La star Susan Boyle: «i medici volevano che mia madre abortisse»

Se la mamma di Susan Boyle (attualmente la cantante con più successo a livello europeo), non avesse giudicato «impensabile» il mettere fine alla sua nona gravidanza, oggi non avremmo il piacere di ascoltare una delle voci più splendide del panorama musicale internazionale. Lo ha dichiarato la nuova star della musica pop internazionale -notizia ripresa da APCom.net, raccontando in una recente biografia che il personale medico aveva suggerito a sua madre di non farla nascere e di ricorrere all’aborto. Motivo: la gravidanza era a rischio. Ma Bridget Boyle, immigrata irlandese a Blackburn, paesino nel West Lothi, a quel tempo già mamma di 8 figli, rifiutò categoricamente tale possibilità «perché era una cattolica devota». E così diede alla luce Susan la quale, al momento del parto, soffrì di asfissia perinatale, malanno che causò alla bambina un leggero danno celebrale. Questa bambina -riporta Avvenire

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Cinema: il film “Uomini di Dio” sbaraglia Angiolina Jolie e Di Caprio

All’ultimo Festival di Cannes ha profondamente commosso il pubblico internazionale raccontando la vita quotidiana di un gruppo di monaci trappisti nell’Algeria degli anni Novanta. E non ha lasciato indifferente neppure la giuria presieduta da Tim Burton, che gli ha assegnato il prestigioso Grand Prix. In tre settimane due milioni di francesi hanno visto "Uomini di Dio" di Xavier Beauvois, e il produttore cattolico Etienne Comar, lo ha voluto fortemente portare anche nelle sale italiane (è uscito infatti il 22 ottobre). Selezionato in concorso per il Festival di Cannes è arrivato secondo ed è stato salutato da un lungo applauso della stampa e da uno lunghissimo del pubblico (vedi Ultimissima 28/5/10). Un film senza divi, interpretato «solo» da bravi attori come Lambert Wilson e Michel Lonsdale, uscito in Francia in metà delle copie rispetto all’ultimo film con Angelina Jolie. E' un'opera profondamente religiosa, che rievoca la drammatica vicenda dei religiosi rapiti e assassinati a Tibhirine, sulle montagne dell’Atlante, nel marzo del 1996, dal terrorismo islamista. Uccisi perché decisero di restare al fianco di chi aveva bisogno di loro, convinti di non poter tradire la loro fede e la fiducia in una comunità basata sulla tolleranza. Il film -commenta Avvenire

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Ultime statistiche: in un anno i cattolici crescono di 19 milioni

Come è abitudine in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, che quest’anno si è celebrata domenica 24 ottobre, l’Agenzia Fides presenta alcune statistiche, aggiornate al 31/12/08, per offrire un quadro panoramico della Chiesa missionaria nel mondo. Al 31 dicembre 2008 la popolazione mondiale era pari a 6.698.353.000 persone e, in quella data, il numero dei cattolici era pari a 1.165.714.000 unità con un aumento complessivo di 19.058.000 unità rispetto all’anno precedente. L’aumento interessa tutti i continenti: Africa (+ 8.025.000); America (+ 7.579.000); Asia (+ 3.152.000); Europa (+ 193.000); Oceania (+ 109.000). La percentuale dei cattolici è cresciuta globalmente dello 0,07%, attestandosi al 17,40%. E' possibile visionare statistiche e tabelle complete da Agenzia Fides (in formato Microsoft Word). Diamo uno sguardo ad alcune voci.

Missioni. In aumento anche le stazioni missionarie con sacerdote residente, che sono complessivamente 1.665 (649 in più rispetto all’anno precedente) e registrano aumenti in tutti i continenti ad eccezione dell’Oceania (- 1). Le stazioni missionarie senza sacerdote residente, aumentano complessivamente di 847 unità, raggiungendo così il numero di 125.489. Gli aumenti interessano Africa (+ 747), Asia (+ 539), Europa (+ 45), mentre diminuiscono in America (- 463) ed Oceania (- 21). Sacerdoti e seminaristi... Continua a leggere...
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Nuzzi (Vaticano S.P.A.): «il Papa non c’entra con lo Ior, la colpa è dei suoi nemici»

L'autore di "Vaticano S.P.A.", Gianluigi Nuzzi, non è un fanatico, non è un anticlericale incallito e nostalgico. Qualcosa effettivamente sembra non tornare nella gestione dello IOR (la banca del Vaticano). Ma, in un articolo su Libero, Nuzzi assicura: «L’inchiesta della procura di Roma non colpisce Joseph Ratzinger, il cardinale Tarcisio Bertone e Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello Ior». Anzi, continua lo scrittore, «sui giornali lo Ior sembra diventata la banca di coppole e riciclatori. È l’esatto contrario delle intenzioni del Papa». Nuzzi accusa la vecchia gestione (in particolare Paolo Cipriani) e assolve Gotti Tedeschi, il quale «entra in punta dei piedi, sostenuto da Giulio Tremonti e da Bertone. cerca di orientarsi, anche se ha scarsi poteri rispetto al direttore generale». Descrive la situazione e le accuse, ricordando ancora che «queste nuove accuse suonano davvero come una beffa rispetto all’opera di Ratzinger. È davvero difficile, quindi, non leggere in quanto accade il colpo di coda, la reazione aggressiva di un coagulo di potere che resiste, non arretra, non vuol far perdere quella fabbrica di privilegi che ancora oggi è lo Ior»

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Il presidente degli Avvocati Matrimonialisti: «la Caritas salva migliaia di persone»

In questi giorni la Caritas ha corretto i dati dell'ISTAT sulla povertà in Italia. Secondo il rapporto Istat sono 7.810.000, mentre per l'organismo pastorale sono 8.370.000. Fra questi sono 800mila gli italiani ridotti a vivere come clochard a causa di separazioni e divorzi. Il divorzio, accolto dal laicismo come grande vittoria contro il pensiero della Chiesa (la quale ha sempre creduto nell'unità della famiglia), ha generato divisioni, drammi famliari e povertà. E chi si prende carico di queste persone? Sempre la Chiesa. Libero riporta che secondo il presidente nazionale dell'Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, Gian Ettore Gassani, la Caritas sta «salvando dalla fame migliaia di persone del tutto insospettabili che, pur svolgendo attività lavorative di tutto rispetto, sono costrette - non di rado in giacca e cravatta - a fare la fila ogni giorno per un piatto di pasta». Ricordiamo che nel 2009 la Caritas ha investito circa 32 milioni di euro (31.713.990) per progetti e attività in Italia e nel mondo in risposta alle grandi emergenze economico-sociali e umanitarie e ad una quotidianità di vicinanza a chi soffre. Lo avevamo già segnalato in Ultimissima 25/6/10

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Nuovo sondaggio: 9 americani su 10 credono in Dio

Una nuova inchiesta americana rivela che Dio è presente con forza nella società. È apparso su Usa Today un articolo di Cathy Lynn Grossman -ripreso da Il Corriere della Sera- riguardante le opinioni degli americani su Dio («How America sees God»). Come lo vedono o immaginano, cosa ne pensano, quali domande si pongono e come talune figure delle Chiese lo tesimoniano. Vale la pena ricordare che nell'avanzatissima America, soltanto il 5% si è dichiarato «ateo/agnostico». Si dice sempre che l'America è sempre un pò più avanti, no? I sondaggi dicono che nove americani su dieci credono in Dio (ovviamente compresi scienziati ed intellettuali, occorre ricordarlo ai più invasAtei scientisti...), ma il Suo volto appare diverso nella società americana (d'altraparte anche ognuno di noi è visto dagli altri secondo accenti e aspetti differenti). Paul Froese e Christopher Bader, due sociologi della Baylor University di Waco (Texas), sostengono nel loro nuovo libro, America’s Four Gods, che si possa comprendere meglio le reazioni di una popolazione — per un fatto di cronaca o per la politica estera — conoscendo l’idea che ha di Dio. Per molti è un Dio autoritario, altri lo riconoscono come benevolo. La vera novità, chiude il quotidiano italiano, è «Dio non è morto, non è tramontato, non è quello che hanno cercato di dimostrare o distruggere i filosofi; anzi dopo il crollo delle ideologie, dei totalitarismi atei e di molte illusioni del Novecento si è presentato di nuovo sul palcoscenico della storia. Se Heidegger aveva scritto che soltanto un Dio ci può salvare, noi ora ricominciamo a capire quanto sia ancora indispensabile per spiegare l’uomo»

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Gli scienziati: «l’uomo è l’unica eccezione di non dipendenza dal DNA»

L'antropologo cattolico Fiorenzo Facchini, autore di Le sfide dell’evoluzione e Le origini dell’uomo e l’evoluzione culturale, docente e ricercatore di antropologia, paleontologia umana e socioantropologia in diversi atenei, da Bologna a Bolzano (premiato nel 2002 dall'Accademia dei Lincei per l’Antropologia fisica) risponde alle domande de Il Giornale sulla genetica e la libertà umana, argomento emerso nel libro Anthill di E.O. Wilson. «Che i geni e l'ambiente siano gli unici fattori in gioco non lo sosterrei così facilmente. Il riduzionismo dimentica del tutto la consapevolezza umana, la capacità progettuale e quella di simbolizzazione, per non parlare della libertà. Come dice lo zoologo Grassé, le regole delle formiche provengono dal loro DNA, tant’è che sono sempre le stesse, mentre quelle dell’uomo cambiano nel tempo. Il genetista neodarwinista Theodosius Dobzhansky afferma che le società umane non si regolano come quelle animali e proprio in questo continuo mutar di regole sta il trascendimento del regno animale da parte dell’uomo»

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Secolarizzazione europea. Ma siamo proprio sicuri?

Lo scrittore statunitense George Weigel ha offerto un interessante ragionamento su Avvenire. A metà maggio papa Benedetto XVI ha compiuto un pellegrinaggio apostolico in Portogallo: mezzo milione di persone hanno preso parte alla messa papale tenutasi all’aperto a Fatima (cfr. Ultimissima 17/5/10). Una volta tornato a Roma, duecentomila pellegrini hanno invaso piazza San Pietro per la recita del Regina Coeli, dimostrando il loro appoggio ad un pontefice assediato da mesi dalle critiche su sacerdoti colpevoli di abusi verso minori (cfr. Ultimissima 17/5/10). Una settimana dopo si è conclusa l’esposizione - durata 44 giorni - della Sindone di Torino. Nel corso di queste sole 6 settimane, qualcosa come 2 milioni di persone hanno affrontato lunghe file per passare pochi, brevi istanti di fronte a quello che credono essere stato il lenzuolo funebre di Cristo (cfr. Ultimissima 12/4/10

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Un’intera parrocchia anglicana passa al cattolicesimo: “effetto Benedetto XVI”

Martedi scorso abbiamo pubblicato la notizia di un vescovo anglicano che ha deciso di dimettersi per entrare nella Chiesa cattolica (vedi Ultimissima 19/10/10).

Oggi informiamo che un'intera parrocchia anglicana della provincia inglese del Kent ha preso la stessa decisione e ha chiesto di unirsi al Santo Padre.

La visita di Benedetto XVI in Gran Bretagna, riporta CatholicHerald.uk, pare cominci a dare i suoi frutti. I responsabili eletti dai laici per la conduzione parrocchiale di San Pietro di Folkestone, nella diocesi dell'Arcivescovo di Canterbury, contatteranno a breve l'arcivescovo come primo passo nella linea di un'adesione al futuro Ordinariato cattolico.

Nella Chiesa d'Inghilterra il consiglio pastorale (a differenza delle parrocchie cattoliche) agisce come vero e proprio organo esecutivo della parrocchia ed infatti è stata votata all'unanimità l'adesione al cattolicesimo, tanto che l'arcivescovo di  Canterbury, Rowan Williams, sarà informato al più presto. La redazione... Continua a leggere...
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Il regista Guido Chiesa: «passo dall’ateismo alla fede»

Avevamo già avuto modo di parlare dell'ultimo film di Guido Chiesa, già regista de Il partigiano Johnny e della serie tv Quo Vadis, Baby?. Si intitola “Io sono con te” e racconta dell’adolescente di nome Maria, che si ritrova incinta senza sapere né come né perché. Una visione laica della Natività (cfr. Ultimissima 17/4/10). In questi giorni il quotidiano Avvenire ha rivelato, attraverso un'intervista al regista, che alla radice del film sta l'abbandono dell'ateismo per una posizione cattolica. «Diciamo che provenivo da un ambiente poco interessato a queste questioni. Un giorno mia moglie mi racconta un suo incontro avuto con una mamma, che le ha parlato di Maria come nessuno aveva mai fatto prima. Per lei è stata quasi una folgorazione tanto che, tornata a casa, ne ha parlato subito con me. Ho pensato, come oggi molti credono di me, che fosse un po’ "impazzita". Invece quello era solo il primo passo di un percorso che abbiamo iniziato insieme e che ci ha portato, tra l’altro, a pensare e realizzare "Io sono con te"»

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Leader abortista accusata per un falso allarme bomba. Voleva incolpare i pro-life

La direttrice di una struttura abortista americana, Linda Mansueto, dovrà affrontare una causa federale per aver intenzionalmente darto "informazioni false e fuorvianti" alle autorità, dichiarando un falso allarme bomba presso la sua clinica. La Mansueto ha dichairato di aver sentito un tichettio proveniente da un pacchetto sospetto. Ma dopo che l'edificio è stato evacuato, gli artificieri della polizia non hanno ritrovato alcun pacchetto, nè alcun ordigno esplosivo. Secondo i funzionari la leader abortista potrebbero affrontare fino a cinque anni di carcere. Il repubblicano Mike Ritze ha riferito all'Associated Press (AP) che l'allarme bomba era parte di un tentativo di dipingere gli avversari pro-life come soggetti pericolosi: «O lo ha fatto per danneggiare l'opposizione o ha tentato di distogliere l'attenzione dall'industria dell'aborto». Effettivamente senza argomenti ragionevoli, l'unica alternativa per far prevalere la propria ideologia è quella di screditare in qualunque modo gli avversari. Infatti, come riporta Tony Lauinger, vice president del National Right to Life Committee, prima della rivelazione del "falso allarme", i sospetti erano immediatamente ricarduti sugli attivisti pro-life americani.

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Manca ancora un anno ma la Calabria è già in fermento per la visita del Papa

Su tutti i quotidiani calabresi è apparsa la notizia che il vescovo Luigi Cantafora ha annunciato l'arrivo di Benedetto XVI nella regione e precisamente a Lamezia Terme il 9 ottobre del prossimo anno. Subito il Sindaco Gianni Speranza ha dichiarato: «Interpretando il sentimento di tutta la comunità lametina, è con deferenza che esprimo gratitudine al Santo Padre. Si tratta di un avvenimento storico per il quale siamo particolarmente grati al nostro vescovo monsignor Luigi Cantafora ed alla Chiesa calabrese tutta. La comunità è pervasa da un sentimento di profonda felicità: sarà un momento straordinario». Il primo cittadino ha anche ricordato che nel 2009 aveva già espresso il desiderio di accoglierlo nella sua terra. «Lavoreremo da oggi alacremente per accoglierlo degnamente, con l'affetto e l'entusiasmo che è proprio del nostro popolo, e per mostrare all'Italia ed al mondo il volto più bello della nostra città e della Calabria». Anche per Franco Talarico, presidente del consiglio regionale, «l'annuncio della visita di Papa Benedetto XVI rappresenta per tutti i calabresi motivo di grande gioia e soddisfazione ed è una forte esortazione alla speranza. La Calabria, a cominciare dalle sue istituzioni e dalle sue classi dirigenti, sono certo che saprà prepararsi adeguatamente ad accogliere il Pontefice»

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Nuovo studio: l’aborto aumenta i rischi di cancro al seno del 193%

Un nuovo studio ha scoperto che le donne che non hanno partorito, o hanno partorito in età avanzata o hanno subito un aborto, presentano un rischio molto più elevato di possibilità di sviluppare il cancro al seno. Lo rende noto l'Università di Scienze mediche a Babol, in Iran. I ricercatori hanno trovato che la prima gravidanza in età avanzata e un intervento abortivo aumentano il rischio di cancro al seno del 310% e 193% rispettivamente. I risultati sono stati riportati nel numero di Medical Oncology. Anche l'University of Colombo (Sri Lanka), ha pubblicato in giugno 2010 i risultati di uno studio molto simile, con dati molto più drammatici: le donne che hanno abortito hanno il 242% in più probabilità di soffrire di cancro al seno. Ricordiamo che la soppressione del feto è promossa per proteggere la salute della donna. La notizia è ripresa da La Stampa e da FoodConsumer.

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Il vice premier ateo, Nick Clegg, manda i figli in una scuola cattolica

Gli atei inglesi sono su tutte le furie perché Nick Clegg, leader del partito Liberal Democratico e vice premier, ha deciso di inviare i suoi figli in una scuola cattolica. Nella cultura laicista inglese è di gran moda proclamarsi atei, poi però, quando tocca prendere decisioni private e personali, si è un pò meno "politically correct"... Nel 2007, ricorda il Daily Mail, il vice premier ha dichiarato ad un'intervista radiofonica di essere ateo. Ha poi aggiunto di avere: «enorme rispetto per le persone religiose. Sono sposato con una cattolica e sono impegnato a crescere i miei figli come cattolici. Tuttavia, io stesso non sono un credente attivo, ma l'ultima cosa che faccio quando si parla o si pensa alla religione è avere un approccio con un cuore chiuso o una mente chiusa». La scuola che Clegg ha scelto è una delle principali scuole cattoliche della Gran Bretagna, la stessa in cui l'ex premier labourista Tony Blair, convertitosi recentemente al cattolicesimo, ha mandato i suoi figli. La scuola, la London Oratory School, ha un livello molto alto di istruzione, detiene anche un record nel campo delle scienze, con l'86% degli alunni che ottengono due GCSE (General Certificate of Secondary Education), di grado C o superiore, in materie scientifiche. Uscire con un diploma da qui significa trovare spalancate le porte di Oxford e Cambridge. In un altro articolo del Daily Mail

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Timor Est: crescita esponenziale dei fedeli e dei sacerdoti cattolici

La Chiesa cattolica del Timor Est gode di ottima salute. La particolarità dello Stato del sud-est asiatico è quello di essere a maggioranza cattolica in un'area prevalentemente musulmana (Wikipedia sostiene che nel 2004, il 93% della popolazione si è dichiarata "cattolica"). In questi anni sta anche avvenendo una crescita esponenziale di seminaristi. Come riferisce Radio Vaticana, il Seminario maggiore di San Pietro e Paolo a Dili contiene oggi 126 seminaristi che stanno completando il loro corso di studi e già si pensa a dover adeguare le strutture per dare a tutti i giovani spazi adeguati dove poter studiare. Anche le ordinazioni sacerdotali sono fiorenti. La popolazione del Timor Est è composta per il 75% da giovani sotto i 30 anni e continua ad avere nella Chiesa cattolica un solido punto di riferimento per la ricerca di identità. Ad esempio, nella parrocchia di Santa Teresina, che abbraccia un territorio con oltre 20mila fedeli, padre Tiago Soares da Costa ha visto crescere in modo esponenziale la partecipazione alla Santa Messa domenicale e alle attività pastorali: migliaia di fedeli si assiepano ogni volta al di fuori dell’edificio, senza nemmeno che vi sia un adeguato impianto di amplificazione. Per questo il sacerdote ha iniziato a ricevere il sostegno dalle Pontificie Opere Missionarie dell’Australia, che hanno messo i progetti di aiuto a Timor Est fra quelli in evidenza nell’ottobre missionario.

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