L’Australia e le radici cristiane impresse sulla bandiera
- Ultimissime
- 05 Set 2025

L’Australia celebra la sua bandiera, sulla quale brillano ben due croci cristiane. Un monito a chi vorrebbe sradicare i simboli cristiani dallo spazio pubblico: sono tutt’uno che l’identità nazionale.
Pochi giorni fa in Australia si è festeggiato il National Flag Day.
Ogni 3 settembre si commemora infatti il giorno in cui nel 1901 fu issata per la prima volta la bandiera nazionale australiana.
Non dev’essere una festività molto amata dai laicisti del Paese in quanto la bandiera australiana custodisce radici cristiane profonde.
La prima croce nella bandiera australiana
Il primo richiamo è evidente nella Union Jack, cioè il riferimento alla bandiera del Regno Unito che rappresenta l’unione delle croci dei santi patroni d’Inghilterra intrecciando le croci di San Giorgio, Sant’Andrea e San Patrizio.
Un emblema che non è semplicemente un segno della dominazione britannica, ma porta con sé una memoria storica e religiosa che ha contribuito a forgiare l’identità di cui l’Australia va orgogliosa.
La Croce del sud, il secondo riferimento cristiano
Accanto alla Union Jack, a completare il quadro c’è la Croce del Sud.
Si tratta di una costellazione che da millenni guida viaggiatori e marinai dell’emisfero australe ma, nella scelta simbolica australiana, la disposizione delle stelle richiama visivamente l’immagine di una croce, al punto da rendere evidente come il simbolo cristiano si ripeta ben due volte nello stesso vessillo.
Martin Bush, ricercatore presso la School of Historical and Philosophical Studies, ha spiegato infatti che la Croce del Sud per i navigatori europei era un chiaro simbolo cristiano, cioè «l’idea che fosse la croce di Cristo posta nell’emisfero australe».
Anche per questo lo scrittore britannico Francis Nigel Lee disse: «E’ difficile immaginare la bandiera di qualsiasi altro Paese con un significato cristiano più esplicito».
Le bandiere del mondo e le croci cristiane
L’Australia, in questo, non è sola.
Torniamo infatti a un nostro dossier sulle bandiere nel mondo in cui mostriamo l’incredibile diffusione delle croci cristiane sui vessilli dei Paesi del mondo, a dimostrazione di quanto il cristianesimo abbia inciso sulla formazione di Stati e nazioni.
Nessun’altra religione può vantare una così ampia diffusione.
Decine di casi in cui la croce è stata accolta come simbolo identitario e civile, al di là del segno confessionale. Esattamente quel che è accaduto in Australia.
A chi vuole sradicare i simboli cristiani nelle scuole…
Di fronte a queste evidenze, viene in mente la sempreviva polemica sulla rimozione dei crocifissi dalle aule scolastiche.
Un’iniziativa paradossale. Chi reclama la (presunta) neutralità degli spazi pubblici e scolastici, dimentica infatti che la croce è già impressa, in modo ben più visibile, su bandiere nazionali, stemmi istituzionali e persino loghi civici.
Se davvero si volesse eliminare ogni traccia cristiana, bisognerebbe cominciare dalle bandiere stesse, e dunque da uno dei simboli più alti della vita politica e civile di una nazione. Ma a quel punto, ci si troverebbe a fare i conti con le radici culturali che hanno plasmato interi popoli.
















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