Le polemiche sui titoli mariani: il frastuono di chi pensa di sapere
- don Mario Proietti
- 06 Nov 2025

Il chiarimento di don Mario Proietti dopo la Nota vaticana “Mater Populi Fidelis” su Maria Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie. Anche su questo, polemiche sui social.

di
don Mario Proietti*
*Direttore Responsabile dell’Abbazia San Felice (Giano dell’Umbria)
La pubblicazione della Nota Mater Populi Fidelis del Dicastero per la Dottrina della Fede ha scatenato un terremoto.
Chi ha letto solo i titoli dei giornali ha creduto che la Chiesa “negasse” i titoli di Maria di Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie.
A giudicare dai commenti, pochi hanno letto il documento e molti si sono sfogati per partito preso. Alcuni giornali cattolici hanno suonato come un verdetto: “Maria non è Corredentrice”.
Dall’altra parte, i soliti monaci del monte Athos occidentale hanno tuonato contro la “resa al protestantesimo”. In mezzo, fedeli smarriti che amano la Madonna e non capiscono perché se ne debba discutere come di una questione sospetta.
Eppure, il documento è semplice, prudente, persino prevedibile. Proviamo a capirlo.
La Nota sui titoli mariani evita equivoci
Il 4 novembre 2025 il Dicastero per la Dottrina della Fede, sotto la guida del card. Víctor Manuel Fernández, ha pubblicato la Mater Populi Fidelis, approvata dal Santo Padre Leone XIV.
Il testo affronta l’uso dei titoli mariani Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie e chiede che non vengano impiegati nei documenti ufficiali o nella liturgia.
Il motivo è di ordine pastorale e linguistico, non dogmatico: nel contesto attuale, dove le distinzioni teologiche tra la mediazione unica di Cristo e la cooperazione subordinata di Maria non sono più familiari, questi termini rischiano di essere fraintesi.
La Nota non introduce nessuna novità dottrinale, ma richiama prudenza nell’espressione.
Maria è e rimane associata in modo unico al Figlio, ma sempre come instrumentum coniunctum, cioè come strumento unito e dipendente, non come causa parallela. L’obiettivo non è ridurre Maria, ma evitare che venga fraintesa.
Lei partecipa in modo singolare, per grazia e libertà, all’unico sacrificio di Cristo, senza nulla togliere alla mediazione del Figlio. La questione, allora, non è la dottrina. È il contesto.
La tempistica della “Mater Populi Fidelis”
Chi conosce la storia sa che la Chiesa è maestra nel custodire i tempi: non definisce verità per inseguire le mode, ma neppure tace per timore.
In questo caso la tempistica non è “sbagliata”, ma certamente delicata: pubblicare un testo su un tema tanto sensibile, mentre il clima ecclesiale è già surriscaldato da opposte fazioni e da una comunicazione spesso più emotiva che sapiente, poteva facilmente produrre reazioni sproporzionate.
Viviamo in un tempo segnato da troppa ideologia e da poca catechesi. Anche il recente documento sinodale CEI lo dimostra. La Nota poteva forse essere preparata da un percorso formativo più ampio, ma il suo invito rimane valido: tacere per custodire, parlare per edificare.
Non tutto ciò che è vero va detto in ogni momento; ma tutto ciò che è taciuto, se viene da Dio, tornerà a risplendere nel tempo giusto.
Maria Corredentrice: “sempre inappropriato”
La contingente situazione della devozione mariana vive di molti fedeli che conoscono i messaggi di apparizioni private, ma ignorano i fondamenti della fede.
E così la Madre di Dio, anziché essere onorata come “serva del Signore”, viene trattata come una divinità autonoma o come un’icona di partito. Il pericolo, oggi, non è la divinizzazione di Maria, ma la sua banalizzazione.
Il timore più grande che si evince nei fedeli assuefatti dalla propaganda ideologica è che la Nota consegni i titoli mariani al dimenticatoio. Ma la fede cattolica sa che le verità di Dio non si cancellano: anche quando si tace, la grazia continua a operare.
La Chiesa non ha negato nulla, ha solo sospeso un termine che oggi genera confusione, per custodirne il significato profondo. È come chiudere un affresco per restaurarlo: non per nasconderlo, ma per preservarlo da interpretazioni superficiali.
L’espressione che ha suscitato più reazioni è quella che definisce il titolo di Corredentrice come “sempre inappropriato”.
Il “sempre” va compreso non in senso dogmatico assoluto, ma nel contesto pastorale in cui è stato pronunciato: oggi, con il linguaggio e la formazione attuali, il termine non aiuta la comprensione della fede. Tuttavia, questa inadeguatezza linguistica non implica che la Chiesa lo abbia “cancellato” dalla teologia.
Il contenuto che il titolo esprime, la cooperazione unica di Maria all’opera del Figlio, rimane intatto nel Magistero ordinario.
I social e il rumore di teologi improvvisati
Il problema, allora, non è il silenzio di Roma, ma il frastuono di chi pretende di sapere.
Sui social, teologi improvvisati discutono come se il dogma fosse un referendum, dimenticando che la fede si comprende in ginocchio.
Quello che oggi manca è un popolo formato, capace di discernere la fede che professa. Assistiamo a una devozione spesso emotiva e disordinata, dove i messaggi delle apparizioni recenti sono più noti dei Comandamenti e del Vangelo stesso.
Forse la Mater Populi Fidelis è nata proprio per questo: per ricordarci che Maria non chiede titoli nuovi, ma cuori credenti. La vera riforma del linguaggio ecclesiale, prima che dai decreti, deve passare dall’educazione della fede.
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48 commenti a Le polemiche sui titoli mariani: il frastuono di chi pensa di sapere
Ma il Don ha letto il documento? Se poi lo ha effettivamente letto, il pensiero che abbia scritto quello che ha scritto sperando di “far carriera” si è insinuato nella mia mente come una fumosa idea!
Si ricorda il Don di aver letto nella “Nota dottrinale” al n° 21 che “Papa Francesco ha espresso, in almeno tre circostanze, la sua POSIZIONE CONTRARIA ALL’USO DEL TITOLO di Corredentrice…”, ed al n°22 che “E’ SEMPRE INAPPROPRIATO USARE IL TITOLO di Corredentrice per definire la cooperazione di Maria…”?
La domanda vera è se il documento lo ha letto lei. Perché il rischio di trasformare Maria in una sorta di entità indipendente che fa le conferenza stampa giornaliere da Medjugorie (per esempio) è reale, non tutti i fedeli sono in grado di comprendere e discernere. Quindi la prudenza nell’utilizzo del termine “Corredentrice” è più che appropriata.
Per fortuna il dogma della Santissima Trinità è già stato definito, altrimenti Fernandez avrebbe consigliato di non utilizzare l’espressione perché si rischia di fare confusione col politeismo e siccome la Trinità richiede numerose e continue spiegazioni, per evitare che si allontani dal significato corretto, non serve alla fede del Popolo di Dio e diventa sconveniente.
Un aspetto positivo di questo confuso documento è che finalmente il Dicastero e il suo Prefetto sono stati costretti (per amore di confutazione dell’appellativo di corredentrice) ad affermare a più riprese che Cristo è l’unico Mediatore e Redentore (quindi non anche Maometto, Budda, Confucio o altri) come si rischiava di intendere da altri documenti, pronunciamenti e dichiarazioni.
Hai dimenticato “Maria Madre di Dio”!!!
Riguardo a Gesù mediatore, faccio molta fatica a digerirlo: è nella Sua natura umana che Cristo ha assunto, che Lui ha mediato per il peccato che il primo Uomo (maschio e femmina) ha commesso verso il Creatore, ma essendo Gesù Dio, come può Dio mediare con Sé stesso? Lasciamo a San Paolo, che certamente non aveva ancora ben chiaro il dogma trinitario, l’uso del termine “Mediatore” ed usiamo quello di “Redentore”.
Mi ricordi in quale facoltà di Teologia ti sei laureato?
Mi spieghi il senso di questa domanda?
Il senso della domanda è chiaro. Ognuno parla di ciò di cui è competente e visto che affrontiamo un tema molto specifico non tutti hanno titolo a intervenire per dire la loro, esattamente come io non ho i titoli per parlare di robotica aerospaziale.
Quindi chiedo: dove ti sei laureato in Teologia?
Mentre attendo la risposta, caro Plinio, ti invito a sfidarti con un piccolo teologo del passato. Si chiamava Joseph Ratzinger:
«La formula “Corredentrice” si allontana troppo dal linguaggio della Scrittura e della patristica e quindi causa malintesi… Tutto viene da Lui, come affermano soprattutto le Lettere agli Efesini e ai Colossesi. Maria è ciò che è grazie a Lui. Il termine “Corredentrice” ne oscurerebbe l’origine».
Mentre attendo di conoscere il senso recondito della tua precedente domanda, accolgo la sfida e te la rilancio, invitandoti a leggere il testo del cardinale Journet, uno dei più grandi teologi del XX secolo, intitolato “Maria Corredentrice”, che costituisce un ottimo antidoto a ogni possibile rischio di confusione e fraintendimento.
E come mai non tratti Ratzinger come uno scemotto come fai con Fernandez, ma ti limiti a controbattere con un presunto testo di un altro teologo? Dai ironizza anche su Ratzinger, perché no?
Ma tu hai capito che non serve a nulla citare titoli di testi del passato? Anche GPIi parlò di Maria Corredentrice. E quindi? È perfino presente nel Messale romano.
Non è vietato parlarne, ma oggi è ritenuto un titolo equivocabile e quindi giudicato inopportuno.
Capisci perché per parlare di un tema così specifico devi essere un teologo?
Evitiamo l’ironia da quattro soldi, perché nella definizione stessa di “Dio UNO e TRINO” si comprende che non può esserci alcuna concessione al politeismo. Qualche ignorante (nel vero senso della parola, colui che ignora) potrebbe tirar fuori un argomento del genere, ma un fedele riconosce benissimo, anche solo ricordando la formula del catechismo, che Dio è “una sostanza in tre persone”. Al contrario buona parte dei fedeli su Maria fa una confusione tremenda, purtroppo. Ecco perché il documento.
Poi mi scusi, ma lei stesso ha affermato che il bene del documento – e mi trova assolutamente d’accordo, ma non a riguardo di altri pronunciamenti quanto per le dichiarazioni di certi pseudo-teologi – è proprio l’aver affermato che Cristo è unico Redentore e Mediatore. Tale affermazione di per sé dimostra che il titolo “Corredentrice” può risultare fuorviante. E questo perché la speciale partecipazione di Maria alla salvezza è perfettamente evidenziata dagli altri titoli, primi tra tutti “Madre di Dio” (che nessuno potrebbe mai negare, e così tarpiamo le ali anche all’altro ironico commento successivo) e “Immacolata Concezione” (Maria è concepita senza peccato proprio in prospettiva dei meriti di Cristo, non lo dimentichiamo).
P.S. per il commentatore successivo, noto molta superficialità sia nell’approccio al documento che in quello alle Scritture: in Paolo il dogma trinitario non è delineato nei termini di sostanza e persona, ma è ben presente. Basti pensare a Rm 8,15-17 che ne è dimostrazione lampante.
Evitiamo l’ironia da quattro soldi, perché nella definizione stessa di “Dio UNO e TRINO” si comprende che non può esserci alcuna concessione al politeismo. Qualche ignorante (nel vero senso della parola, colui che ignora) potrebbe tirar fuori un argomento del genere, ma un fedele riconosce benissimo, anche solo ricordando la formula del catechismo, che Dio è “una sostanza in tre persone”. Al contrario buona parte dei fedeli su Maria fa una confusione tremenda, purtroppo. Ecco perché il documento.
Poi mi scusi, ma lei stesso ha affermato che il bene del documento – e mi trova assolutamente d’accordo, ma non a riguardo di altri pronunciamenti quanto per le dichiarazioni di certi pseudo-teologi – è proprio l’aver affermato che Cristo è unico Redentore e Mediatore. Tale affermazione di per sé dimostra che il titolo “Corredentrice” può risultare fuorviante. E questo perché la speciale partecipazione di Maria alla salvezza è perfettamente evidenziata dagli altri titoli, primi tra tutti “Madre di Dio” (che nessuno potrebbe mai negare, e così tarpiamo le ali anche all’altro ironico commento successivo) e “Immacolata Concezione” (Maria è concepita senza peccato proprio in prospettiva dei meriti di Cristo, non lo dimentichiamo)
“… non tutti i fedeli sono in grado di comprendere e discernere.”
Ma chi sei tu che ergi a giudice della fede dei semplici?
Sai chi ha detto: “se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.”?
Non mi ergo a giudice di nulla, caro Lorenzo, ma devo evidenziare una situazione di fatto. Non metterei mai in dubbio la sincerità e la fede di una persona semplice, anche perché personalmente sono legatissimo alla spiritualità francescana. Ciò non toglie che “diventare come bambini” non vuol dire fare confusione su cose importanti usando la semplicità come scusa.
E se una persona rischia di dar più retta – riprendendo il mio commento precedente – a un’apparizione che deve magari ancora essere verificata come rivelazione privata, piuttosto che al Vangelo in sé, bisogna spiegare a quella persona che vi è una priorità nelle fonti della Rivelazione. Non per sminuire la fede di questa persona, ma per confermarla.
Io non mi baso sulle rivelazioni private, ma sui Vangeli: se Maria non avesse detto “Si”, lo Spirito Santo avrebbe tratto dal gamete femminile lo zigote che poi sarebbe stato chiamato Gesù ed avremmo avuto la Redenzione?
Questa nota sui titoli mariani: https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_ddf_doc_20251104_mater-populi-fidelis_it.html
sta creando molte discussioni.
Per evitare errori teologici (non è il mio campo) ho fatto analizzare il documento da un’IA per cercare eventuali fallacie argomentative. In questo è OGGETTIVA— risultato:
▶️ video: https://youtu.be/Bw_YVcR0ayQ
pdf: https://drive.google.com/file/d/1xt1nnqOG-4_yDGOdYD3Q_ejvSmFWWmkU/view?usp=sharing
“Capolavoro di retorica” (ironico).
Domanda: è possibile tutta questa superficialità anche tra le autorità ecclesiastiche? Si possono avere tutte le ragioni, ma se non le sai argomentare…A me questo spaventa: prima che la fede, stiamo perdendo la sinderesi, cioè il ben dell’intelletto, mossi fondamentalmente, come dice anche il don, da puro passionalismo ingovernato, tutti, anche la maggior parte delle autorità ecclesiastiche. Anche Fiducia Sipplicans è stato un “capolavoro” sofista, tant’è che molte conferenze episcopali l’hanno rifiutato e la Santa Sede stessa ha scritto un documento chiarificatore. Perché tutti questi documenti scritti con i piedi? Le fallacie logico/argomentative sono note sin dalla Scolastica del tanto denigrato Medioevo…
Che Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Perdonami Lorenzo, ma leggendo spesso i tuoi commenti mi chiedo cosa ci fai ancora in una Chiesa cattolica a cui non appartieni più. I tuoi interventi così costantemente velenosi e cattivi sono forse la più grande dimostrazione di quanto poco salutare sia per un cattolico scivolare nei salotti tradizionalisti.
Se mi ritieni velenoso è cattivo sono affari tuoi e non miei: io sono vecchio, forse vicino a presentarmi al tribunale di Dio, e perciò preferisco dire pane al pane e vino al vino!
Chiariscimi una cosa: cosa intendi esattamente per tradizionalista?
Che brutte cose che scrivi.
“A pensar male del prossimo si fa peccato ma si indovina”. (Pio XI).
Sperando di risultare sufficientemente chiaro, dato che qui semplifico parecchio, mi sembra che “corredentrice” si possa intendere in due modi: (a) che collabora con Gesù per la Redenzione “per dare una mano”, e (b) che il suo contributo alla Redenzione è indispensabile e senza di Lei Dio non avrebbe potuto fare nulla. Mi pare che (a) sia giusto e (b) sbagliato, e che sia per evitare che la gente pensi (b), che hanno definito “corredentrice” inappropriato. A dire il vero, finché non ho sentito questa polemica, non mi era mai passato per la testa che si potesse pensare (b). Ovviamente osservazioni contrarie sono bene accette.
NB. Non era una risposta a Lorenzo, ma un commento generale all’articolo (l’errore è dovuto alla scomodità di commentare dal cellulare).
Maria Madre di Dio si può intendere in due modi: (a) che è la Madre di Gesù Cristo, e (b) che è la madre di Dio.
Mi pare che (a) sia giusto e (b) sbagliato e, nonostante i cristiani avrebbero potuto pensare (b), i Padri del Concilio di Efeso, nel 431, hanno proclamato il dogma di Maria Madre di Dio.
L’esempio non regge caro Lorenzo. Nel caso da te descritto, la a) e la b) sono entrambe giuste. In Cristo Gesù le due nature, divina ed umana, sono inseparabili. Per cui Maria può essere legittimamente chiamata Madre di Dio, secondo la carne.
Citando direttamente il CCC: “Madre di Dio non certo perché la natura del Verbo o la sua divinità avesse avuto origine dalla santa Vergine, ma, poiché nacque da lei il santo corpo dotato di anima razionale a cui il Verbo è unito sostanzialmente, si dice che il Verbo è nato secondo la carne“.
Non giocare con me: hai capito benissimo cosa intendo e cerchi di arrampicarti sugli specchi per non rispondere nel merito?
Indicami il passo biblico o del catechismo nel quale si afferma che Maria ha dato vita, assieme alla natura umana di Gesù, anche alla sua natura divina!
Eppure se leggi il commento poco sopra, Lorenzo è caduto nella b), proprio a testimonianza di quanto sia motivato il recente documento.
Lorenzo ha scritto, rispondendomi: “se Maria non avesse detto “Si”, lo Spirito Santo avrebbe tratto dal gamete femminile lo zigote che poi sarebbe stato chiamato Gesù ed avremmo avuto la Redenzione?“. Una tale affermazione non solo implica che Dio che senza Maria non può fare nulla… ma soprattutto, sminuisce totalmente lo stesso “sì” di Maria. Maria, concepita senza peccato, possiede una libertà piena, non ferita dal peccato originale: vuol dire che la sua libertà è pienamente orientata al bene, e dunque pronta a ricevere quella chiamata. Dio non gioca a dadi e non ha appeso la storia della salvezza alla mera discrezione di un’adolescente qualsiasi, perché Maria non è un’adolescente qualsiasi: è stata “preparata” e pensata per arrivare a quel momento.
La a) è certamente più giusta, come hai notato, ma andrebbe specificata: Maria collabora sì, ma in modo unico e speciale. Partecipa alla missione e al sacrificio del Figlio, appunto… ma lo fa per grazia (è stata scelta e preservata dal peccato in previsione di Cristo) e per libertà (essendo libera dal peccato, è totalmente libera anche nell’accettare la chiamata a divenire Madre di Dio). E a vedere la confusione che c’è in giro, si capisce perché il termine “corredentrice” ora come ora rischi di essere ambiguo.
Lascia perdere quello che, secondo le tue arzigogolate, implica la mia affermazione e rispondi chiaramente alle mie domande: Maria era libera di rispondere si o no? Perché Adamo ed Eva, anch’essi senza peccato originale, hanno risposto no a Dio? Se Maria avesse risposto no, il Verbo avrebbe preso carne in Maria?
Caro Lorenzo, se non distingui tra i concetti di libertas maior e libertas minor non si può andare lontano in questo discorso… la libertas maior, quella di Maria, non è una privazione di libertà anzi, ne è la forma più autentica e piena. Maria era libera ma con una libertà di ordine superiore alla nostra, una libertà orientata al bene. E non si tratta di miei pensieri arzigogolati ma di pura e semplice teologia cattolica. La tua affermazione implica che Dio a un certo punto abbia tirato una moneta che, se fosse caduta dalla parte sbagliata, non avrebbe visto alcuna redenzione per l’umanità. Ma non funziona così. Sulla libertas maior dovrei scomodare Agostino, Tommaso e Bernardo ma sfortunatamente non ne ho ora il tempo e il modo.
Scriveva tempo fa l’ottimo Giovanni Marcotullio: “il malinteso di fondo è originato da una falsa assunzione: Dio – che si presenta a Maria letteralmente come un bambino che piange invocando la poppata – non sta chiedendo nulla, alla Vergine, bensì la chiama. E quella, fatta apposta per essere la Madre – senza che questo leda la sua libertà, anzi la magnifica! – risponde: «Eccomi, sono la serva».” Maria dunque coopera alla salvezza in modo speciale, in libertà e grazia, appunto… ma il Redentore unico resta Cristo Gesù. Semplicemente, il titolo “Corredentrice” in questo momento risulta ambiguo per tutta una serie di incomprensioni che può generare: lo dimostra appunto il nostro scambio. Lo diceva anche Benedetto XVI, probabilmente il più grande teologo degli ultimi decenni a mio parere.
Quanto al precedente messaggio, quello sul titolo di “Madre di Dio”, purtroppo non mi fa rispondere direttamente al tuo commento… però ti faccio presente che io ti ho già citato il passo del CCC. E ovviamente in esso non si afferma che Maria abbia potuto dare vita alla natura divina di Cristo, ma che essendo le due nature in Cristo inseparabili Maria è, secondo la carne, comunque Madre di Dio.
Non ho altro da dire, buona serata a te. 🙂
Quindi, secondo te, Dio aveva donato ad Adamo ed Eva la libertà minor ed a Maria la libertà maior? Come a dire che siccome Dio aveva sbagliato con Adamo ed Eva ha poi rimediato con Maria? Ma ti accorgi almeno a quali aberrazioni teologiche portano i tuoi ragionamenti?
Non h affermato questo. Non ho neanche nominato i progenitori. Finora ti ho risposto in modo gentile, ma sto iniziando a spazientirmi. Premesso che anche Agostino stesso in polemica con i pelagiani si è posto queste domande arrivando a definire che Adamo, chiamato da Dio alla libertas maior, abbia applicato invece la libertas minor, quello che intendevo dire io era che la domanda sul sì di Maria è proprio malposta teologicamenre parlando e non è utile a sostenere o meno il titolo di corredentrice.
Poi, se vuoi tacciare di aberrazioni teologiche anche i padri della Chiesa fai pure… ma io non continuerò oltre.
Io ritengo che la domanda che ho fatto sul “Si” di Maria sia perfettamente pertinente con il suo essere Corredentrice perché è intimamente connessa con l’Incarnazione nella quale il nostro unico Redentore, il Verbo per mezzo del Quale ed in vista del Quale il mondo è stato creato, ha preso carne.
Io ho scritto che le aberrazioni teologiche le hai scritte tu, non i Padri: prova ne sia che per uscire dal “cul de sac” nel ti eri infilato, citi Sant’Agostino il quale afferma che anche il primo Uomo (maschio e femmina) “chiamato da Dio alla libertas maior, abbia applicato invece la libertas minor”… ed allora perché vorresti negare che anche Maria, come l’Uomo originario (non dimenticare che Maria era sposata con Giuseppe e quindi, come afferma Gesù, i due erano una sola carne), avrebbe benissimo potuto dire “no” invece di “Si”?
Non capisco il motivo di certe sottolineature, quando ormai le chiese si svuotano proprio perché si perde il contatto con la mistica
Sarebbe meglio si discutesse molto sulle prostrazioni sulle preghiere con il respiro e pulsazioni cardiache con la preghiera immaginata come insegnata da Ignazio, invece no solo parole parole parole
Caro Lorenzo, sì, il documento l’ho letto con attenzione, e anche più di una volta. Proprio per questo mi permetto di rifletterci da teologo, non da polemista. Quanto alle sue citazioni, le conosco: il testo esclude l’uso del titolo ‘Corredentrice’, ma non nega la cooperazione reale di Maria, che resta pienamente affermata dal Magistero e dal Concilio Vaticano II (LG 60–62). È questo il punto della mia riflessione: non contestare la Nota, ma evidenziare il rischio che, per evitare eccessi, si finisca per impoverire ciò che la Chiesa ha già riconosciuto. Non si fa carriera ricordando ciò che il Concilio insegna; si obbedisce alla verità.
Ho fatto le mie scuse sotto e le rinnovo perché la frase “la confusione non nasce dal popolo semplice” smonta completamente quanto afferma la “Nota” al 22, la quale sostiene che tale titolo non si può attribuire a Maria perché “è sempre inappropriato usare il titolo di Corredentrice per definire la cooperazione di Maria” perché “non serve alla fede del Popolo di Dio e diventa sconveniente”.
Al di là delle questioni dottrinali, il documento fa abbastanza pena in un paio di paragrafi.
Nel paragrafo 21, le citazioni di Papa Francesco fanno ridere, sembra che sia stato costruito un “argomento fantoccio” per attaccare il termine “Corredentrice”.
Nel paragrafo 22, invece, la ragione data per rifutare il titolo di “Corredentrice” è abbastanza debole.
Seguendo la stessa logica, aboliamo i termini “infallibilità papale” e “Immacolata Concezione” dato che sono spesso interpretati male dai protestanti (e certe volte anche dai Cattolici) e richiedono che siano spiegati continuamente e numerose volte?
Comunque ironico che ci si preoccupi di questo quando lo stesso Fernandez ha redatto Fiducia Supplicans. Immagino che in quel caso non sia stata utilizzata la stessa logica.
Poi chiedo conferma di una cosa. Don Mario scrive: “Il testo affronta l’uso dei titoli mariani Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie e chiede che non vengano impiegati nei documenti ufficiali o nella liturgia”, quindi deduco che i fedeli e i sacerdoti possano continuare ad utilizzare questi due titoli senza problemi.
Soprattutto per il fatto che il termine “Corredentrice” è presente in alcune preghiere approvate ed indulgenziate da Papa S. Pio X e e il termine “Mediatrice di tutte le grazie” è presente in diversi Messali.
Caro amico, concordo sul fatto che la logica interna di alcuni passaggi del documento lasci perplessi. Tuttavia, ciò che mi preme non è demolire la Nota, ma difendere la continuità del Magistero. Il problema non è l’intenzione, ma la proporzione: se un documento di livello inferiore sembra più restrittivo di un Concilio Ecumenico (che ammette esplicitamente l’invocazione ‘Mediatrice’), nasce un legittimo interrogativo teologico.
Quanto ai titoli, la Nota chiede che non vengano usati nei testi liturgici e nei documenti ufficiali, ma non li proibisce alla pietà popolare o alla devozione personale. La Chiesa non toglie al popolo il linguaggio della fede: lo purifica.
Infine, che il termine ‘Corredentrice’ sia stato usato in preghiere approvate e indulgenziate da San Pio X è un fatto storico e non revocato. Quindi, finché non vi sarà un atto esplicito contrario, chi usa tali espressioni lo fa all’interno della tradizione viva della Chiesa, non fuori di essa.
Chiedo scusa se mi intrometto, ma ti chiedo se la tua affermazione: “la Nota chiede che non vengano usati nei testi liturgici e nei documenti ufficiali, ma non li proibisce alla pietà popolare o alla devozione personale”, ti sembra in linea con l’antica massima latina “Lex orandi, lex credendi”?
Invito a leggere una recente intervista al direttore della Società tedesca di Mariologia, don Manfred Hauke, su un outlet italiano: mi sembra molto equilibrata e pertinente.
Potresti, per favore, fornite il link?
Lo trovi sul sito de La Nuova Bussola Quotidiana di oggi. Se non bastasse, consulta l’articolo di padre Giovanni Cavalcoli sul suo blog, sempre di oggi.
Se ti può interessare il mio povero parere, riassuntivo, è questo: ho iniziato a scrivere un libro, in ottobre, su Maria corredentrice perché lo è. Con la scusa della ambiguità del termine, hanno fatto passare l’idea che non lo sia.
I domenicani al termine del canto della Salve Regina continuano dicendo: “Dignare me laudare te, Virgo sacrata, da mihi virtutem contra hostes tuos”.
E’ così che inizia il mio libro.
I teologi da tastiera saranno senz’altro teologicamente impreparati e confusionari. Resta la gravità, però, del contrasto tra quanto dice questa Nota dottrinale ( che è contraddittoria e nient’affatto definitoria) e quanto affermato da papi, santi ed insigni teologi. Quindi c’è da chiedersi chi sia veramente a produr confusione, una confusione – al di là dell’ingenuità popolare – mai i titoli mariani avevano prodotto. Credere e predicare che Maria sia corredentrice e mediatrice di tutte le grazie è “sconveniente ed inopportuno”. Sconveniente perché? Perché si oscura la funzione di Cristo? Ma glorificando la madre non si glorifica ancor più il Figlio? Inopportuno perché? Perché Maria è una delle pietra d’inciampo nel dialogo con eretici e scismatici? Mi tornano in mente Paolo VI (J. Madiran, Paolo Vi segreto, p 59) e Bugnini i quali sostenevano che bisognava purificare i riti della Chiesa per renderli accettabili ai protestanti. E Maria è non una pietra d’inciampo ma una montagna per i dissidenti e per noi è una roccia che che niente e nessuno può scalfire.
“Maria è una delle pietra d’inciampo nel dialogo con eretici e scismatici”
Ecco il vero motivo per il quale taluni “cattolici” rifiutano di chiamare Corredentrice l’Immacolata SempreVergine Maria Madre di Dio!
Caro Dante, la tua osservazione coglie un punto reale: la confusione non nasce dal popolo semplice, ma dal linguaggio incerto dei documenti. La fede dei fedeli non ha mai messo in opposizione Cristo e Maria; anzi, il mistero della Madre rimanda sempre al Figlio, come la luna al sole.
È legittimo domandarsi se una prudenza eccessiva non finisca per sminuire ciò che la Tradizione ha custodito con chiarezza. Tuttavia non è questione di ribellione, ma di fedeltà: ricordare che i titoli di Mediatrice e Corredentrice, se rettamente intesi, appartengono alla sana dottrina cattolica, e che Lumen Gentium li ha riconosciuti in senso subordinato e partecipato.
Non serve purificare la fede per renderla accettabile, serve annunciarla nella sua interezza. Maria non divide: illumina Cristo. La sua grandezza è tutta nella sua trasparenza.
Dopo aver letto questo tuo intervento, mi rimangio il “che (tu) abbia scritto quello che ha(i) scritto sperando di “far carriera””, e ti chiedo sinceramente scusa: la tua frase “la confusione non nasce dal popolo semplice, ma dal linguaggio incerto dei documenti” pone sotto altra luce l’articolo che hai scritto.
Vorrei però chiosare che il “linguaggio incerto dei documenti”, è opera di molti dilettanti teologi che sono sorti dopo il CV II e che hanno frainteso o non hanno capito nulla di quanto realmente affermava quel Concilio voluto da Giovanni XXIII.
Per le anime dei semplici come i bambini che desiderano recitarla, faccio copia e incolla della preghiera di riparazione alla beata Vergine Maria, composta da San Pio X nel 1914, con la quale è possibile lucrare un’indulgenza di 100 giorni.
“Vergine benedetta, Madre di Dio, volgete benigna lo sguardo dal cielo, ove sedete regina, su questo misero peccatore, vostro servo.
Esso, benché consapevole della sua indegnità, a risarcimento delle offese a voi fatte da lingue empie e blasfeme, dall’intimo del suo cuore vi benedice ed esalta come la più pura, la più bella e la più santa di tutte le creature.
Benedice il vostro santo nome, benedice le vostre sublimi prerogative di vera Madre di Dio, sempre Vergine, concepita senza macchia di peccato, di corredentrice del genere umano.
Benedice l’eterno Padre, che vi scelse in modo particolare per Figlia, benedice il Verbo incarnato, che vestendosi dell’umana natura nel vostro purissimo seno vi fece sua Madre; benedice il divino Spirito che vi volle sua Sposa.
Benedice, esalta e ringrazia la Trinità augusta che vi prescelse e predilesse tanto da innalzarvi su tutte le creature alla più sublime altezza.
O Vergine santa e misericordiosa, impetrate il ravvedimento ai vostri offensori e gradite questo piccolo ossequio dal vostro servo, ottenendo anche a lui, dal vostro divin Figlio, il perdono dei propri peccati. – Amen – “
San Giovanni Paolo II ha usato per 7 volte questo il termine CORREDENTRICE. Se fosse vissuti in questo tempo sarebbe stato bacchittato di uso inappropriato!. Scusare ma questo proprio per quanto mi sforzi non riesco a capirti. L’articolo in se ha delle sfumature e affermazioni che non mi sono piaciute. Altre come il paragone allaffeesco si.
Mi permetto di scrivere un pensiero di umile peccatore e figlio in Cristo e dei passi DEL VANGELO non aggiungendo parere perché vedete è tutto collegato e la fede non è quella delle opinioni ma quello che arriva al cuore. Soprattutto quando a proposito della Madonna alcuni papi hanno evidenziato che la Vergine Maria è una creatura umana come noi; se voleva intendere che ha realizzato una vota umana come noi ha detto bene, in quanto anche Gesù ha realizzato una vita uguale alla nostra . Nella’apparenza ….ma non nell’ essenza.
La 1 26lannunciazione – nel sesto mese l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea….. entrato da lei disse: Ti saluto o piena di grazia il Signore è con te…….Con questo si adempie la Sacra Scrittura profetizzato da Isaia 7,14 IL SIGNORE STESSO VI DARÀ UN SEGNO Ecco la vergine concepira’……..
Dio con noi, LA Vergine si chiamava Maria in relazione a Isaia ( non uno qualunque) si realizzano due profezie con una rivelazione tutta particolare , in quanto solo Dio ha in se la verginità dell’Essere e solo Dio può partorire Dio. In relazione a quanto è stato. Ispirato nel vecchio testamento , progressivamente viene affermato che la Madre di Dio è la madre di Gesù è la stessa Madre di tutti i tempi .
La 1,40 la visitazione ” in quei giorni Maria ……….
Qui lo Spirito Santo rivela attraverso Elisabetta la divinità della Madre come Madre del Signore Dio, in relazione all’evento storico preannunciato a Isaia e ad altri che Dio attraverso Gesunel grembo di Maria si rivelava all’umanità non più solo come Spirito ma come una vera umanità primordiale divina di Dio Stesso.
Vado avanti giusto per ricordare.
Mt11,11 ” in verità vi dico , tra i natività donna……
Qui Gesù rivela e afferma la Donna di Genesi 3,15 con la Donna dell’Apocalisse 12,1 -4 nel cielo apparve poi un segno GRANDIOSO…. ai suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle ” e rivela la divinità della Madre.
Gv 2,4- 5 le Nozze di Cana -…..la madre di Gesù disse : non hanno più vino e Gesù rispose : che ho da fare con te o Donna ? Non è ancora giunta la mia ora …..
.Ancora una volta Gesù rivela la Donna per antonomasia , Colei che inizia in comunione col Figlio la Gloria di Dio. Potrei continuare in Mt 12,46 dove Gesù nel nascondimento rivela una maternità universale in relazione a una fratellanza universale.
Ma la parte più che ci riguarda è in Gv19,25 Gesù e sua Madre . Dove dice nelka sua casa cosa significa ? Nella sua antropologia di anima Corpo e Spirito attraverso Donba ecco tuo figlio riconferma l’uguaglianza tra la donna di Genesi 3,15 dell’Apocalisse 12,1 – 4 e l’alfa e l’opera.
Poi ancora Ap 12,1-4 visione delka donna e del drago …….
– una donna vestita di sole non è altro che la Vergine Maria ,….la Donna che stava per partorire Gesù Bambino … una donna divina che partorisce ul Divino ….Gesù vero Dio e vero Uomo .
In Geremia 7,17 Gli dei stranieri e in 44,17 -18 bruxeremo incendio alla regina del Cielo
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Attraverso Geremia Gesù inizia a presentarsi all’umanità come Regina del cielo una maternità divina . Ecco che la regina del cielo non è altro che Dio stesso che si presenta come Madre e Figlia del Padre per proteggere i figli in esilio sul pianeta Terra che si sono allontanati non per colpa loro.luomo non conoscendo la misericordia di Dio ….la Maternità di Dio si allontana e si nasconde “” sono nudo e mi sono nascosto” qui si evidenzia la composizione dell’uomo maschio e femmina per poi….una verità preannunciata erivelata con la manifestazione di Gesù è Maria attraverso l’Eucarestia il corpo e il sangue la manna discesa dal cielo per rigenerare l’importazione realizzatasi con la confusione e l’ignoranza della Parola di Dio.
In tutto questo non so voi come fate ancora ad ignorare un dogma che più dogma non si può. Maria è corredentrice e mediatrice .
La comparazione tra i passi biblici e le apparizioni XcI porta a una certezza che Dio si rivela progressivamente e separatamente per ispirazione ai profeti , santi, e ai poeti tra cui Dante Alighierinel canto XXXIII ” VERGINE MADRE , FIGLIA DEL TUO FIGLIO
Potrei continuare all’infinito tanto è grande Maria . Il popolo i cristiani lo sanno e kecdanjo il giusto tributo spetta solo alla chiesa Sorda di proclamarla Corredentrixe e mediatrice. Questo è il mio pensiero fatto di ricerche e studi biblici . Ho solo riportato quello che c’è scritto sulla bibbia
Scusate per gli errori di alcune parole ma ho una tastiera che non funziona bene