Hitchens pensò alla conversione, la testimonianza degli amici

Nella fase terminale della vita, il saggista Christopher Hitchens cambiò e contemplò seriamente la conversione cristiana (che però non avvenne). Lo racconta l'amico Larry Taunton, confermato dal teologo Douglas Wilson e dal fratello Peter Hitchens.

     

Qualcuno ricorderà Christopher Hitchens, saggista britannico e uno dei cosiddetti "cavalieri dell'ateismo".

Per quasi dieci anni si unì alla agguerrita truppa di intellettuali, capitanati da Richard Dawkins, cercando di diffondere nel mondo una radicale forma di anti-teologia scientifica a suon di documentari, articoli, blog e libri.

Gli argomenti "forti" di Hitchens erano che il declino del cristianesimo avrebbe «migliorato radicalmente la civiltà moderna» e che i regimi regimi totalitari di Hitler e Stalin sarebbero stati "religiosi" proprio perché totalitari, ovvero avrebbero rispecchiato quel che lui riteneva fosse la religione: controllo totale della vita delle persone e sottomissione radicale ad un leader.

 

Le frasi di Hitchens contro Dio ed il fratello cristiano.

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Se Buddha era un nichilista, proprio come Nietzsche

Il pensiero di Buddha accomunato a quello di Nietzsche. Il filosofo Sossio Giametta confronta le due filosofie scoprendo affinità per quanto riguarda l'avversione all'identità umana ed al concetto di "io".

     

Un parallelismo tra Friedrich Nietzsche e Buddha.

E' quanto sostiene il massimo studioso internazionale di Nietzsche, il filosofo Sossio Giametta.

Le affinità tratteggiate sono numerose perché il fondatore del Buddhismo, vissuto nel VI secolo a.C., era di fatto un indomito nichilista.

Giametta si rifà alle parole scritte da Walpola Rahula, il primo monaco buddhista a divenire titolare di una cattedra universitaria in Occidente, autore de L'insegnamento del Buddha (Adelphi 2020).

 

Sossio Giametta: «Il nichilismo di Buddha e di Nietzsche»

Per Buddha, scrive

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Lo schwa spacca i progressisti: «Abuso linguistico inaccettabile»

La nuova invenzione del progressismo è la schwa, vocale no gender ed inclusiva. Ma è battaglia con linguisti ed accademici, i quali scendono in campo in difesa degli abusi linguistici creati per perseguire ciò che definiscono una deriva ideologica. Tra essi l'Accademica della Crusca.

     

Il linguaggio inclusivo è la nuova deriva omologante del progressismo.

Se solitamente le loro campagne "inclusive" finiscono per escludere puntualmente l'esistenza delle donne (si pensi a questi due casi recenti), con il linguaggio inclusivo l'obbiettivo da colpire è la lingua italiana.

Negli ultimi anni è infatti in corso una vera battaglia tra "inclusivisti" radicali e linguisti accademici.

Se il primo tentativo fu far terminare le parole con entrambe le forme maschili e femminili, come bambini/e e geometra/o, nel tempo si è arrivati all'asterisco, così da cancellare

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Medioevo e terra sferica, un libro sulla fake news illuminista

Il falso mito della terra sferica. Due storiche francesi parlano di "manipolazione della storia e delle coscienze" attuata durante l'illuminismo, quando nacque la leggenda del terrapiattismo medievale per screditare il passato.

     

La convinzione radicata che gli uomini abbiano vissuto per secoli nell'illusione oscurantista della Terra piatta è semplicemente un'invenzione recente.

Ogni menzogna di questo tipo nasce nel secolo (buio?) illuminista, quando un gruppo di filosofi ed intellettuali fu così pregiudizialmente accecato da convincere i posteri che la civiltà fosse nata con loro ed alle loro spalle si trovasse solo barbarie e miseria.

Poco tempo dopo l'arroganza ideologica si trasformò nel Terrore della ghigliottina.

 

«Nessuno nel Medioevo credeva alla terra sferica»

Due ricercatrici francesi, Violaine Giacomotto-Charra della Université Bordeaux Montaigne e Sylvie Nony, medievalista e docente di Scienze fisiche all'Università Paris VII, sono le autrici di un recente saggio intitolato Les Belles Lettres: La Terre plate. Généalogie d'une idée fausse

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Cercasi liberi pensatori, la denuncia di Luca Ricolfi

Una lucida analisi dell'eminente sociologo italiano Luca Ricolfi, presidente della Fondazione David Hume, sulla mancanza di coraggio degli intellettuali moderni di sfidare l'ortodossia del pensiero e la cappa ideologica del politicamente corretto.

   

di Luca Ricolfi* * docente ordinario di Psicometria all'Università degli Studi di Torino da Repubblica 22/03/22

 

Su quale sia, di fronte all’invasione dell’Ucraina, la linea di condotta più adeguata, non ho convinzioni forti.

Quello su cui ho invece un’opinione è il destino delle nostre menti in tempo di guerra.

Quel che mi colpisce, come studioso di scienze sociali, è il clima di illibertà che governa i nostri scambi di idee.

Un clima in cui nessuno si sente completamente libero di dire come vede le cose, perché sa che, qualsiasi cosa dica, sarà aggredito da chi vede le cose in modo opposto, o anche semplicemente diverso.

 

Luca Ricolfi e la sfida al politicamente corretto.

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Lo storico canadese: «Nessun nativo ucciso nelle scuole residenziali»

La nostra intervista a Jacques Rouillard, docente di Storia all'Università di Montreal ed esperto delle scuole residenziali canadesi. Smentisce il genocidio culturale e quello fisico verso gli indigeni canadesi: non esistono scavi, né fosse comuni né, tanto meno, resti ritrovati. Dietro a tutto c'è un tentativo di risarcimento milionario.

     

Questa settimana i rappresentanti delle popolazioni indigene canadesi sono stati ricevuti in Vaticano (oggi si attendono le scuse da parte del Papa).

Papa Francesco ha ascoltato i leader dei popoli originari Métis e Inuit percependo la sofferenza subita di queste persone vissute all'interno del sistema scolastico residenziale.

Occorre però prestare attenzione alla narrativa: un conto è parlare di inculturazione, di cambio di lingua, di insegnamento della religione cattolica al posto della spiritualità indigena.

Un altro è sostenere che in queste scuole governative, ma gestite da missionari cristiani (anche cattolici), sia avvenuto un genocidio fisico

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Cari atei, solo i credenti possono fidarsi della ragione

Se il naturalismo è vero, siamo solo un incidente casuale di un'evoluzione cieca ed i nostri pensieri equivalgono a mere reazioni chimiche. Perché dovremmo fidarci dei prodotti della mente? Per i cristiani, invece, la ragione è un dono di Dio e ha un'origine evolutiva non casuale.

     

Le nostre capacità cognitive sono affidabili?

Se il naturalismo fosse vero, l'essere umano sarebbe solo un incidente casuale dell'evoluzione e la risposta sarebbe negativa.

Lo stesso celebre naturalista Charles Darwin lo intuì quando scrisse: «Mi sorge sempre l'orrido dubbio se le convinzioni della mente umana, che si è sviluppata dalla mente degli animali inferiori, siano di qualche valore o in qualche modo attendibili. Chi riporrebbe la sua fiducia nelle convinzioni della mente di una scimmia – se pure esistono delle convinzioni in una tale mente?» (1881).

Dal momento che la selezione naturale si limita a premiare i comportamenti che aumentano l’adattamento

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Myanmar, tredici nuovi sacerdoti nonostante la persecuzione

Dopo il colpo di stato militare del 2021, il popolo birmano è sotto assedio e la Chiesa è perseguitata in quanto difende la democrazia. Eppure fioccano le vocazioni, in meno di un anno 19 nuovi sacerdoti si uniranno alle coraggiose suore che si inginocchiano davanti ai militari chiedendo la pace.

     

Sono la speranza del popolo Birmano.

Dopo il golpe militare del 2021, che ha rovesciato il governo di Aung San Suu Kyi e ha preso il controllo del Paese, anche le chiese cattoliche sono state attaccate e i fedeli perseguitati.

Eppure, nonostante questo, pochi giorni fa sono stati ordinati tredici nuovi sacerdoti cattoliciun grande segno di speranza per la minoranza cristiana nel Paese asiatico.

L'ordinazione si è svolta nella cattedrale di St. Mary di Yangon, presieduta dal card. Maung Bo.

«La Chiesa in Myanmar è ferita e sfollata

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L’educazione religiosa positiva per la crescita: studio di Harvard

L'educazione religiosa nei giovani studiata dall'Harvard School of Medicine. L'indagine mostra la positività per gli adolescenti in quanto aiuto a superare le sfide della vita. L'epidemiologo VanderWeele: «I genitori che educano alla fede stanno dando ai loro figli importanti benefici di cui gioveranno anche da adulti».

     

Il biologo Richard Dawkins è famoso per aver sostenuto che l'educazione religiosa sarebbe niente di meno che paragonabile allo stupro.

«L'abuso sessuale», ha scritto, «per quanto indubbiamente orribile, produce forse un danno inferiore al danno psicologico permanente recato al bambino da un'educazione cattolica»Richard Dawkins, L'illusione di Dio, Mondadori 2007, p. 194.

Un recente studio ci permette di evitare qualunque commento a simili affermazioni, anche considerando che l'anziano zoologo da diversi anni

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Il Papa si dissocia dal Sinodo tedesco, lo dicono i vescovi polacchi

Nel comunicato della Conferenza Episcopale polacca al termine dell'udienza di ieri con Francesco, si legge che il Papa ha preso le distanze dalle riforme progressiste del Sinodo dell'episcopato tedesco, tematica che preoccupa notevolmente i vescovi polacchi e la Chiesa in generale a causa del rischio di scisma.

     

Papa Francesco sempre più vicino alla Polonia.

Probabilmente grazie al grande impegno umanitario mostrato in queste settimane dai cattolici polacchi, il Papa sta manifestando grande sintonia con l'episcopato polacco.

Mentre venerdì prossimo incontrerà in Vaticano il presidente polacco, Andrzej Duda, l'altro ieri il Pontefice ha accolto in Vaticano il presidente della Conferenza episcopale polacca, mons. Stanislaw Gadecki.

Dopo aver ringraziato il Santo Padre per la consacrazione del mondo intero, in particolare Russia e Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria e ha illustrato al Pontefice una panoramica delle attività missionarie

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«Più studio l’intelligenza artificiale, più ammiro il mistero dell’uomo»

L'intervento del prof. Daniel Magazzeni, docente di Artificial Intelligence a Londra: la sua ammirazione e stupore per l'irriducibilità dell'essere umano emerge proprio al procedere dell'indagine scientifica. I robot? Una pallida emulazione del mistero umano.

     

«Più procede la mia ricerca sull'intelligenza artificiale, più cresce in me lo stupore per l’intelligenza umana, per tutto ciò di cui l'uomo è».

E' la conclusione (video più sotto) a cui è giunto Daniele Magazzeni, docente di Artificial Intelligence al King's College London, dove dirige il Human-AI Teaming lab.

Uno scienziato di livello che, tuttavia, non teme di evidenziare «un punto irriducibile» nel mistero dell'uomo, tanto che «tutto quello che la persona umana è capace di fare, l’Intelligenza Artificiale (A.I.) cerca di essere una pallida analogia, affascinante ed efficace in tanti ambiti, ma pur sempre un’analogia».

 

«Studio intelligenza artificiale ma stupito solo dell'uomo».

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La Florida espelle il gender dalle scuole: firmata ieri la legge

Il ddl soprannominato "Don't Say Gay" è stato trasformato in legge dal governatore DeSantis. Garantirà ai genitori maggiori diritti nell'istruzione dei figli, proibendo controverse tematiche nelle scuole materne ed elementari. In Italia è arrivato il plauso su La Stampa dalla femminista arcobaleno Caterina Soffici.

     

Anche la Florida festeggia per aver espulso dalle scuole gli stessi contenuti del ddl Zan italiano.

Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha firmato ieri pomeriggio un disegno di legge che vieta le discussioni sulla controversa "identità di genere" nelle scuole materne e fino alla terza elementare.

Dopo aver superato il voto di Camera e Senato, da oggi infatti la legge proibisce la propaganda gender dalle scuole della Florida.

La nuova legislazione prevede anche che i genitori abbiano il diritto di rivedere eventuali questionari proposti dalle scuole prima che vengano somministrati ai loro figli.

«Questo disegno di legge dice ai genitori che il diritto di crescere i propri figli

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«San Paolo aveva uno schiavo», la fake news di Corrado Augias

San Paolo e lo schiavo Onesimo. Corrado Augias sostiene che Paolo di Tarso avesse posto in schiavitù un uomo, mentre è noto che Onesimo fu liberato proprio da San Paolo attraverso la famosa Lettera a Filemone.

     

Non c'è giorno che il buon Corrado Augias non tiri in ballo la storia del cristianesimo per attribuirli nefandezze e obbrobriosità, travisando puntualmente la verità.

Ci sarebbe da scrivere un libro su questa (morbosa) attenzione da parte del noto conduttore televisivo.

Perfino se un lettore gli chiede un'opinione sull'abbattimento delle statue da parte dei membri del Black Lives Matter, com'è accaduto qualche tempo fa, Augias riesce a tirare in ballo, non si sa come, il fatto che «Paolo di Tarso, santo per la Chiesa, aveva uno schiavo perché per la cultura del suo tempo la schiavitù rientrava nella norma».

 

San Paolo e lo schiavo: «Liberalo, pago io il riscatto».

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Una scoperta conferma l’età antica della Bibbia: si legge il nome di Dio

Un amuleto datato al X secolo potrebbe riscrivere la storia dell'Antico Testamento. Oltre ad essere il primo uso del nome di Dio in Israele ("YHWH"), anticipa di diversi secoli l'alfabetizzazione degli israeliti e quindi conferma l'età antica della Bibbia.

     

Una delle scoperte archeologiche più importanti degli ultimi anni.

Se venisse confermata, si tratterebbe del più antico testo ebraico (contenente il nome di Dio, "YHWH") e anticiperebbe di molti secoli la datazione dell'Antico Testamento.

«Questo è un testo che si trova una volta ogni 1.000 anni», ha spiegato Gershon Galil, studioso dell'Università di Haifa.

L'annuncio è stato fatto giovedì scorso a Houston (Texas) da parte dell'archeologo Scott Stripling ed il ritrovamento è avvenuto sul monte Ebal, noto dal testo biblico del Deuteronomio (Dt 11,29).

Si tratta di un amuleto a forma di tavoletta di piombo (2x2cm) che è stata datato al 1400 a.C.

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L’ictus la rese disabile, nel dolore ritrova la fede e la felicità

La storia di Katherine Wolf, giovane mamma sopravvissuta ad un ictus. La circostanza della disabilità le ha permesso di scoprire la fede e una felicità mai sperimentata prima. Assieme al marito sono autori di un libro che ha avuto grande successo e presto sarà un film.

     

«È possibile abbracciare la sofferenza come un privilegio, piuttosto che una punizione o una sfortuna?».

E' questa la sfida avanzata da Jay e Katherine Wolf, una coppia di Atlanta, autrice di un libro di grande successo: Hope Heals (Zondervan 2016). La speranza guarisce.

Ne sanno qualcosa, loro, della sofferenza.

Nel 2008 Katherine, a soli 26 anni e madre del piccolo James, ha avuto un'emorragia cerebrale a causa di un ictus

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