I miracoli più importanti non sono le guarigioni fisiche
- Ultimissime
- 08 Lug 2025

La storia di una tragica morte da cui è fiorita, miracolosamente, una nuova vita. I miracoli da chiedere non sono tanto le guarigioni fisiche ma la pace nel cuore, conversioni in cui agisce la Provvidenza quando pensiamo che non risponda alle preghiere di guarigione.
Uno dei meriti del documentario “God Is Alive 2: Modern Miracles” è chiarire un frequente equivoco sui miracoli.
Parliamo del seguito del fortunato documentario presentato da padre Michael Trummer e dal teologo Andrew Hansen, direttore della comunicazione della Diocesi di Springfield (Illinois).
Il film esplora il concetto di miracolo nella vita contemporanea, raccontando esperienze autentiche di fede, guarigione e provvidenza divina.
E’ interessante come padre Trummer e Hansen includano anche storie che vanno oltre la guarigione fisica.
Chi l’ha detto, infatti, che il miracolo è per forza legato a un’artrite che scompare o un tumore che svanisce? L’opera “invisibile” della Provvidenza è più significativa di qualunque guarigione corporea.
Il miracolo più importante è la guarigione del cuore
E’ noto che una delle critiche principali verso i santuari come Lourdes è che su migliaia di pellegrini che vi si recano ogni anno i miracoli dichiarati sono pochi, creando una discrepanza enorme tra le richieste di guarigione fisica e il numero di coloro che effettivamente le ottengono.
Eppure, nel Dizionario teologico enciclopedico (Cittadella 1998), si spiega chiaramente:
«Il miracolo rimane un segno che provoca alla riflessione e al discernimento: esso non si compie solo nell’ordine, nella natura o nella fisicità della persona, ma anche, e soprattutto, nel silenzio della trasformazione del cuore».
Ecco dunque l’equivoco.
L’importanza del miracolo è nell’essere un segno, una freccia che rimanda ad Altro.
Dio non è un dispensatore automatico di miracoli fisici, ma agisce in modo molto più sottile, mirato e spirituale. Quello che conta ai Suoi occhi non è guarire il corpo ma il cuore, si può infatti guarire da un tumore ma restare comunque “malati” dentro.
Lo stesso Gesù operò pochi miracoli e certamente non guarí tutti coloro che gli si avvicinarono chiedendo una guarigione. Ma quando i discepoli del Battista gli domandarono “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”, lui rispose elencando i segni, i prodigi compiuti sui cechi, i lebbrosi, gli zoppi (Mt 11,2).
Dalla tragedia una nuova vita, come opera il Signore
Un esempio emblematico di miracolo non fisico è proprio riportato nel documentario citato e riguarda uno dei due conduttori, Andrew Hansen.
Al centro di questa storia c’è la morte del fratello Kevin, insegnante di teologia al liceo di Chicago di 33 anni a cui è stata diagnosticata una forma aggressiva di leucemia.
«La nostra famiglia ha pregato con fervore affinché mio fratello non morisse», ha raccontato Hansen. «Abbiamo celebrato messe, sono venuti tanti sacerdoti, recitavamo il Rosario incessantemente. Dio ha risposto alla nostra preghiera, ma la risposta è stata ‘no’».
La risposta di Dio alla preghiera raramente è quella che ci si attende, le Sue vie non sono le nostre vie. Non interviene a comando, non sarebbe altrimenti un Dio-persona, che agisce con libertà, con mistero, con amore libero. E’ con tale consapevolezza che Hansen è riuscito ad intravedere quale bene più grande il Signore è riuscito a trarre dalla morte del fratello.
Il tempo trascorso della famiglia vicino a Kevin in ospedale fu fonte di ispirazione per sua sorella Mary a tornare a studiare scienze infermieristiche, un percorso che aveva abbandonato. Nel suo nuovo lavoro, la sorella ha così incontrato il suo futuro marito, Alex che, da convinto non credente, si è progressivamente convertito al cattolicesimo.
Oggi, Mary e Alex hanno due figlie, le educano alla fede e sono attivi in parrocchia.
«Dopo la tragedia accaduta a mio fratello la vita è rinata con queste due bambine», ha spiegato Hansen. «Un matrimonio meraviglioso e un nuovo uomo di fede, tutto nato dalla sofferenza».
Il vero miracolo da chiedere è la pace nel cuore
La conversione, la pace interiore, la letizia del cuore sono il vero miracolo da chiedere e hanno infinitamente più valore di una guarigione fisica.
Possiamo continuare a chiederci quanti miracoli fisici accadono oggi, ma la domanda più urgente è un’altra: quanti cuori sono cambiati? Quanti hanno riscoperto la speranza, la misericordia, la pace del cuore?
I miracoli più frequenti non sono eventi da cronaca o da inspiegabilità scientifica, sono storie di vita trasformata, segni vivi di un Dio che, anche nei nostri giorni, continua ad alzare miracolosamente la fronte di chi si inginocchia.

















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