Il chimico Marchetti: «gli organismi viventi sono frutto di un disegno ordinatore»

L’ONU ha dichiarato il 2011 l’Anno internazionale della chimica”. Il professor Leonardo Marchetti, docente e ricercatore di chimica organica dal 1976 all’Università di Bologna (facoltà di cui è stato preside per 6 anni), presidente del consorzio interuniversitario “La chimica dell’ambiente”, già Presidente del Collegio Nazionale dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria italiane ed autore di 150 pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali ed internazionali, è intervenuto sull’argomento in una recente intervista

Rispondendo alle domande sull’utilità della chimica, sulla previsione delle emissioni tossiche e inquinanti, e i possibili investimenti nella chimica “pulita”, ha dichiarato: «La chimica ha leggi precise e inviolabili, che permettono di conoscere come è costituita la materia: le possibilità che ne scaturiscono sono straordinarie».

Ha poi continuato: «Affascinante, per me, è poi la chimica degli organismi viventi: studiandola si ha la dimostrazione che non può essere frutto di una casualità cieca. È evidente che vi è dietro un preciso e sapiente disegno ordinatore. Ai giovani va illustrata questa profonda razionalità della chimica e delle sue leggi, la cui conoscenza permette di indirizzare le reazioni chimiche verso i nostri obiettivi».

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

69 commenti a Il chimico Marchetti: «gli organismi viventi sono frutto di un disegno ordinatore»

« nascondi i commenti

  1. Rego ha detto

    Casualità? Ma perché ancora esiste qualcuno che crede alla casualità? O meglio, alla Casualità?

  2. Ciccciomezzanotte ha detto

    X fortuna i veri scienziati ogni tanto hanno la buona idea di intervenire nel dibattito pubblico prendendo spazio ai vecchi pensionati ex scienziati laicisti (nonna Hack è scientificamente più di là che di qua…)

  3. Guido ha detto

    Il professor Leonardo Marchetti dovrebbe dimostrare la veridicità della sua affermazione quando dice che studiando la chimica si ha la dimostrazione che non può essere frutto di una casualità cieca, dovrebbe spiegare ad esempio cosa ci fanno delle nuvole di glicolaldeide, lo zucchero più semplice esistente in natura nello spazio interstellare. Queste molecole potrebbero essere uno dei mattoni fondamentali per la formazione della vita organica. Cosa ci fanno a migliaia di anni luce da noi se la vita è stata creata appositamente per noi, figli prediletti, sul nostro pianeta? Personalmente sospetto che tale affermazione sia frutto di una convinzione religiosa più che di un’evidenza scientifica, ma aspettiamo delucidazioni dall’eminente scienziato, forse ha altre informazioni che ancora non ci ha trasmesso.

    • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Guido

      Che l’informazione presente nel DNA sia frutto di casualità non è possibile affermarlo. Richard Dawkins, grande sostenitore di questa ipotesi, ha dovuto riconoscerlo nel libro successivo a “The God Illusion”. Il caso (12 scimmie che battono sulla tastiera di un pc) non riescono a creare alcun tipo di nuova informazione. E’ evidente che in un’intervista non è possibile lo spauracchio illuministico della “dimostrazione”. In quest’intervista conta il fatto che un’autorità in materia abbia deciso di razionalizzare i suoi studi e arrivare ad una conclusione, mettendoci la faccia. Ritenere che non abbia motivazioni ma sia soltanto animato da convinzioni religiose è una diffamazione tipica di chi non è d’accordo e non sa di cosa si stia parlando. L’ho già notato nell’altro articolo su Socci, quando lo attaccavi per ciò che ha scritto nel suo nuovo libro senza aver letto il suo nuovo libro.

    • EnricoBai ha detto in risposta a Guido

      Guido comincia a partire dal fatto che tu sei solo un anonimo utente di internet animato da un’ideologia sicuramente politica e non si capisce se atea, sincretista o credente. Marchetti è un uomo di scienza, con ruoli importanti e conosciuto nel panorama scientifico. Tu, al contrario suo, puoi sparare una marea di sciocchezze. Lui invece no. Se non ha motivazioni di quanto afferma, se non ha prove, allora una dichiarazione pubblica del genere sarebbe fatale. Questa è la prima prova che per lui, come tanti altri, il progresso della scienza porta ad una conferma della fede in un creatore. Occorre prenderne atto, anche se è una cosa che solo uomini con le palle possono fare, piuttosto che blaterale richieste su richieste, ipotizzando un futuro scientifico come risposta alle questioni umane (cfr. scientismo).

    • Davide 1 ha detto in risposta a Guido

      Che l’universo possa essere pieno di mattoni nessuno lo mette in dubbio.
      Che da un cumulo di mattoni nasca una cattedrale per puro caso e’ un altro paio di maniche.
      Un’auto e’ formata da molti pezzi (viti, bulloni, pezzi di carrozzeria) se li trovassi per strada potresti supporre che l’automobile si monta da sola?.
      Gli organismi viventi sono piu’ complessi di un’auto.

      • Guido ha detto in risposta a Davide 1

        C’è anche l’esempio del Boeing che si riassembla “casualmente” grazie all’azione di un tornado o della Cappella Sistina che si dipinge dopo aver gettato secchiate di vernice sul muro. In tutti questi esempi c’è un errore di fondo: si chiede ad un’azione generica (un movimento casuale) un risultato molto concreto (assemblare un manufatto umano già deciso in partenza). Questo è matematicamente impossibile, anche per la scienza. Sarebbe come gettare delle cellule procariote in uno stagno, aspettare 3 miliardi d’anni e pretendere di trovare poi degli uomini. Questo non potrà mai succedere, la differenzazione della specie e la sua determinata evoluzione avviene per motivi diversi, che dipendono dai i vari cicli, dall’ambiente ed il clima circostante o la dominanza una specie su un’altra. Ma possiamo andare più in là: in un pianeta completamente diverso dal nostro ci saremmo potuti sviluppare secondo una chimica basata sul silicio, perchè teoricamente è possibile una chimica organica basata sul silicio. Sarebbe curioso immaginarci con quell’aspetto, io non ho neanche la pallida idea a cosa potremmo assomigliare.

        • Guido ha detto in risposta a Guido

          … dai vari cicli geologici

          • Davide 1 ha detto in risposta a Guido

            Ma la prima cellula, in una visione senza Dio, e’ generata dalla casualita’.
            Se prendi delle cellule procarioti (e pretendi di dire che i procarioti sono + semplici degli eucarioti perche’ sono senza alcuni organi), stiamo gia’ parlando di materia vivente “assemblata”.
            Che la vita possa basarsi sul silicio attualmente rientra nella fantascienza, visto che non abbiamo viventi basati sul silicio (ma abbiamo la crosta piena di silicio).

        • Raffa ha detto in risposta a Guido

          Non chiamerei assolutamente in causa la geologia per spiegare la differenziazione della specie. I fossili non dicono assolutamente nulla…non commettiamo l’errore di estrapolare quello che funziona nel micro al macro. Occorre prima dimostrarlo. Quello che tu stai dicendo è quindi contrario al neodarwinismo che vede nella selezione naturale l’unico motivo di evoluzione. Sei sicuro di fare un passo del genere?

          • Guido ha detto in risposta a Raffa

            Se le ere geologiche avessero avuto una durata diversa, oggi molti organismi viventi sarebbero diversi da quello che sono, alcuni non si sarebbero estinti ed altri si. Le variabili sono infinite.

            • Raffa ha detto in risposta a Guido

              Le variabili sono infinite? Eppure quello che è emerso è un essere dotato di razionalità. La strada era una sola fra mille altre. Una cieca casualità? Fino a quando è razionale parlare di cecità a questo livello di coincidenza?

              • Guido ha detto in risposta a Raffa

                Ma vedi che stai pretendendo un risultato molto preciso (l’essere umano) da un’azione molto generica (la differenzazione della specie). E’ proprio questo l’errore commesso nell’esempio del Boeing o della Cappella Sistina.

        • Piero ha detto in risposta a Guido

          Faccio notare che alla proposta della Teoria del “Big Bang”, molti scienziati la rigettarono, perche’ sembrava troppo simile ad una creazione, assomigliava troppo al libro della Genesi. Questo la dice lunga su come certi “scienziati” sostengano o meno una teoria scientifica, a seconda se confortino i propri sentimenti (a)religiosi o meno.
          Personalmente, reputo Stephen Hawking il piu’ grande genio scientifico vivente, ma in Teologia e Cosmogonia deve abbassare le penne perche’ non e’ il suo campo. Lui puo’ dire tutto fino a T>0+, e ne ha certamente l’autorita’ e le conoscenze per farlo, ma per T<0- non puo' dire assolutamente nulla, semplicemente perche' prima di quell'istante le nostre leggi fisiche non valgono.
          Faccio sommessamente notare ai sostenitori dell'aborto, se all'epoca della sua nascita, la madre di Stephen Hawking avesse potuto fare un test per scoprire quale gravissima malattia avrebbe poi sviluppato il figlio, se avesse deciso che la vita di suo figlio "non valesse la pena di essere vissuta", quale gravissima perdita avremmo avuto per il pensiero scientifico moderno…

          • Gimmy ha detto in risposta a Piero

            Uno di quelli che rifiutò il big bang fu ad esempio Einstein che disse a Lemaitre: “Si vede bene che siete un prete!”

    • Lorenzo ha detto in risposta a Guido

      Facile. Tanto chi va a prendersi la briga di fare tutti quei chiloetri per verificarlo. Pronto qua base Terra, Dr. Spock mi teletrasporti.

  4. Viola ha detto

    Mi fa molto piacere che esistano scienziati che tentino di emergere dalla sciocca lotta tra creazionisti, fautori del Disegno Intelligente e neodarwinisti!

  5. fabrizio privato ha detto

    Occorre distinguere casualità e casualità. L’eventaule esistenza di fenomeni casuali che comunque esistono in natura non fa assolutamente ombra sulla origine Causale (di Causa) delle cose. Il caso non sostituisce il Creatore, perchè esso pone dei vincoli precisi in cui anche avvenimenti casuali vanno verso quella direzione. Dunque il caso, o il caos può essere qualcosa di programmato. Dio crea direttamente ed indirettamente.

  6. Max ha detto

    Spero che non sia un sostegno all'”Intelligent Design” pero’. Anche eminenti scienziati cattolici tutti d’un pezzo come George Coyne e Ken Miller, e con loro il cardinale Ravasi, hanno detto che l’ID non trova spazio nella scienza moderna.
    Se invece e’ un sostegno all’idea che l’Universo e’ una costruzione razionale e che Dio sapeva, fin dall’inizio, che esseri dotati di razionalita’ sarebbero stati generati in esso, nulla da ridire, anzi.

    • Raffa ha detto in risposta a Max

      Se fosse stato un sostegno all’ID sarebbe scritto in maiuscolo. Non facciamoci confondere. Il disegno è diverso da il Disegno!!

    • Stefano ha detto in risposta a Max

      In che senso ‘Dio sapeva che esseri dotati di razionalità sarebbero stati generati in esso (l’Universo?)’? Dio, da quel che capisco, secondo te ha assistito ad un processo evolutivo da semplice spettatore; cioè, ha lasciato che tutto prendesse vita e forma, conoscendone, però, il finale? Mi sembra quantomeno azzardato (da un punto di vista cattolico, s’intende).

    • fabrizio privato ha detto in risposta a Max

      L’Intelligent Design è un universo vastissimo e dentro ci sono pure i cospirazionisti ufo. Perciò quando si parla di Disegno, essa è una cosa che trascende fede, teologia, scienza e filosfia, quanto al disegno intellgente essa è usata all’interno della scienza pur non avendo presupposti scientifici. Quindi una cosa è il Disegno Intellgente un altro è il disegno intelligente. Le maiuscole contano!

  7. Max ha detto

    Non e’ cosi’ strano, a me sembra coerente con quello che anche il Papa ha detto alla sua bella omelia il giorno di Pasqua. Quando parlava della Ragione-Logos che e’ alla base di tutto e del fatto che la ragione umana non e’ un “disturbo” dell’Universo, cosa che sarebbe se alla base di tutto ci fosse il caso.

    Dio non e’ un semplice “spettatore”. Come ci insegna San Tommaso D’Aquino, Dio e’ l’essere, il mondo ha l’essere. Il mondo e’ contigente e per esistere richiede Dio. Se Dio si dimenticasse, per ipotesi assurda, di una qualunque cosa del mondo, essa cesserebbe immediatamente di esistere.

    Dio pero’ non interviene, alla maniera degli antichi dei greci, nelle vicende del mondo, se non in casi eccezionali e di profonda, anzi vitale importanza, come la nascita del Suo Figlio nel mondo, e nei miracoli. Dio continua ad agire nel mondo per quelle che in filosofia si chiamano “cause seconde”, vale a dire le razionali leggi fisiche. Ovviamente Dio, che e’ eterno, sa cosa accadra’ in ogni punto ed in ogni tempo dell’Universo.

    Alla base del metodo scientifico vi e’ la confidenza del fatto che la Creazione di Dio e’ razionale, intellegibile alla mente dell’uomo, e Dio non vi interviene come, per citare Nicola di Oresme:

    “In the fourteenth century the natural philosopher Nicole Oresme (ca. 1320-82), who went on to become a Roman Catholic bishop, admonished that, in discussing various marvels of nature, “there is no reason to take recourse to the heavens, the last refuge of the weak, or demons, or to our glorious God as if He would produce these effects directly, more so than those effects whose causes we belive are well known to us.”” (Numbers, 2003).

    Spero di essere stato chiaro, e’ un po’ che non toccavo queste cose…

    • Francesco B. ha detto in risposta a Max

      Beh a giudicare da cosa dici sei un esperto in maniera 🙂 no battute a parte è un bel commento e da ciò che esprimi mi sembri preparato

      • Max ha detto in risposta a Francesco B.

        Boh non credo, un bravo filosofo avrebbe scritto piu’ correttamente di me. Comunque, per chiarire, era una risposta per Stefano, sopra. Per errore forse non ho cliccato “reply” sotto il suo intervento, ed il mio non e’ venuto sotto il suo.

    • Guido ha detto in risposta a Max

      Sappiamo che in quanto onnipotente Dio può fare ogni cosa e in quanto onnisciente Dio conosce ogni cosa. Allora dobbiamo essere in grado di rispondere a questa domanda: Può Dio fare qualcosa di diverso di quello che già sa che farà?

      • Max ha detto in risposta a Guido

        Non credo. Se non ricordo male Sant’Anselmo d’Aosta, Dio e’ massimamente libero perche’ sceglie sempre la soluzione piu’ giusta. Non puo’ scegliere diversamente, ma questo non limita la sua liberta’, invece la corona.
        Pero’ non capisco come questo c’entri, alla fine, con la discussione sulle parole di Marchetti 🙂

        • Max ha detto in risposta a Max

          E per tornare in argomento, il sottoscritto e’ critico dell’Intelligent Design, cosi’ come lo sono ottimi scienziati credenti che lavorano “sul campo”, come F. Ayala e Ken Miller.

        • Guido ha detto in risposta a Max

          Infatti non c’entra niente con Marchetti, a me piacciono i paradossi, sono un po’ come i cruciverba ed hanno sempre un qualcosa di simpatico. Forse l’ho pensato sul: Se Dio si dimenticasse di una qualunque cosa del mondo, essa cesserebbe immediatamente di esistere. Credo si potrebbe inventare un paradosso anche su questo, anche se, quanto più ci si avvicina ai sistemi massimi, tanto più difficile è trovare l’inganno.
          Ciao

      • Nofex ha detto in risposta a Guido

        La tua domanda non è realistica perché pretende di mettere in un bicchiere (la nostra ragione) tutta l’acqua dell’oceano (la mente di Dio). Inoltre la relatività di Einstein insegna che il tempo è un concetto inesistente. Tutto il passato, presente e futuro non esistono. Per noi è difficile da capire, ma in realtà è tutto un’unicum temporale. Non è quindi scientifico ipotizzare un futuro nel contesto di Dio.

        • Guido ha detto in risposta a Nofex

          Si, ma questo è panteismo. Noi invece stiamo parlando di una tradizione che vuole un prima, un durante ed un dopo.

          • Nofex ha detto in risposta a Guido

            Panteismo?? Ma cosa stai dicendo?? Che c’entra il panteismo??!!! Si parla di unicum spazio-temporale e non comporta in alcun modo lo stady state. Capisco che non sei d’accordo con nulla però non serve opporsi ad ogni cosa che viene detta solo perché lo dice un credente. Altrimenti fai figuracce del genere!!

            • Guido ha detto in risposta a Nofex

              Scusami, hai ragione, ma noi stavamo parlando di come il Dio critiano agisce nel mondo, inviando Suo Figlio, tramite i miracoli, ecc. (post di Max). Ho sempre l’impressione che quando ci si avvicina all’idea assoluta, si approdi a un tipo di panteismo, perchè, ci piaccia o no, tra i sei miliardi di abitanti della Terra ci sono tante visioni distinte di Dio e se le sommiamo tutte si arriva a qualcosa che coincide con il “Dio è Tutto e Tutto è Dio”, dove immanenza e trascendenza finiscono inevitabilmente col coincidere. Forse sbaglio, ma questa è la mia opinione.

    • Stefano ha detto in risposta a Max

      mi pare un pensiero, il tuo Max, un po’ ai limiti estremi del cattolicesimo, prima che si faccia ingresso nel campo deista. Relegare, come sostieni tu, l’intervento di Dio ai soli miracoli o alle leggi della fisica o la nascita del Messia, è molto, troppo riduttivo. Dio ha creato l’universo, non ha scoccato solo la scintilla del Big Bang; come disse Gesù, il Padre conosce il numero dei nostri capelli, sa tutto di noi. Ma non è spettatore; noi ignoriamo il Suo disegno, il Suo agire ma è presente ogni giorno nelle nostre vite. La tua è una visione antropocentrica che lascia perplessi.

      • EnricoBai ha detto in risposta a Stefano

        Limiti del cattolicesimo? Ricordo che Stefano è un creazionista, nonostante Benedetto XVI abbia appena dichiarato che la dottrina cattolica aderisce all’evoluzione e alla creazione e non al creazionismo. Che tu dica ad altri di essere ai limiti e come De Mattei che sgrida Ravasi perché non lo difende..

        • Stefano ha detto in risposta a EnricoBai

          Eh no, Enrico, io non sono creazionista: io sono cattolico. Non so se sei aggiornato, ma non è proprio la stessa cosa… Il papa avrebbe aderito all’evoluzione? Questa è proprio bella! Cito: “A me pare importante, in particolare, come prima cosa, che la teoria dell’evoluzione in gran parte non sia dimostrabile sperimentalmente in modo tanto facile perché non possiamo introdurre in laboratorio 10.000 generazioni. Ciò significa che ci sono dei vuoti o lacune rilevanti di verificabilità-falsificabilità sperimentale a causa dell’enorme spazio temporale cui la teoria si riferisce.
          Come seconda cosa a me è parsa importante un’altra sua affermazione: la probabilità non equivale a zero ma neppure a uno. Per cui si pone la domanda: a quale altezza si situa la probabilità? Ciò è importante se vogliamo interpretare correttamente la frase di Papa Giovanni Paolo II: «La teoria dell’evoluzione è più di un’ipotesi». Quando il Papa disse questo, aveva i suoi buoni motivi. Ma nello stesso tempo è anche vero che la teoria dell’evoluzione non è ancora una teoria completa, scientificamente verificabile.
          Come terza cosa vorrei accennare ai salti di cui ha già parlato anche il cardinale Schönborn. Non basta la somma di piccoli passi. Ci sono dei «salti». La domanda sul loro significato va ulteriormente approfondita.
          Come quarta cosa è interessante che i mutanti positivi siano solo pochi e che il corridoio, in cui si poteva svolgere lo sviluppo, è stretto. Questo corridoio è stato aperto e attraversato. Le scienze naturali stesse e la teoria dell’evoluzione possono rispondere in modo sorprendente a molte cose, ma nei quattro punti menzionati rimangono ancora aperte questioni rilevanti.” (Benedetto XVI)
          Ora, non mi sembra che il papa abbia accettato l’evoluzione; anzi, la tratta un po’ con sufficienza, come dire ‘Sì, va bene, si parla di evoluzione ma, figliuoli, cercate di ragionare e rispondete ai 4 salti decisivi mancanti e ne riparleremo.’
          E guarda che ce ne sono altri, di passi, dove, se ben ricordo, definisce il fatto della vita proveniente da materia inorganica un abominio vero e proprio. Dopo, come sempre, ognuno interpreta le cose come vuole ma a mio parere, qui, c’è ben poco da interpretare.

          • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Stefano

            Noooooo, vi prego fermatelo!!!!! Ricomincia con questa storia!!!!!!

            • EnricoBai ha detto in risposta a EnricoBai

              Notizia fresca fresca….

              • Stefano ha detto in risposta a EnricoBai

                Papà non ha letto l’articolo? Sembra proprio così; già dal titolo si capisce il pensiero di BXVI. Certo che link più masochistico non potevi produrlo… Comicissima, questa! Senti, ma lo hai letto quello che ho scritto in precedenza? A parte che ho chiaramente scritto che NON sono creazionista, il resto è ciò che disse BXVI, copiato ed incollato a Vostro beneficio. Adesso postami qualche altro link alla Tafazzi, fresco fresco, dai.

                • EnricoBai ha detto in risposta a Stefano

                  Stefanuccio..pochi giorni fa sostenevi che BXVI non aveva mai parlato di evoluzione, negandola totalmente. Ora cambio di posizione? Ho anche trovato un discorso di Giovanni Paolo II in cui aderisce completamente all’evoluzione biologica. Tanto che Stephen Gould se ne compiace vivamente. Vuoi che ti posto anche quello o oggi fai continui a fare finta di essere evoluzionista?

                  • Stefano ha detto in risposta a EnricoBai

                    Vedi che non capisci? O fai finta di non capire? Io ho solo detto che BXVI non approverà mai l’evoluzione e nemmeno GPII, checché tu ne dica. Nessun papa lo farà, perché sarebbe come dire: ‘ragazzi, Dio forse non c’è. Non ha fatto nulla, praticamente.’ Il discorso di GPII lo conosco, ed è quello dove dice che credere alla nascita della vita da semplice materia è una cosa aberrante. Poi, se ci vuoi ricamare, prego, s’accomodi.

            • Max ha detto in risposta a EnricoBai

              Per Enrico: Bello l’articolo che hai puntato 🙂
              E dire che poi si sono sentite delle contestazioni un po’ banali a quella bella omelia. Si puo’ ovviamente non essere d’accordo, ma andate a ripassarvi un po’ di filosofia prima di farlo.

              Per Stefano: sicuramente Dio ha un disegno per ciasciuno di noi ed il suo agire e’ presente nelle vite di ciascuno di noi. Ma non e’ un agire “diretto”, questo ci hanno insegnato i grandi filosofi cristiani medievali. Non ci sono miracoli ogni minuto. Dio parla nel nostro cuore. Noi poi possiamo pregare e qualcosa di importante per noi puo’ succedere, ma Dio sapeva gia’ che noi avremmo pregato e quel qualcosa sarebbe accaduto. Cio’ non inficia la liberta’ dell’uomo, perche’ egli, a differenza di Dio, e’ immerso nel tempo, con un passato, un presente in cui puo’ scegliere come comportarsi, ed un futuro.

              Sto raschiando il fondo del barile delle mie scarse conoscenze di San Tommaso, quindi chiedo scusa se ho detto qualche inesattezza.

              Aggiungo: la teoria dell’evoluzione *non puo’ e non deve* dire nulla ne’ a favore ne’ contro l’esistenza di un Dio trascendente come il nostro. L’evoluzione, come il resto della Scienza, e’ agnostica. E, quotando Veneziani, “chi cerca di dimostrare l’inesistenza di Dio scientificamente si comporta scientificamente da cretino”. Il catechismo della Chiesa Cattolica, se non sbaglio, afferma che stabilire l’origine del corpo dell’uomo e’ compito della Scienza. Non spetta alla Scienza, invece, rispondere ad altre domande sul “perche’ ” dell’Universo e di noi stessi.

              • Stefano ha detto in risposta a Max

                No, no, non ho detto che Dio è come una macchinetta dove inserisci una monetina ed esce il caffè che vuoi; con una preghiera non ottieni la salvezza. E ben dici che siamo noi a decidere come comportarci seguendo il cammino che scegliamo. E sulla teoria dell’evoluzione, aggiungo che non fa parte dei principi non negoziabili della Chiesa: vita, famiglia e libertà di educazione lo sono ma l’evoluzione non lo è. Quindi, per questa questione, la Chiesa sta, diciamo, alla finestra, in attesa di sviluppi. Resta il principio del Dio creatore della vita, sia essa umana o meno. Ed è per questo principio inoppugnabile che la Chiesa stessa non aderirà mai a qualsiasi teoria evolutiva o evoluzionistica che contempli la nascita della vita umana e non, dalla semplice, inerte, inorganica materia.

                • Max ha detto in risposta a Stefano

                  Come tu dici la Chiesa ha, del tutto giustamente, deciso di non interferire con lo sviluppo delle conoscenze scientifiche. Pero’ vedi, il fatto che ancora non si sia giunta ad una “teoria della gravitazione” definitiva non significa che le mele non cadano, in attesa che noi la scopriamo. Anche se ci sono tante cose che ancora non capiamo, l’evoluzione delle specie e’ avvenuta, ed i nostri antenati milioni di anni fa si muovevano nelle savana africana. Questo e’ pacifico.
                  Per quanto riguarda la vita: i processi che avvengono nel nostro organismo sono processi fisici e chimici mirabili, ma sempre fisici e chimici. Ovviamente, per me e’ sbagliato ridurre “la vita”, intesa in senso filosofico, ad un’insieme di tali processi. Lo lascio fare ai materialisti.
                  Ma se la Chiesa (non lo ha fatto ne’ lo fara’) stabilisse che i primi processi vitali che avvennero 3 miliardi e mezzo di anni fa sfuggano ad una descrizione scientifica, commetterebbe una invasione di campo.
                  La differenza e’ che per il credente, quei processi erano voluti da Dio creatore. Per il credente, fu un caso fortunato e basta. Ciao ed un abbraccio.

                  • Max ha detto in risposta a Max

                    Intendevo scrivere alla fine: “Per il non credente fu un caso fortunato e basta”.

                  • Stefano ha detto in risposta a Max

                    Tu dai per scontata l’evoluzione; l’evoluzione è una ipotesi, nemmeno una teoria. Non abbiamo fossili (lo stesso Darwin disse che senza alcun ritrovamento la sua teoria sarebbe crollata), testimonianze, ritrovamenti, nulla di nulla. La teoria della gravitazione la si intuisce perché la mela cade, le foglie cadono e tutti tornano a terra; ma l’evoluzione? L’evoluzione non ha niente, solo ipotesi empiriche, basate sulla fantasia; in tutti i modi, leciti o meno, gli scienziati tentano di farcela accettare ma a suffragio non portano che congetture. Quindi, chiedo: come possiamo ritenere valida una teoria quando questa non ha enunciati su cui lavorare seriamente? Se per evoluzione intendiamo da uomo nudo, ignorante, senza abilità manuali e con capacità ridotte, all’uomo di oggi, allora, il discorso è accettabile; ma se partiamo da Lucy, una semplice scimmia e giungiamo ai giorni nostri, con l’uomo in postazione eretta, etc. allora, no, non possiamo che rifiutare questa tesi.

                    • Max ha detto in risposta a Stefano

                      “L’evoluzione non ha niente”, “Solo ipotesi empiriche, basate sulla fantasia”, “non ci sono enunciati su cui lavorare seriamente”, “ma se partiamo da Lucy, una semplice scimmia, non possiamo che rifiuatare questa tesi”.

                      Spiace profondamente di sentire queste affermazioni, che qualunque studente di biologia, anche credente, smonterebbe in un attimo. Ti sbagli, ma temo che non si sara’ nulla che ti fara’ cambiare idea.

                      L’unica cosa che posso dirti, anzi ripeterti, e’ che la Chiesa non teme l’evoluzione, nemmeno quella che dalle scimmie che porto’ all’uomo, perche’ l’evoluzione non suggerisce una visione atea del mondo piu’ di quanto lo faccia il progettare un impianto idraulico.

                    • Stefano ha detto in risposta a Stefano

                      Max, che la Chiesa possa accettare l’evoluzione dalla scimmia all’uomo, è pazzesco. Sempre che tu stia parlando di Chiesa Cattolica. Potrebbe succedere solo se un Tettamanzi, un Martini, un Ravasi diventassero papi. E Dio ce ne scampi da certa gente. E qualunque studente di biologia, se onesto e preparato, ti dirà che la vita non può assolutamente derivare da materia inerte. Quindi, l’evoluzione è praticamente impossibile già in partenza. L’uomo è stato creato uomo perché è inverosimile che un DNA si muti e trasformi solo con la forza del pensiero, o dell’abitudine o con la ripetizione di gesti e comportamenti. Certo, ci sono pure quelli che parlano di ‘junk DNA’, che sostengono che lì risieda il nostro passato; peccato che il cosiddetto ‘junk DNA’ sia, invece, indispensabile ancora oggi, dove nascono uomini e non scimmie. Buona domenica.

  8. paolo ha detto

    partiamo da un presupposto universale (almeno per ora!) la scienza non può spiegare tutto e ha tanta strada ancora davanti a se…. ma quello che umanamente non capisco è l’atteggiamento di tanti sedicenti scienziati che dicono: “non ci sono prove che esista un “regista” che ha ordinato (e continua a ordinare) il mondo in una certa maniera…. quello che i credenti chiamano Dio…. per questi scienziati “evoluzionisticamente corretti” se qualche collega timidamente azzarda un’ipotesi creazionista… debbono dare le prove di quello che affermano…. altrimenti sono da considerarsi cialtroni/alchimisti etc etc etc… e mettono in campo i loro giocatori: margherita, piergorgio… e compagnia bella (si fa per dire ovviamente)! se l’altra squadra, quelli creazionisticamente coretti x intenderci, mettono in campo i loro giocatori titolati e titolati…. incominciano i vari “se” e i vari “ma”….. insomma dove sta scritto che gli scienziati atei sono più credibili di quelli credenti? Scusate x questa riflessione forse un po’ sconclusionata… ma questa sera mi gira così…. felice notte a tutti (credenti e non credenti)…

    • Guido ha detto in risposta a paolo

      “Affirmanti incumbit probatio” (lett. “la prova spetta a chi afferma”)
      E’ ovvio che è impossibile dimostrare l’inesistenza di qualcosa, quindi la prova la deve apportare chi afferma l’esistenza di tale cosa, ma deve essere una prova reale, concreta, altrimenti si sconfina nel campo delle opinioni ed è in questo in cui scadono i tanti sedicenti scienziati. Sciolto questo nodo è facile scoprire chi è realmente obiettivo e chi è mosso da motivi ideologici o di fede.
      Felice notte anche a te

      • Renzo ha detto in risposta a Guido

        Guido, io sono innamorato della mia fidanzata ma non posso dimostrartelo. E’ dunque solo una mia (e sua) opinione?

        • Guido ha detto in risposta a Renzo

          No, questo lo hai già dimostrato affermandolo, se invece giorno dopo giorno non ti vedo mai accompagnato da ragazza alcuna capisci che il dubbio che la tua fidanzata sia immaginaria sia più che lecito. Poi se porti una sua foto o se meglio ce la presenti di persona ogni dubbio viene meno, anche sul tuo amore verso di lei, perchè questo è (anche per le menti quadrate degli scienziati) facilissimo da detectare.

          • Renzo ha detto in risposta a Guido

            Non è vero, dicendo “io sono innamorato” esprimo un’opinione non una dimostrazione agli occhi di un altro. Puoi anche vedermi tutta la vita assieme a lei, ma questo dimostra l’esistenza dell’amore? E perché non potrei essere solo interessato all’eredità? Seguendo il tuo ragionamento: “solo ciò che è dimostrabile è vero”, allora l’amore non esiste perché nessuno ne può dimostrare l’esistenza. Al massimo l’eccitazione sessuale, che tuttavia non coincide con l’amore. Inoltre dovresti sapere che la matematica è piena di assunti non dimostrabili. Come è possibile dunque affermare che “solo ciò che è dimostrabile è degno di essere creduto?”.

            • Guido ha detto in risposta a Renzo

              Beh, io davo per scontata la tua buona fede. Nella scienza comunque ci sono diversi metodi, come la revisione dei pari, che serve appunto da certificazione per la veridicità di una cosa. Attenendosi a questi metodi condivisi è difficile non andare d’accordo. La verità è che non esistono verità assolute, ne nella scienza ne altrove.
              Saluti

            • Piero ha detto in risposta a Renzo

              Magari conoscete qualche studente di Filosofia…
              Chiedete a qualcuno di questi (adesso non ricordo l’esame), quando il professore gli chiede: “mi dimostri che lei esiste!” oppure “mi dimostri che queste chiavi sono mie!” oppure ancora “mi dimostri che i suoi colleghi che stanno assistendo all’esame esistono!”…
              Le cose piu’ “facili” (o meglio, piu’ “naturali”) sono le piu’ difficili da dimostrare…

              • Davide ha detto in risposta a Piero

                Possiamo affermare che una cosa esiste se risponde ai nostri 5 sensi…

                • Laura ha detto in risposta a Davide

                  I cinque sensi?? Baggianata enorme perché l’amicizia e la felicità non si percepiscono con in 5 sensi. Quindi non esistono. Per favore, i razionalisti non intervengano, si stanno confrontando persone serie. O se vogliono intervenire facciano abiura della chiusura della ragione e portino argomenti ragionevoli.

                • Piero ha detto in risposta a Davide

                  anceh i miraggi?
                  anche le aberrazioni ottiche?
                  e gli atomi, esistono? epur enon li vediamo…
                  E le onde radio?

                  • Piero ha detto in risposta a Piero

                    e un amico che lascia la nostra citta’, visto che non lo vediamo piu’, ne’ sentiamo al telefono, cessa di esistere?

              • Falena Verde ha detto in risposta a Piero

                Piero, tanto adesso ti diranno il solito luogo comune che la filosofia non dimostra nulla, mentre la scienza sì… Tipico di chi ha paura ad aprire un libro di storia della filosofia…

                • Falena Verde ha detto in risposta a Falena Verde

                  …e di chi è un grande, grandissimo scientista retrogrado…

                • Piero ha detto in risposta a Falena Verde

                  Devo ancora trovare un’analisi del sangue (per esempio) che dimostri che io esisto! ;-D

                  • Piero ha detto in risposta a Piero

                    Ripensandoci, questo sarebbe un ottimo argomento da contrapporre a quelli ceh “gli embriono sono solo 4 cellule messe alla rinfusa”…

                  • Guido ha detto in risposta a Piero

                    Portandolo sul campo dell’assurdo tutto è dimostrabile ed indimostrabile allo stesso tempo, non credo fosse questa la questione. Non si può cominciare un discorso pretendendo evidenze scientifiche e terminarlo offrendo evidenze filosofiche.

                    • EnricoBai ha detto in risposta a Guido

                      Le certezze di tutti noi, dall’amore all’amicizia, dalla fede all’ateismo, si basano non sulla scienza ma solo su evidenze filosofiche e morali. Sei stati tu Guido a voler introdurre la dimostrazione scientifica per concetti filosofici. E questo si chiama soltanto scientismo, come dice giustamente Falena.

          • Guido ha detto in risposta a Guido

            @EnricoBai, quando parliamo di amore e amicizia ci riferiamo a loro in termini umanistici, hai perfettamente ragione. Non capisco però dove avrei introdotto la dimostrazione scientifica per concetti filosofici. “Affirmanti incumbit probatio” è valido anche per la scienza, infatti si stava parlando proprio di scienziati.

  9. Danilo ha detto

    un uomo intellettualmente onesto, armato di tutte le conoscenze di disponiamo ora può solo affermare che l’origine della nostra vita è un miracolo

    • Laura ha detto in risposta a Danilo

      Uomini intellettualmente bisogna cercarli con il lanternino putroppo e quando ne spunta fuori qualcuno viene subito discriminato….

« nascondi i commenti