Warthegau, il “campo” nazista destinato ai cattolici

La persecuzione di Hitler contro la Chiesa Cattolica in Germania, pur non essendo esente da atti di violenza, ebbe un carattere più lieve rispetto a quella dell'Unione Sovietica di Stalin, dove migliaia di sacerdoti furono uccisi o deportati in campi di concentramento. La ragione è dovuta al fatto che il capo del nazismo riteneva controproducente fare una guerra aperta alle confessioni cristiane, preferendo attuare un'offensiva di tipo amministrativo volta a ridurne lo loro spazio pubblico unita ad una fitta propaganda di discredito del clero.

Come sappiamo dalle confidenze fatte ai gerarchi più vicini, il dittatore tedesco era intenzionato ad attuare una politica più decisa nella lotta contro la Chiesa una volta terminata la guerra: «Il Führer è inesorabilmente determinato ad annientare le chiese cristiane dopo la vittoria» annotava Joseph Goebbels nel suo diario il 24 maggio 1942 (cit. in P.L. Guiducci, Il Terzo Reich contro Pio XII, Edizioni San Paolo 2013).

Vi fu tuttavia una regione in cui i nazisti attuarono una feroce persecuzione contro il clero, assimilabile a quella compiuta in URSS, e questa fu nel territorio del Warthegau

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L’ex nunzio Viganò ha mentito nell’accusa al Papa: ora lo ammette

Nel suo dossier, mons. Carlo Maria Viganò scriveva che solo «a partire dalla elezione di Papa Francesco, McCarrick, ormai sciolto da ogni costrizione, si era sentito libero di viaggiare continuamente, di dare conferenze e interviste». Per questo, l'ex nunzio apostolico ha chiesto le dimissioni al Papa per aver permesso ciò e «non aver tenuto conto delle sanzioni imposte da papa Benedetto». Ieri -a cinque giorni dal suo attacco a Bergoglio- l'ex nunzio apostolico è riapparso, ammettendo che il card. McCarrick viaggiava, dava conferenze e interviste e frequentava liberamente il Vaticano anche prima dell'elezione di Francesco, partecipando alle udienze di Benedetto XVI (e al suo 83° compleanno).

Con grande onestà intellettuale, dunque, mons. Viganò ha riconosciuto, seppur indirettamente, di aver mentito nel formulare la sua accusa al Papa. Non è Francesco ad aver "riabilitato" McCarrickma semmai è stato Benedetto XVI -in primis- a non aver tenuto conto delle stesse (presunte) restrizioni da lui stesso emanate, almeno secondo la versione non provata di Viganò. Come già abbiamo scritto

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Jordan Peterson, un gigante contro i falsi miti del progresso

Genitore 1 e 2, identità fluida, pronomi neutrali e non offensivi, teoria gender, stepchild adoption ecc. Ecco i falsi miti del progresso, ma siamo in pochi a smascherarli come tali: i più non percepiscono la loro pericolosità oppure sono impauriti. E gli intellettuali? Si accodano, evitandosi problemi con i media, ma alcuni resistono. Tra essi Jordan Peterson, uno dei più influenti opinionisti canadesi.

Affermato psicologo clinico, insegna Psicologia all'Università di Toronto e dal 2013 condivide interessanti podcast (serie di video) sul suo canale Youtube, a cui sono iscritte oltre 1 milione di persone. In Canada, la sua opinione sull'attualità è un punto di riferimento fondamentale per migliaia di persone.

E' raro che un personaggio di questo calibro non si accomodi, ma scelga di inimicarsi il mainstream mediatico ed accademico progressista, eppure è quel che è avvenuto. La sua forte critica al political correctness si è strutturata nell'avversione al postmodernismo, al white privilege (gli inconsapevoli privilegi che la società occidentale offre alle persone di pelle chiara), al femminismo, alla gender identity

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«O rinneghi Gesù o perdi il bambino». La vita dei cristiani in terra islamica.

L’associazione Open Doors USA ha diffuso la storia di Sameda, una donna che vive in un paese asiatico. E' diventata cristiana tre anni fa abiurando l’Islam. Non potendo rimanere nubile (la cultura locale non lo consente) ed essendo praticamente assenti gli uomini cristiani, Sameda ha sposato un musulmano. Non le restava altra scelta e la pressione sociale ha avuto la meglio.

All'inizio, le differenti religioni non hanno influito sulla loro vita matrimoniale. Anzi, Sameda racconta di un matrimonio riuscito e di una convivenza felice. Ma i problemi sono emersi: dopo poco tempo il marito ha iniziato ad usarle violenza sia verbale che fisica, arrivando a picchiarla addirittura durante la gravidanza. Per Sameda aderire alla religione Cristiana era impegnativo e pregnante, ed agli occhi del marito questo iniziava ad essere insopportabile.

Ma il peggio doveva venire: alla nascita della loro figlia, il marito ha chiesto a Sameda di abiurare e di tornare all’Islam. «Non posso escludere Cristo dalla mia vita»

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Otto scomode domande a cui mons. Viganò è meglio che non risponda

"Fare chiarezza". Con questo slogan è stato pensato e presentato il "dossier Viganò", mascherandone il vero obiettivo: indurre l'odiato Papa Francesco alle dimissioni. C'è un problema: il memoriale, preparato male e di corsa, contiene falsità sopratutto nei passaggi-chiave, che ne compromettono la credibilità. Ma oltre a danneggiare sopratutto Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, si è dimostrato un boomerang verso lo stesso Carlo Maria Viganò. Al quale abbiamo rivolto otto domande (retoriche) alle quali sarebbe meglio che non risponda perché oltre a gettare pesanti ombre di complicità su di lui, fanno definitivamente crollare il suo impianto accusatorio nei confronti di Papa Francesco (e di Benedetto XVI).

"La luce finalmente vince sulle tenebre", ha detto l'altro ieri Viganò a quel che si è scoperto essere uno dei suoi correttori di bozza, Aldo Maria Valli. Eppure, le "tenebre" del passato dell'ex nunzio hanno, di fatto, compromesso il suo dossier. Non parliamo delle sue vicende giudiziarie, anche da noi citate in altri articoli

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Stephen Hawking, ateo o deista? I suoi pensieri su Dio

Nel marzo scorso è morto Stephen Hawking, probabilmente il più famoso fisico della storia a non aver ricevuto il Premio Nobel. In molti hanno riflettuto sui suoi enormi contributi alla scienza, in questo contesto invece vorremmo focalizzare il suo pensiero religioso. Viene solitamente descritto come ateo, lui stesso si è così definito alcune volte, mentre altre ha espresso una visione deista.

La madre, Isabel, era un membro del Partito Comunista inglese e il figlio Stephen ha mantenuto nella sua vita questo background culturale. Nel gennaio 1963 gli è stata diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica, un mese dopo aver conosciuto la sua prima moglie, Jane Wilde Hawking, da sempre cristiana. Più volte Jane ha raccontato come la forza della fede l'abbia sorretta nell'accompagnare Stephen, nell'accettare il deterioramento della sua malattia e della sua relativa depressione. Assieme hanno trascorso 25 anni, «avevo due bambini piccoli, gestivo la casa e mi occupavo di Stephen a tempo pieno: vestendolo, facendogli il bagno, e si rifiutava di avere qualche aiuto al di fuori di me», ha raccontato

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Accuse al Papa: l’ex nunzio Viganò ha mentito, ecco le prove

Papa Francesco non ha voluto commentare l'atto di accusa che l'ex nunzio Carlo Maria Viganò ha pubblicato nei suoi confronti, chiedendo ai giornalisti di maturare da soli un'opinione. Così, in poche ore, la  redazione UCCR ha preso sul serio il memorandum di Viganò e l'invito del Papa e ha trovato prove schiaccianti che smentiscono il passaggio chiave della testimonianza del già controverso ex nunzio, facendo crollare (o, alla peggio, ridimensionando fortemente) la sua accusa al Papa.

Prima però quattro chiarimenti (chi è impaziente si rechi più sotto). 1) Qual è l'accusa di Viganò: l'ex nunzio non ha accusato Francesco di aver coperto un atto di pedofilia realizzato dal card. McCarrick, lo ha accusato di non avergli dato ascolto quando lo avrebbe avvertito nel 2013 delle varie notizie/voci a carico del cardinale riguardanti rapporti sessuali con adulti

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La maternità trasforma il cervello della donna: più empatica e comprensiva

La ricerca scientifica continua a ricordarci che gli uomini e le donne sono profondamente diversi, altro che unisex e nati in corpi sbagliati. La moderna tecnologia di imaging sta mostrando quanto grande sia questa differenza a livello neurologico. Se si sbircia nel cervello delle future mamme e in quello delle neo-mamme, infatti, si assiste a cambiamenti incredibili.

La maternità trasforma, come ha spiegato Chelsea Conaboy sul BostonGlobe, plasma le donne in «operatori sanitari feroci e protettivi», incentrati sulla «sopravvivenza del bambino e sul benessere a lungo termine». Alla radice di questa trasformazione c'è una ristrutturazione radicale del cervello, per questo l'esperto di salute mentale materna, Jodi Pawluski dell'Università di Rennes, definisce la maternità un "evento totalizzante" anche per il cervello. «È uno degli eventi biologici più significativi nella vita biologica».

Vi sono enormi cambiamenti nel volume di materia grigia

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Papa Bergoglio e i migranti: «se non si può integrare, meglio non accogliere»

Durante l'intervista sul volo di ritorno da Dublino, al Papa è stato chiesto un giudizio sulla vicenda italiana della nave Diciotti e sul tema dell'immigrazione. «Accogliere lo straniero è un principio morale», ha ribadito il Pontefice. «Ma non si tratta di accogliere “alla belle étoile”, no, ma un accogliere ragionevole». Perciò occorre parlare «della prudenza dei popoli sul numero o sulle possibilità: un popolo che può accogliere ma non ha possibilità di integrare, meglio non accolga. Lì c’è il problema della prudenza. E credo che proprio questa sia la nota dolente del dialogo oggi nell’Unione Europea».

Salta così, una volta di più, l'immagine costruita da certi media di un Pontefice immigrazionista, schierato irrazionalmente per un'accoglienza selvaggia dei migranti. Non è la posizione della Chiesa. Il Papa ha anche citato la Svezia: «La Svezia è stata un modello. Ma, in quel momento, la Svezia incominciava ad avere difficoltà: non perché non avesse buona volontà, ma perché non aveva le possibilità di integrazione»

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Caso McCarrick: l’oscuro mons. Viganò accusa il Papa

Scrivendo prima dei media tradizionali possiamo solo prevedere che sarà alta l'attenzione alle accuse che Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, ha scritto ieri contro Papa Francesco e decine di cardinali, legati strettamente anche a Benedetto XVI. Date, incontri e nomi di chi avrebbe coperto gli abusi del card. McCarrick e questo dà valore alle sue accuse. Ma molti indizi impongono estrema prudenza: si tratta di una persona in cerca di vendetta e riabilitazione mediatica dopo i pesanti scandali che lo hanno coinvolto alcuni anni fa, tanto che il Papa emerito decise di allontanarlo da Roma nel 2011.

Al di là della verità o meno delle accuse, è un'operazione mediatica ben studiata dalla cosiddetta resistenza cattolica al Papa. Mons. Viganò ha infatti consegnato il suo memoriale al portale canadese Lifenews, scatenato contro Francesco, e al leader della cordata italiana antipapista, Marco Tosatti, che lo hanno pubblicato avvalorando ogni parola delle sue 11 pagine di accuse

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Incontro famiglie e padre Martin, una riflessione pacata e oggettiva al suo discorso

Lasciando perdere gli affannati e disperati commenti di autoproclamatesi bussole cattoliche, proponiamo una riflessione pacata, costruttiva e oggettiva all'atteso discorso del gesuita James Martin al World Meeting of Families 2018.

  di Carlo Martinucci da Facebook25/08/18  

Ho letto con attenzione l'intervento che padre James Martin, SJ ha proferito ieri a Dublino in occasione dell'Incontro mondiale delle famiglie, dal titolo "Come le parrocchie possono accogliere i cattolici LGBT".

Prima di dire la mia, voglio fare tre premesse: a) L'ho letto cercando di avere un profondo pregiudizio positivo

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Camillo Langone, il cattolico pro-cannabis e anti-papa

Legalizzare la droga sarebbe «quel male minore teorizzato da Agostino d’Ippona e Tommaso d’Aquino». Ne è convinto Camillo Langone, giornalista de Il Foglio, che così si definisce: «sono un conservatore, un cattolico praticante, sono un uomo di destra (della destra divina, chiaro)».

E, come molti giornalisti della "destra divina", è entrato in crisi esistenziale con il pontificato di Francesco. Langone non è ossessionato come altri, ma mensilmente pubblica la sua stoccata correttiva al Pontefice. Se ha usato Agostino e Tommaso per avvalorare la droga libera, lo stesso ha fatto per sostenere la pena di morte: «I Papi che divorziano dai Santi non finiscano con lo sposare i demoni», ha commentato.

E, oltre ai Santi, Langone fa litigare Francesco e Giovanni Paolo II

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Padre a 76 anni: «un atto d’amore». Ma non verso quel bimbo.

"Non è mai troppo tardi". No, a 80 anni è tardi. Siamo certi che l'emozione della genitorialità sarà indimenticabile, ma con che diritto negare ai figli l'assistenza necessaria, fisica e mentale, che delle persone anziane non possono naturalmente garantire? «Ho dovuto costruirmi un futuro con genitori ormai anziani», ha raccontato ad esempio un figlio dei cosiddetti "genitori-nonni". «Non è stato piacevole barcamenandosi tra pannoloni, medicine e colloqui di lavoro».

Il caso è quello dell'annuncio della nascita, il 16 agosto scorso, del figlio dell'antropologo Massimo Canevacci, padre all'età di 76 anni. «Mi sono commosso. Vedi questo esserino delicato, che dorme... Mi ha dato un senso del sacro, della vita che va difesa in ogni momento: un'esperienza di quello che dovrebbe essere l'umanesimo». Non lo mettiamo in dubbio, sono esperienze uniche. Ma nell'intervista

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“Basta arcobaleno!”. Se il compagno Rizzo ha le idee più chiare dei cattodem

I comunisti duri e puri non si spezzano e non si comprano. O meglio, non si svendono. Questo viene in mente riflettendo sulla continua critica che l'attuale segretario del Partito Comunista italiano, Marco Rizzo, sta facendo a quella che chiama la sinistra fucsia, che ha tradito il popolo, le battaglie per i lavoratori e per gli ultimi per farsi portavoce quasi esclusivamente della borghesia arcobaleno, del bullismo Lgbt e delle teorie queer, gender e fluid-sex.

«Perché cresce il fascismo?», si è domandato Rizzo. «Perché la sinistra ha strizzato l'occhio ai potenti dimenticando lavoro e diritti sociali. I leader sono Saviano, Asia Argento, Boldrini, Botteri ed il popolo ha odiato la "sinistra". Per battere i fascisti serve la bandiera rossa, non quella arcobaleno». Lui ci crede ancora, non ha imparato nulla dagli orrori comunisti del Novecento e crede che la sinistra possa riacquistare credibilità facendola finita con gli Scalfarotto, i Saviano, le Boldrini e i Sergio Lo Giudice, da poco nominato a capo del Dipartimento Diritti civili del PD. Una medicina corretta ma la cura non saranno certo

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François Englert, fisico ebreo: «Salvo dal nazismo grazie alla Chiesa cattolica»

Siamo in Belgio, anno 1943 e la resistenza cattolica al nazismo, guidata clandestinamente dai vescovi cattolici, nasconde e mette in salvo gli ebrei. Tra essi il futuro premio Nobel per la fisica, François Englert, co-scopritore del bosone di Higgs.

Englert ha rivelato la sua storia soltanto nel 2013, quando vinse il Nobel per aver scoperto i meccanismi che danno origine alla massa delle particelle elementari. «Il direttore del Comitato che assegna il premio mi chiese di scrivere una breve autobiografia», ha raccontato recentemente. «Risposi che non avevo voglia di includervi il periodo della guerra. Lui replicò che in quanto vincitore avevo il dovere morale di farlo. Accettai e improvvisamente mi sentii liberato».

Nato in Belgio da una famiglia di ebrei polacchi, nel 1943 vennero denunciati ai nazisti: «incontrammo un prete cattolico che ci aiutò a fuggire con l'aiuto della resistenza clandestina e di alcuni membri della gerarchia cattolica»

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