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L’inesistenza degli apostoli e altre fantasie di Emilio Salsi

L'inesistenza storica dei dodici Apostoli di Gesù è stato uno degli argomenti su cui Emilio Salsi ha scritto maggiormente. O, meglio, fantasticato.

Ma chi è Emilio Salsi? Si descrive come un ex militare in inattività che, spinto dalla curiosità, ha studiato amatorialmente la storia dell'Impero Romano, appassionandosi agli eventi del I secolo e alla nascita del cristianesimo. E' salutare coltivare i propri hobby, ma bisogna riconoscere che non è uno storico, non è accademico, non è un ricercatore professionista, non ha pubblicato alcun testo storico e non è citato da alcuno studioso.

Le sue affermazioni -il cui filo logico è onestamente difficile da seguire- sembrano in gran parte una riproposizione delle tesi di Luigi Cascioli, agronomo ateo, anch'egli ex militare e, a sua volta, "curioso" di argomenti storici (il quale copiò da David Donnini, altro amatore, insegnante di fotografia all'istituto alberg

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Rodney Stark e le edizioni Lindau: binomio per chi ama la verità

Pochi mesi fa auguravamo buon lavoro alla casa editrice Lindau, certi che avrebbe tradotto in italiano anche l'ultimo lavoro del sociologo Rodney Stark, pubblicato in lingua originale il 16 maggio dello scorso anno.

Sono bastati solo nove mesi a Lindau e alla traduttrice Franca Genta per portarlo in Italia, con il titolo False testimonianze. Come smascherare alcuni secoli di storia anticattolica (Lindau 2016).

E' ancora presto per una recensione completa, ci limitiamo in quest'occasione a riprendere quella, sem

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Migranti, Bergoglio come Wojtyla: «accoglienza prudente»

Immigranti e papa Francesco, nessun buonismo o accoglienza selvaggia.E' notizia di ieri che il presidente Trump ha "congelato" per 120 giorni l'accoglienza dei profughi, avvertendo che in seguito sarà data priorità alle minoranze cristiane. Oggi il presidente canadese ha risposto dichiarando: «A chi fugge dalle persecuzioni, dal terrore e dalla guerra, sappiate che i canadesi vi daranno il benvenuto, non importa quale sia la vostra fede».

Scelte politiche complesse in un momento drammatico, che generano a loro volta proteste e risposte forse opportunistiche (c'è chi ha fatto notare che a non essere benvenuti in Canada sono i disabili, ad esempio). Il punto fermo per noi sono

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La creazione, il Big bang e quel fastidio per la singolarità iniziale

big-bangL'origine assoluta dell'universo, di tutta la materia, dell'energia, dello spazio fisico e del tempo nella singolarità del Big Bang, contraddice l'assunto naturalistico di un universo sempre esistito.

Uno dopo l'altro, i modelli progettati per evitare la scomoda singolarità cosmologica iniziale -dalla teoria dello stato stazionario alla teoria dell'universo oscillante, fino ai modelli delle fluttuazioni quantistiche- sono stati archiviati e, lo stesso Stephen Hawking, grande attore in questo campo, ha ammesso che un certo numero di tentativi per evitare il Big Bang è stato probabilmente motivato dalla sensazione che un inizio del tempo «sa troppo di intervento divino» (S. Hawking, Dal Big Bang ai buchi neri, Rizzoli 2015, p.9).

In questo articolo passeremo velocemente in rassegna la storia della scienza cosmologica degli ultimi cento anni, elencando i tentativi di eliminare l'ipotesi di un'origine metafisica della realtà. Questo perché l'implicita continge

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Evoluzionisti e cattolici? Si può e si deve, parola al prof. Fiorenzo Facchini

Libri di Fiorenzo FacchiniSi può essere evoluzionisti e credenti? Una domanda così superficiale è ancora presente nel dibattito pubblico anche a causa di gruppi atei, da una parte, e del movimento creazionista dall'altra, i quali rispondono all'unisono di "no".

Eppure un cattolico non dovrebbe avere più dubbi nel rispondere, già nel lontano 1969 il teologo Joseph Ratzinger concludeva una sua famosa trattazione sul tema scrivendo: «La teoria dell'evoluzione non annulla la fede, e nemmeno la conferma. Ma la sfida a comprendere meglio se stessa e ad aiutare in questo modo l'uomo a capire sé e a diventare sempre più quello che deve essere: l'essere che può dire tu a Dio per l'eternità» (J. Ratzinger, Wer ist das eigentlich - Gott?, 1969).

D'altra parte, sono tanti i cattolici (e i credenti, in generale) che hanno fatto dello studio dell'evoluzione biologica il loro oggetto di ricerca professionale, dagli americani Kenneth R. Miller, Martin A. Nowak e Jo

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Aldo Maria Valli, un esempio che qualcuno dovrebbe imitare

Bergoglio e Aldo Maria Valli Tg1Bisogna essere sempre d'accordo con il Papa? Nessuno lo ha mai detto. Ma prima dell'amore sessantottino alle proprie idee, un cattolico, in quanto figlio, è chiamato a mettere i suoi passi in quelli del Pontefice, «tentando di immedesimarci nel suo cammino e di confrontarlo con la nostra vita», secondo lo splendido insegnamento di mons. Luigi Negri.

Uno sforzo sincero nel fare questo, con alti e bassi, ci sembra osservabile nel vaticanista del Tg1, Aldo Maria Valli, autore di alcuni articoli (e di un libro) dubbiosi su diversi pronunciamenti di Papa Francesco. Anche se non condividiamo alcune cose che scrive, lo riteniamo comunque un modello positivo per chi ha scelto -al contrario nostro- la strada della critica all'attuale pontificato.

Valli è sempr

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Richard Dawkins, per i suoi colleghi «ha danneggiato la scienza»

Un tempo andava di moda ed era considerato uno degli intellettuali britannici più influenti. Le tesi dello zoologo Richard Dawkins dominavano il confronto pubblico sulla religione, da lui considerata come un pericoloso virus della mente umana che infetta la mente degli sciocchi credenti. Essa andrebbe sconfitta attraverso la divulgazione dell'evoluzione darwiniana, la quale dimostrerebbe l'inesistenza di Dio. Così, dopo la conversione di Antony Flew, ha preso il suo posto nell'immaginario collettivo come "l'ateo più famoso del mondo".

Poi qualcosa ha iniziato a scricchiolare. Nel 2008 in un'intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: «ho fallito, ho perso la battaglia per l'ateismo». Il motivo? «Una maggiore influenza della religione». Ne

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Il sociologo Bauman: «la truffa del comunismo, figlio del secolo dei Lumi»

Il comunismo e il pensiero di Bauman, morto il 9 gennaio 2017E' scomparso due giorni fa, all'età di 91 anni Zygmunt Bauman. Celebre sociologo e filosofo, famosa la sua spiegazione di postmodernità attraverso la metafora della modernità liquida, consumistica e, in fondo, disumana.

Polacco di origine ebraica, è stato prima comunista e poi anticomunista, perseguitato dai nazisti ed espulso nel 1968 dal suo paese. La sua critica alla società e l'attenzione agli invisibili di essa, agli "scartati", ha trovato legami con il pensiero di Papa Francesco, negli ultimi anni non mancava occasione per il sociologo -«un non credente pensante», come lo definì il card. Carlo Maria Martini- per citare i richiami del Papa alla creazione di legami forti, pacifici tra gli uomini: vero

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Pio XII, le scuse della Bbc: «Aiutò gli ebrei, abbiamo mentito»

 

di Federico Cenci da Zenit, 21/12/16

 

Un nuovo piccolo ma significativo passo verso la verità storica della seconda guerra mondiale è stato compiuto in Gran Bretagna, ad opera della prestigiosa Bbc. Con un gesto di onestà intellettuale, l’emittente inglese ha ammesso che un suo servizio televisivo che accusava la Chiesa cattolica di essere rimasta inerte dinanzi alle persecuzioni degli ebrei da parte dei nazisti, era basato su false notizie.

Il servizio in questione è andato in onda lo scorso 29 luglio, nel tg serale, durante la visita di Papa Francesco ad Auschwitz in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Il giornalista che stava seguendo l’evento per conto della Bbc ha così commentato: “Il silenzio fu la risposta della Chiesa cattolica quando la Germania nazista demonizzò

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Michela Marzano contro cultura dello scarto, ma è paladina di aborto ed eutanasia

La filosofa Michela Marzano è un chiaro esempio dei falsi amici di Papa Francesco di cui abbiamo parlato nel nostro dossier a lui dedicato. Si dichiara cattolica ma utilizza lo spazio pubblico per contrastare tutte le posizioni etico-morali cattoliche.

Lo fanno in tanti, purtroppo. Ma la sua particolarità è voler passare non come dissidente, ma come obbediente alle indicazioni del Santo Padre. Un anno fa, ad esempio, ha sostenuto: «Se vogliamo una società pacifica che non sia fondata sullo scarto, come ha detto di recente Papa Francesco, dobbiamo promuovere l'uguaglianza». Peccato che aveva appena finito di sostenere "l'uguaglianza di genere", ovvero l'eliminazion

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