Nicolas Sarkozy condanna attacchi ai cristiani e parla di “laicità positiva”

Anche Nicolas Sarkozy, come la quaisi totalità dei premier europei, ha voluto approfittare dell’occasione degli auguri che ogni inizio d’anno rivolge alle autorità religiose per condannare ancora una volta i recenti attacchi in Egitto ed in Iraq contro i cristiani. Come tanti, Sarkozy ha denunciato l’inaccettabile condizione di discriminazione e di persecuzione delle chiese in tanta parte del mondo e in un lungo testo ha rinnovato l’appoggio della Francia alle minoranze cristiane, usando termini particolarmente forti, soprattutto per l’Iraq: «Non possiamo neppure ammettere e quindi facilitare quello che appare sempre più come un piano di epurazione religiosa del Medio Oriente. In Iraq come in Egitto, i cristiani d’Oriente sono a casa loro». Ribadisce la «laicità positiva» modellata in occasione del suo discorso del Laterano, a Roma, nel dicembre 2008, che riconosce alle religioni un ruolo attivo nella società. Rtiene anche che è permettendo alle religioni di svolgere un ruolo positivo nella società che si eviteranno le derive fondamentaliste o oscurantiste. «In che cosa la Repubblica sarebbe minacciata ascoltando quello che uomini e donne di Dio hanno da dirle?», si chiede, come se «le religioni non avessero niente da dirci sul mondo in cui viviamo».

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