Charlie Kirk, ecco perché la cultura woke lo odiava
- Ultimissime
- 12 Set 2025

Pubblichiamo un video emblematico sui motivi per cui era odiato e sul perché, probabilmente, è stato ucciso. Charlie Kirk smonta l’inganno woke con una semplice domanda.
• Gli ultimi aggiornamenti sul caso Charlie Kirk si si trovano qui.
Con una sola, semplice domanda, metteva in difficoltà le avversarie trans-femministe.
Questo era Charlie Kirk, un giovane conservatore abituato a confrontarsi con gli oppositori apertamente, ospitandoli ai suoi comizi pubblici e lasciando loro libertà di esprimersi.
Il video che presentiamo è emblematico della sua personalità: davanti a centinaia di persone, Kirk ha semplicemente chiesto: “Cos’è una donna?”.
Chalie Kirk smonta l’inganno woke – gender
Una domanda in apparenza elementare, ma capace di smontare un intero impianto ideologico che si regge sulla manipolazione delle coscienze e della realtà biologica per affermare un’ideologia terrificante, quella gender, la più grande colonizzazione e corruzione mentale degli ultimi decenni.
Negare la differenza sessuale, negare l’identità femminile (e maschile) in nome della esaltazione delle minoranze. Una follia logica che rientra nella cosiddetta cultura woke, di cui Charlie Kirk era tra i principali nemici.
Le idee (controverse) di Charlie Kirk
Come già scritto, non intendiamo unirci alla sua glorificazione. Inutile nascondere che non sposavamo molte delle sue idee, ma alcune sì.
Non quelle sulle armi, sulle migrazioni, su vari complotti. Ma certamente quelle legate alla vita e alla famiglia.
Una parte della sua visione era anche la nostra, non a caso negli ultimi tempi Charlie, pur essendo evangelico, si era legato al noto vescovo Robert Barron, verso cui provava stima e che avrebbe dovuto intervistarlo nei prossimi giorni.
Un gruppo armato e la caccia al killer
Intanto le indagini sul killer sono ancora in corso.
Nelle ultime ore è emerso il volto ed è stato ritracciato il fucile, le prime indiscrezioni (su cui è stata poi chiesta cautela per rischio di malinterpretazione) riportano che sui proiettili sarebbero incise frasi antifasciste.
E’ uscito anche il nome di uno strano gruppo localizzato proprio nello Utah, dove Kirk è stato ucciso. Si tratta solo di un’ipotesi, una tra le tante.
Si chiama “Armed Queers Salt Lake City”, una formazione radicale composta da attivisti transgender armati fino ai denti e organizzati come un piccolo esercito.
Una fotografia circolata in rete, in cui compaiono alcuni componenti del gruppo, è al centro delle attenzioni della polizia che sta verificando possibili collegamenti di uno dei membri, fortemente somigliante all’uomo che ha sparato.

Negli USA intanto è il caos più totale, il livello di violenza e tensione sociale è salito alle stelle. Solo nelle ultime ore si sono registrate centinaia di risse, arresti, veglie di commemorazione, eventi pubblici politici annullati, giustificazioni dell’omicidio, esultanze e celebrazioni per la morte di Kirk.
Non va dimenticato che nel giugno scorso è stata uccisa assieme al marito anche l’ex speaker della Camera dello Stato, Melissa Hortman (Partito Democratico), mentre il senatore John Hoffman e la moglie sono rimasti gravemente feriti. L’autore è il fanatico apocalitticista Vance Boelter su cui le indagini per capire il movente sono ancora in corso.
In queste ore il pensiero va specialmente però alla famiglia di Charlie Kirk, alla moglie e ai due figli presenti al comizio e testimoni della violenta e insensata morte del padre.
AGGIORNAMENTO ore 20:15
Il killer è stato catturato, il suo nome è Tyler Robinson. La CNN conferma che, nonostante le prime segnalazioni e i primi rapporti di polizia dicessero il contrario, i bossoli dei proiettili utilizzati non recano incisioni direttamente legate all’ideologia transgender.
Sui bossoli non sparati c’erano invece le seguenti scritte: “Ehi, fascista! Prendilo!”, “Bella ciao” e “Se leggi questo, sei gay”.

















2 commenti a Charlie Kirk, ecco perché la cultura woke lo odiava
Ho notato che molti di quelli che sul web stanno esultando per la sua morte mettono l’accento sul duo essere favorevole alle armi ma sappiamo tutti che non è questo il vero motivo per cui i sostenitori dell’ideologia woke lo odiavano (anche perché vista l’aggressività e la violenza con cui impongono le loro idee non sono certo le persone che si farebbero scrupoli ad utilizzare le armi, come sembrerebbero confermare anche le indagini per trovare l’assassino di Charlie Kirk), o quantomeno non era quello il motivo principale. Il vero motivo era appunto, come spiegato in questo articolo, il fatto che fosse un deciso oppositore dell’ideologia gender e che sapesse smontare le sue assurdità semplicemente rispondendo ai suoi sostenitori con il semplice uso della logica. Non è un caso che quasi tutti i profili su internet che adesso stanno gioendo del suo tragico omicidio siano quasi tutti di attivisti LGBT, spesso transessuali loro stessi, è chiaro come il sole che lo considerassero un avversario pericoloso.
“L’umanesimo parmenideo e prometeico, protervo e tracotante di Bruno trova oggi il suo erede nel superomismo di Nietzsche, nell’uomo-essere Heidegger, nel transumanesimo della macchina pensante, nell’ateismo di Marx, nell’uomo-sesso di Freud e nell’uomo-scimmia di Darwin” (G. Cavalcoli), ma soprattutto nel marxismo culturale, ossia nell’ideologia terrificante del gender, “la più grande colonizzazione e corruzione mentale degli ultimi decenni”, dice l’Autore dell’articolo.
Ma il vero personaggio gigantesco, di tale potenza e imponenza, che si è impossessato il cuore di milioni di uomini e donne è Satana, che “scardina i cuori con l’odio” (da un messaggio della regina della Pace): è il menzognero e omicida fin dal principio.
Dobbiamo guardarci dalle ideologie che distruggono le nostre vite.
La più grande carità, diceva Padre Pio, è strappare le anime avvinte da Satana e guadagnarle a Cristo.
Come? Con il confessionale, per i sacerdoti, e con la preghiera e il digiuno, per noi laici.