Charlie Kirk, il killer viveva con un partner transgender

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Tyler Robinson, il killer di Charlie Kirk, viveva con il trans Lance Twiggs. I media americani riaprono lo scenario dell’ideologia woke come movente dell’omicidio del noto conservatore.

 

• E’ presente un aggiornamento delle ore 23:55 in fondo all’articolo.

• I nuovi aggiornamenti sul caso Charlie Kirk si possono si trovano qui.


 

Charlie Kirk è stato ammazzato pochi secondi dopo aver accennato alle stragi compiute da persone transgender.

Una coincidenza che abbiamo notato subito ma che è poi passata in secondo piano. In queste ore sta riemergendo prepotentemente.

E’ di pochi minuti fa la notizia che l’assassino dell’influente conservatore americano, Tyler Robinson, viveva con un partner transgender che stava attraversando la fase di transizione da uomo a donna.

Al momento in cui scriviamo nessuna fonte italiana ne ha ancora parlato mentre la notizia comincia a circolare all’estero. Il primo a parlarne è stato Fox News e una fonte dell’FBI, oltre a un vicino di casa, ha confermato l’indiscrezione al New York Post.

La convivenza sentimentale con un partner transgender è stata infine confermata ufficialmente dal governatore dello Utah, Spencer Cox.

 

Chi è Lance Twiggs, partner trans del killer

L’individuo si chiama Lance Twiggs, ha 22 anni e risiedeva allo stesso indirizzo di Robinson a Saint George, nello Utah. La polizia lo ha scoperto subito e il giovane sta collaborando pienamente con l’FBI nelle indagini sulla sparatoria. Per questo l’FBI ha tenuto segreta finora la relazione con l’assassino. Twiggs ha affermato di non sapere nulla delle intenzioni di Robinson.

Il tema gender sembra rientrare quindi a pieno titolo anche nell’omicidio di Charlie Kirk.

Vengono alla mente i titoli dei portali LGBTQ+ che scagionavano troppo prematuramente la cultura woke, affermando che il killer è «un trumpiano, è “uno dei loro”».

Sui social sono comparsi anche elenchi di caratteristiche dell’assassino: un ragazzo bianco, eterosessuale, cisgender, famiglia benestante e repubblicana. Ma il dettaglio emerso in queste ore sembra modificare nuovamente lo scenario.

 

I bossoli delle munizioni e il riferimento ai “Fury”

C’è anche un altro elemento da valutare.

Sui bossoli dei proiettili trovati assieme al fucile con cui Robinson ha ucciso Charlie Kirk, oltre a “Bella ciao” (il governatore dello Utah ha riferito che era «profondamente indottrinato dall’ideologia di sinistra»), c’era anche questa scritta: “Notices Bulges OwO what’s this?”.

In pochi sono riusciti a decifrare il significato ma c’è chi ha scoperto essere un meme utilizzato nei giochi di ruolo online per prendere in giro i furry. E da diversi anni, gli stessi furry utilizzano l’emoticon “OwO” per rappresentare una faccina sorpresa o carina. E’ diventato una loro caratteristica.

Ma chi sono i furry? Si tratta di persone che aderiscono alla Furry Fandom, una sottocultura dedicata all’interesse per i personaggi e i travestimenti di animali antropomorfi (cioè con caratteristiche umane).

Come riporta Pink News e tante altre fonti, la comunità furry è fortemente rappresentata da quella LGBTQ+. Anzi, l’esistenza di persone estranee al mondo arcobaleno all’interno dei Furry è considerato un evento assai raro.

Secondo un recente sondaggio condotto da Furscience, la percentuale di “furry” che si autodefiniscono “trans” è 25 volte superiore rispetto alla popolazione adulta generale degli Stati Uniti.

Se si guardano le fotografie di Lance Twiggs, partner trans di Tyler Robinson, è spesso travestito proprio da Furry. Il cerchio sembra quindi chiudersi.

 

Il movente dell’omicidio di Kirk: l’ideologia woke?

Non c’è alcuna conferma da parte delle autorità e mentre scriviamo l’FBI sta ancora cercando un possibile movente dell’assassinio di Kirk. Una delle piste è proprio la relazione tra Robinson e Twiggs.

Se si dovessero confermare i legami ipotizzati si riaprirebbe lo scenario di un omicidio ideologico incentrato su tematiche gender, le stesse che hanno recentemente spinto il killer di Minneapolis a sparare in una scuola cattolica di Minneapolis, uccidendo due bambini.

Questo non significa certo generalizzare le colpe e riversarle indistintamente su queste persone. Ma sarebbe l’occasione per riconoscere che l’ideologia woke è purtroppo sempre più spesso alla base di odiosi crimini d’odio.


 

AGGIORNAMENTO del 14/09/2025 ore 23:55

•Il governatore dello Utah, Spencer Cox, ha confermato che Tyler Robinson viveva con un fidanzato transgender ma è rimasto cauto nel collegare questo al movente. Ha inoltre aggiunto che il killer non sta collaborando con gli investigatori, aggiungendo che è un soggetto «profondamente indottrinato nell’ideologia di sinistra».

• Il partner transgender dell’assassino di Charlie Kirk, Lance Twiggs, «odia i conservatori e i cristiani». Lo ha dichiarato una parente a Fox News Digital in un’intervista.

La donna ha raccontato che Twiggs ha iniziato a comportarsi in modo diverso al compimento dei 18 anni, maturando un odio anti-cristiano. «Odiava noi», ha aggiunto. «Non è stato cresciuto in quel modo, ma nel corso degli anni è diventato molto distaccato e si è radicalizzato. Negli ultimi due anni le sue condizioni siano peggiorate progressivamente, è sempre molto arrabbiato». La parente sostiene che le idee politiche di Robinson siano state influenzate dal compagno: «Penso che Tyler sia peggiorato parecchio nell’ultimo anno in cui si sono frequentati. Sono grandi appassionati di videogiochi e ovviamente hanno quel gruppo che li influenza, così come gli altri. Ma il mio istinto mi dice che il Lance ha avuto più influenza».

• Un funzionario dell’FBI ha invece rivelato al New York Post che «è abbastanza chiaro che il compagno di Robinson sapeva molto e non ha detto nulla dopo l’omicidio, quindi è ufficialmente una persona sospettata e sta collaborando. Vogliamo che le cose continuino così». E’ stata confermata l’esistenza di una nota scritta da Robinson prima dell’uccisione di Kirk.

• Un articolo del Daily Mail conferma quanto già abbiamo sostenuto ieri in questo articolo, cioè che Tyler Robinson aveva una fissazione per i “furry” e il collegamento con la frase scritta sulle munizioni. Inoltre, il fidanzato Lance Twiggs ha condiviso online un post a sostegno dell’ex presidente Joe Biden (mentre la famiglia è Repubblicana) e ha sottolineato di essere un “ex-cristiano” (mentre la famiglia è cristiana).

• In un altro articolo si riporta anche che gli inquirenti stanno indagando in contemporanea sui gruppi di sinistra dello Utah che potrebbero aver collaborato con Robinson fornendogli supporto logistico.

Uno di questi gruppi è quello da noi segnalato nell’articolo di due giorni fa: si tratta dell’“Armed Queers Salt Lake City”, una formazione radicale composta da attivisti transgender armati fino ai denti e organizzati come un piccolo esercito. Il gruppo ha cancellato il proprio profilo Instagram subito dopo l’omicidio di Charlie Kirk.

• Diversi utenti sui social stanno portando all’attenzione dell’FBI alcuni post precedenti all’evento in cui è stato ucciso Charlie Kirk in cui esponenti della comunità LGBTQ+ locale esprimevano convinzione sul fatto che gli sarebbe accaduto qualcosa. Alcuni post risalgono anche a un mese fa, mentre uno è datato il giorno prima dell’omicidio e si legge: «Charlie Kirk verrà nel mio college domani, spero davvero che qualcuno lo faccia letteralmente evaporare. Diciamo solo che domani succederà qualcosa di grosso».

Potrebbe essere un semplice auspicio o la possibilità che fossero già informati delle intenzioni del killer.

Il New York Post conferma che le indagini si sono ufficialmente estese in questa direzione.

Autore

La Redazione

3 commenti a Charlie Kirk, il killer viveva con un partner transgender

  • Mandi ha detto:

    Pochi minuti fa ne ha parlato anche Open, la prima fonte dopo di voi in Italia

  • Samuele Nasi ha detto:

    Mi pare ovvio che ci fosse un collegamento, altrimenti perché uccidere Kirk che era noto per i comizi in cui rispondeva a trans-femministe su questi temi uscendone sempre alla grande

  • Paolo Giosuè ha detto:

    Se posso, vorrei elevare oggi, festa della Santa Croce, un po’ il nostro cuore da queste anche necessarie analisi, per affermare che “il cristiano riceve la grazia di amare tutti, anche i nemici, e di pregare per i persecutori, desiderando che siano liberati dagli artigli del «leone ruggente» (1Pt 5,8), qualora li avesse già ghermiti o graffiati. Illuminati e fortificati dallo Spirito Santo, non condanneremo nessun uomo. Condanneremo il peccato, anzitutto il nostro, e così, con le lacrime, otterremo di divenire giusti, grazie a Gesù. Sapendo che il suo «giudizio» è amorevole, pregheremo, dicendo per tutti al Padre: «Liberaci dal Maligno» (Mt 6,13), strappaci dalle sue unghie”.