La Sindone fu stesa su una scultura? Uno studio pieno di errori

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La Sindone non sarebbe stata poggiata su un corpo ma su una scultura a bassorilievo. E’ la “nuova” tesi di un designer brasiliano, Cicero Moraes, ma è piena di errori che ne inficiano la validità metodologica.


 

La Sindone di Torino non sarebbe stata stesa su un corpo, ma su una scultura a bassorilievo.

Lo sostiene un designer brasiliano di nome Cicero Moraes, noto per le ricostruzioni tridimensionali dei volti di molti personaggi storici.

 

L’operazione mediatica

Lo studio è stato pubblicato pochi giorni fa su Archaeometry e i giornalisti si stanno copiando a vicenda nel riportare sensazionalisticamente la notizia.

Peccato che girasse già dalla fine del 2024, quando l’esperimento di Moraes -non ancora pubblicato- fu usato come “risposta” a quello dell’Istituto di Cristallografia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) che ebbe un’incredibile risonanza mondiale.

I ricercatori italiani, guidati da Liberato De Caro, confrontarono infatti il deterioramento della cellulosa di lino presente nella Sindone con quello su altri teli rinvenuti in Israele e risalenti al I° secolo, trovando una piena compatibilità.

Se ieri i media titolavano “La Sacra Sindone risale ai tempi di Gesù”, in queste ore gli stessi titolano: “Si conferma l’origine medievale”.

E’ poi quanto meno sospetta la scelta di pubblicare lo studio proprio in concomitanza con un importante congresso internazionale sulla Sacra Sindone che si sta svolgendo in Missouri.

Ce lo ha fatto notare Alessandro Piana, collaboratore di UCCR e tra i principali esperti del telo sindonico in Italia.

Naturalmente conosceva già le conclusioni di Moraes, così gli abbiamo chiesto un’analisi dettagliata per capire il reale valore di questa indagine.

 

Lo studio della Sindone stesa su una scultura

Il designer brasiliano ha usato un software gratuito per simulare digitalmente in 3D la dinamica del tessuto e la mappatura dell’area di contatto.

Ha quindi confrontato due scenari: la proiezione di un modello umano tridimensionale e quella di un modello a bassorilievo.

Secondo le conclusioni, il pattern di contatto generato dal modello a bassorilievo è più compatibile con l’immagine sindonica, mostrando una minore distorsione anatomica e una maggiore fedeltà ai contorni osservati.

 

Le strane e sospette scelte di Cicero Moraes

La prima criticità osservata da Alessandro Piana è che l’analisi non affronta gli elementi fisici e chimici legati alla formazione dell’immagine sindonica. L’attenzione è strettamente metodologica, incentrata sulla modellazione digitale e sulla valutazione comparativa dei modelli di contatti osservati.

Nel farlo, il designer ha creato un modello 3D con le caratteristiche di un essere umano, maschile e alto 1.80m, basandosi sull’“aggiustamento” delle fotografie di Giuseppe Enrie del 1931.

Come mai non ha usato le fotografie risalenti al 2002, quindi decisamente più moderne e attuali, di Gian Carlo Durante?

Al modello sono stati quindi aggiunti barba e capelli, mentre gli occhi il naso, la bocca, il torace e altre strutture hanno ricevuto piccole correzioni strutturali per renderli compatibili con l’individuo target, coinvolgendo l’uso di strumenti di deformazione digitale per approssimare la struttura facciale del modello a quella presente nell’immagine della Sindone.

Stando alle immagini allegate allo studio, inoltre, si osserva che le simulazioni sono state eseguite solo per la parte frontale e non per quella dorsale. Perché?

Questo è un elemento per nulla trascurabile: se si vuole credere all’ipotesi del fantomatico genio e sconosciuto falsario medievale, ci si domanda come possa aver prodotto un bassorilievo con le caratteristiche tanto dell’impronta frontale quanto di quella dorsale.

 

La Sindone, la scultura e l’errore grossolano

Ma, «la cosa più strana e più assurda», ci spiega Piana, è che l’autore commette un errore grossolano nella creazione del modello, «sovrapponendo il piede destro al sinistro e la mano destra sulla sinistra, mentre nella realtà il corpo si trova esattamente all’opposto».

Una scelta che contrasta nettamente con la realtà sindonica: il negativo fotografico della Sindone, che rappresenta come il corpo è stato composto all’interno del telo, mostra che è il piede sinistro a essere sovrapposto al destro (come fissato al momento della crocifissione), così come è la mano sinistra ad essere sopra alla destra.

L’autore si è giustificato dicendo che «tale approccio semplifica la creazione del materiale visivo, concentrandosi sul comportamento di contatto in relazione alle foto più note della Sindone di Torino».

Dunque, commenta Piana, per mantenere fede alle foto della Sindone, Moraes crea un modello che è esattamente opposto a quello della Sindone.

 

Gaffe, errori ed elementi trascurati

Un’altra stranezza è quando l’autore sottolinea che «confrontando il modello 3D con la figura bidimensionale, si può osservare una generale somiglianza». Nel caso di uno studio scientifico è forse un po’ poco parlare di “generale somiglianza”.

Il fatto che Cicero Moraes probabilmente non sappia nulla della Sindone e degli studi realizzati nel corso degli anni sembra confermato dalla dichiarazione per cui il bassorilievo che sarebbe stato utilizzato come matrice «poteva essere realizzata in legno, pietra o metallo, e pigmentata o persino riscaldata solo nelle aree di contatto, generando l’impronta osservata».

Peccato che si tratti di un’ipotesi smentita un’infinità di volte a partire dal 1978, sia per quanto riguarda il bassorilievo pigmentato che quello riscaldato. Nessuna di queste tecniche hai mai dimostrato che l’uso di un bassorilievo permetta di ottenere un’analoga impronta sindonica dal punto di vista delle sue caratteristiche chimico fisiche.

Senza considerare che sulla Sindone non ci sono tracce di alcun tipo di coloranti e che l’immagine eventualmente prodotta da un bassorilievo riscaldato sarà fluorescente, a differenza di quella sindonica.

Non a caso, lo stesso Cicero Moraes è costretto ad ammettere che è comunque possibile, pur in maniera remota, che la Sindone «si tratti dell’impronta di un corpo umano tridimensionale».

Le gaffe dell’autore non sono però finite.

Ha infatti dichiarato che il modello di simulazione della Sindone utilizzato è stato configurato come un tessuto dinamico «utilizzando le impostazioni per un cotone generico». Bisognerebbe comunicargli che la Sindone è un tessuto di lino, non di cotone

E poi rimane il solito scoglio contro cui si infrangono questi e altri tentativi: le tracce di sangue trovate sulla Sindone hanno impedito la formazione dell’immagine al di sotto di esse. Cioè, prima il sangue è passato dal corpo del defunto al telo sindonico e, solo successivamente, è avvenuto il processo di formazione dell’impronta sindonica.

Un altro elemento irrisolto, osserva ancora Alessandro Piana, è che questo ipotetico falsario avrebbe dovuto trovare aloe, mirra e perfino i pollini di alcune piante che crescono solamente in alcune parti del mondo, come ad esempio lo Zygophillum dumosum che cresce solo nella zona della penisola del Sinai e della Terrasanta.

Lo spettro pollinico effettuato sulla Sindone, suffraga le principali teorie sulla sua provenienza: Terrasanta, Turchia, Europa continentale e peninsulare.

Infine rimane il filone storico, che ci presenta notizie dell’esistenza di un oggetto identificabile con la Sindone almeno a partire dal 1203, quando – nel corso della Quarta Crociata – il cavaliere francese Robert de Clari la vide a Costantinopoli.

 

La Sindone stesa su una scultura, nulla di nuovo

Lo studio di Moraes, pur interessante dal punto di vista grafico, non sembra aggiungere nulla di nuovo e, anzi, ci pare confermare un certo schema ricorrente: quando emergono dati che rafforzano la storicità della Sindone, seguono puntualmente contro-narrazioni deboli ma mediaticamente rumorose.

In fondo, si continua a discutere non perché la Sindone sia poco studiata, ma perché nessuna delle ipotesi “negazioniste” è mai riuscita a replicare – neppure lontanamente – l’insieme delle sue caratteristiche.

Gli unici ad essersi avvicinati sono stati i fisici dell’ENEA di Frascati quando hanno ottenuto per la prima volta una colorazione finalmente simile a quella sindonica utilizzando un potentissimo laser ad eccimeri.

Chi cerca davvero la verità dovrebbe partire da qui.

 


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AGGIORNAMENTO ore 15:00

Il presente articolo è disponibile anche in versione inglese con il titolo: “Was the Shroud Laid on a Sculpture? A Study Full of Errors”.

 


AGGIORNAMENTO 04/08/2025

A seguito di questo articolo (e in particolare della versione inglese) è stata inoltrata una richiesta una rettifica a “Archaeometry” sul contenuto dello studio di Cicero Moraes. I responsabili della rivista si sono dimostrati interessati. Pubblicheremo aggiornamenti in caso di sviluppi.

Autore

La Redazione

51 commenti a La Sindone fu stesa su una scultura? Uno studio pieno di errori

  • Fra ha detto:

    Lettori di UCCR, per favore fate girare tanto questo articolo. Dalle menzogne dobbiamo saperci difendere, come scriveva Pietro dobbiamo sempre rendere ragione della speranza che è in noi. Attaccare la Chiesa attraverso queste cose ormai è routine, ma non possiamo fare silenzio ogni volta. Grazie per questo articolo, Redazione.

    • Maurizio ha risposto a Fra:

      Dubitare della Sindone quale reliquia non è affatto un attacco alla Chiesa visto che la sua autenticità in quanto reliquia non è un dogma di Fede e la Chiesa ne consente la venerazione in quanto icona della Passione di Cristo.

      • Laura ha risposto a Maurizio:

        Si forse più che attacco alla Chiesa sono tentativi di colpire una reliquia che comunque dà fastidio, continua a disturbare da decenni il fatto che nessuno riesca a riprodurla nemmeno con i più moderni strumenti tecnologici. Non lo vedo un attacco alla Chiesa, forse è qualcosa di più

      • Fra ha risposto a Maurizio:

        È indirettamente un attacco alla Chiesa e ai cristiani proprio perché la Chiesa ne consente la venerazione. L’implicazione, per molti giornalai, è che noi prendiamo in giro la gente così facendo.

        • Maurizio ha risposto a Fra:

          La Chiesa non si esprime ufficialmente proclamando che la sindone sia una reliquia, ne consente il culto in quanto icona (cioè immagine) e lascia alla scienza lo studio sulla sua origine. Sono stati condotti numerosi studi ma nessuno ha fornito risultati definitivi. Escludendo l’ambito ristretto dei cosiddetti “sindonologi” la maggior parte della comunità scientifica concorda nel ritenere che il reperto risalga al Medioevo. Si può essere cattolici e ritenere ragionevolmente la sindone un manufatto medioevale (o tardo-antico) senza gridare alla persecuzione anticristiana se studi e ricerche non ne riconoscono l’autenticità in quanto reliquia.

          • G.B. ha risposto a Maurizio:

            Escludendo l’ambito ristretto dei cosiddetti “sindonologi” la maggior parte della comunità scientifica non sa una cippa della Sindone.
            Non si vede perché per avere un parere attendibile su un oggetto si dovrebbero escludere proprio quelli che quell’oggetto l’hanno studiato più approfonditamente.

          • Maurizio ha risposto a Maurizio:

            Riapondo qui a “G.B.”.
            Dire che “la maggior parte della comunità scientifica non sa una cippa” è un’uscita infelice. Molti studi di radiodatazione, tessitura, chimica, paleografia e storia medievale provengono da ricercatori che sanno eccome di cosa parlano, pur non essendo “sindonologi” di professione e non basando i loro studi su un approccio apologetico o fideistico.
            La fede non ha bisogno di dimostrare l’autenticità della Sindone per essere vera. Né si indebolisce se la scienza avanza ipotesi diverse. La fede riserviamola a Cristo, non a un pezzo di tessuto di dubbie origini.

          • G.B. ha risposto a Maurizio:

            Non ho parlato di fede e ribadisco quello che ho detto. I ricercatori che si sono occupati della Sindone, pro o contro, sono una minuscola parte della “comunità scientifica”, gli altri non se ne curano e non esiste nessun “consenso”, nessuno ha mai svolto un sondaggio sull’argomento e se mai lo facesse la risposta vincente a grandissima maggioranza sarebbe “non lo so e non me ne frega niente”. L’uscita infelice semmai è accusare i sindonologi di avere “un approccio apologetico o fideistico”, fino a prova contraria sono scienziati seri che fanno ricerca basandosi sui fatti.

          • Lucio ha risposto a Maurizio:

            Ciò che conta è la fede, il resto lo lasciamo serenamente alla scienza a patto che riesca a formulare prove oggettive. Chi crede in Dio o nella figura di Gesù non ricerca la prova della loro esistenza, ci crede e basta.

    • Paolo ha risposto a Fra:

      Non c’è niente di strano che cerchino di imitarla. La Sindone NON è una impronta ma una fotografia selfie di Gesù che emanò radiazioni.

    • Roberto DiSostanza ha risposto a Fra:

      Che gesu cristo sia il “figlio” di dio (espressione senza senso) che resusciti sparando raggi laser, rende la sindone una stupidaggine per definizione, senza dover scomodare nè la storia nè la scienza, e squalifica chi la propone vera come un ciarlatano.

      • Katy ha risposto a Roberto DiSostanza:

        Meno male che ci sei tu e i tuoi commenti così pieni di senso 🙂

        Mi chiedo se questo rancore che covi è dovuto al tuo materialismo o se il materialismo in cui sei deprimentemente immerso ti porta a vivere nel rancore. Aiutami, please

  • Carlo Galanti ha detto:

    Allora cara Uccronline dato che c’è molta controversia su questa reliquia cattolica, voi dovreste in primis sbufalare Massimo Polidoro ed Alessandro Barbero che anche loro hanno pubblicato video fake sulla Sindone di Torino e prendere subito le distanze dallo storico piemontese ma perché non lo fate?

    • Cicero Moraes ha risposto a Carlo Galanti:

      Dear friends of this site, it seems that whoever wrote this article either didn’t read the article I wrote or didn’t understand what was written there. An example that easily refutes this approach is the complete involvement of the body with the fabric, which would generate even greater deformation. In other words, the fact that I simply placed the fabric on the body already highlights the structural problem and the inconsistency of the mark being a human being. I recommend carefully reading my article in Archaeometry. Best regards!

      • Carlo Alberto Galanti ha risposto a Cicero Moraes:

        Dear Cicero Morales why you didn’t listen video about doctor Franco Serafini about Eucharistic Miracles?

      • Cook ha risposto a Cicero Moraes:

        Dear Moraes, your study is based on simulations that prove nothing and proceeds by hypotheses. Perhaps it should be left to more serious researchers than you.

      • Panthom ha risposto a Cicero Moraes:

        Saying that “my study was not read or understood” is a classic response in these cases, but the article above raises so many specific points that it’s hard to claim the author or authors did not actually analyze the study. I would appreciate reading your response to all the critical observations. thank you!

      • Laura L. ha risposto a Cicero Moraes:

        Concordo con lei, Prof. Moraes.

  • Antony ha detto:

    Praticamente un altro improvvisato che si mette a parlare di Sindone senza averla mai vista

  • Mauro Bellomo ha detto:

    complimenti a Uccr per la puntuale tempestività di questo articolo

  • Alessandro Piana ha detto:

    a Cicero Moraes (o a chi per lui),
    l’articolo è stato letto e valutato attentamente. La colpa della risonanza mediatica di questo lavoro non è dell’autore ma dei giornalisti che – contrariamente a quanto la loro deontologia professionale insegna – non hanno valutato la fonte. In altre parole, non hanno letto l’articolo pubblicato su Archaeometry ma si sono limitati a leggere l’abstract. È spiacevole dirlo ma è così. Se solo avessero approfondito la ricerca, si sarebbero accorti di un passaggio (uno dei tanti) come questo:
    Il modello di simulazione della Sindone utilizzato per le prove di appoggio sul modello del corpo e del bassorilievo è stato configurato come un tessuto dinamico “utilizzando le impostazioni per un cotone generico”.
    Ricordiamo però che la Sindone è un tessuto di lino, e non di cotone…

    È davvero strano che una rivista come Archaeometry abbia pubblicato un lavoro di questo tipo.

    To Cicero Moraes (or whoever he represents),
    the article was read and carefully evaluated. The blame for the media coverage of this work lies not with the author but with the journalists who—contrary to their professional ethics—did not evaluate the source. In other words, they didn’t read the article published in Archaeometry but merely read the abstract. It’s unfortunate to say, but it’s true. If only they had done more research, they would have noticed a passage (one of many) like this:
    The simulation model of the Shroud used for the support tests on the body model and the bas-relief was configured as a dynamic fabric “using the settings for a generic cotton.”
    However, let’s remember that the Shroud is a linen fabric, not cotton…

    It is really strange that a journal like Archaeometry has published a work of this kind.

    • Luigi M. ha risposto a Alessandro Piana:

      Grazie professore!

    • Roberto DiSostanza ha risposto a Alessandro Piana:

      La sindone è fisicamente falsa: non esiste la fisica della resurrezione, non ha senso associare energie fisiche durante un feonomeno NON fisico! Se la resurresione è un feonomeno *meta-fisico* che prescinde dalla fisica, allora a che servono le “esplosioni di energia” che avrebbero prodotto l’immagine? Se cristo avesse voluto risorgere gli sarebbe bastata la volontà per apparire fuori dalla tomba, a che serve fare il botto!??
      E’ solo un modo per fomentare e impressionare la gente ingenua e credulona.

      • G.B. ha risposto a Roberto DiSostanza:

        Cristo non aveva bisogno nemmeno di fare dei miracoli. Li faceva perché la gente credesse in lui. Perché non potrebbe aver creato la Sindone per la stessa ragione?

        • Roberto DiSostanza ha risposto a G.B.:

          Intanto perché avrebbe sbagliato a calcolare la quantità di C14.. e poi non c’è sangue, c’è solo pigmento! cristo imbroglia pure quando fa i miracoli!? Inoltre la falsità della sindone è stata appurata perfino dai teologi della sorbona nel medioevo, la massima autorità teologica del tempo!

          Se i miracoli servissero per avere fede allora a maggior ragione dovrebbe farli sopratutto oggi che viviamo a 2K anni di distanza dalla sua morte! Se servissero i miracoli allora perché non li fa a un miliardo di induisti, agli atei o ai musulmani? Poi avrebbe dovuto lasciare tracce oggettive, non storielle ridicole che si fanno smentire con semplici analisi storiche, la gente non può credergli!
          Se nessuno gli credeva allora, figuriamoci oggi, a dimostrazione che quei miracoli non sono mai esistiti!

          • G.B. ha risposto a Roberto DiSostanza:

            I teologi della Sorbona? Questa è nuova. Fonti, please.
            E’ proprio il contrario. c’è sangue e non c’è pigmento.
            E i miracoli li fa pure oggi, vedi Lourdes per esempio.

          • Roberto DiSostanza ha risposto a Roberto DiSostanza:

            I teologi della sorbona furono interrogati dal vescovo Enrico di Poitiers, come riportato dal “memoriale d’Arcis” del 1359 presentato successivamente al papa Clemente VII nel 1389 che emanò una bolla “per far cessare ogni frode” .. FRODE capito?
            Esattamente il periodo rilevato per la sindone dall’esame al C14.
            Non c’è nessuna traccia di sangue che la comunità scientifica abbia mai rivelato e infatti le due prime analisi concordato nella presenza di ocra e nell’assenza di sangue. Solo quando lo Sturp ha licenziati i consulenti esterni all’organizzazione e quindi indipendneti e ha fatto in autonomia una terza analisi, allora guarda caso sono sparite le tracce di pigmento e sono apaprse tutte tracce di sangue.

            Ti consiglio per il tuo bene e per il rispetto di te stesso di smettere di credere alle stupidaggini della religione e dai ciarlatani che te la propinano.

          • Katy ha risposto a Roberto DiSostanza:

            Le sciocchezze che sta sparando DiSperanza le ha copiate da chissà quale forum, per chi è curioso del memoriale d’Arcis è tutto spiegato qui: https://www.uccronline.it/2022/04/29/autenticita-sindone-un-esperto-risponde-alle-obiezioni/

  • Ezio ha detto:

    Bel lavoro! Facendo una piccola ricerca è l’unico articolo “diverso” che leggo su tutto il web, anche in lingua inglese. Praticamente il resto dell’informazione ha copiato le agenzie di stampa mentre unico al mondo questo sito ha scritto qualcosa non solo di diverso ma anche di critico. Beh solo una cosa: bravi, avete un lettore in più

  • Paolo ha detto:

    Complimenti per la chiarezza di questo articolo. C’è bisogno oggi più che mai di una buona informazione critica. Complimenti dott. PIANA continui così.

  • Daniele B. ha detto:

    Da quanto leggo su Wikipedia, il discorso pollini è stato confutato da tempo. Molti hanno messo in discussione i risultati di Frei: da analisi successive, sembra sia stato messo in discussione la sopravvivenza dei pollini per un tempo così lungo; al punto che oggi non è possibile identificare nemmeno il genere. Ora, siccome si conosce da tempo lo schieramento di parte di Wikipedia e quindi della sua attendibilità, specie su determinati argomenti, sarebbe gradito da parte vostra, un articolo approfondito ed imparziale sulla questione. Grazie in anticipo

    • Woody ha risposto a Daniele B.:

      Mi unisco anche io nella richiesta di un chiarimento definitivo sui pollini

  • Angelo ha detto:

    Per quanto lo studio ultimo possa essere discutibile, sono i fanatici credenti che dovrebbero dimostrare l’autotenticità del manto e non il contrario, visto che su quel manto la Chiesa lucra e non poco e si specula sulla fiducia dei creduloni paganti. Sfogliando il Codice Penale si potrebbe rilevare qualcosa a riguardo, ma siccome l’Italia è a zerbino della Chiesa si fa finta di nulla.

    • Giacomo ha risposto a Angelo:

      Infatti la scienza e persino molti studiosi non credenti ne hanno dimostrato l’autenticità.Nessuno studiosi serio oggi crede alla tesi del falsario medievale.I credenti sarebbero “creduloni” perchè credono che la Sindone è l’immagine del Risorto,formata al momento della Resurrezione del Signore.Voi invece che credete in un esame al carbonio 14 fatto malamente e probabilmente in malafede e a un geniale falsario medievale anonimo con conoscenze superiori a quelle dell’epoca in grado di produrre un immagine possibile solo con i più moderni laser del XXI secolo?Noi saremmo i “creduloni”?Voi invece che credete queste cosa sareste?Gli stessi creduloni che credono in un universo perfettamente ordinato nato per caso,senza scopo e con probabilità infinitesimali di poter accogliere la vita senza una Guida Intelligente.Poi saremmo noi credenti che dovremmo dimostrare qualcosa?Siete voi gli irrazionali che vi arrampicate sugli specchi cercando di negare Dio.La tua idea poi di denunciare la Chiesa perché crede in una reliquia di Gesù e permette chi VOLONTARIAMENTE vuole venerare l’oggetto sacro,sa tanto di stato ateo che si immischia in questioni che non lo riguardano e ostacola il diritto alla libertà religiosa.Io fossi in te mi farei qualche domanda su cosa auspichi e perchè ciò che auspichi sembra tanto rimasugli di vecchie ideologie,grazie a Dio morte e che sarebbe anche ora di abbandonare,soprattutto voi che vi autodefinite “tolleranti e progressisti”,già la stessa tolleranza che avevano ai tempi della Rivoluzione Francese e ai tempi del Comunismo,ovvero solo per coloro che accettano passivamente le folli mode e favole che vi raccontate e che stanno portando il mondo all’autodistruzione,secondo voi un mondo folle come questo sarebbe “succube” della Chiesa?Ma per favore!Magari la Chiesa avesse il potere che voi “razionali” credete abbia,sarebbe un mondo migliore!Lo stato è massone e mi stupisco che non ve ne rendiate conto,oppure vi da fastidio che esista ancora la libertà di culto e preferireste che lo stato tornasse ai tempi della Rivoluzione Francese?

  • Enrico ha detto:

    Personalmente la cosa che mi lascia più perplesso sulla sindone è il silenzio storico: per più di 1200 anni non c’è alcun riferimento certo sulla sua esistenza e questo obiettivamente mi sembra molto strano se davvero fosse autentica. Quanto agli studi scientifici si legge tutto ed il contrario di tutto e per un non esperto è davvero difficile formarsi un’opinione.

  • Alberto ha detto:

    Ma una statua coperta di lino non rilascia tracce di sangue di gruppo AB. Ricordo che i gruppi sanguigni sono stati scoperti solo a fine del XIX secolo quindi si esclude totalmente ogni possibilità di complotto

  • Salvo ha detto:

    “Non sono i miracoli che potranno mai sconcertare il realista, non sono i miracoli che inclinano il realista alla fede.
    Il vero realista, se non è credente, sempre troverà in sé la forza e la maniera di non credere neppure al miracolo, e se proprio il miracolo gli stesse dinnanzi come un fatto inoppugnabile, egli magari non crederà ai suoi sensi, piuttosto che ammettere il fatto, che seppure poi lo ammettesse, lo ammetterebbe come un fatto naturale, ma tale che gli è ancora sconosciuto, e nient’altro.
    Nel realista, non la fede nasce dal miracolo, ma il miracolo dalla fede.
    Una volta che il realista abbia acquistato la fede, allora in forza del suo stesso realismo, egli deve necessariamente ammettere anche il miracolo.”

    (F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov)

    • Roberto DiSostanza ha risposto a Salvo:

      Avviene l’esatto opposto: il realista chiede prove che il credulone non porta MAI, ed è il crdulone che ogni volta che i miracoli non avvengono e le prove smentiscono la sua superstizione che trova scuse e accampa misteri!

      • G.B. ha risposto a Roberto DiSostanza:

        Quali sarebbero le prove che smentiscono?

        • Roberto DiSostanza ha risposto a G.B.:

          Tutte le prove che sono state portate quando sono state confutati i miracoli di qualunque tipo, dal racconto di adamo ed eva, a quelli finti di lourde, a quelli di padre pio, alle apparizioni mariane, alla falsità storica dei vangeli ecc..
          La Scienza ha sempre riposto smentendo le superstizioni cristiane.

          • G.B. ha risposto a Roberto DiSostanza:

            Hai qualche esempio concreto, non solo chiacchiere generiche?
            Per esempio, citami un miracolo di Lourdes, tra quelli ufficialmente approvati (siamo a 72 se non sbaglio), che sia stato confutato.

  • PG ha detto:

    Fermo restando che la vera fede non si può basare sul culto delle reliquie, che per la quasi totalità sono di dubbia origine, la presenza di aloe, mirra e di pollini di piante che crescono nella zona della penisola del Sinai e della Terrasanta, non esclude affatto che possa essere un falso medievale, in quanto potrebbe essere stato utilizzato un telo antico proveniente da quei luoghi, come da sempre si costruiscono falsi mobili antichi utilizzando legnami e metodiche d’epoca e invecchiandoli poi adeguatamente.

  • Giorgio ha detto:

    Com’è già stato detto, la Chiesa non ha MAI affermato che la Sindone sia certamente il sudario di Gesù, quanto piuttosto un’immagine particolarmente venerabile, per quanto rappresenta. Qualcosa come un’opera d’arte di particolarissimo pregio e significato.

    Quello che invece gli scettici non sono mai riusciti a spiegare è l’unicità della Sindone. Come mai non esiste al mondo nulla di simile, come mai non ci sono prototipi, come mai nessuno è stato in grado di riprodurla, anzi non ci è nemmeno andato vicino? Appare quasi più miracolosa se fosse un falso che se fosse autentica.

    Vale comunque la regola generale di tutti i miracoli: io credente sono libero di crederci oppure no, mentre per un ateo è inammissibile. Chi è più libero?

    • Roberto DiSostanza ha risposto a Giorgio:

      SI, cosi come questo articolo dimostra , la chiesa lo ha sempre affermato in epoca moderna e la chiesa cosi la spaccia al giorno d’oggi: per il vero sudario.

  • Roberto DiSostanza ha detto:

    La sindone è fisicamente falsa: non esiste la fisica della resurrezione, non ha senso associare energie fisiche durante un feonomeno NON fisico! Se la resurresione è un feonomeno *meta-fisico* che prescinde dalla fisica, allora a che servono le “esplosioni di energia” che avrebbero prodotto l’immagine? Se cristo avesse voluto risorgere gli sarebbe bastata la volontà per apparire fuori dalla tomba, a che serve fare il botto!??
    E’ solo un modo per fomentare e impressionare la gente ingenua e credulona.

    • G.B. ha risposto a Roberto DiSostanza:

      Ho risposto sopra all’altro commento uguale.

    • Katy ha risposto a Roberto DiSostanza:

      La domanda non è male, a che serve lasciare traccia sulla Sindone sempre ammesso che sia autentica. Per quanto mi riguarda l’immagine sindonica la vedo come un’eco fisica di un evento trascendente, una sorta di effetto collaterale di un’esplosione di energia.

      E’ solo un modo per fomentare e impressionare la gente ingenua e credulona.

      E’ troppo comodo buttarla sempre in intelligenti vs stupidi, sono argomenti vecchi che non fanno più presa

  • Roberto DiSostanza ha detto:

    Come fa cristo a resuscitere se è morto!? Come fa a esprimere una volontà se non essite più? Allora non era morto.. oppure è intervenuto qualcuno dall’estersno , è dio che lo ha resuscitato, ma in questo caso non avrebbe avuto bisogno di fargli fare *il botto di energia* dentro il sepolcro per stampare un’immagine!
    La sindone è un raccontino per bambini.

    • G.B. ha risposto a Roberto DiSostanza:

      Il corpo è morto, l’anima no. In più Cristo è anche Dio, quindi non c’è differenza tra lo ha resuscitato Dio e si è resuscitato da solo.
      Il botto di energia lo hai già detto due volte, abbiamo capito.