USA, effetto leggi pro-life: calano aborti e mortalità materna
- Ultimissime
- 11 Lug 2025

Dall’entrata in vigore di leggi pro life, nuovi dati confermano il calo del numero di aborti in Carolina del Sud e della mortalità materna negli USA nel 2023, primo anno dopo che la Corte Suprema tolse la protezione federale all’aborto.
• Le leggi pro-life riducono gli aborti e aumentano le nascite (12/12/2024)
Negli ultimi mesi si sta affermando con forza una narrativa diversa da quella tristemente dominante fino a poco tempo fa.
Le restrizioni sull’aborto non solo riducono drasticamente il ricorso a queste pratiche, ma accompagnano anche un miglioramento nelle statistiche di natalità, senza alcun peggioramento della salute materna.
E’ la realtà che lo dice, accade negli Stati americani che hanno introdotto leggi pro-life dopo la storica sentenza della Corte Suprema nel 2022 che ha rovesciato la sentenza Roe v. Wade (1973) rimettendo la regolamentazione dell’aborto ai singoli Stati ed eliminando la protezione costituzionale federale al “diritto” all’aborto.
Le false profezie delle femministe
Quante volte abbiamo sentito le profezie e le minacce di femministe e pro-choice sul “ritorno alle mammane”, sull’aborto clandestino e le terribili conseguenze per le donne.
Retorica ripetuta da copione dalla psicoterapeuta e attivista Federica Di Martino (fondatrice di IVG Sto Benissimo) nel recente confronto con Maria Rachele Ruiu (ProVita&Famiglia).
Quando «l’aborto viene negato», spiega Di Martino nel video, «porta a due cose: uno l’incremento di aborti, due l’incremento di aborti clandestini che corrispondono a un costo estremo per la salute delle donne».
Naturalmente è falso.
I dati: le leggi pro life e il calo degli aborti
Come abbiamo già spiegato, in Iowa, dal 29 luglio 2024 è in vigore il divieto di interruzione di gravidanza dal momento del rilevamento del battito cardiaco fetale (6° settimana dal concepimento circa) e il numero di aborti è calato del 40%. Stessa cosa è accaduto nell’Indiana: 98% degli aborti in meno.
In Texas il tasso di fertilità dello Stato è invece aumentato notevolmente dal 2% all’8% dall’introduzione della legge sul battito cardiaco nel 2022.
Nessun peggioramento della salute femminile e la riduzione del numero di interruzioni di gravidanze è talmente elevata che non può essere giustificata dalla spiegazione che le donne si sarebbero recate in altri Stati per abortire.
Recentemente sono emersi i dati relativi anche alla Carolina del Sud.
Nel 2024, primo anno dell’entrata in vigore della legge sul battito cardiaco fetale, il numero di aborti è calato del 63%, passando da circa 8.218 a 3.056. Si tratta della più grande riduzione annuale registrata in un singolo stato dagli effetti della legge Roe v. Wade. Il governatore Henry McMaster l’ha definita una conferma del fatto che “questa politica funziona”.
La gran parte degli aborti rimasti avviene per via chimica entro le prime 6 settimane di gestazione e, seppur le comunità afro-americane rappresentino il 26% della popolazione, risultano responsabili del 41% degli aborti.
Dal 2023 calo della mortalità materna
Un altro dato molto interessante arriva da un report del Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
La mortalità materna negli Stati Uniti è diminuita da 22,3 a 18,6 morti ogni 100 000 nascite, un calo di quasi il 17% nel 2023, primo anno dopo la sentenza della Corte Suprema che ha tolto la protezione federale all’aborto.
Il numero assoluto delle morti è fortunatamente passato da 817 a 669 nel medesimo periodo dell’anno precedente.
Dati nudi e crudi che contraddicono le previsioni catastrofiste e dimostrano che quando si applicano le leggi pro-life si riducono gli aborti, aumentano le nascite e il benessere materno migliora, almeno in termini di tasso di mortalità.

















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