No al suicidio assistito, così l’American Medical Association e il Consiglio Medici Spagnoli

Al punto 5 delle nostre dieci ragioni laiche contro eutanasia e suicidio assistito abbiamo citato la forte opposizione delle principali associazioni mediche internazionali. Giustappunto, l’American Medical Association (AMA) ha recentemente rifiutato non solo di rivedere la sua contrarietà al suicidio assistito, ma anche di assumere semplicemente una posizione neutrale.

Nella relazione 5-A-18, infatti, l’AMA ha anche respinto la richiesta dei fautori della dolce morte di modificare la terminologia per descrivere l’eutanasia, così da renderla più appetibile.

Fu George Orwell che per primo articolò l’importanza del linguaggio per chi tenta di manipolare o cambiare la mentalità della massa. «Secondo il Consiglio etico» dell’American Medical Association (AMA), invece, «malgrado le sue connotazioni negative il termine “suicidio assistito da parte del medico” descrive la pratica con la massima precisione. Soprattutto, la distingue chiaramente dall’eutanasia. I termini “aiuto alla morte” o “morte dignitosa” potrebbero essere usati ma questo grado di ambiguità è inaccettabile». Nessuna ingegneria linguistica, quindi.

Quasi contemporaneamente è intervenuto il Consiglio Generale dei Medici Spagnoli, ovvero l’equivalente dell’AMA in Spagna. Ha rifiutato eutanasia e suicidio assistito ricordando che il codice deontologico della professione medica afferma che «mai il medico potrà provocare intenzionalmente la morte di un paziente». Il presidente, Serafín Romero, ha affermato: «l’eutanasia non è un problema medica ed è totalmente contro all’essere medici. Ci preoccupa quando si parla di questo e contemporaneamente non siamo capaci di ottenere una legge sulle cure palliative». All’intento di depenalizzare il suicidio assistito si è aggiunta la contrarietà dell’Associazione Spagnola contro il Cancro.

Allo stesso modo si sono espresse anche la World Medical Association, la American Psychiatric Association, la British Medical Association, la Association for Palliative Medicine, la British Geriatric Society, la German Medical Association, l’Australian Medical Association, la New Zealand Medical Association ecc.

Pochi hanno riferito la notizia, sia in Spagna che in America, probabilmente perché non c’è alcun cambiamento di visione da parte dei due enti. Da parte nostra riteniamo invece importante la posizione di queste ed altre associazioni mediche, le quali stanno avvertendo così chiaramente che la morte di Stato mina le basi stesse della medicina. «Il suicidio assistito è pericoloso, non necessario e danneggerà in modo permanente l’integrità e la fiducia dei pazienti verso le professioni sanitarie ed il sistema sanitario», ha riferito il dott. Joseph E. Marine, membro dell’AMA e professore di Medicina alla Johns Hopkins University.

 

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Un commento a No al suicidio assistito, così l’American Medical Association e il Consiglio Medici Spagnoli

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  1. Max ha detto

    …ma ovviamente i politici se ne fregheranno delle idee e ragioni dei medici.

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