDENTI IN ETA’ MODERNA.

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Maria Gaetana Agnesi, 1718 – 1799, filosofa e matematica
Fu la prima donna autrice di un libro di matematica e la prima a ottenere una cattedra universitaria di matematica, dopo aver insegnato nell’Università di Bologna per tre anni in sostituzione del padre.
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Étienne Bonnot de Condillac, 1715 – 1780, filosofo ed enciclopedista cattolico, abate
Francese, come il fratello prese l’ordine sacro e divenne abate. Si stabilì per qualche tempo presso la corte di Parma, come tutore, e fu eletto all’Accademia francese. Nella sua opera “Trattato delle sensazioni”, espose la linee generali della dottrina del sensismo.
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George Berkeley, 1685 – 1753, filosofo e teologo anglicano, vescovo
Irlandese, è uno dei tre grandi empiristi britannici, insieme a John Locke e David Hume. E’ conosciuto per aver formulato il principio metafisico dell’immaterialismo. Condusse diverse battaglie contro i deisti e i liberi pensatori, difendendo tenacemente il cristianesimo.
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Giambattista Vico, 1668 – 1744, filosofo, storico e giurista cattolico
Operante nel florido ambiente filosofico napoletano, Giambattista Vico fu influenzato da diversi pensatori quali Agostino o Suaréz. Ebbe modo di elaborare alcuni scritti in polemica con la filosofia cartesiana (allora predominante nel suo circolo filosofico) ed elaborò, tra le altre, la teoria della Provvidenza storica.
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Gottfried Wilhelm Leibniz, 1646 – 1716, filosofo e matematico cristiano razionalista
Tedesco, fu un fanciullo molto precoce (a soli 6 anni imparò autonomamente il latino). In Matematica, a lui si devono il termine “funzione” e il concetto di “calcolo integrale”. Sebbene non fosse un filosofo di professione, Leibniz ha elaborato diverse teorie, soprattutto in campo metafisico, che gli hanno accordato un ruolo di rilievo anche nella storia della Filosofia. Famoso è il concetto di “Monade”, ovvero la forma sostanziale dell’essere. La monade è un atomo spirituale, una sostanza semplice, senza parti, e quindi priva di estensione : come tale, è eterna e solo Dio può crearla o annullarla. Dio, è la monade delle monadi, in quanto rappresenta il mondo sotto tutti i punti di vista possibili.
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Nicolas Malebranche, 1638 – 1715, filosofo e teologo cattolico, presbitero
Figlio del tesoriere di Richelieu, mostrò ben presto le sue notevoli doti intellettuali. La sua riflessione filosofica si concentra principalmente sulla metafisica. Proprio nell’ambito di questa disciplina, Malebranche elabrò una dimostrazione razionale dell’esistenza di Dio.
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Blaise Pascal, 1623 – 1662, filosofo, teologo e scienziato cristiano giansenista
I suoi studi hanno fortemente influenzato diverse discipline scientifiche come la Matematica, la Geometria, la Meccanica, la Probabilità e la Fisica. E’ inoltre considerato il precursore dell’Informatica poichè progetto la “Pascalina”, un semplice calcolatore meccanico in grado di eseguire addizioni e sottrazioni. Dal punto di vista filosofico, famosa è la sua “scommessa” : “Valutiamo questi due casi: se vincete, vincete tutto, se perdete non perdete nulla. Scommettete, dunque, che Dio esiste, senza esitare”.
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René Descartes (Cartesio), 1596 – 1650, filosofo e matematico cattolico
E’ considerato il padre della Filosofia moderna e del razionalismo. Sul modello di Anselmo d’Aosta, Cartesio propose una prova ontologica, esclusivamente razionale, dell’esistenza di Dio, partendo dal principio “Ex nihilo nihil fit” (Nulla viene dal nulla).
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Francisco Suaréz, 1548 – 1617, filosofo, teologo e giurista cattolico, religioso
Il pensiero di Suaréz si inserisce nel periodo dell’ultima Scolastica. Dopo un incerto avvio agli studi (non superò per due volte l’esame di ammissione alla facoltà universitaria), si affermò a tal punto che i suoi contemporanei arrivarono a considerarlo il più grande filosofo del tempo. I suoi contributi principali in campo filosofico, riguardano la metafisica e la Filosofia del diritto.
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Erasmo da Rotterdam, 1466/1469 – 1536, filosofo, teologo ed umanista cattolico
L’autore dell'”Elogio della follia”, fu un grande sostenitore della necessità di riforme all’interno della Chiesa Cattolica. Con l’avvento della riforma protestante, Erasmo venne accusato di essere Luterano. Egli però, nonostante condividesse molti punti della critica di Lutero all’apparato ecclesiastico, volle rimanere fedele al cattolicesimo, come dimostra la brillante critica che rivolge al riformatore tedesco nel “De Libero Arbitrio”.
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Giovanni Pico della Mirandola, 1463 – 1494, filosofo e umanista cattolico
Appartenente alla casata dei conti della Mirandola e della Concordia, Giovanni compì i suoi studi fra Pavia, Ferrara, Bologna, Padova e Firenze (in seguito studiò Teologia alla Sorbona di Parigi). Pur avendo un fondamento nel platonismo di Marsilio Ficino, Pico della Mirandola cercò di realizzare una sintesi fra platonismo ed aristotelismo (al contrario di Ficino, che polemizzò fortemente contro gli aristotelici). L’idea di Pico, infatti, era quella di di realizzare una Filosofia universale, che accomunasse tutte le varie dottrine filosofiche, per farle poi culminare nel messaggio della Rivelazione cristiana. Si interessò anche alla cabala, a cui guardò positivamente, mentre polemizzò aspramente contro l’astrologia.
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Marsilio Ficino, 1433 – 1499, filosofo e umanista cattolico
Dopo aver stretto amicizia con Cosimo de’ Medici, Ficino fondò la nuova Accademia Platonica, il cui scopo era quello di studiare le opere di Platone e dei platonici per promuoverne la diffusione. Insieme a Nicola Cusano, rappresenta il migliore esempio del platonismo rinascimentale. In seguito ad una grave malattia (cercò conforto nella filosofia antica, ma guarì solo dopo aver fatto un voto a Maria), decise che il suo pensiero filosofico avrebbe dovuto essere messo al servizio della Rivelazione cristiana, attuando una sintesi fra il platonismo e il cristianesimo.
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3. FILOSOFI CREDENTI IN ETA’ MEDIEVALE.

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Nicola Cusano, 1401 – 1464, filosofo, teologo e matematico cattolico, cardinale
Tedesco, Nicola Cusano è considerato la più compiuta figura filosofica del ‘400. Insegnò Teologia e Diritto canonico, e si dedicò anche agli studi di Astronomia e Matematica. E’ il filosofo della “dotta ignoranza” : il suo impianto filosofico è di stampo neoplatonico, con forti richiami alla teologia negativa dello Pseudo-Dionigi.
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Alberto di Sassonia, 1316 – 1390, filosofo cattolico, vescovo
Tedesco, studiò a Praga e alla Sorbona, fu quindi rettore dell’Università di Vienna e vescovo di Halberstadt (Germania). Si occupò di filosofia naturale e logica.
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Nicola d’Oresme, 1323 – 1382, filosofo e scienziato cattolico, vescovo
Fu uno dei più famosi ed influenti pensatori del tardo Medioevo. Condusse eccellenti studi di Matematica, Fisica, Astronomia e Psicologia. Con i suoi studi, pose le basi per lo sviluppo di numerosi concetti utilizzati dalla scienza moderna . Da un punto di vista filosofico, la sua riflessione si innesta nella tarda Scolastica.
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Guglielmo di Ockham, 1288 – 1349, filosofo e teologo cattolico, religioso
Entrato in giovane età nell’Ordine francescano, Ockham fu uno dei principali esponenti del “volontarismo”, in contrapposizione a Tommaso d’Aquino. Esponente della corrente nominalista all’interno della disputa degli universali, la sua impostazione filosofica si colloca alla fine della Scolastica.
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Meister Eckhart, 1260 – 1328, filosofo e teologo cattolico, religioso
Il Maestro (Meister in tedesco) Eckhart, fu uno dei più importanti filosofi, teologi e mistici tedeschi del Medioevo cristiano. Priore nel convento domenicano di Erfurt, fu per ben due volte magister a Parigi (fino ad allora, solo Tommaso d’Aquino possedeva un tale curriculum). Fondatore di un’originale dottrina mistica, inaugurò le predicazioni in volgare tedesco, affiancandolo al latino.
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Dante Alighieri, 1265 – 1321, poeta e scrittore cattolico, padre della lingua italiana
Nonostante sia da tutti conosciuto come l’autore della Divina Commedia, quindi in veste di scrittore, il “Sommo poeta” ebbe un notevole interesse anche per la Filosofia. Nel “Convivio”, infatti, afferma di aver letto opere di Severino Boezio e di Cicerone. Il suo impianto filosofico oscilla tra l’averroismo brabantino e il neoplatonismo, sfiorando anche la metafisica della luce di Grossatesta.
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Giovanni Duns Scoto, 1265/1266 – 1308, filosofo e teologo cattolico, religioso
Insieme a Bonaventura da Bagnoregio, il “Doctor Subtilis” (come viene soprannominato) è il principale esponente della scuola di pensiero francescana. Dotato di notevole ingegno, insegnò ad Oxford, a Parigi e a Colonia. L’intensa attività di lavoro a cui si sottopose, minò la sua salute e si spense poco più che quarantenne. Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 20 marzo 1993.
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Pietro di Giovanni Olivi, 1248 – 1298, filosofo e teologo cattolico, religioso
Esponente di spicco della tradizione filosofica francescana, si laureò in Teologia a Parigi nel 1270. Il suo pensiero, similmente a quello di Bonaventura, è di stampo agostiniano. E’ considerato il capostipite del movimento dei Francescani spirituali.
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Tommaso d’Aquino, 1225 – 1274, filosofo e teologo cattolico, religioso e dottore della Chiesa
Appartenente all’ordine dei frati domenicani, Tommaso fu allievo di Alberto Magno. Principale esponente della Scolastica aristotelica, nel suo impianto filosofico il rapporto “fides et ratio” è particolarmente accentuato. Fornisce le famose 5 vie per dimostrare l’esistenza di Dio, dimostrazione che avviene su un piano esclusivamente razionale. E’ dottore della Chiesa con l’appellativo di “Doctor Angelicus”.
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Enrico di Gand, 1217 – 1293, filosofo e teologo cattolico, religioso
Prese parte alle dispute del tempo fra clero secolare e ordini mendicanti. Nel 1277 divenne maestro di Teologia a Parigi, e questo contribuì notevolmente ad accrescere la sua fama, tanto che viene considerato uno dei più importanti teologi del XIII secolo.
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Bonaventura da Bagnoregio, 1217 – 1274, filosofo e teologo cattolico, cardinale e dottore della Chiesa
Al secolo Giovanni Fidanza, una volta divenuto Maestro generale dell’Ordine francescano, impresse una svolta decisiva per l’ingresso dello studio nella sua comunità religiosa. Di tradizione neoplatonico – agostiniana, Bonaventura sosteneva la presenza delle “impronte di Dio” nella natura, e considerava le creature come “immagine, vestigia o similitudine del Creatore“. E’ dottore della Chiesa con l’appellativo di “Doctor Seraphicus”.
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Ruggero Bacone, 1214 – 1294, filosofo, teologo e naturalista cattolico, religioso
Figlio di una famiglia benestante poi caduta in disgrazia, Ruggero Bacone studiò ad Oxford e successivamente entrò nell’Ordine francescano. Pensatore della Scolastica, condusse numerosi studi di alchimia, matematica e ottica. A livello teologico, fu un sostenitore dello studio della Bibbia in lingua originale.
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Alberto Magno, 1206 – 1280, filosofo, teologo e scienziato cattolico, vescovo e dottore della Chiesa
Considerato il maggiore filosofo tedesco del Medioevo, si impegnò fortemente affichè il mondo occidentale riconoscesse la validità del pensiero di Aristotele. Dotato di una grande erudizione, eccelse anche nello studio delle scienze naturali come la fisica, la chimica (alchimia), la mineralogia, l’astronomia e la geografia. Come tutti i filosofi cristiani, fu un convinto sostenitore della compatibilità tra fede e ragione. E’ dottore della Chiesa con l’appellativo di “Doctor Universalis”.
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Roberto Grossatesta, 1175 – 1253, filosofo, teologo e scienziato cattolico, vescovo
Francescano, Roberto Grossatesta è considerato il fondatore della tradizione del pensiero scientifico nella Oxford medievale. Dotato di una grande erudizione, la sua riflessione filosofica è orientata soprattutto alla metafisica; è infatti il principale esponente della “Metafisica della luce”, ovvero quella teoria che pone la luce come componente strutturale essenziale di ogni essere fisico, animato o inanimato.
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Ildegarda di Bingen, 1098 – 1179, filosofa e naturalista cattolica, religiosa
Considerata la prima botanica della storia, Ildegarda di Bingen occupa anche, e a buon diritto, un posto importante nella storia della Filosofia. Punto centrale del suo pensiero è il concetto di “Viriditas”, ossia l’energia vitale insita nel rapporto dell’uomo con la natura. E’ venerata come santa dalla Chiesa Cattolica.
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Pietro Abelardo, 1079 – 1142, filosofo e teologo cattolico razionalista
Sebbene i suoi scritti teologici gli abbiano procurato non pochi contrasti con la Chiesa Cattolica (in particolar modo con Bernardo di Chiaravalle), possiamo tranquillamente affermare che Pietro Abelardo non rinunciò mai alla sua fede cattolica. Pur avendo un fortissimo impianto razionalista, che sembrava spesso voler sovrastare la fede, Abelardo non mise mai espressamente in discussione alcun dogma cristiano e negli ultimi anni della sua vita riuscì, grazie alla mediazione di Pietro il Venerabile, a riconciliarsi con Bernardo. (disse : “La logica mi ha reso odioso al mondo… Ma io non voglio essere filosofo in modo da oppormi a Paolo, nè essere un Aristotele in modo da separarmi da Cristo“). Prese parte alla disputa degli universali, elaborando la cosiddetta tesi del “concettualismo”.
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Anselmo d’Aosta, 1033/1034 – 1109, filosofo e teologo cattolico, vescovo e dottore della Chiesa
Considerato il padre della Scolastica, fu arcivescovo di Canterbury. La formula “Fides quaerens intellectum” (La fede richiede l’intelletto), sarà il fondamento di tutta la sua riflessione filosofica. La sua forte impostazione razionale (disse : “Non far passare la fede in primo luogo è presunzione; ma non far appello in seguito alla ragione è negligenza.“), lo indusse a formulare il cosiddetto “argomento ontologico”, ovvero una prova esclusivamente razionale dell’esistenza di Dio, indagando sull’essenza stessa dell’Essere Supremo. E’ dottore della Chiesa con l’appellativo di “Doctor Magnificus”.
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Giovanni Scoto Eriugena, 810 – 877, filosofo e teologo cattolico, monaco
Irlandese (Eriugena = nativo dell’Irlanda), è considerato il più grande filosofo altomedievale. Traduttore alla “Schola” di Carlo il Calvo, riprese con forza il principio agostiniano della collaborazione tra fede e ragione. Si distinse inoltre nelle dispute sul libero arbitrio (di cui fu uno strenuo difensore) e sulla predestinazione (per lui inesistente). Secondo Eriugena, autorità e ragione non possono mai essere in contrasto. A questo proposito scrive : “Qualunque tipo di autorità che non venga confermata da una vera ragione dovrebbe essere considerata debole… Non è infatti vera autorità se non quella che coincide con la verità scoperta in forza della ragione, anche se si dovesse trattare di un’autorità raccomandata e trasmessa per l’utilità dei posteri dai santi Padri”. Nell’udienza generale del 10 giugno 2009, Papa Benedetto XVI conferma, dopo varie incertezze, la validità e la forza della sua riflessione filosofica.
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Anicio Manlio Torquato Severino Boezio, 475 – 525, filosofo cattolico
Romano, Boezio è noto soprattutto per il numero considerevole di traduzioni. Intervenne, con uno scritto teologico, anche nella disputa di papa Ormisda contro l’oriente monofisita (sostenitore cioè dell’unica natura divina di Cristo). Da un suo commento all’Isagoge di Porfirio, nacque la famosa disputa degli universali (generi e specie). Condannato a morte a causa di false accuse di tradimento, è venerato come santo e martire dalla Chiesa Cattolica.
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Agostino di Ippona, 354 – 430, filosofo e teologo cattolico, vescovo e dottore della Chiesa
Dopo un iniziale approdo al manicheismo, si converte al cristianesimo a seguito dell’incontro col vescovo Ambrogio, da cui riceverà il Battesimo. Nominato vescovo di Ippona, concilia il ministero pastorale con le durissime battaglie contro le varie eresie dell’epoca (manichei, donatisti, pelagiani). Padre del neoplatonismo cristiano, fu un grande sostenitore dell’accordo tra fede e ragione (“Credo ut intelligam, intelligo ut credam” – Credo per comprendere, comprendo per credere). E’ dottore della Chiesa con l’appellativo di “Doctor Gratiae”.
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4. FILOSOFI CREDENTI IN ETA’ ANTICA.

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Ilario di Poitiers, 315 – 367, filosofo e teologo cattolico, vescovo e dottore della Chiesa
Nato in ambito pagano, scrive di aver intrapreso un lungo cammino alla ricerca della verità, culminato nella conversione al Cristianesimo. Battezzato nel 345, fu eletto vescovo di Poitiers intorno al 353 – 354. In ambito filosofico, risentì decisamente dell’influenza neoplatonica. Teologo dotto e di spessore, scrisse un trattato sulla Trinità la cui validità è rimasta intatta fino ai nostri giorni. Fu nominato dottore della Chiesa da Papa Pio IX nel 1851.
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