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Christopher Hitchens: «sono commosso da chi prega per la mia guarigione»

Di atei veramente convinti e anche intelligenti ce ne sono pochi. In Italia abbiamo qualche rimasuglio 68ino, qualche vecchio marxista e un manipolo di neo-illuministi confusi e razionalisti L'Inghilterra e l'America invece appaiono più all'avanguardia, anche se i numeri rimangono risicati. Christopher Hitchens è comunque uno di questi. Scrittore, giornalista e politico ateo, o meglio anti-teista, come lui si autodefinisce (quindi, dal suo punto di vista, è contro qualcosa che non esiste...). Ha dichiarato: «Sono un ateo. Non sono neutrale rispetto alla religione, le sono ostile. Penso che essa sia un male, non solo una falsità. E non mi riferisco solo alla religione organizzata, ma al pensiero religioso in sé e per sé» (Intervista al Free Inquiry, 1996). Ovviamente è anche un comunista trockijsta (vedi Odifreddi). E' noto al mondo per i suoi insulti e facili ironie verso g

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Morto l’autore di “Oh Happy Day”, inno cristiano universale di fratellanza

E' morto qualche giorno fa Walter Hawkins, il cantante gospel della famosa canzone "Oh happy day", diventata il primo e il più famoso inno universale per la pace e la fratellanza. Libero riporta che Hawkins, vincitore di un "Grammy-Award", era un religioso protestante e nel 1969 incise il celebre brano sperando di vendere almeno un centinaio di copie del disco. Ma il successo fu strepitoso, contro ogni aspettativa: la canzone si trasformò in un inno internazionale, apprezzato e cantato da tutti, con ben 7milioni di copie vendute. "Oh happy day" è stata anche la primissima canzone gospel che è riuscita a sfondare anche nel mondo della musica pop. Centinaia gli artisti rimasti folgorati dal testo del brano, da Aretha Franklin a Gloria Gaynor a Joan Baez, che hanno deciso di interpretarlo. La canzone dice: «c

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Gli atei comunisti di Indymedia esultano per la morte di Pietro Taricone

In questi giorni è morto Pietro Taricone, ex-concorrente del Grande Fratello. Taricone aveva contribuito a fondare il gruppo di paracadutismo sportivo di Casapound, il gruppo di giovani fascisti. Vi era diventano amico nel corso degli anni. Questo ha scatenato la rabbia di Indymedia, gruppi antifascisti e noglobal. Già da tempo abbiamo notato un legame strettissimo da Indymedia e l'associazione degli atei militanti, ideologici e fanatici UAAR. Moltissimi articoli pubblicati da questa associazione, in cui si parla di fanatismo ed integralismo ateo, fobie anticlericali, frustrazioni da minoranza reattiva ecc.. appaiono sul sito di Indymedia, in aggiunta agli insulti che i noglobal lanciano quotidianamente a Benedetto XVI e ad altri. Nel sito dell'associazione degli atei militanti furiosi vengono invece spesso citate le iniziative e gli articoli di Indymedia. Basta fare una piccola ricerca su Google ed ognuno se ne può accorgere (un piccolo esempio: guarda

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Sindone, risposte a MicroMega e a Mauro Pesce

Come abbiamo già avuto modo di segnalarvi, la rivista MicroMega ha dedicato il Supplemento 4/2010 al tema «L’inganno della Sindone». Nello stesso numero, il solito e onnipresente Odifreddi (guest-star di questi tre gruppi Facebook: Piergiorgio Odifreddi: il matematico deficiente; Anch'io voglio essere querelato e/o denunciato da Odifreddi e Dio esiste, ha senso dell'Umorismo, prova ne è la nascita di Odifreddi!), dichiarava di non essere rimasto impressionato dalla sindone prodotto artificialmente dal CICAP e dall'UAAR (di cui è membro onorario), creata con l'intento di smascherare la vera Sindone (cfr.

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Quando gli atei fanatici di MicroMega e dell’UAAR si insultano fra loro

Segnaliamo un divertende scambio di insulti avvenuto circa un anno fa tra l'UAAR e Micro Mega.


Premessa. Il 19 gennaio 2009 MicroMega, una rivista molto tendenziosamente ateo-comunista, guidata dallo scientista ateo Paolo Flores d'Arcais, ha pubblicato un articolo contro l'idiozia dello sbattezzo (dopo averlo promosso sul proprio sito, tra l'altro, alla faccia della razionalità e della coerenza...) e della campagna degli autobus con le frasi atee a Genova. Queste sono alcune delle poche genialate dell'UAAR, l'associazione nata con lo scopo di recintare le frange esteme dell'ateismo militante italiano. Sottolineiamo che tanti membri UAAR erano fino ad allora lettori appassionati di MicroMega. Primo attacco di MicroMega all'UAAR. Tutto inizia dalla penna di Pierfranco Pellizzetti, articolista di punta di MicroMega e Continua a leggere...
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Ma come può esistere l’associazione UAAR?

Il giornalista Enzo Pennetta, su Libertà e Persona, commentando l'articolo dell'ultimo numero di MicroMega, scritto da Odifreddi contro la Sacra Sindone (cfr. Ultimissime 30/5/10 e Ultimissime 31/5/10), ha rilevato alcune contraddizioni "ontologiche" e strutturali dell'associazione UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti), rappresentante di una frangia estrema di ateismo militante. Sottolineiamo che le stesse contraddizioni sono state evidenziate e ridicolizzate perfino dall'altra parrocchia dell'ateismo militante, cioè la rivisita MicroMega (vedi l'articolo). Già il termine "ateo" come punto di

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Anniversario di Madre Teresa, la donna che ha sconvolto i darwinisti

Oggi si aprono a Tirana, capitale dell’Albania, i festeggiamenti per i cent’anni dalla nascita di Madre Teresa di Calcutta, fondatrice delle Missionarie della carità (vedi Il Giornale). Ma vi siete mai chiesti perché nei libri dei sacerdoti atei come Dawkins, Hitchens o Odifreddi, oltre a Benedetto XVI e alla Chiesa vengono spesso insultate persone come Francesco d'Assisi o Madre Teresa di Calcutta (oltre che per invidia, chiaramente)? E' semplice, per i militanti e materialisti atei neodarwinisti, l’altruismo umano non può esistere poiché negli animali non esiste, tranne che in casi eccezionali che però si riconducono sempre ad un istinto di sopravvivenza: oggi salvo te, domani mi salverai tu. Da 2010 anni, persone come Madre Teresa, icone della carità cristiana, hanno cre

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Il filosofo Staiti: «Il positivismo? Semplice fideismo irrazionale»

Il docente di Filosofia nel Boston College (USA), Andrea Staiti, ha spiega a Il Sussidiario quali siano gli errori del positivismo, dello scientismo e del naturalismo, cioè quella di posizione abusata negli ambienti ateo-laicisti, per cui tutto quello che esiste è riconducibile alla natura, cioè la realtà fisica studiata dalle scienze (vedi Emile Zola e oggi Richard Dawkins, Peter Atkins, Odifreddi ecc..). Gli altri ambiti d’azione della ragione umana, quali la deliberazione e la scelta libera, sono ritenuti al più delle pie illusioni (comprese la teologia, la filosofia ecc..).

Già il celebre Edmund Husserl (1859-1938), cristi

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Tre domande all’illusa ideologo-scientista Margherita Hack

L'ultima fatica di Margherita Hack si chiama “Libera Scienza in libero stato” (Rizzoli 2010). Nonostante la sua buona carriera scientifica (anche se nel libro sono presenti lacune filosofiche enormi, ma d'altra parte o si fa gli scienziati o si gioca a filosofeggiare), è chiaro infatti che la Hack ha potuto sfondare nel mondo dei media soprattutto per le sue prese di posizione politiche, che ne hanno fatto un unicum, insieme ad Odifreddi, nel mondo così riservato e solitamente scrupoloso degli scienziati.

Il giornalista Francesco Agnoli ripercorre su Il Timone la sua avventura politica. Da buona marxista e lenin-comunista, la Hack ha il chiodo fisso del materialismo dialettico e della scienza esatta. I suoi libri sono pieni di

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Ipazia, la presunta martire strumentalizzata dal laicismo (sempre che sia esistita)

E' da poco nelle sale cinematografiche il film Agora del regista spagnolo Alejandro Amenabar. Una pellicola mediocre che parla della filosofa Ipazia, beatificata durante l'illuminismo martire laica. Nel film sono presenti errori clamorosi come la presenza della Lupa Capitolina che allatta Romolo e Remo, i quali sono in realtà stati aggiunti solo nel XV secolo d.C. e la bellezza e giovinezza della filosofa che in realtà morì verso i 60 anni dell'epoca.

Della vera esistenza di Ipazia abbiamo sicuramente meno notizie di quante se ne abbia pre Gesù Cristo. Moreno Morani, professore ordinario di glottologia e direttore del Dipartimento di Scienze dell'Antichità, del Medioevo e geografico-ambientali (DISAM) dell’Università degli Sudi di Genova, racconta a 

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