San Francesco, 10 motivi per cui è stato il primo italiano
- Ultimissime
- 17 Set 2025

La recensione del libro di Aldo Cazzullo: “Francesco. Il primo italiano”. San Francesco d’Assisi è al fondamento della nostra identità, anticipando i tratti della nostra cultura.
Un libro interessante in vista dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi (1226-2026).
L’autore è Aldo Cazzullo, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera, che con “Francesco. Il primo italiano“ (HarperCollins Italia 2025), uscito ieri, offre una rilettura della vita di San Francesco d’Assisi.
Un focus sulla sua figura religiosa, ovviamente, ma anche come fondamento dell’identità italiana, giustificando così il suo essere Patrono del nostro Paese.
San Francesco e il libro di Aldo Cazzullo
Va detto che San Francesco non si è mai definito italiano e non ha mai parlato di Italia ma Cazzullo identifica ed espone dettagliatamente i motivi per cui lo si può oggi ritenere il “primo italiano”, citando indirettamente Vincenzo Gioberti (che lo definì «il più amabile, il più poetico e il più italiano de’ nostri santi»).
Perché San Francesco come “primo italiano”? Perché è colui che anticipa, con la sua vita e le sue opere, elementi che oggi riconosciamo come tipici della cultura, del cuore, persino della lingua italiana.
I 10 motivi per cui San Francesco è il primo italiano
Estendiamo e sintetizziamo brevemente i motivi principali che Aldo Cazzullo espone per sostenere questa tesi.
1) San Francesco scrive in volgare il Cantico delle Creature, considerata la prima poesia in italiano attribuibile con certezza ad un autore noto. È un gesto decisivo: abbandona il latino dotto per rivolgersi al popolo della sua terra.
2) San Francesco inventa il presepe vivente (a Greccio), matrice dei grandi presepi che introdurranno il simbolo concreto, familiare e universale per commemorare il mistero del Natale e che diventa tipico e utilizzato non solo in Italia ma in varie parti del mondo.
3) San Francesco rivoluzionò le arti: comunicò il Vangelo attraverso la parola, la musica, il mimo e consentì lo sviluppo del teatro e delle rappresentazioni.
4) San Francesco fu precursore dell’umanesimo italiano: nella sua visione l’uomo è al centro, in un rapporto diretto con Dio. La fede non abbandona la ragione, ma la accompagna e parallelamente c’è un forte senso della dignità umana.
5) San Francesco trattò le donne da pari a pari, rispettò i carismi femminili, attribuì valore alle donne non solo come figure spirituali ma come interlocutrici dirette.
6) San Francesco difese gli ultimi: i lebbrosi, i poveri, i bambini, coloro che la società escludeva. Restituì dignità a chi non ne aveva, insegnando una carità concreta che va anche oltre la pietà. Tutt’oggi è per tutti, credenti o non credenti, un modello e un riferimento da imitare.
7) San Francesco visse un amore autentico per la natura e per tutte le creature: non concepiva il creato qualcosa sotto il dominio umano, ma come un fratello e una sorella da custodire come parte della lode a Dio.
8) San Francesco ispirò i grandi italiani della storia. Terziari francescani, laici o sacerdoti, furono Giotto, Dante, Petrarca, Boccaccio, Tasso, Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci, forse Galileo Galilei, Alessandro Volta, Luigi Galvani, Guglielmo Marconi, Alessandro Manzoni, don Bosco, fino ad Alcide De Gasperi.
9) San Francesco scelse la povertà come stile di vita, la sobrietà come testimonianza: la spoliazione pubblica, il distacco dai beni materiali è più di un gesto personale, è un segno forte che segna la storia spirituale e civile dell’Italia.
10) San Francesco incarnò il dialogo e la pace: si confrontò con culture religiose diverse (come il Sultano), non si dedicò al proselitismo forzato ma alla testimonianza evangelizzatrice con la sua stessa vita, innanzitutto.
Francesco d’Assisi emerge in questa lettura non come mito statico, ma come realtà viva che ha scritto non solo pagine di fede, ma di civiltà.
Secondo Cazzullo, è una figura che ha anticipato molti dei temi che oggi ci sembrano moderni: la lingua, la bellezza, la cura degli esclusi, il rispetto del creato.
Riconoscerlo come “primo italiano” significa riconoscere che certi valori che definiamo “di noi stessi” non cominciano con lo Stato moderno, ma affondano le loro radici nella storia spirituale e culturale di un giovane di Assisi che decise di spogliarsi di tutto per servire.

















0 commenti a San Francesco, 10 motivi per cui è stato il primo italiano