Leone all’Italia: «Difesa di identità, vita e famiglia: no modelli fluidi»

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I principali punti toccati durante la visita del Papa al presidente Sergio Mattarella. Una serie di impegni a cui Leone XIV richiama l’Italia.


 

Un Leone al Quirinale.

Ricevuto questa mattina dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Papa Leone XIV ha pronunciato un discorso intenso in cui ha toccato vari temi, alcuni inusualmente “divisi”.

Come sempre invitiamo a leggere il discorso integralmente, qui ci soffermiamo solo su alcuni passaggi.

 

Pace e cura della “casa comune”

Dopo aver valorizzato la collaborazione tra Santa Sede e Italia, nel nome dei Patti Lateranensi, il Pontefice ha indicato alcuni impegni che intende richiamare.

Il primo è nei confronti della pace, rivolgendo apprezzamento verso l’impegno del Governo italiano in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù «nei confronti dei bambini di Gaza». Proprio ieri, tra l’altro, Leone XIV ha inviato 5mila antibiotici nella Striscia di Gaza.

Il secondo impegno richiesto dal Papa è quello «sull’urgente questione della cura della “casa comune”», nel nome però di San Francesco d’Assisi, «ci ha insegnato a lodare il Creatore nel rispetto di tutte le creature».

 

Tutela vita e famiglia

Un altro punto rilevante segnalato dal Papa è quello del calo della natalità, che richiede «promuovere scelte a vari livelli in favore della famiglia».

Ma quale famiglia? Leone XIV chiarisce: «“Padre”, “madre”, “figlio”, “figlia”, “nonno”, “nonna”». E ha spronato a favorire «condizioni eque e attenzione alle esigenze legate alla maternità e alla paternità».

Legato a ciò il Papa segnala «la fondamentale importanza, ad ogni livello, del rispetto e della tutela della vita, in tutte le sue fasi, dal concepimento all’età avanzata, fino al momento della morte». Inevitabile pensare al ddl sul fine vita che entro fine mese arriverà al Senato.

 

Migranti e identità culturale

Un altro passaggio chiave segnalato da Leone XIV è quello sui migranti, nel quale si congratula con l’Italia per la generosità e l’impegno «nella lotta contro il traffico di esseri umani». Il Papa ribadisce un punto più volte toccato da lui, cioè «il dono reciproco che si realizza in questo incontro di popoli».

Infine, l’intervento si conclude con un richiamo «alla nostra identità culturale» e alla pretesa «di cancellarne la rilevanza storica e umana».

La richiesta è «non lasciamoci affascinare da modelli massificanti e fluidi, che promuovono solo una parvenza di libertà, per rendere poi invece le persone dipendenti da forme di controllo come le mode del momento». Piuttosto, si faccia «tesoro delle tradizioni che ci hanno portato ad essere ciò che siamo per guardare al presente e al futuro con consapevolezza, serenità, responsabilità e senso di prospettiva».

 

Un Papa che parla chiaro, e che chiede all’Italia di fare altrettanto.

Autore

La Redazione

1 commenti a Leone all’Italia: «Difesa di identità, vita e famiglia: no modelli fluidi»

  • Paolo Giosuè ha detto:

    Un discorso ratzingeriano – nel tono, nella struttura e soprattutto nella sua enfasi morale sulla legge naturale, i famosi principi non negoziabili, invisi al relativismo morale dominante, per il quale ci sono solo due dogmi: il proprio relativismo e l’aborto.

    Leone XIV presenta una sintesi benedettina: un equilibrio tra “caritas in veritate” e ragione fondata sulla fede. Diversi punti rivelano questa continuità.
    Questo è il linguaggio di un Papa che desidera riaffermare la sintesi cattolica: ragione e fede, tradizione e responsabilità per la storia contemporanea, l’universalità del Vangelo e la concretezza anti-gnostica verso la persona umana, dal concepimento alla fine naturale

    Se Leone XIV continuerà su questa strada, sarà probabilmente considerato come un erede di Benedetto XVI, sebbene forse con un tono più esplicitamente pastorale, francescano e un’enfasi leggermente più italiana sulla virtù civica, il bene comune.