Gerd Ganteför, dalla fisica a Dio: il viaggio di uno scienziato

Gerd Ganteför

Il percorso intellettuale di Gerd Ganteför, docente all’Università di Costanza. “Non credo più in un universo materialista“, dice spiegando l’approdo a Dio grazie alla fisica.


 

Dall’anti-teismo a Dio, grazie alla fisica.

E’ questo il percorso intellettuale di Gerd Ganteför, professore emerito di Fisica presso l’Università di Costanza (Germania). La struttura dell’universo, dice, invita decisamente a interrogarsi su una realtà che va oltre la pura materia.

Da due anni è in pensione e si dedicata alla divulgazione scientifica online in maniera prolifica, pubblicando sul suo canale Grenzen des Wissens due video a settimana: uno sull’astrofisica, l’altro su energia e clima.

 

Climatologia e allarmismo

Su quest’ultimo tema critica la climatologia di essere «caratterizzata da dogmatismo e allarmismo», venendo accusato di negazionismo.

Lui però tiene il punto: «C’è l’effetto serra, causato dalla CO2 e dalla combustione di carbone, gas e petrolio», sottolinea, «e c’è il riscaldamento globale causato dall’uomo, non c’è dubbio. Ma i media e gli attivisti per il clima lo stanno trasformando in isteria».

«Non siamo condannati», dice. «L’umanità non si estinguerà a causa del cambiamento climatico».

 

“Non credo più in un universo materialista”

L’altro suo grande interesse è l’astrofisica e quelli che chiama i “limiti della conoscenza”.

Nel suo ultimo libro, “The Enigmatic Fabric of Our Reality and the Limits of Physics”, Ganteför descrive le ragioni per cui non crede più in un universo materialista, ovvero in una visione del mondo secondo cui l’universo assomiglia a una gigantesca macchina i cui ingranaggi, sotto forma di leggi naturali, controllano il corso di determinati processi.

Gerd Ganteför ricorda che la fisica, pur efficace nel descrivere leggi e costanti, non riesce a dar conto del “perché” ultimo: perché la velocità della luce è proprio 300.000 km/s? Per quale ragione i parametri fisici sono tali che la vita diventi possibile?

Le sue riflessioni nei suoi video, seguiti da circa 125mila persone, abbracciano alcuni dei temi più dibattuti nella cosmologia attuale: l’apparente “sintonizzazione fine” dell’universo, la molteplicità delle costanti naturali che permettono l’esistenza di sistemi complessi, la natura dell’informazione come elemento costitutivo della realtà.

Da qui l’eminente fisico trae una conclusione: «Il livello più profondo della nostra esistenza contiene un livello metafisico, spirituale. Semplicemente non è puramente materiale».

E’ convinto che la visione materialistica del mondo sia stata plasmata da troppo tempo da una visione ateista, tanto che in un video su YouTube prende di mira Richard Dawkins, autore de “L’illusione di Dio”, affermando che non argomenta da scienziato naturale ma da attivista ideologico.

 

Un universo progettato apposta per la vita

Un’altra sorprendente scoperta ha fatto riflettere il fisico.

«L’universo sembra fatto apposta per la vita», afferma Ganteför. «Se le costanti fondamentali e le leggi della natura fossero solo leggermente diverse, il nostro universo apparirebbe completamente diverso, e allora non esisteremmo. Se parlassimo di uno o due parametri, potremmo liquidarlo come un mero caso. Ma ce ne sono da 50 a 100! Questo fa davvero riflettere».

In un altro suo video riflette su darwinismo e cristianesimo con queste parole: «La grazia è un concetto cristiano. Il cristianesimo è il superamento del darwinismo. Non vorrei vivere in un mondo in cui prevale il darwinismo».

Di questo ha parlato con un collega, Ralf B. Bergmann, professore di fisica all’Università di Brema, concordando sulla ragionevolezza della fede in Dio.

Mentre in un video più personale ha affermato di essere «cristiano fin nelle sue radici» e che «la sostanza del mondo è lo spirito: “In principio era il Verbo”, anche se non può essere dimostrato con la fisica».

Autore

La Redazione

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