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Le associazioni mediche contro eutanasia e suicidio assistito

Suicidio assistitoNonostante i quotidiani principali non ne parlino, essendo anche queste ormai notizie politicamente scorrette, continuano numerosi gli stati in cui viene respinta la legalizzazione o depenalizzazione dell'eutanasia e del suicidio assistito. Gli ultimi in ordine cronologico sono il Maine (USA) e il New South Wales (Australia).

La cosa più interessante è che, ancora una volta, il rifiuto più deciso è arrivato dalle associazioni mediche. L'Australian Medical Association (AMA) ha infatti militato rumorosamente contro il disegno di legge e lo stesso ha fatto la Maine

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Il “caso D’Amico” e l’ombra inquietante del suicidio assistito

eutanasiaL'American Medical Association, che come tutte le altre principali associazioni mediche si oppone fortemente ad eutanasia e suicidio assistito, ritiene esplicitamente che il «suicidio assistito è fondamentalmente incompatibile con il ruolo del medico come guaritore, sarebbe difficile o impossibile da controllare e porrebbe seri rischi sociali. Invece di partecipare al suicidio assistito, i medici devono rispondere ai bisogni dei pazienti terminali».

Difficile o impossibile da controllare, anche perché l'errore medico e, sopratutto, l'interesse ideologico del medico non si può prevedere o monitorare. E' il caso del magistrato Pietro D’Amico, suicidatosi ad aprile nella clinica della morte svizzera chiamata EXIT, ma che si è però

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“Eutanasia legale”: le cinque menzogne dei Radicali

Eutanasia legaleCondensare tante bugie ed imprecisioni in poche righe è impresa difficile. Occorrono abilità, determinazione e soprattutto esperienza di propaganda; tutte qualità di cui i Radicali sono maestri indiscussi, a partire da quando, decenni fa, non si fecero problemi a divulgare cifre del tutto surreali a proposito degli aborti clandestini e del numero di donne morte per mano delle mammane.

Per questo non stupiscono i molti errori presenti nel testo della "Proposta di legge di iniziativa popolare su: Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia", per la quale è avviata, a livello nazionale, una raccolta firme. Errori che, per comodità di chi legge, ci permettiamo di sintetizzare e presentare in cinque punti, iniziando dalla relazione introduttiva.

 

1) «Ben oltre la metà degli

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Il “caso Savita” e le balle degli abortisti

Savita HalappanavarLa liberalizzazione dell'aborto è sempre stata approvata tramite menzogne. In Italia, abbiamo ricostruito la vicenda, la tattica dei Radicali è stata quella di gonfiare il più possibile i numeri sull'aborto clandestino, violando platealmente le leggi statistiche, oltre che strumentalizzare i fatti della diossina di Seveso (MB).

In Irlanda l'aborto è un atto illegittimo e un reato penale punibile con la reclusione in quanto tramite l'interruzione di gravidanza avviene l'uccisione di un essere umano. Dal 1992 è consentito soltanto in determinate circostanze, ovvero quando "la vita di una donna è a rischio a causa della gravidanza, compreso il rischio di suicidio" (i dati indicano una media di un aborto ogni due o

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Il matrimonio deve “discriminare” le coppie omosessuali

Difesa matrimonio    di Brendan O’Neill* *editorialista di "Spiked" (marxista, libertario e non credente)

  *discorso pronunciato alla House of Lords il 15/05/13  

Penso che una delle parole più diffamate della lingua inglese sia "discriminazione", in questo periodo storico usata prevalentemente in senso negativo. E' principalmente utilizzata nel senso di realizzare dure e oppressive sentenze contro le persone in base al loro sesso, alla loro sessualità o alle loro origini etniche.

Il senso positivo - e in un certo senso più vero - del significato della parola "discriminare" si sta perdendo, cioè la capacità di percepire, cogliere e notare le differenze tra le cose. La discriminazione, in modo del tutto onorevole e anche intelligente, è un modo per esprimere giudizi sui diversi valori collegati a cose diverse, ma tale significato è sepolto sotto l'uso più comune della parola per descrivere ogni minima con

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Legge 194: la grande menzogna degli aborti clandestini

Emma BoninoIl 22 maggio scorso è stato l'anniversario della Legge 194 che dal 1978 regolamenta l'interruzione di gravidanza in Italia. Come ha giustamente sottolineato Massimo Pandolfi, caporedattore de "Il Resto del Carlino", «passano gli anni, ma le bugie ideologiche che circondano l'argomento aborto continuano, imperterrite». La menzogna più grande che ancora oggi si ripete è la stessa usata dai Radicali di Emma Bonino nei confronti degli italiani: la legge servirebbe per ridurre o eliminare gli aborti clandestini che sarebbero stati un milione all'anno prima del 1978.

Basterebbe una persona di buon senso, dunque non un Radicale, per capire che se sono aborti clandestini è impossibile fornire un numero preciso o una variazione nel tempo. In ogni caso basta un piccolo ragionamento, come ha fatto Antonio Socci

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La presenza cristiana nei Paesi ateo-comunisti

Cristiani in CoreaSono passati oramai 23 anni da quando in Albania è caduto il regime comunista con la sua ideologia di ateismo di stato, tuttavia ancora se ne vedono gli effetti al giorno d’oggi. La situazione è di poco diversa per la Corea del Nord, in quanto la dittatura è attualmente in vigore.

Iniziamo dall’Albania che una volta era uno stato dalle forti radici cristiane, fondato da santi e martiri come Giorgio Castriota Scanderberg, che fu nominato dal Papa come Athleta Christi (il Campione di Cristo) e che impedì l’invasione ottomanna in Europa fino alla sua morte. Eppure ancora oggi questo stato sta cercando di smaltire i postumi del regime comunista che diventò carnefice dei molti cristiani, prelati, vescovi e laici. Al giorno d’oggi l’Albania non ha trovato la sua identità religiosa e di stato,

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Unioni civili per omosessuali, risposta a Maurizio Belpietro

Unioni civili  di Giuliano Guzzo* *sociologo

  da Libero, 17/05/13  

Egregio Direttore,

la stimo e la seguo da diversi anni, ma stavolta non sono d’accordo con lei. Non quando - commentando l’approvazione, da parte della Camera, dell’estensione dell’assistenza per gli onorevoli ai loro conviventi omosessuali - si dice favorevole al riconoscimento delle unioni civili gay. Tale dissenso si basa su più ragioni.

Anzitutto perché, com’è noto, molti diritti cui i conviventi omosessuali aspirano sono già presenti nel nostro ordinamento. Pensiamo ai diritti in materia successoria (esercitabili tramite testamento), di polizza assicurativa o una pensione integrativa (chi vieta, oggi, al conv

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La prova biologica dell’individuo-persona dal concepimento

Cinque prove esistenza uomoLa questione sull’inizio della vita umana è più pragmatica di quanto si possa pensare, dichiara Carlo Casini nella Prova biologica dell’esistenza umana fin dal concepimento. Infatti, gli uomini e le donne comuni devono farsi un’idea per decidere. Non hanno tempo di frequentare corsi, lezioni, approfondimenti specialistici o accademici per sapere se quella “azione – aborto, procreazione artificiale, pillola del giorno dopo, abrogazioni o meno di leggi sull’inizio vita – incide su un essere umano oppure no”.

Necessitando di un linguaggio comprensibile, questi uomini e donne – che fanno e sono la società – sono in realtà trattati come un branco di scimmie ammaestrate. All’inseguimento di scopi tutt’altro che scientifici, la cosiddetta “opinione pubblica” è blandita e ingannata da

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Nuovo libro contro i credenti, ma il mondo non ne può più

Ac Grayling«La molla atea che ha avuto inizio poco più di un decennio fa è finita, grazie a Dio. Richard Dawkins è oggi considerato da molti, anche molti non credenti, come una figura di scherzo». Così inizia un recente articolo pubblicato sul magazine inglese The Spectator. Lo stesso PZ Myers, collega di Dawkins nel proselitismo laicista, ha infatti riconosciuto: «credo seriamente che siamo sull'orlo di una crisi».

Stesso copione su The Week: «Il mondo ha davvero bisogno di un altro nuovo manifesto ateo? No, lo stile laicista provato nei libri di Sam Harris, Richard Dawkins, Daniel Dennett e il compianto Christopher Hitchens ha raggiunto un punto morto.

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