L’astrofisico Benvenuti sugli errori scientifici di Margherita Hack

Gli errori scientifici di Margherita Hack sottolineati da Piero Benvenuti, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Un commento al nuovo libro della Hack, infarcito di errori e proselitismo antireligioso.

 
 

L’astrofisico Piero Benvenuti ha commentato l’ultima fatica dell’instancabile polemista Margherita Hack.

Due colleghi, la seconda più divulgatrice scientifica mentre Benvenuti è Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), docente presso l’Università di Padova, staff member dell’Agenzia Spaziale Europea e sub-commissario dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

L’opera in questione è Il mio infinito (Dalai editore 2011), scritto dall’astronoma toscana ripubblicando le stesse tesi che sostiene da una vita e che ha già pubblicato in altri miriadi di libri e volumetti divulgativi.

 

Gli errori scientifici di Margherita Hack

Nella prima parte del suo intervento, Benvenuti si rivolge agli errori scientifici di Margherita Hack, campo nel quale «dovrebbe essere di competenza professionale dell’astronoma più famosa d’Italia».

Ad esempio, il presidente degli astrofisici cita la soluzione alla domanda “perché il cielo notturno è buio” (detto “paradosso di Olbers”), che la Hack riconduce solamente al tempo finito dell’evoluzione dell’universo e non ne menziona invece la vera causa, ovvero l’espansione dello spazio-tempo.

Errore da matita rossa per uno studioso del cielo.

Un’altra gaffe di Hack è sul principio di indeterminazione, dove induce infatti a credere (per puri intenti filosofici) che il vuoto quantico sia equivalente al nulla. Commenta l’astrofisico: «La buona divulgazione non dovrebbe mai travisare od oscurare i risultati consolidati della ricerca scientifica, soprattutto quando, come in questo caso, il lettore medio non è in grado di valutare criticamente la correttezza delle affermazioni».

Di questo stratagemma divulgativo ha parlato anche l’astrofisico italiano Marco Bersanelli, quando spiegava che «il “vuoto” quantistico primordiale può dare origine a una particella, e in linea di principio a realtà fisiche più complesse. Questo significa che il “vuoto” dei fisici è radicalmente diverso dal “nulla” del filosofo».

La Hack, scrive Benvenuti, «non è nuova nell’inventare spiegazioni “pseudoscientifiche”: in una trasmissione televisiva recente affermava che per deviare dal suo corso un asteroide sarebbe stato sufficiente farlo “attrarre” da una grossa astronave!». Forse anche le nozioni di meccanica celeste vanno riviste, ha commentato ironico.

Qualche mese fa, invece, Margherita Hack ha sostenuto che avrebbe spiegato ai bambini come il Big Bang sia solo una “grande scorreggia dell’Universo“. In quell’occasione il matematico de La Sapienza di Roma, Giorgio Israel, oltre a soprannominare questa teoria la “cosmopetologia di Margherita Hack”, mostrò le contraddizioni scientifiche di quell’affermazione.

 

Margherita Hack e l’ateismo come “fede”.

Nella seconda parte dell’articolo, l’astrofisico Benvenuti si è concentrato sull’ultima parte del libro della Hack, dedicato al proselitismo antireligioso.

Lo scienziato si è rivolto in maniera cortese e rispettosa, quasi in dialogo con l’ex scienziata.

Ecco quanto scritto da Benvenuti: «L’immagine del Cristianesimo che si è radicata nella sua mente, poco ha a che fare con il pensiero dei Padri della Chiesa e con la teologia attuale».

Non mancano elogi per il pensiero “aperto” di Margherita Hack, quando ad esempio la studiosa scrive: «Tanto il credente che il non credente non possono dimostrare scientificamente l’esistenza o la non esistenza di Dio, si tratta in ambedue i casi di fede, di risposta a bisogni personali diversi».

 

In chiusura, Benvenuti ha accennato all’amore di cui la professoressa spesso racconta verso le stelle e l’universo, la sua famiglia, i suoi libri, il suo pubblico, i suoi gatti e anche il valore etico dell’essenza dell’annuncio cristiano (come ha ammesso più volte). Per questo la invita ad avere coraggio e «sollevare il lembo del velo d’amore che ci (e ti) ricopre, scopriresti che il Dio di cui neghi l’esistenza non è affatto il vecchio severo che attende impassibile in cielo di premiare i buoni e castigare i cattivi: è molto più vicino, qui ed ora».

La redazione

113 commenti a L’astrofisico Benvenuti sugli errori scientifici di Margherita Hack

  • Raffa ha detto:

    Cara nonnina, il tempo passa e tutto quello che hai studiato viene perso…la vita è profondamente ingiusta e sadica senza prendere sul serio Gesù.

    • Simone ha detto:

      La vita non è ne ingiusta ne sadica, è semplicemente indifferente all’uomo. Easy, ma difficile da accettare per qualcuno. Prendere sul serio gesù, sai baba o buddha cambia poco niente.

      • Nofex ha detto:

        Se la vita è indifferente per l’uomo è una cosa ingiusta, infatti lui vorrebbe che non lo fosse, è spinto continuamente da un’esigenza di felicità e di soddisfazione. E se la vita è indifferente allora il suicidio è una estrema coerenza. E per voi è una scelta cui ricorrete molto, ma molto spesso a guardare le statistiche. Questo la dice molto sull “easy”. Prendere sul serio Gesù o no cambia poco? ah ah ah ah ah! Ma questo dove vive? Ma è l’uaar che vi insegna certe cose? E pagate pure per farvele insegnare? Siete proprio razionalisti!

      • Massimo Ponzoni ha detto:

        @Simone: è un vero peccato che Margherita Hack non sia affatto d’accordo con te….: “La scienza non riesce a dare una risposta totale. Quindi il mistero c’è certamente. Se quando morirò dovessi scoprire che c’è la vita eterna, direi a Dio che ho sbagliato. E forse tutto sommato, sarebbe bello essersi sbagliati. […] Gesù è stato certamente la maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente” (“Dove nascono le stelle”). Salutami sai baba!

        • Simone ha detto:

          Perchè sarebbe “un vero peccato”? A me personalmente frega niente di quello che pensa la Hack, ognuno ha le sue opinioni.

          • Massimo Ponzoni ha detto:

            E perché a noi dovrebbe allora interessare quello che pensi tu? Sono tutte tue opinioni. Scommetto che la “r” di UAAR per te vale come “relativista”, vero?

        • joseph ha detto:

          Se sopravvive ancora qualche anno, magari accetta la scommessa di Pascal…

  • Michele Santambrogio ha detto:

    Ma si può sapere cosa ha fatto di veramente grande questa donna nella sua vita scientifica? Zichichi ha costruito i Laboratori nazionali del Gran Sasso e ha realizzato il più potente circuito elettronico della storia, arrivando a raggiungere incredibile del tempo di volo delle particelle subnuclerari. Ha poi ovviamente scoperto l’Antimateria e tantissimo altro. Margherita Hack?

    • gabriele ha detto:

      boh, me lo chiedo anche io da mesi

      • Piero ha detto:

        Andava (e va) spesso su Quark/SuperQuark e agli speciali di Angela.

        • Davide ha detto:

          Medaglia d’oro ai Benemeriti della Scienza e della Cultura – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d’oro ai Benemeriti della Scienza e della Cultura
          — 27 maggio 1998[30]
          Civica benemerenza del comune di Trieste – nastrino per uniforme ordinaria Civica benemerenza del comune di Trieste
          «Per l’impegno scientifico, il lavoro all’Università di Trieste, all’Osservatorio astronomico, che Margherita Hack ha diretto dal 1964 al 1987, facendolo diventare un punto di riferimento a livello internazionale, e l’impegno civile e politico nella vita pubblica»
          — 4 febbraio 2011

          • Nofex ha detto:

            Ok…quindi sostanzialmente ha diretto molto bene un osservatorio. Tutto qui?

            • alèudin ha detto:

              bè a Trieste ha fatto un gran lavoro, portanto l’osservatorio all’eccellezza, dando spazio a molti giovani etc. etc.
              Diamole i suoi meriti, putroppo come detto nell’articolo «l’immagine del Cristianesimo che si è radicata nella sua mente, poco ha a che fare con il pensiero dei Padri della Chiesa e con la teologia attuale»

              • Nofex ha detto:

                Io mi domando solo perché venga così celebrata per aver diretto un osservatorio astronomico. Da come ne parlano sembra che abbia preso il Nobel!!

      • Francesco Santoni ha detto:

        La Hack è una comunissima astrofisica, e lei stessa si ritiene tale. Sono solo quelli di micromega e dell’uaar che gli danno un’importanza che non ha. Ed il bello è che mentre da una parte sostengono la Hack, dall’altra denigrano Zichichi, che a me personalmente non piace come divulgatore ed alla fin fine, se parliamo di nuove scoperte, pure lui non ha particolari meriti scientifici. Tuttavia Zichichi per la ricerca scientifica in Italia ha messo in piedi tantissime attività di altissimo livello, che la stragrande maggioranza dei fisici italiani se le sognano e basta.

        • Michele Santambrogio ha detto:

          D’accordo. Ma come ho scritto sopra, Zichichi ha anche grossi meriti di ricerca scientifica.

          • Simone ha detto:

            Tipo?

            • Michele Santambrogio ha detto:

              Copio-incollo: ha costruito i Laboratori nazionali del Gran Sasso e ha realizzato il più potente circuito elettronico della storia, arrivando a raggiungere incredibile del tempo di volo delle particelle subnuclerari. Ha poi ovviamente scoperto l’Antimateria e tantissimo altro

              • Francesco Santoni ha detto:

                No l’antimateria non l’ha scoperta, non diciamo castronerie per favore. L’antimateria è stata ipotizzata da Dirac e scoperta da Anderson. Zichichi ha diretto il gruppo che ha rivelato per la prima volta l’antideuterio; esperimento importante certo, ma non si tratta di scoperta epocale, quella spetta a Dirac e Anderson.

                • Piero B. ha detto:

                  Ma come mai Emilio Segrè ricevette il Nobel per aver scoperto sperimentalmente l’antiprotone e invece la scoperta del primo esempio di antimateria nucleare non è così epocale? Lo chiedo senza malizia.

                • Michele Santambrogio ha detto:

                  Allora ho qui la sua biografia ufficiale: “Antonino Zichichi ha progettato e realizzato il più potente circuito elettronico, che ha permesso di raggiungere una precisione di 70 millesimi di miliardesimi di secondo nella misura del “tempo di volo” delle particelle subnuclerai, ha scoperto l’Antimateria Nucleare, l’Energia Effettiva delle forze subnucleari che agiscono tra quark e gluoni, la struttura “tipo-tempo” del protone. Ha al suo attivo le ricerche pioneristiche che hanno portato alla scoperta della Terza Colonna nella struttura delle componenti fondamentali della natura, ha misurato con estrema precisione la “carica” debole universale e gli effetti virtuali nella fisica dei muoni. Per la sua scoperta dell’Antimateria Nucleare la Società Italiana di Fisica gli ha conferito, nel 2001, il Premio Enrico Fermi. Ha pubblicato 500 studi scientifici alcuni dei quali hanno aperto nuove strade nella Fisica Subnucleare alle alte energie”….ecco, tutto qui.

                  • Francesco Santoni ha detto:

                    Appunto l’antimateria nucleare. Ovvero il primo antinucleo mai osservato. Ma l’esistenza dell’antimateria in generale era già stata provata. Zichichi è un grande amministratore che ha saputo realizzare importanti esperimenti e questi sono indubbiamente grandi meriti, ma comunque inferiori alle svolte epocali di un Planck, di un Bohr, di Dirac ecc. ecc. Di sicuro comunque per la ricerca Zichichi è stato molto più importante della Hack, ed il titolo di senatore a vita potrebbe pure meritarlo.

                    • Michele Santambrogio ha detto:

                      Io studio economia e di scienza mi sono sempre informato poco. Non ho comunque paragonato Zichichi a Dirac o Planck, ci mancherebbe. Possiamo dire però che pochi scienziati viventi italiani possono essere paragonati a lui?

                    • Francesco Santoni ha detto:

                      Ma certo, che sia importante non c’è dubbio.

    • Enrico da Bergamo ha detto:

      Bisogna smetterla di pesare le abilità degli scienzati credenti o meno, per poi giungere alla conclusione i più bravi sono gli atei oppure i cattolici. Bisogna altresì smetterla di denigrare quelli della parte avversa definendoli al più dei bravi organizzatori.

      • Simone ha detto:

        Sono d’accordo.

      • Michele Santambrogio ha detto:

        Enrico, bisogna smetterla di leggere le domande come provocazione. Io non conosco la Hack e vi chiedo senza malizia cosa abbia fatto? Mi è stato risposto che ha diretto bene l’osservatorio di Trieste. Mi fa piacere, e poi? Da come è celebrata mi aspettavo di più.

        • Enrico da Bergamo ha detto:

          Sinceramente non sono in grado di giudicare i suoi lavori scientifici e di paragonarla ad alri astrofisici.

  • Laura ha detto:

    «È un onore, ma non credo di meritarlo, non ho scoperto nulla»…perché si sopravvaluta?

  • Piero B. ha detto:

    “tanto il credente che il non credente non possono dimostrare scientificamente l’esistenza o la non esistenza di Dio, si tratta in ambedue i casi di fede”. Alleluja! Finalmente la papessa degli uaarini lo ha ammesso.

    • Nofex ha detto:

      Aspetta…se leggi anche quello che dice dopo vedrai che arriva a dire che però la “fede” dell’ateo è più sensata della “fede” del credente. Spiace proprio che si sia ridotta ad un rottame.

      • Piero B. ha detto:

        Beh, comunque è già un buon passo rispetto a prima. Comunque ultimamente sta cambiando altre idee, ricordo infatti che prima era un’agguerrita nuclearista e invece l’altro giorno ha detto che voterà sì al referendum seppur a malincuore.

  • Riccardo ha detto:

    Mi fanno schifo questi militanti che strumentalizzano la scienza per promuovere la loro filosofia, il loro credo!!

    • Simone ha detto:

      A quale credo ti riferisci? Quali sono i suoi dogmi, i suoi rituali e la sua dottrina?

      • Riccardo ha detto:

        Ad esempio Dawkins….i suoi dogmi? Il neodarwinismo. I suoi rituali? I circuiti di pensiero sulla sotto-intelligenza dei credenti inseriti in ogni discussione pubblica. La sua dottrina? Il materialismo nichilista.

        • Simone ha detto:

          Hai delle concezioni tutte tue di dogma di rituale e di dottrina. Stando a queste definizioni, a Riccardo fanno schifo i militanti che strumentalizzano la scienza per promuovere la scienza. Bizzarro..

          • Riccardo ha detto:

            Vorresti allora avere la cortesia di insegnarmi il tuo concetto di dogma, rituale e dottrina? Ti ricordo che comunque sarebbe solo una tua opinione, come hai detto tu poco sopra.

  • Matteo ha detto:

    ma quanti secoli ha? 😀 alla sua età dovrebbe essere in una casa di riposo da un pezzo!!! 😀 si finisce così, dimenticandosi le cose, parlando a vanvera e sparando castronerie a raffica…. ahahahha

    • Vauro ha detto:

      Poveretti, non hanno più nessuno da promuovere. Cancronesi si è staccato dal bieco laicismo e cmq è troppo bersagliato da Grillo, Odifreddi meno si fa vedere in giro e meglio è, rimane solo la Hack…….o come viene più spesso soprannominata Margherita (Cr)hack…

      • Matteo ha detto:

        AHAHAHAHAH CRHACK è bellissimaaa!!! ahahahah 😀 😀 😀

      • Piero ha detto:

        Dai… Ti invito a non eccedere in epiteti offensivi di giullari populisti.
        Veronesi non sara’ il massimo per l’etica cristiana, ma nel suo campo e’ un LUMINARE. Non mi interessa quello che dice su eutanasia, sperimentazione sugli embrioni, ma sui tumori pochi sono quelli che gli possono tenere testa (almeno in Italia).
        Non offendiamo uno degli italiani contemporanei piu’ illustri che abbiamo…

  • Panthom ha detto:

    Beccata in castagna! Quanti atei sostengono che l’universo è nato dal nulla, ritenendo che il “nulla” del gergo comune corrisponda al “nulla” scientifico? Giocano su questo, occhio!

  • Margherita (Cr)hack ha detto:

    La papessa perde colpi..ma ne ha mai avuti?

  • Marco ha detto:

    La “cosmopetologia di Margherita Hack”??? Pazzesco!!! Ma se il big bang è una scorreggia deduco che la Hack si ritenga un tarzanello ateo..

  • deki ha detto:

    leggete, vi prego, leggete
    fa scompisciare dalle risate

    http://ravenna.uaar.it/?p=1132&cpage=1#comment-84

    • Karma ha detto:

      Ho lasciato un commento…vediamo se lo pubblicano.

      • deki ha detto:

        anch’io…staremo a vedere…

        • Andrea C ha detto:

          Io ho letto il post ma vi giuro che non l’ho capito! Ha farfugliato strane cose solo sulla sua ossessione per le Religioni!

          • Andrea C ha detto:

            In quanto alla Hack mi fa solo sorridere! Anche se anch’io ritengo che si faccia troppo strumentalizzare dall’UAAR, anzi forse per Lei è stato l’unico modo per diventare famosa…

            • Jack ha detto:

              Ma l’uaar non conta nulla!! E’ diventata famosa per il suo impegno politico.

          • Karma ha detto:

            Ancora non mi è stato pubblicato….a me sembra che ossessione sia proprio per l’anti-religione!

  • Andrea C ha detto:

    L’UAAR conta non come soggetto di per se, ma le persone che in Essa sono associate e quelle che la sostengono traggono da questa una forza derivata dall’Identità comune.
    Cioè essere Atei non bastava occorreva un’identità di Gruppo per condividere quello che in realtà non è un’Autentica FEDE LAICA, ma un’ANTI-FEDE Cattolica.
    Sono sicurissimo che all’interno dell’UAAR ci sono persone che in qualcosa credono, ma siccome non gli va giù quella che qualcuno definì la “Favola di Adamo ed Eva” e tutto ciò che da essa è derivato, allora si organizzano in gruppi per combattere una Religione che non capiscono e quindi non approvano.

  • Francesco B. ha detto:

    Beh sicuramente lei ha più meriti scientifici di un Odifreddi qualunque. Almeno lei non ha mai scritto libri del tipo “L’astrofisica impertinente” 🙂 sicuramente un cattolico come me la sopporta meglio che quell’altro matematico imbecille (senza offesa né per i matematici né per gli imbecilli 🙂 )

    • Donatello ha detto:

      Ovvio! Odifreddi non ha pubblicato che mezzo capitolo in tutta la sua vita…! Provate a cercare online! La Hack apprezza molto la figura di Gesù, lo si dice anche nell’articolo. C’è una citazione che gira su qualche blog in cui parla di Gesù come uno degli uomini più importanti e decisivi di tutti i tempi. Insomma, si accoda al giudizio dei grandi atei della storia. Tutta un’altra pasta rispetto a Pierpippa! La sua perversione anticlericale però le ha offuscato troppo spesso la vista.

  • Andrea C ha detto:

    Un giorno ho trovato il libro di Beppe, quello con cui in sostanza vorrebbe convincerci a non essere Cristiani, abbandonato in un angolo del luogo in cui lavor (già questo fatto la dice lunga su come gli Atei trattano i libri, o solo quelli di Odifreddi?!) Beh non vi dico cosa ho provato nello stringere tra le mie mani cotanto Libello. Volevo gettarlo nel cestino o affannarmi a cercare lo sprovveduto che lo aveva abbandonato.
    Poi, preso da un’irresistibile curiosità, ho cominciato sfogliare le pagine chiedendo perdono a Dio nel caso ne fosse scaturita un’improvvisa conversione all’Ateismo.
    Bene se questo è un libro che cerca in modo scientifico di dimostrare che tutti i soldi sono falsi solo perchè ce ne sono alcuni contraffatti (questa in soldoni è il sottile gioco peraltro poco astuto di Odifreddi nell’argomantare le sue teorie riguardo ai miracoli eucaristici, sangue di San Gennaro etc.. etc….)allora posso stare tranquillo perchè la mia fede non è stata scalfita! Grazie a DIO!

  • Max ha detto:

    Per favore evitiamo di infierire troppo. La Hack non sara’ stata la migliore ricercatrice italiana – anche se dirigere bene un Osservatorio non e’ cosa banale credetemi – ma ha sicuramente il merito di aver avvicinato molte persone all’Astronomia ed alle meraviglie del Cielo.

    E’ anche una delle poche persone che, correttamente, dice che la Scienza e’ e deve restare agnostica. Poi lei ritiene che Dio non esista (e se lo ritiene, ne espone le ragioni, che non condivido) ma mi pare comunque ben distante da quelle cretinate che altri scienziati hanno affermato, secondo cui la scienza puo’ provare che Dio non esista.

    Con tutto questo, certamente la Hack a volte fa cadere le braccia, come nel caso giustamente stigmatizzato da Giorgio Israel.

    • Vauro ha detto:

      Magherita Hack è presidente onoraria dell’UAAR. Basta questo per capire come la pensi.

      • Max ha detto:

        Anche Vauro e’ un laicista arrabbiato, non per questo alcune sue vignette non sono accettabili e fanno morire dalla risate 😀

        Finche’ le persone rimangono nel loro ambito di lavoro, non ho il minimo problema. Da piccolo mi appassionai di Astronomia seguendo Cosmos di Carl Sagan; questo non mi ha reso ateo, semmai mi ha fatto apprezzare di piu’ la bellezza del Cosmo, che e’ un riflesso (pallido) di quella del suo Creatore.

        I guai vengono quando taluni usano le loro “competenze” per dire castronerie, come alcune di quelle dette dalla Hack. Ma da qui a bocciare l’intera esperienza di vita di una persona, ce ne passa.

  • Mazzzinga ha detto:

    Ragazzi mi spiace ma siete poco informati, la Hack è una grande.
    Guardatevi questo documentario
    http://www.youtube.com/watch?v=gPoXx9I9EXA
    e fate penitenza

  • Giorgio Albano ha detto:

    Trattasi di donna più bella che intelligente, ecco la sua nomination per l’Asino d’Oro 2010:
    http://andreamacco.wordpress.com/2010/04/09/asino-doro-2009-comunicato-finale-il-vincitore-e/

  • fabrizio privato ha detto:

    La Hack ha stufato, se ne vada in pensione. La sua concezione di scienza trae origine dalla scienza esatta di Karl Mark non dall’epistemologia che dice cose opposte. Grazie a Dio esistono scienziati seri!

  • Daphnos ha detto:

    Vi scongiuro, però, di scrivere “Acquino” senza la “c”!! Conosco frotte di laicisti belligeranti che deriderebbero la nostra presunta inferiorità culturale.

    • Redazione UCCR ha detto:

      Anche un errore come questo è da “matita rossa”!!! Grazie per la segnalazione!

  • Guerrino ha detto:

    Sull’ultimo libro della Hack non esprimo alcun giudizio: non l’ho ancora letto e non potrei farne una critica onesta qui con voi. Se avete la pazienza di seguirmi nelle mie chiacchiere, vorrei invece proporre alla vostra riflessione considerazioni di carattere più generale.
    La scienza contemporanea ha inferto all’ateismo colpi molto duri – contrariamente all’opinione di molti, infatti, lo stesso evoluzionismo biologico depone ben poco a favore di esso. Tra questi colpi inferti all’ateismo ce n’è uno, che tutti conoscono assai bene: la teoria cosmologica del Big Bang. Fin dalla filosofia greca, era diffusa tra i dotti la convinzione che il mondo fosse eterno e che non avesse molto senso razionale parlare di una sua creazione da parte di Dio: magari nessuno lo dichiarava ad alta voce, ma per molti la narrazione genesiaca andava considerata nient’altro che un mito biblico. Studiando con attenzione gli sviluppi matematici della relatività einsteiniana, nel ‘900 un fisico gesuita belga, padre Georges Lemaitre, avanza per primo l’ipotesi che l’universo non sia affatto eterno, ma che abbia tratto origine da una singolarità fisico-matematica. Subito i santoni del misticismo ateo si mettono in agitazione: questa ipotesi deve essere attaccata e combattuta senza se e senza ma. Fred Hoyle giunge anche a coniare l’espressione sarcastica e dispregiativa di Big Bang. Purtroppo per i fedeli della Santa Chiesa Atea, la scienza procede inesorabile contro l’imbecillità umana: le prove, sia teoriche sia sperimentali, a favore dell’ipotesi di padre Lemaitre si accumulano una sull’altra, e la scoperta del cosmic microwave background è soltanto una di queste. Ormai nessuno scienziato serio può mettere più in discussione il fatto che l’universo non sia affatto eterno e che abbia avuto origine dal Big Bang. E se l’universo non è eterno, evidentemente Qualcuno deve averlo creato… Ragazzi, qui la cosa si fa seria! I fedeli della Santa Chiesa Atea non sanno più … a quale santo votarsi, tanto più che non esiste ancora l’UAAR a dare loro conforto e sostegno morale con i suoi ateobus, i suoi sbattezzi, il suo forum, le sue ultimissime: niente di tutto questo! Ma i fedeli della SCA (per fare prima, d’ora in poi userò questo acronimo) non si arrendono tanto facilmente, e decidono di usare contro il Big Bang una strategia diversa e più efficace: quella del making cloudy. In che consiste? Ve lo spiego subito: consiste nell’introdurre in cosmologia le ipotesi più gratuite, più fantasiose, più deliranti, in modo da intorbidire le acque il più possibile, e creare una sana confusione in chiunque non abbia competenze specialistiche in questa scienza. A differenza dell’astrofisica, che è una scienza molto rigorosa, dal momento che è costruita sulla solida base teorica della fisica nucleare, la cosmologia oggi suscita l’impressione di essere divenuta la specialità sportiva olimpionica del vediamo-chi-la-spara-più-grossa.
    Ovviamente non sto qui ad esaminare una per una tutte le ipotesi stravaganti, che sono state proposte recentemente da questo o da quel cosmologo ateo. Mi limito a richiamare la vostra attenzione solo su questa: la materia può nascere spontaneamente dal nulla. Adesso, uno dei principi più ferrei di tutta la fisica è il principio di conservazione dell’energia, secondo il quale l’energia non può mai essere né creata né distrutta, ma solo trasformata da una forma in un’altra. Se la materia potesse nascere spontaneamente dal nulla, dato che ad essa è associata una massa, e dato che ad ogni massa è associata un’energia, questo implicherebbe che anche l’energia può nascere spontaneamente dal nulla. No, questa cretinata è veramente troppo grossa: magari quelli dell’UAAR la potrebbero anche bere, ma i fedeli della SCA comprendono che bisogna in qualche modo aggiustarla. Ed è così che viene tirata in ballo la meccanica quantistica. A causa del principio di indeterminazione, in meccanica quantistica non può esistere il vuoto: infatti, in quello che noi consideriamo vuoto è tutto un “ribollire” di particelle ed antiparticelle virtuali, che compaiono e scompaiono in un intervallo infinitesimo di tempo, ed è proprio questo fenomeno ad essere alla base della ben nota energia (quantistica) del vuoto. Eureka! – gridano in coro giubilante i fedeli della SCA – finalmente è stata trovata la soluzione di tutto! Eh no, cari miei, non avete trovato un bel niente: secondo il principio di indeterminazione si possono formare nel vuoto coppie di particelle ed antiparticelle, questo è vero, ma sono particelle ed antiparticelle virtuali, e non reali. O forse, secondo voi, tutta la materia dell’universo non è altro che … materia virtuale? A questo punto, temo che l’unica materia veramente virtuale sia quella dei vostri cervelli. Buonanotte a tutti!

    • Piero B. ha detto:

      Infatti non capisco come possano pensare che la materia derivi da particelle che “vivono” miliardesimi di miliardesimi di secondo.

  • Sidok ha detto:

    Che l’universo non sia eterno, nelle condizioni in cui lo conosciamo, è cosa risaputa, ma può benissimo essere ciclico, l’universo potrebbe comportarsi come un grandissimo cuore che palpita, in cui il Big Bang non è altro che un picco massimo di questa contrazione/espansione. Gli induisti hanno questa visione dell’Universo ciclico e, al giorno d’oggi, è forse la tradizione religiosa che più ci ha azzeccato in questo senso.

    • Simone ha detto:

      Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma. Ciò vale anche per l’universo. Mettere un creatore increato all’inizio di tutto mi pare un’inutile complicazione. La tua teoria sul big bang è affascinante, però non mi torna una cosa. Perchè ammettendo una contrazione/espansione dell’universo bisognerebbe porli dei limiti (dal momento che si contrae/espande ciò che è limitato nello spazio). Fuori dai confini dell’universo che c’è? A me pare al tempo stesso più esaustivo e più semplice pensare all’universo, al tutto, come qualcosa di infinito e sempre esistito. La spiegazione del big bang, sia filosofica sia scientifica sia religiosa, non mi soddisfa pienamente. Mi sembra che qualcosa stoni, non so se mi spiego..

      • alèudin ha detto:

        secondo me la domanda giusta è “perché?”. Anche nel caso di un universo ciclico a me non torna il fatto che esista invece di non esistere.

    • Sidok ha detto:

      Simone e Alèudin, cerco di rispondere ad entrambi. Effettivamente l’idea di un creatore increato sarebbe l’unica eccezione di questo universo e, se non fosse un’eccezione, lascerebbe irrisolta la domanda: chi ha creato il creatore?
      La teoria dell’universo ciclico mi sembra sia di Steinhardt & Turok (ma forse neanche loro) http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Un_universo_ciclico/1289125
      l’ho citata perchè è una delle diverse teorie e secondo me bisogna prenderle tutte in considerazione per avvicinarsi il più possibile alla varità.
      Sul “perchè?”, direi che questo è il bello della vita, preferisco chi si chiede ogni giorno “perchè?” a chi adatta risposte di comodo, magari per non contraddirre la tradizione in cui è stato educato o magari perchè ostaggio d’idee dogmatiche, da cui non può scappare da un giorno all’altro.

      • Daphnos ha detto:

        L’idea dell’universo ciclico è vecchia quanto il mondo, come è stato sopra citato da tradizioni vediche. Ad oggi si ricicla continuamente, e trova nuove voci di grossi scienziati pronti a sostenerla, da Einstein agli ultimi nominati.
        L’idea di un Ente che esiste di per se stesso è semplicemente scomoda, e viene dileggiata con argomenti sempre diversi: prima è bollata come semplicistica, poi come inutile, poi come “un’inutile complicazione”. Si cerca di intorbidire le acque dilatando a dismisura lo spazio e il tempo, creando universi paralleli, relativizzando le leggi della fisica e le costanti cosmologiche, tutto con l’intenzione di rimpicciolire nella mente delle persone semplici la possibilità che tutto abbia un senso logico, o quanto meno afferrabile.

        Io personalmente ho smesso di farmi circuire da questi cervelloni, abili a farsi lodare per le proprie elucubrazioni e per i loro adattamenti delle scoperte empiriche alla moda filosofica del momento. Tanto, chi se ne frega? Basta gettare tutto in pasto all’energia oscura, e qualunque speculazione pseudoscientifica trova il suo posto: e se le teorie sono indimostrabili, come queste, tanto meglio!, basta rimanere nell’ambito dell’ideologia accademica maggioritaria, e si otterrano tutte le lodi che vogliamo ricevere.

        Quali che siano le scoperte cosmologiche, l’idea di Ente necessario non può scomparire, a meno che non si abbia di tale ente un’idea prefissata e limitata.

        E per quanto riguarda il senso della vita, io, per quanto cristiano, so perfettamente che la mia risposta ai perché della vita può non essere quella più corretta. Molti di noi non sono affatto dogmatici.
        Ciononostante, sappiamo che chi si chiede il perché tutti i giorni, e non riesce a darsi risposta, probabilmente si è solo precluso a priori la possibilità che di risposte ve ne sia una.

      • Franz ha detto:

        Guardate che il problema della “creazione di Dio” è una delle più grandi sciocchezze che ogni tanto si tirano fuori. Il più influente scienziato e genetista vivente, Francis Collins, liquida la questione con poche e incisive frasi: “Se Dio esiste è sovrannaturale, se è sovrannaturale non è limitato dalle leggi naturali. Se non è limitato dalle leggi naturali, non c’è ragione perché debba essere limitato dal tempo. Se non è limitato dal tempo, è nel passato, nel presente e nel futuro. Poteva esistere prima del Big Bang e potrà esistere anche dopo la comparsa dell’universo”.

    • Vauro ha detto:

      La ciclicità dell’universo è come dire che in verità sia sospeso su un cucchiaino. Come si può portare questa inutile ipotesi in un dibattito serio?

  • Simone ha detto:

    Se non esistesse tu non esisteresti, quindi non potresti viverci e porti quesiti sulla sua esistenza.

    • Simone ha detto:

      Replica a aleudin poco sopra.

    • Franz ha detto:

      Non è una risposta ma un giro di parole. Non hai dato alcuna spiegazione.

      • Guerrino ha detto:

        @ Franz
        Questo Simone sta solo balbettando cose senza senso. Non si capisce bene se sia ateo oppure no. Parla di uno spazio e di un tempo infiniti (almeno io ho capito così dai suoi interventi) ma evidentemente nessuno gli ha ancora spiegato che lo spaziotempo non può sussistere al di fuori della materia. In alcuni interventi dà l’impressione di essere intelligente, in altri uno non sa proprio che cosa rispondergli. Io ci rinuncio a fargli comprendere le cose.

  • Max ha detto:

    La questione sull’origine dell’Universo e’ profondissima ed uno e’ liberissimo di non credere in un Creatore – io stesso ho mille dubbi, lo confesso – ma magari potrebbe aiutarci il non cadere in cliche’.

    La domanda “chi ha creato il Creatore” fu affrontata da Aristotele gia’ nel quarto secolo a.C., e 700 anni fa Tommaso D’Aquino riprese e modifico’ quello che il filosofo greco aveva meditato. L’unica maniera che hai per evitare di finire in una infinita catena di cause-effetti e’ pensare che vi sia qualcosa che e’ causa della sua stessa esistenza.

    L’esistenza del Creatore e’ in qualche modo simile a quella dei numeri. Uno si chiede perche’ 2 + 2 = 4 ?

    • Panthom ha detto:

      Concordo (un pò meno sui dubbi :)…la questione è abbastanza semplice: non occorre trovare la causa di Dio perché si cerca una causa se c’è un cambiamento, ma in Dio non esigiamo alcun cambiamento.

  • Luca ha detto:

    In ogni caso, sia che si pensi ad un Creatore che abbia originato l’universo o che questo si sia generato spontaneamente a partire dalla materia o energia che dir si voglia, ci rimanda sempre alla questione: “…e prima cosa c’era?”
    Anche il granello di materia concentrata perso nel nulla da cui ha preso vita l’universo, anzi, anche il nulla stesso in cui quel granello stava necessitano di un’origine, negare questo significherebbe rifiutare il ragionamento deduttivo e quindi la ragione in sé.

  • Guerrino ha detto:

    @ Simone
    Tu non immagini quanto mi piacerebbe darti ragione. Purtroppo, se uno guarda la scienza contemporanea senza paraocchi ideologici ma con lucido realismo, questo non è possibile. Credi che non mi piacerebbe, in certi momenti di stanchezza esistenziale, essere uno di quegli atei, che s’illudono di aver capito tutto, di sapere tutto? Ma la scienza ogni volta mi si para davanti come un macigno immenso ed insormontabile. Se io fossi un poeta od un pittore, tutto sarebbe più facile: a loro non costa nulla diventare atei. Purtroppo io non sono né poeta né pittore. Spero che mi comprenderai.

    • Sidok ha detto:

      Se mi permetti, vorrei replicare che io, come ateo, posso condividere appieno il tuo intervento senza cambiare una virgola, mi basterebbe sostituire la parola “ateo” con “credente”. Lo dico sinceramente…

  • Guerrino ha detto:

    @ utenti atei del forum
    Prevedevo che, dopo le mie chiacchiere notturne, qualcuno avrebbe tirato fuori l’ipotesi cosmologica dell’universo pulsante: Big Bang seguito da Big Crunch. Tra tutti i tentativi di “parare i danni”, a cui gli scienziati atei hanno fatto ricorso, quando si sono resi conto che la teoria del Big Bang è praticamente inattaccabile, esso è certamente quello più serio e degno di rispetto. Purtroppo, la scienza ha spazzato via anche questo: non solo il nostro universo è in espansione, ma questa espansione sta addirittura accelerando; in altre parole, non c’è mai stato né ci sarà mai un Big Crunch, ed il nostro universo non è affatto pulsante. Se poi voi atei volete consolarvi con il buddismo e con la spiritualità orientale, fate pure: vi invio di tutto cuore i miei migliori auguri. Come dice un noto proverbio, a questo mondo chi si accontenta gode. E se voi atei vi accontentate della paccottiglia spirituale made in India…

    • Sidok ha detto:

      Non mi sembra che nessuno sia ancora risucito a definire con esattezza le modalità d’espansione dell’universo. Nessuno è nemmeno in grado di dimostrare che l’universo sia uno ed unico nel tempo.
      Le teorie sono tante, tutte incerte e tutte sostituibili da ipotesi nuove, l’unica cosa che non bisogna fare è sposare una teoria solo perchè è quella che più si adatta a una concezione religiosa o a una nostra convinzione personale.
      Non credo poi si possa parlare in termini di “paccottiglia spirituale “delle altri religioni, altrimenti un brahmini potrebbe definire “paccottiglia” il cristianesimo. Stessa cosa potrebbe fare un buddista, un ebreo…

      • Nofex ha detto:

        “Nessuno è nemmeno in grado di dimostrare che l’universo sia uno ed unico nel tempo“…in realtà, essendo parte della nostra esperienza, si dovrebbe semmai dimostrare la pluralità degli universi!

  • Guerrino ha detto:

    @ Simone
    Dai tuoi interventi si comprende benissimo che sei intelligente. Per questo ti lascio una breve riflessione. Lo sai che cos’è veramente un cristiano? Non è altro che un materialista, che ha scelto di aprire la propria mente al mistero. Esistono, in fondo, due soli materialismi possibili: quello ateo e quello cristiano. Mentre il materialismo ateo è involuto e chiuso in se stesso, e pertanto non riesce a trovare soluzioni convincenti alle gravi aporie in cui sprofonda; il materialismo cristiano invece sa aprirsi alla trascendenza: ama profondamente la materia, non c’è dubbio, ma è anche capace di andare oltre questa stessa materia.

    • Norberto ha detto:

      Quoto in pieno. L’incarnazione di Cristo ha reso la materia il punto di partenza di ogni riflessione cristiana. Una materia però aperta all’Imprevisto.

    • Guerrino ha detto:

      @ Simone
      Scusa, ho riletto i tuoi interventi con attenzione. Evidentemente ti ho sopravvalutato. Temo che non sarai in grado di comprendere fino in fondo il senso di quello che ti ho appena scritto. Tuttavia lo lascio alla meditazione degli altri utenti del forum.

  • Guerrino ha detto:

    @ Sidok
    Discutere con te non è difficile, è semplicemente inutile. Come ogni uaarino che si rispetti, ostenti una cultura scientifica alquanto modesta e superficiale, altrimenti proveresti un po’ di vergogna a scrivere tutte le cose che scrivi con la più innocente sfacciataggine di questo mondo. Mi dispiace deluderti, ma nessun cosmologo serio oggi osa porre in dubbio questi due fatti: a) l’universo è in espansione; b) l’espansione dell’universo sta accelerando. Vorresti, per cortesia, spiegarmi che senso scientifico può avere tirare ancora in ballo l’alternanza ciclica di Big Bang e Big Crunch? Lasciamo poi stare il discorsetto sugli universi paralleli e tutta l’altra paccottiglia pseudoscientifica.
    Anche se ti ostini a non accettarlo, l’ateismo di oggi non può più contare sul supporto ideologico della scienza positiva. Vedi di fartene una ragione. I bei tempi dell’Ècole Polytechnique e del positivismo sono ormai tramontati da più di un secolo. Aggiornati, bello mio, aggiornati! Vuoi essere ateo? Benissimo! Stai pur certo che non sarò io a convertirti. Però vorrei che almeno ti rendessi conto di questo: per essere ateo, devi compiere un atto di fede molto impegnativo, dato che la scienza contemporanea non è affatto dalla tua parte.
    Lo sai quali sono le due cause principali dell’ateismo di oggi? Eccole qui:
    1) Noi viviamo in una società, nella quale sia la scienza sia la tecnica godono di un prestigio sempre più crescente. Ma una delle piaghe più gravi del nostro tempo è proprio lo spaventoso analfabetismo scientifico diffuso tra la gente. Secondo te, quanti sanno che cosa sia un tensore di Riemann? Per forza, poi, quando si rivolgono all’uomo della strada, i cosmologi atei possono rincretinirlo con tutte le chiacchiere che vogliono! Fanno grosso modo quello che facevano i conquistadores con gli indios: dammi tutto il tuo oro in cambio dei miei pezzi di vetro colorati.
    2) In questi ultimi due secoli, la scienza è progredita enormemente sia nei metodi applicati sia nei risultati conseguiti. Però ha perso la sua unità: si è frantumata in tante discipline molto specialistiche e chiuse in se stesse. Questa frantumazione del sapere scientifico favorisce non poco la propagazione di pregiudizi filosofici (o di vere e proprie superstizioni) favorevoli all’ateismo tra gli uomini e le donne di scienze, proprio perché solo pochi tra loro riescono ancora ad avere una percezione unitaria e globale della scienza contemporanea, e si pongono domande sul senso da attribuire a tutta l’attività scientifica nel mondo di oggi. Ecco allora spiegato il motivo per cui molti scienziati dei nostri giorni sono atei. Od almeno si dichiarano tali.

    • Sidok ha detto:

      Sai qual’è la differenza tra noi? Io ascolto quando parlano gli altri e faccio lo sforzo di rispettare le altrui ragioni, da te ho sentito solo dare del fesso al tuo interlocutore e chiamare spazzatura tutto ciò non rientri sotto l’ombrello papale. Non dubito che a me manchino nozioni tecnico-scientifiche ma a te è evidente manchi conoscere un po’ meglio il mondo… e soprattutto le persone. Come vedi, nessuno è perfetto.
      Saluti cari

      • Nofex ha detto:

        Condivido anch’io quel che dice Guerrino, un pò meno i modi però. Capisco l’arrabbiatura di Sidok..!

      • Guerrino ha detto:

        @ Sidok
        Voi uaarini siete individui davvero curiosi: siete solo capaci di sfottere o provocare chi è credente, non riuscite mai ad affrontare un discorso che sia veramente razionale, e frignate come bambini ancora non svezzati, se qualcuno osa farvi osservare i limiti e le contraddizioni del vostro credo ateo-laicista. Ti sarei poi grato, se tu mi spiegassi quando mai ti ho dato del fesso.
        Te lo scrivo con tutto il rispetto possibile: faccio molta fatica a scorgere nel tuo ateismo il prodotto di una coscienza oggettiva e riflessa. Tu non credi, semplicemente perché ti va di non credere. Forse (bada bene che ho scritto forse) da piccolo non hai avuto un buon rapporto affettivo con tuo padre, per cui ti riesce estremamente ostica da accettare l’idea che possa esistere un Padre al di sopra dell’universo in cui viviamo; forse sarà per altri motivi, non lo so. Di sicuro, come tutti gli uaarini, anche tu appartieni alla vasta categoria degli atei sentimentali. Finché si tratta di portare avanti la solita polemica anticlericale, vi sentite forti come leoni; ma quando poi si giunge a parlare dei grandi e gravi problemi dell’uomo e della scienza, riuscite solo a balbettare frasi senza senso, ed il vostro ateismo si sgonfia di colpo come un palloncino. Non so che dirti.

        • Credo ha detto:

          Bè in effetti più volte hai detto che parlare con Sidok è inutile e praticamente hai dato del deficiente a Simone.

    • Norberto ha detto:

      Quoto ancora Guerrino. In particolare i due punti finali…è proprio quelle che descrive che spiega le continue incursioni della filosofia atea nel campo scientifico.