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L’ateo e massone Maurice Caillet si è convertito al cattolicesimo

Maurice Caillet, ateo e Venerabile di una potente loggia massonica francese per quindici anni, medico e ginecologo, si è convertito recentemente al Cattolicesimo grazie ad un viaggio a Lourdes. Ha scritto un libro intitolato: "Ero massone" (Piemme, aprile 2010), pubblicato prima in Spagna, poi in Francia e ora in Italia. Prima della conversione ha fatto parte del Partito Socialista e ha ricoperto numerosi incarichi nell’amministrazione sanitaria.

Racconta così a Zenit il suo cambiamento: «Ero razionalista, massone e ateo [in Italia sarebbe stato membro onorario della UAAR]. Non ero neanche battezzato, ma mia moglie Claude era malata e decidemmo di andare a Lourdes. Mentre lei era nelle piscine, il freddo m

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Quando Jean-Paul Sartre scrisse della natività di Cristo

Il film «Anno Zero», da poco nelle sale cinematografiche, prende ampiamente le mosse dal testo teatrale del paladino laico e Nobel per la Letteratura Jean-Paul Sartre, Bariona o figlio del tuono (qui per visionare l'opera), elaborato durante il periodo di detenzione del filosofo nel campo di concentramento di Treviri nel ’40. Fu scritto grazie all'amicizia con alcuni cattolici prigionieri ed è ritenuto uno dei testi letterari più alti sulla Natività.

Un Sartre inedito, distante dagli esiti nichilistici de La nausea, aperto alla speranza, che riconosce la positività dell’essere e sa descrivere, con rara delicatezza, l’affezione stupita di Maria, unitamente al pudore protettiv

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Ecco 3 enormi contraddizioni degli abortisti

Ecco 3 enormi contraddizioni in cui inevitabilmente incappano gli abortisti (o i pro-choice). Ne hanno parlato gli amici dell'Associazione Libertà e Persona.

1) L'"aborto terapeutico” è utilizzato per situazioni in cui c'è la scoperta di gravi malformazioni nel feto. Il termine “aborto terapeutico” quindi significa trattamento di guarigione tramite la soppressione di una vita. Guarire e morire sono però due termini in antitesi tra loro, un ossimoro. Non c'è guarigione del soggetto malato, a cui viene praticata un’eutanasia. Il termine corretto quindi sarebbe “aborto eugenetico”, dal vago ricordo nazista.

2) Il limite massimo per praticare l'aborto terapeutico è 22 settimane, a 21 settimane il feto non è considerato un “cittadino” con i relativi diritti. "

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Il sangue di San Gennaro, ecco cosa dice la scienza

La liquefazione del sangue e la spiegazione scientifica. La scienza ha mai indagato il sangue di San Gennaro? La tradizione vuole che dal 1389 ad oggi si verifichi un'inspiegabile liquefazione del sangue contenuto in una boccetta di vetro sigillata, ospitata all'interno del Duomo di Napoli.

Ebbene si, vi sono stati numerosi tentativi di studiare scientificamente quel che molti (non la Chiesa cattolica) definiscono "miracolo", a partire dal dipartimento di Biologia dell'Università di Napoli, così come vi sono stati alcuni tentavi da parte di associazioni di scettici (vedi Cicap) per smentire il prodigio, soprattutto tramite la tesi che l'ampolla non conterrebbe del liquido ematico. Nel dossier analizzeremo le loro dichiarazioni e la confutazione dei loro esperimenti da parte di alcuni biologi. Tuttavia, ad oggi, il fenomeno rimane inspiegabile e misterioso. Di seguito facciamo il punto sulla situazione sci

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Fede e Laicismo (archivio argomenti)

   

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SECOLARIZZAZIONE E NUMERI

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Fede e Scienza (archivio ad argomenti)

   

INDICE ARGOMENTI |Gli scienziati e Dio||Indizi dell'esistenza di Dio| |Evoluzione, darwinismo e creazione||Fede, neuroscienze e psicologia| |Miracoli e scienza||Rapporti tra ragione, scienza e fede||Neuroscienze e neuroetica| |Inizio e fine della vita e dell'Universo||Irriducibilità dell'uomo, naturalismo e riduzionismo scientista|

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I Dik Dik e i Pfm parlano della loro fede

Su Avvenire di ieri è comparsa un'intervista al chitarrista e leader dei Dik Dik, Pietruccio Montalbetti, il quale presentando la sua biografia romanzata, I ragazzi della via Stendhal, dice che parlerà anche di "quei viaggi in cui, in fondo, cerco una cosa sola. La fede. Come capitò a mio padre". E poco dopo: "Il punto è che io non ho il dono della fede e me ne rammarico. In fondo, viaggio per cercarla. In viaggio ho letto Bibbia e Vangeli. Capendo almeno questo: il valore della vita. Unica, irripetibile, da non sprecare".

Qualche giorno fa, sempre su Avvenire

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L’aborto non è un diritto, mai è stato definito così dalla legge

L'aborto è un diritto della donna, si sente dire spesso. Ma dove sta scritto? Secondo quale legge? Oltre alla controversia etica del presunto diritto di interrompere una vita umana seppur allo stadio embrionale, nessuna legge lo ha mai dichiarato un "diritto".

«La Corte europea non ha mai affermato che esista un “diritto all’aborto”», ha dichiarato Vladimiro Zagrebelsky, magistrato (comunista) ed ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo. Anzi, la Corte «ha negato che possa pretendersi una pura e semplice libertà di scelta da parte della donna». Inoltre, ha proseguito, «nemmeno la legge italiana prevede un “diritto all’aborto”, essa regola la difficile, drammatica c

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L’aborto legato all’eugenetica: Lenin e Hitler i primi a legalizzarlo

L'aborto è stato legalizzato sulla scia della promozione dell'eugenetica e le prime leggi a permetterlo furono promulgate in paesi fortemente illiberali.

 

La storia dell'aborto ha migliaia di anni ed è una pratica nata ed equiparata da sempre all'eugenetica e alla selezione della specie migliore. Basta solo ricordare, come faremo qui sotto, che la prima volta che venne legalizzato fu sotto la dittatura dell'Unione Sovietica, seguita dalla Germania nazista e dalla Cina comunista.

In questo dossier abbiamo ricostruito brevemente la storia dell'aborto e i passaggi fondamentali nell'epoca moderna che hanno portato alla luce le prime leggi di depenalizzazione di una pratica da sempre accostata all'eugenetica e praticata da secoli in clandestinità.

 
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L’ateo Zapatero proibisce le favole con amore eterosessuale

Il governo Zapatero, si legge su Avvenire, intende mettere al bando tre favole perché le considera nocive all’educazione delle bambine, e cioè: "Biancaneve", "Cenerentola" e "La Bella addormentata nel bosco". La tesi è che le tre favole calano nel cervellino delle bambine un’idea sbagliata delle donne: le protagoniste piangono e aspettano l’aiuto di una forza superiore puntualmente incarnata da un principe, che arriva sul suo cavallo bianco, le porta via e le sposa. L’uomo è la salvezza. Il matrimonio è la suprema protezione. Le donne che, quand’erano bambine, sono state allevate con le favole e si sono sposate, sono destinate alla schiavitù. Secondo il Premier spagnolo bisogna toglier loro le fiabe oggi perché siano donne libere domani. Ci chiediamo: chissà se Zapatero avrebbe bandito delle fav

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