Perché il card. Burke ha cancellato il post sulla Messa?
- Ultimissime
- 30 Lug 2025

Una semplice riflessione del card. Raymond Burke sulla Messa del rito ordinario e sul Concilio Vaticano II, senza alcun cenno di condanna, ha prodotto critiche feroci. Così il porporato ha cancellato il post.
Il 21 luglio scorso, il cardinale Raymond Burke ha pubblicato una semplice riflessione sulla Messa. Che poi ha cancellato.
Eppure non c’era scritto nulla di strano, nulla di imbarazzante.
Sul suo profilo X, Burke ricordava che la pietà e la vita pia sono una componente centrale della vita cristiana, aggiungendo che «dopo il Concilio Vaticano II, è stata attribuita grande importanza alla Messa, il che è meraviglioso. E’ vero che non c’è nulla di più grande nella nostra vita che partecipare alla Santa Messa».
Qualcuno poteva legittimamente obbiettare sull’effettiva centralità data alla liturgia, altri invece avrebbero potuto condividere. Si sarebbe instaurato un normale dialogo. Invece nulla di tutto ciò, solo litigi.
Burke cancella il post sulla Messa dopo le critiche
Come detto, dopo poche ore il post è stato infatti bruscamente rimosso (sono rimaste solo le tracce, anche dei rilanci).
Nessuna spiegazione ufficiale, nessun chiarimento da parte del cardinale. Solo silenzio. E ovviamente, molte domande.
Come riporta il portale cattolico tedesco Katholisch, il post aveva ricevuto una valanga di critiche. Alcune molto sprezzanti.
Il card. Burke è infatti noto per le sue posizioni chiare e spesso critiche nei confronti delle derive post-conciliari nella Chiesa, inoltre è un noto apprezzatore del vetus Ordo liturgico, comunemente chiamata Messa il latino.
Evidentemente quella che è sembrata a tutti una normale riflessione da parte di un pastore cattolico sul valore della Messa, per alcuni è parsa un vero e proprio tradimento, se non un affronto.
Proprio da lì si sono levate le accuse al cardinale di “promuovere la Messa nuova”, cioè quella riformata dopo il Concilio Vaticano II, secondo il Messale di Paolo VI.
Una celebrazione che in alcune aree della Chiesa viene ritenuta meno autentica e meno “sacra” rispetto alla forma tradizionale, quella tridentina. Il fatto che Burke abbia scritto parole positive (o comunque non negative) sulla Messa celebrata secondo il Novus Ordo, sembra aver turbato così tanto da portarlo a cancellare il post.
Burke, la Messa e il clima sui social
Al netto delle legittime opinioni, è possibile che un cardinale della Chiesa cattolica debba cancellare un post che parla di liturgia?
È davvero questo il clima in cui ci troviamo oggi, in cui persino l’elogio della Santa Messa, se non strettamente allineato con una certa sensibilità liturgica, rischia di essere percepito come un tradimento?
Non esprimere avversione verso la Messa secondo il rito ordinario è diventato qualcosa per cui un cardinale debba vergognarsi?
Se il card. Burke ha deciso di rimuovere il suo scritto, è lecito domandarsi se lo abbia fatto per senso di prudenza o per evitare divisioni maggiori. Avrà sicuramente valutato che fosse la cosa migliore da fare.
Ma resta la perplessità del fatto che, a quanto pare, anche parlare della Messa – centro e culmine della vita cristiana – può diventare motivo di litigio sui social. Una riflessione che dovrebbe farci pensare, tutti.

















15 commenti a Perché il card. Burke ha cancellato il post sulla Messa?
Io amo molto la messa Tridentina,però non vedo proprio il motivo per cui denigrare o insultare chi partecipa alla nuova messa.Alla fine sono tutte e due liturgie valide.Mi piacerebbe vedere più collaborazione e meno litigi tra i Cattolici.
Ben vengano commenti così! Penso che tutti siamo davvero stanchi di questi litigi ma vedo attorno a me persone che non si arrendono e continuano a deridere i tradizionalisti o deridere Francesco e i papolatri. Mi chiedo quanto ancora dovranno andare avanti
Finalmente un commento equilibrato.
Che non dice a quelli che seguono il novus che sono mezzi eretici, protestano ecc ecc Grazie per il confronto sano
Ognuno fa i conti con la propria coscienza. Ma sarei curioso di sapere come e con che spirito questi commentatori partecipino alla Santa Messa.
“una casa divisa in parti contrarie, non può durare”
Sua Eminenza Burke frequenta i tradizionalisti . Celebra la loro messa. Ordina i loro preti. Criticava con loro papa Francesco. Da loro ( stando alla trasmissione Report) prende finanziamenti.Solo ora si accorge di quanto fuoco cova sotto la cenere? Allora aveva ragione papa Francesco quando diceva che la messa antica era solo un pretesto per dividere la Chiesa. E Burke diceva di non aver mai notato ciò….
Come se i modernisti non avessero mai aizzato il fuoco. Purtroppo provocatori irosi sono in entrambi i fronti. Con la differenza che non c’è alcun documento Magisteriale come Traditionis Custodes per i modernisti. Rimangono quelli di San Pio X, ormai «superati» dai tempi e che andrebbero riconfermati per condannare le attuali derive moderniste.
sono d’accordo con te, esistono provocatori su entrambi i fronti. mi viene in mente un certo andrea grillo per esempio! non c’è nessun documento per loro perché non celebrano secondo un rito particolare al di là di qualche bandiera arcobaleno sull’altare. invece se mi ricordo papa francesco scomunicò i fondatori di Noi siamo chiesa!
C’è divisione perché viene data per ordinaria una messa nata 50 anni fa e per straordinaria una messa Apostolica che ha 2000 anni. La bilancia pende da una parte e non è equilibrata.
Perché non ridare alla messa cosiddetta in latino la giusta importanza rispetto a una messa neonata? Visto che si parla di pace, facciamola questa benedetta pace tra le liturgie.
Il ragionamento tecnicamente non fa una piega. Ma ti chiedo: vale di più uno scambio di definizioni “ordinaria” con “straordinaria” o la pace nel cuore e nel popolo cattolico? Dopo 50 anni ancora non riusciamo ad andare oltre e alzare lo sguardo? Dico la mia, senza offesa: se non ci fossero i social che creano piccole bolle che simulano la realtà, questa questione non si sarebbe mai più aperta perché per il 99,9% dei fedeli non interessa nulla e sono più interessati a evitare divisioni e guerre intenstine. Posso sbagliarmi ma credo non di molto.
Aggiungo una cosa Silvana. Vivo in Lombardia e mi sono informato: sai quante chiese celebrano con rito antico? 2 su circa 5.000, una a Como e l’altra non ricordo. Mi pare che la dica lunga sul fatto che ciò che si nasconde dietro a queste polemiche non è l’amore alla Messa in latino ma movimenti tradizionalisti scismatici che puntano ad altro. Non è il tuo caso ovviamente!
nessuno può dire scismatico a gruppi anche fossero 2, primo e secondo la messa antica è stata ridotta a poche perché proibita nelle parrocchie dove veniva celebrata, ma con il
Traditionis Custodes 2021 viene celebrata nelle chiese di periferia. Con il motu proprio di Benedetto XVI è stata permessa la celebrazione dove richiesta. Nel mondo ci sono più di 23 riti approvati dalla chiesa cattolica. Perché la messa Apostolica Romana di sempre in latino viene osteggiata? La guerra l’ hanno creata 60 anni fa, non i fedeli o i sacerdoti che celebrano la messa antica.
Che il tradizionalismo covi al suo interno movimenti scismatici non mi sembra una novità, si veda il caso Viganò o quello della Fsspx. Non essere in comunione con il Papa significa essere scismatici. Poi mi pare che l’atto di Bergoglio non ha proibito la Messa in latino ma l’ha concessa solo su richiesta e valutazione della comunità che la richiede, francamente mi è sempre sembrata un’azione tesa all’unità delle Chiesa e non alla sua divisione. Non vedo poi questa guerra alla messa “di sempre” anche se mi sono perso delle notizie forse
Non credo proprio siano solo due in tutta la Lombardia. Sicuramente Traditionis Custodes ha reso la vita impossibile a tanti fedeli vicini al rito antico, ma dove veniva celebrato abitualmente con autorizzazione dell’ordinario del luogo in chiese compatibili con TC non vedo ragioni per cui gli ordinari avrebbero dovuto vietarle (o meglio, me ne vengono di molto poco nobili…). Da dove hai tratto quel dato?
Guarda mi sono informato proprio recentemente e su internet dovrebbe esserci l’elenco regione per regione per controllare. TC non ha vietato queste celebrazioni ma le ha concesse solo su richiesta esplicita al vescovo e mi pareva di aver letto su Uccr che ad esempio a Bologna Zuppi ha concesso a una parrocchia di celebrare in rito antico.
Chi fa queste distinzioni non ha capito nulla della Messa. Noi andiamo a Messa per assistere al sacrificio di Cristo reso attuale in modo incruento per mezzo del sacerdote che consacra e offrirlo a Dio. Il pane non è più pane e il vino non è più vino, ma sono il Corpo e il Sangue di Nostro Signore. La liturgia serve per introdurci al mistero, è importante, ma non è l’essenza della Messa.