Addio a suor Duggan, fermò l’Aids insegnando fedeltà e astinenza
- Ultimissime
- 06 Set 2025

Muore a 84 anni la religiosa irlandese che portò l’AIDS sotto al 10% insegnando comportamenti virtuosi e senza necessità di preservativi. A favore del metodo intervenne anche Benedetto XVI (difeso dagli scienziati).
Si è spenta all’età di 84 anni suor Miriam Duggan, religiosa irlandese dedita ai più poveri d’Africa.
Per oltre mezzo secolo suor Duggan ha operato soprattutto in Uganda, dove promosse un programma di prevenzione dell’HIV basato sull’astinenza prima del matrimonio e sulla fedeltà coniugale, anziché sull’utilizzo del preservativo.
In quel paese, tra i più colpiti dall’epidemia, riuscì a far crollare il tasso di infezione da circa il 29% a meno del 10% tra il 1991 e il 2002.
Il metodo di suor Duggan: fedeltà e astinenza
Per questo nel 2006 l’Università di Harvard e l’Holy Cross College degli Stati Uniti decisero di premiarla, mentre nel 2008 la religiosa ricevette un premio di riconoscimento dall’allora presidente ugandese.
La sua iniziativa – nota come “Youth Alive” – non era solo una risposta medica, ma una solida proposta educativa e sociale, centrata sulla responsabilità individuale.
La figura di suor Duggan si inscrive in un contesto più ampio, quello delle diverse strategie adottate negli anni Novanta per contenere l’AIDS. In Uganda, la formula sintetica “ABC” – Astinenza (“Abstinence”), Fedeltà (“Be faithful”), Condizionamento dell’uso dei preservativi (“use Condoms”) – fu al centro di una campagna nazionale sostenuta da media, scuole e comunità cattoliche.
Benedetto XVI, difeso dai ricercatori sul condom
Lo stesso Benedetto XVI si espresse in favore del metodo utilizzato da suor Miriam Duggan, sollevando un polverone internazionale.
Tuttavia Daniel Halperin, ricercatore di Harvard, diede pieno appoggio a Papa Ratzinger suggerendo che effettivamente è la «riduzione nei partner sessuali» a condurre «a una decrescita delle nuove infezioni da Aids», e non una massiccia diffusione del condom.
Anzi, uno studio dell’Università di Navarra concluse proprio sostenendo che il tentativo di fermare la diffusione dell’Hiv in Africa ebbe poco successo anche a causa dell’insistenza sul preservativo, la quale incoraggiò un numero significativo di persone ad intraprendere rapporti sessuali multipli, aumentando le probabilità di infezione.
Il virologo e microbiologo Carlo-Federico Perno spiegò a sua volta che «non è possibile eliminare una malattia legata spesso ai comportamenti, senza cambiare i comportamenti stessi».
Anche Edward C. Green, direttore dell’AIDS Prevention Research Project al centro Harvard per gli Studi su Popolazione Sviluppo, sostenne apertamente l’approccio di Benedetto XVI. Ecco cosa disse:
«Il Papa è corretto, o per metterlo in un modo migliore, la migliore evidenza che abbiamo è di supporto alle dichiarazioni del Papa. C’è un’associazione costante, dimostrata dai nostri migliori studi, inclusi i “Demographic Health Surveys”, finanziati dagli Stati Uniti, fra una maggior disponibilità e uso dei condoms e tassi di infezioni HIV più alti, non più bassi. Questo può essere dovuto in parte a un fenomeno conosciuto come “compensazione di rischio”, che significa che quando uno usa una ‘tecnologia’ a riduzione di rischio come i condoms, spesso perde il beneficio (riduzione di rischio) “compensando” o prendendo chances maggiori di quelle che uno prenderebbe senza la tecnologia di riduzione del rischio».
L’eredità di suor Miriam Duggan: investire su persone
Ecco, suor Duggan incarnava questa direzione morale, facendo leva su un cambiamento culturale profondo: promuovere una scelta di vita consapevole, non riversare sulle teste degli africani casse di preservativi.
Negli ultimi anni, la religiosa irlandese si era trasferita in Kenya, dove dirigeva la “Mother Kevin Community School” nel quartiere povero di Huruma, nella periferia di Nairobi.
Lascia un’eredità che va oltre i numeri: un richiamo a investire sulle persone, sulla trasformazione culturale, sull’educazione e su relazioni fondate sulla responsabilità.

















1 commenti a Addio a suor Duggan, fermò l’Aids insegnando fedeltà e astinenza
Sono testimone delle casse di preservativi depositate nell’ospedale pubblico di Moroto negli anni ’90, in un contesto di povertà che per qualcuno voleva dire richiesta di supplenza, razionalizzazione tecnica, non morale. Grazie suor Miriam, anche se non ti ho mai incontrato, prego che tu possa tu ricevere la ricompensa meritata ai veri discepoli e discepole del Vangelo, alleluia!